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    Tripi, storia di un tifoso con la maglia che ama addosso e un bivio di fronte

    Era il capitano della Primavera giallorossa, era in piazza per festeggiare l’arrivo di Dybala, era uno dei preferiti di Fonseca e Mourinho. Ma ora cosa ne sarà del “piccolo De Rossi?”Può un giocatore sentirsi, ancora, così tanto tifoso di una squadra? Sì, nel caso di Filippo Tripi. D’altrocanto, José Mourinho lo aveva battezzato già un anno fa: “Ha un cuore super romanista”. L’ormai ex capitano della Primavera, vent’anni compiuti a gennaio, fa parte della rosa della prima squadra e spera, ovviamente, di restarci e di ripercorrere le orme dell’amico Zalewski ma intanto, ieri, si è mescolato tra i tifosi per vedere dal vivo la presentazione di Dybala. E più di qualcuno, tra quelli che lo hanno riconosciuto, è rimasto stupito nel vederlo lì, romanista tra i romanisti. Perché Tripi non è solo un ex Primavera, ma ha già esordito in prima squadra. LEGGI TUTTO

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    Il serbo è il preferito dai nerazzurri per completare la difesa, ma manca ila quota cash per accontentare i toscani, che vogliono risolvere la questione entro l’inizio della Serie ALuglio sta per finire e l’inizio di stagione non è poi così lontano. Occhio dunque al fattore “fretta” sul mercato, anche in casa Inter: perché le possibilità che in difesa arrivi l’obiettivo numero uno – Nikola Milenkovic – sono legate alle tempistiche. Più passano i giorni, più i viola accetterebbero meno volentieri la partenza del loro titolarissimo nel reparto arretrato. LEGGI TUTTO

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    Tutti pazzi per Adli. E con De Ketelaere sarà un Milan fantasia

    Tecnica, personalità, capacità di giocare in più ruoli e abilità nel verticalizzare: il francese ha già conquistato il mondo milanista e con il belga i rossoneri avrebbero un attacco ancora più imprevedibile Lui è quello che in allenamento porta le bottigliette d’acqua ai compagni, quello che ha già imparato a maneggiare un po’ di italiano, quello che suona il pianoforte e quello che risponde così quando gli si chiede il ruolo preferito. LEGGI TUTTO

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    I soldi, il ghiaccio, l’incidente: storia di un presidente morto per amore

    Padre-padrone burbero e vulcanico, ma amatissimo e onnipotente: Massimino tra aneddoti, gaffe e la tragedia sulle Madonie Il mistero di questa storia è il più indecifrabile di tutti: l’amore. Nessuno potrà dire fino in fondo cosa spinga un uomo ad amare e quali siano le traiettorie del suo sentimento, fino a dove è disposto a spingersi per farsi vincere dall’amore e quanto sia misurabile il suo desiderio. Nessuno può spiegare – razionalmente – cosa porta un uomo già anziano, debilitato dal diabete e quasi cieco a provare a riaccendere il fuoco della passione, muovendosi tra le sue terre alla ricerca di fondi, di soldi, di sponsor, di fidi bancari per ridare vita al club cui si è indissolubilmente legato da quasi tre decenni. Nessuno sa a cosa stava pensando il protagonista della nostra storia, un attimo prima di andarsene per sempre. Nessuno lo sa, eppure tutti lo sanno. LEGGI TUTTO

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    Con i diritti all’estero il campionato inglese incassa 10 volte il nostro massimo campionato. Spagna in notevole crescitaSono i numeri che bruciano di più. La sequenza delle cifre della crescita dei ricavi dei diritti tv nelle famose big five, le cinque maggiori leghe europee. È qui che la distanza diventa abisso e che la “dittatura” della Premier si fa spietata. Con la Serie A a recitare il ruolo del torneo che procede con il freno a mano. LEGGI TUTTO

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    Inter: tutti vogliono Casadei, anche in Serie A…

    L’affare Bremer, purtroppo per l’Inter ormai sfumato dato che la Juve ha avuto la meglio in questo Derby d’Italia di mercato, ha comunque avuto il merito di fare tanta pubblicità, più o meno positiva, per Cesare Casadei, uno dei gioielli più lucenti prodotti dal settore giovanile nerazzurro e che, lo scorso anno, ha trionfato nel campionato Primavera con Christian Chivu.LA VALUTAZIONE NELL’AFFARE BREMER – Proprio nella trattativa con il Torino per il centrale brasiliano, l’Inter aveva acconsentito, alla fine, ad inserire il cartellino del centrocampista classe 2003 valutato fra i 6 e i 7 milioni di euro, ma per cui la società nerazzurra pretendeva, senza se e senza ma, l’inserimento di un diritto di recompra per non perdere il controllo sul suo prospetto. LEGGI TUTTO

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