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    Frendrup instancabile in campo, insostituibile per Gila. E amato dalla Premier

    Il 22enne danese, macinatore di chilometri, re dei contrasti, è diventato una pedina preziosa nel Genoa e sta catturando le attenzioni dei club inglesi

    Ha la faccia pulita di chi apparentemente con il mondo del calcio c’entra poco e caratteristiche tecniche che non gli permettono sempre di emergere per quanto riguarda gol e assist. Eppure, tra i protagonisti del buon avvio del Genoa al ritorno in Serie A c’è sicuramente Morten Frendrup.  LEGGI TUTTO

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    El Shaarawy, un’altalena in giallorosso. Nel segno di Spalletti

    In sei stagioni alla Roma l’attaccante ha vissuto momenti esaltanti e delusioni, compresa la parentesi dorata in Cinma prima di tornare a casa. L’attuale c.t., che ora l’ha chiamato in Nazionale, è stato quello che l’ha valorizzato di più

    Un’altalena lunga (almeno) sei stagioni. Fatta di gol, successi e un innamoramento reciproco. Ma anche di delusioni, un addio – momentaneo – e momenti difficili. È la parabola di Stephan El Shaarawy dall’inizio della sua avventura a Trigoria fino ad oggi.  LEGGI TUTTO

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    Milan, con Bennacer il rinforzo di gennaio ce l’hai già in casa

    Regista di personalità, che conosce bene l’ambiente, che conosce benissimo il gioco di Pioli, un numero uno nel ruolo: difficile pensare di trovare di meglio sul mercato

    Ma qual è il rinforzo giusto per gennaio? Se lo chiedono in tanti, con esigenze completamente diverse: l’Inter, ad esempio, è concentrata sul possibile arrivo di un attaccante. La Juve potrebbe invece pensare di puntellare il centrocampo o decidere di spendere una cifra significativa per Berardi. La Roma è lì, tormentata dall’idea se prendere o no un altro difensore: Mourinho reclama un centrale e la caccia in giro per l’Europa è già partita. Soltanto esempi di quello che potrebbe accadere e su cui sta partendo, anzi è già partita, una riflessione. Perché certe operazioni hanno bisogno di tempo per essere messe a punto. LEGGI TUTTO

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    L’Inter Women in campo con una maglia per incoraggiare le bambine a credere nei loro sogni

    Nella divisa utilizzata per la sfida di domenica contro la Roma la trama dei numeri custodirà un collage di foto delle nerazzurre da piccole. L’iniziativa fa parte della campagna #ThisLittleGirlIsMe 

    Le calciatrici dell’Inter portano in campo la loro versione bambina per ispirare le giovani ragazze a credere nei propri sogni: in occasione di Roma-Inter di domenica, le giocatrici scenderanno infatti in campo con un’esclusiva maglia speciale, che custodisce nella trama dei numeri un collage di foto di loro da bambine. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di prendere parte ed elevare la campagna #ThisLittleGirlIsMe, che dal 2021 ha raggiunto oltre 47 milioni di persone in tutto il mondo, trasmettendo in modo concreto e innovativo i valori motivazionali del progetto internazionale, dedicato ad incoraggiare le giovani ragazze tramite la condivisione sui social di storie di donne di successo. Le calciatrici di Inter Women diventano così modelli di ispirazione per le generazioni future, stimoli a seguire le proprie inclinazioni e a costruirsi un futuro secondo le proprie aspirazioni. Il Club nerazzurro ha deciso non solo di prendere parte al progetto, realizzato da Inspiring Girls e promosso in Italia da Valore D, ma di elevarlo con un’attivazione unica nel suo genere, che per la prima volta farà diventare la campagna parte integrante di una partita di calcio. Oltre alla maglia speciale, per Roma-Inter verranno infatti modificati alcuni asset grafici normalmente utilizzati sui canali social del Club in occasione delle partite di Inter Women. Le attività nerazzurre legate a #ThisLittleGirlIsMe sono state inaugurate da una serie di contenuti, pubblicati sui canali social del Club, nei quali alcune calciatrici nerazzurre interagiscono con le proprie versioni da bambine, ascoltando le loro paure e incoraggiandole ad inseguire il sogno di giocare in Serie A. Il dialogo si trasforma così in un messaggio motivazionale dedicato ad incoraggiare le nuove generazioni. Il contenuto ha visto la partecipazione delle Inter Women Lisa Alborghetti, Tatiana Bonetti e Sofie Junge Pedersen e di tre giovani atlete del settore giovanile nel ruolo delle calciatrici da bambine. LEGGI TUTTO

