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    De Ligt, primo assalto del Chelsea. La Juve resiste, presto un nuovo incontro

    I Blues lo valutano 100 milioni e provano ad inserire Werner e Pulisic: la Juve vuole i 120 della clausolaIl muro per ora ha retto, il primo assalto è stato respinto. Dietro al muro c’è Matthijs de Ligt, professione “muro difensivo”, 22 anni, clausola di rescissione da 120 milioni di euro e tanta ambizione. A fare muro è la Juventus, a tentare l’assalto il Chelsea, grazie ai suoi potenti mezzi economici. Primo assalto respinto, si diceva, ma gli assediati non stanno gettando olio bollente dalle mura sulle teste degli assedianti. Non aprono, per ora, ma potrebbero farlo in futuro. Per lo meno possono trattare, e potrebbero farlo già a metà di questa settimana. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan e Calhanoglu, la fantasia al centro: la nuova Inter ha il marchio di Inzaghi

    Simone aveva chiesto di aumentare qualità e concorrenza nella rosa. In mezzo al campo ecco due titolari con la stessa missione: gol e assistDefinire la prossima Inter un film fantasy sarebbe sbagliato. Perché qui la fantasia è realtà, non c’è immaginazione, non c’è trucco e non c’è inganno. Lo scudetto si vince con la qualità. O meglio: si vince aggiungendo qualità dove mancava. Dove di fatto non c’è mai stato Arturo Vidal, Simone Inzaghi ha indicato e ottenuto l’arrivo di Henrikh Mkhitaryan. Ed è un cambio d’orizzonte non banale: l’Inter ha un titolare che mette in discussione un trio che nel torneo scorso era intoccabile. La filastrocca non è più tale. Barella-Brozovic-Calhanoglu: poesia imparata a memoria pure dai bambini. L’Inter ha aggiunto una strofa, ha piazzato una variabile che risponde perfettamente all’esigenza nerazzurra: rosa lunga e mix ricercato di giovani ed esperti. LEGGI TUTTO

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    Milan, rotta su Parigi: fari su Draxler e Kehrer. E Diallo ricambia…

    I rossoneri apprezzano tre esuberi del Psg. Opportunità a basso costo: a luglio le decisioni. Il difensore senegalese pronto a dare disponibilitàL. Bianchin – A. Grandesso27 giugno
    – MilanoLa settimana della moda di Parigi ha messo in vetrina abiti, giacche, scarpe (e Rafa Leao, interessato al genere, è passato a dare un’occhiata). Il Psg, vista l’atmosfera, ha aperto la bancarella. In esposizione ci sono esuberi di ogni genere. Difensori, centrocampisti, attaccanti. Terzini da zero minuti in stagione (Layvin Kurzawa, che una volta sembrava il futuro del ruolo) e olandesi coperti d’oro appena un anno fa (Georginio Wijnaldum, ovviamente). LEGGI TUTTO

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    Attesa forzata, ma la Juve non molla la presa per Morata

    La trattativa con l’Atletico Madrid prosegue sottotraccia: i bianconeri puntano a rinnovare il prestito dell’attaccante, e intanto la scadenza del suo contratto si avvicinaLa scadenza di metà giugno è passata senza annunci, un vice-Vlahovic in casa Juve ancora non c’è, ma non si sono registrate nemmeno offerte pervenute all’indirizzo dell’Atletico Madrid, anzi le uniche novità che sono circolate sul suo conto sono il battesimo dei tre figli e una nuova paternità in arrivo. LEGGI TUTTO

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    Inter, tutti in fila per Vanheusden: le cifre a bilancio e la scelta sul futuro

