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    L’oceano gelato, il Viareggio dei fiordi, il talento da play: così nasce Gudmundsson

    Ci siamo fatti raccontare il talento islandese del Genoa dal suo primo allenatore e da un giocatore di basket pro’ con cui si diletta al campetto: “Già a 10 anni si faceva dei programmi personalizzati per allenarsi. E quel giorno ad Akureyri…”

    A fine chiacchierata arrivano le foto. Albert Gudmundsson è un puntino biondo platino che dribbla i coetanei con eleganza. Ha la testa alta, il passo svelto e i calzettoni alla Omar Sivori, semi abbassati. “In fondo non è cambiato nulla, salta tutti come faceva anni fa. E nessuno lo prende”. LEGGI TUTTO

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    Soldi, patti, denunce: quasi cent’anni di calcio e scommesse

    Tanti gli scandali che hanno coinvolto stelle come Albertosi, Giordano, Rossi e Signori. Gli anni del Totonero e le inchieste recenti

    N ulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. La parola “scommessopoli” è entrata come neologismo nel dizionario Treccani solo nel 2012, ma la penetrazione delle giocate nel mondo del calcio è assai più antica. Prima di arrivare alla ribalta degli scandali dell’era “televisiva”, che hanno coinvolto – a ragione ma anche a torto – gente del calibro di Rossi, Giordano, Manfredonia, fino ad arrivare a Doni, Signori e persino un totem come Buffon, già nel 1927 – quando nell’Italia fascista vigevano gli slogan su legge e ordine – il massimo campionato scopre il fenomeno delle scommesse illegali. LEGGI TUTTO

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    C’è un altro Milan capolista: il metodo Abate per una Primavera a 300 all’ora

    Viaggio tra i ragazzi che guardano tutti dall’alto: primi in campionato, primi nel girone di Youth League. Dall’empatia giocatori-allenatore al senso di appartenenza e al contributo di Vergine, così si costruiscono i rossoneri di domani

    C’è un Milan che guarda tutti dall’alto anche tra i più piccoli. Una squadra imbattuta e capolista in Italia e in Europa, grazie a otto successi e un pareggio nelle prime nove uscite stagionali. La Primavera di Abate vola e si gode un doppio primato in solitaria: in campionato, a +2 sull’Inter, e in Youth League, con due vittorie su due nella Champions dei giovani. LEGGI TUTTO

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    Sassuolo, arriva il cane Chico. Che numeri!

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Un uomo solo col finale già scritto: la via crucis di Garcia

    Il tecnico francese ha contro tutta Napoli e ormai aspetta un destino che appare segnato. A Castel Volturno c’è un’atmosfera sospesa: si ascolta chi non esiste?

    D evi essere mentalmente una specie di Robocop foderato di amianto e forse non basta. Riuscire ad allenare una squadra, forse tua, chi sa se ancora tua, mentre ovunque è l’apoteosi dell’epitaffio virtuale, dal manifesto alla Totò del Vota Antonio a quello di Voglio la testa di Garcia, insieme a Mucchio selvaggio il più bel film di quel genio brutale di Sam Peckinpah. Hanno deciso che sei morto, anche se tu sei vivo, per convinzione e per contratto. Dall’aeroporto di Capodichino a Castel Volturno, la via crucis ieri del tecnico francese. Divenuto in poche ore l’Uomo Invisibile di una Panchina Fantasma. Le parole di Aurelio De Laurentiis sono state il colpo del becco funesto. Esplicite nel loro funambolico svolgersi.  LEGGI TUTTO

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    Il dietrofront di Adl, le colpe di Garcia. Napoli nel tunnel

    Dopo Osimhen e Kvara, anche De Laurentiis delegittima l’allenatore: e ora nello spogliatoio chi lo segue? Ma Rudi ha sbagliato troppo…

    E adesso ci sarà ancora qualcuno, nello spogliatoio del Napoli, disposto a dare retta a Garcia? A sostenerlo, a credergli, a seguire le sue idee, a spendere ogni goccia di energia anche per lui? Già non c’era feeling tra calciatori e allenatore prima di queste burrascose giornate: Kvaratskhelia che chiede a Rudi e a tutto lo stadio “ma cosa fai?” quando viene sostituito; Osimhen che s’infuria e s’agita perché vuole giocare con Simeone e non uscire per fare spazio al Cholito; Politano (pure lui) che s’arrabbia nel momento in cui viene richiamato in panchina. LEGGI TUTTO

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    Lazio con la maglia pro Expo 2030? Lotito: “È un dovere e un piacere”

    Il 21 ottobre contro il Sassuolo potrebbe debuttare la scritta a sostegno della candidatura di Roma per l’Expo 2030: “Devo parlare con il Comitato promotore. Ora le partite sono sospese. Alla ripresa del campionato vedremo”

    Il progetto va avanti e dovrebbe prendere forma alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali. Se tutto andrà come previsto, il 21 ottobre a Reggio Emilia contro il Sassuolo la Lazio avrà sulle maglie la scritta a sostegno della candidatura di Roma per l’Expo 2030. Ieri, in Senato, il presidente Claudio Lotito lo ha confermato dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi: “Devo parlare con il Comitato promotore. Ora le partite sono sospese. Alla ripresa del campionato vedremo se ci sono le condizioni per trasformare quelle considerazioni in un fatto concreto”, ha detto il patron. Che poi ha aggiunto: “Noi vogliamo testimoniare che lo sport deve attenzionare i problemi del territorio in cui viene esercitato. Siamo la prima squadra della capitale ed è giusto che difendiamo gli interessi del nostro territorio e dell’Italia più in generale. È un compito dovuto e deve essere un piacere da parte nostra”.

    GLI SVILUPPI—  L’obiettivo, come si diceva, è far debuttare il 21 ottobre a Reggio Emilia la sponsorizzazione (anche se , in realtà, tale non è, visto che la Lazio la farà a titolo gratuito). O al più tardi per la successiva partita di Champions con il Feyenoord. Prima che il progetto diventi realtà sono necessari alcuni passaggi burocratici. Lotito se ne occuperà nei prossimi giorni. Prima era impossibile, perché i membri del Comitato promotore di Roma Expo 2030 erano impegnati nell’organizzazione dell’incontro svolto ieri a Parigi con la commissione che a fine novembre sceglierà la città che ospiterà la manifestazione (con Roma sono in lizza Riyad e Busan). Da oggi ogni giorno è buono perché il “matrimonio” tra Lazio e l’Expo 2030 si consumi. LEGGI TUTTO