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    “Zalewski è il quarto scommettitore”: Corona accusa l’esterno della Roma

    Secondo l’ex re dei paparazzi, dopo Zaniolo, Tonali e Fagioli sarebbe coinvolto anche l’esterno italo-polacco dei giallorossi

    Fabrizio Corona non si ferma. Dopo aver fatto i nomi di Zaniolo, Tonali e Fagioli nell’ambito dell’inchiesta relativa alle scommesse, attraverso il suo sito Dillingernews ha svelato un quarto nome: si tratterebbe, sempre secondo l’ex re dei paparazzi, di Nicola Zalewski, esterno polacco della Roma. 

    presenze—  Nato a Tivoli nel 2001, cresciuto in Italia ma di nazionalità polacca per via dei genitori, quest’anno Zalewski ha giocato sei partite (quattro in campionato e due in Europa League). Nelle ultime tre gare è rimasto in panchina. Vanta 12 partite con la nazionale polacca.  LEGGI TUTTO

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    Ahi Juve, Danilo ko con il Brasile: “Conosco il mio corpo, mi sono fatto male”

    Il capitano bianconero ha avvertito dolore al muscolo posteriore della coscia sinistra e salterà il match di mercoledì con l’Uruguay

    “Conosco il mio corpo, appena è successo ho capito che mi ero fatto male. Non ci sarò contro l’Uruguay”: questo il commento a caldo di Danilo, che ha dovuto abbandonare il campo alla fine del primo tempo di Brasile-Venezuela, match disputato nella notte italiana e terminato 1-1.

    rientro—  Il capitano della Juve sta rientrando a Torino, dove verrà sottoposto ad accertamenti dallo staff medico bianconero per conoscere entità dell’infortunio e tempi di recupero. Domenica 22, alla ripresa, la Juve è attesa dal big match con la capolista Milan. LEGGI TUTTO

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    Scandalo scommesse – Tutte le notizie di venerdì. Sacchi: “Ci devono essere regole”. La nota della Juve

    Lo psichiatra: “Ludopatia: aiutare i calciatori”—  

    “Da tifoso sono amareggiato per quanto sta accadendo nel mondo del calcio, da medico penso che fosse prevedibile ma molti, evidentemente anche all’interno dei club, hanno voluto chiudere gli occhi. Il calcioscommesse non può e non deve tradursi semplicisticamente in un gruppo di sportivi milionari che scommettono enormi quantità di denaro, mettendo a rischio la propria carriera, nel tentativo di arricchirsi ulteriormente. No, è molto di più e molto peggio: è ludopatia, un disturbo patologico da gioco d’azzardo in cui a farla da padrone non è il tentativo di vincere ma tutto il contrario, ossia quello di perdere per poter continuare a scommettere. É una dipendenza vera e propria e come tutte le dipendenze ha a che fare con il delicato equilibrio emotivo di giovani vulnerabili. Sono sconcertato dal fatto che nessuno nelle squadre si sia mai reso conto di questa dipendenza che oltretutto si manifesta con chiari sintomi e segnali”. Lo dichiara lo psichiatra Santo Rullo, fondatore della nazionale di calcio a cinque per persone con disturbi mentali “Crazy for Football”. “Lo dico da tempo: i professionisti dello sport devono essere supportati costantemente da psicologi e psichiatri per dotarli degli strumenti per far fronte a tutte quelle difficoltà che le pressioni e le aspettative producono nelle menti di questi giovani come la depressione o, appunto, la ludopatia”. LEGGI TUTTO