    Il reparto difensivo dell’Inter per il presente e per il futuro potrà cambiare volto in tempi rapidi. A partire dall’addio di Skriniar, l’arrivo possibile di Bremer e le opzioni aggiuntive per sostituire Ranocchia e Kolarov sono tante le mosse che il club nerazzurro dovrà mettere in atto nei prossimi giorni. C’è però un’altra scelta che l’Inter dovrà compiere nell’immediato e riguarderà il futuro di un esubero “di lusso”: Zinho Vanheusden.C’È LA FILA – L’Inter lo aveva controriscattato dallo Standard Liegi nella passata estate per un cifra di circa 16 milioni di euro facendogli firmare un contratto quinquennale con scadenza 30 giugno 2026 e spedendolo immediatamente in prestito al Genoa fino alla fine di questa stagione. Il 30 giugno tornerà a tutti gli effetti di proprietà dell’Inter che però sta valutando il suo futuro con tantissimi club che si sono già informati per la prossima stagione. Verona, Udinese, ma anche Spezia e Sampdoria per quanto riguarda la Serie A e diversi club esteri fra Bundesliga e Ligue 1 hanno chiesto informazioni per lui non solo in prestito, ma anche a titolo definitivo.LE CIFRE A BILANCIO – L’idea è chiara, almeno per il momento l’Inter sta prendendo tempo perché non vuole lasciare Inzaghi scoperto ad inizio ritiro e Vanheusden, sperando che i tremendi infortuni alle ginocchia (e successivamente muscolari) siano ormai alle spalle, potrà anche essere valutato dal tecnico e dallo staff nerazzurro. Il vero problema è che quei 16 milioni di euro a bilancio rendono oggi una sua cessione virtualmente impraticabile. Servirebbero 12,8 milioni per non fare minusvalenza, ma il club nerazzurro su di lui ha puntato con forza, lo ha aspettato, sa che potrà tornare a livelli da nazionale del Belgio (prima della spirale negativa era stato convocato da Martinez) e non vuole “liberarsene” a cuor leggero. In sostanza la soluzione più probabile potrà essere un prestito, magari in Serie A, ma in una squadra che possa davvero garantirgli spazio e minutaggio. LEGGI TUTTO

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    Dalla Fiorentina alla Roma di Mourinho: Zaniolo e le storie tese

    Impeccabile al lavoro, ma una carriera travagliata nei rapporti con i club per cui ha giocato: ha sempre reagito alla grande lasciando i posti in cui non si trovava bene. Da bimbo al Genoa, poi gli Esordienti a Firenze, le giovanili nell’Inter, il debutto in B con l’Entella, la Nazionale, l’esplosione in giallorosso Nicolò Zaniolo e le storie tese. Non è musica, è calcio, ma forse è anche semplicemente vita. Perché la vita, sportiva s’intende, di uno dei talenti più puri che il calcio italiano abbia espresso negli ultimi anni non è sempre stata semplice. Probabilmente ha ragione Mourinho quando dice che di Zaniolo si parla tanto perché fa vendere e perché il suo nome tira, ma la verità è che di Zaniolo si è sempre parlato tanto, anche quando era un semplice ragazzino del settore giovanile che, nonostante una classe superiore agli altri e una struttura fisica che lo faceva spiccare sui suoi coetanei, non riusciva a trovare continuità e cambiava spesso squadra. LEGGI TUTTO

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    Lautaro, da possibile sacrificato a perno della nuova Inter

    Scongiurata l’ipotesi cessione (a meno di clamorosi colpi di scena), l’argentino sarà ancora il leader del reparto offensivo. Con Lukaku e l’eventuale arrivo di Dybala, il giocatore chiave dell’attacco sarà ancora lui Un’Inter sempre più targata Lautaro. La squadra che sta prendendo forma grazie al lavoro della dirigenza nerazzurra prevede un Toro sempre più leader e protagonista, con buona pace delle voci che fino a un mese fa lo davano tra i possibili sacrificabili sull’altare del bilancio. Il sacrificio, purtroppo necessario, verrò fatto in altri reparti, perché il peso specifico del Toro è troppo grande per essere rimpiazzato a cuor leggero. L’attacco della prossima stagione, a meno di clamorosi (e indesiderati) colpi di scena, poggerà ancora sulle spalle di un Lautaro che nell’ultimo anno si è guadagnato lo status di leader, portando a casa un meritato rinnovo fino al 2026. Il ritorno di Lukaku, appena infiocchettato, consolida ulteriormente la posizione del Toro, che resterebbe il perno dell’attacco anche con l’eventuale arrivo di Dybala. LEGGI TUTTO