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    Milan e i suoi gioiellini da piazzare: il punto su Colombo, Nasti e Lazetic

    Un attacco da sistemare. Il Milan è al lavoro per trovare nuove soluzioni offensive, oltre a Divock Origi, che andrà a rinforzare un reparto nel quale ci sono già Rafa Leao, Zlatan Ibrahimovic e Olivier Giroud, Maldini e Massara regaleranno a Pioli un altro paio di rinforzi, che possano far fare il salto di qualità. Parallelamente sono al lavoro per sistemare i giovani di belle prospettive, quei giocatori non ancora pronti che hanno bisogno di vedere il campo con continuità per dimostrare di essere da Milan. Il primo nome in uscita è quello di Lorenzo Colombo, che dopo i sei gol realizzato lo scorso anno in Serie B con la Spal, dovrebbe ripartire dal Lecce, in netto vantaggio sul Bologna.LAZETIC E NASTI – Andrà via anche Marko Lazetic, 18enne punta serba sbarcata lo scorso gennaio a Milano dalla Stella Rossa per 4 milioni di euro. Il club rossonero punta su di lui e gli sta cercando una sistemazione in Italia, in Serie A o in Serie B (c’è stato un sondaggio del Cagliari): chi lo prende deve dargli spazio. Discorso valido anche per Marco Nasti, bomber 2003 che ha chiuso l’ultimo anno in Primavera con 18 gol in 29 presenze tra campionato, Youth League e Coppa Italia. Su di lui ci sono il Palermo (che però ha il ritorno di Brunori come priorità) e diversi club di B. LEGGI TUTTO

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    Roma, fiducia per Guedes: Gattuso però chiede contropartite

    Gonçalo Guedes ha messo la Roma in cima alla lista delle preferenze. E Jorge Mendes sta facendo di tutto pur di accontentare il suo assistito e José Mourinho. Perché proprio il tecnico portoghese è il primo sponsor del connazionale. La valutazione che fa il Valencia ( 40 milioni) è considerata alta dal club giallorosso che non vuole andare oltre quota 20/25 più una contropartita tecnica. C’è un fattore che può giocare a favore di Tiago Pinto: il Valencia deve necessariamente incassare 60 mln entro il 30 giugno per non chiudere di nuovo il bilancio in negativo e incorrere nella penalizzazione che gli bloccherebbe il mercato in entrata. La partita è appena iniziata ma potrebbe anche durare poco. Ascolta “Roma, fiducia per il colpo Guedes: Gattuso ha scelto la contropartita, un fattore gioca a favore di Mou” su Spreaker.LA CONTROPARTITA GIUSTA – Jorge Mendes è a Milano e nelle prossime ore incontrerà Tiago Pinto per fare il punto della situazione e studiare una strategia che possa accontentare tutti. Partendo dal profilo giusto per accontentare il Valencia: Rino Gattuso vuole Carles Pérez più che Amadou Diawara. Gonçalo Guedes attende con fiducia, la sua scelta è chiara: vuole lasciare la Spagna il prima possibile per abbracciare José Mourinho.  LEGGI TUTTO

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    Maldini, il contratto scade tra 7 giorni. Ma c'è ottimismo: poi inizierà il mercato

    Il contratto del d.t. termina il 30 giugno, ma ha l’ok di Cardinale: resta da trovare un accordo su alcuni aspetti. Botman è in attesa, dura per Sanches. Summit con la Roma per FlorenziVia, era più facile da calciatore. Il compleanno a fine giugno, per un calciatore, è perfetto. Negli anni dispari, è tempo di vacanze con la famiglia (e, nella peggiore delle ipotesi, di lavoro duro, con voglia di riscatto dopo una stagione deludente). Negli anni pari, il compleanno a inizio estate si vive con l’adrenalina di un Mondiale o di un Europeo. LEGGI TUTTO

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    Juve-Pogba, definiti gli ultimi dettagli dell'accordo: ecco quando arriva a Torino

    L’incontro milanese con Rafaela Pimenta ha segnato l’ultimo passo avanti verso l’ufficialità del contratto quadriennale con cui il Polpo tornerà in bianconero. Visite e presentazione in grande stile nella settimana del radunoIl sorriso è già tornato quello di un tempo e chissà cosa succederà quando riabbraccerà la sua Torino. Paul Pogba ieri si è rimesso addosso la maglia numero 6 per giocare una partita benefica in Guinea, paese d’origine della sua famiglia, dove sta trascorrendo un’altra tranche delle sue vacanze. Un’altra famiglia, quella bianconera, l’ha lasciata nella città sabauda, da dove è ripartito 6 anni fa per tornare a Manchester, sicuramente non senza essersene pentito. Per questo ha deciso di dare una svolta alla sua carriera dicendo di nuovo sì alla Signora, l’unica che è riuscita a renderlo veramente felice. LEGGI TUTTO

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    Inter, ecco l'offerta a Dybala. Marotta a Paulo: più giochi, più guadagni

    Sul piatto 5 milioni più uno se supera il 50% delle presenze. Spunta anche la clausola rescissoria. Ed è in arrivo un nuovo verticeL’offerta è sul tavolo. Tre offerte, per l’esattezza, messe nero su bianco, l’ultima delle quali con bonus legati alle presenze. Ma adesso perché Paulo Dybala e l’Inter convolino a nozze non basta più che l’argentino accetti. Perché sulla società di Zhang si è abbattuto il (dolce) ciclone Lukaku che ha cambiato lo scenario. LEGGI TUTTO

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    La favela, i baffi tatuati, la fidanzata che gioca… nell'Aston Villa: il mondo di Douglas Luiz

    Il Manchester City lo comprò senza fargli giocare una sola gara ufficiale: “È stata la volontà divina”. La sua è anche una storia di riscatto socialeDouglas Luiz lo inquadri attraverso i tatuaggi. Ne raccontano la storia, ne fotografano la persona. Il più importante è sul braccio destro, e lui lo guarda ogni volta che entra in campo come fosse un rito scaramantico. C’è scritto “vengo dalla favela e ce l’ho fatta”. Quando gli hanno chiesto del suo passato ha risposto a testa alta, dribblando emozioni e frasi fatte: “Sono cresciuto a Nova Holanda, favela di Rio, e ci hanno sempre trattato in modo diverso”. Esempio: LEGGI TUTTO

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    “Bellanova? Timidissimo, a 13 anni vinceva da solo ma non pensavo ce l'avrebbe fatta”

    Monguzzi ha allenato Raoul per diversi anni nel settore giovanile del Milan: “È il migliore complimento che io possa fargli, significa che ha molto merito e che non ha mai smesso di migliorare. Può fare un percorso alla Dimarco, non si tira mai indietro” Prima il fisico dirompente, fuori categoria per qualsiasi avversario, poi l’umiltà e la voglia di migliorarsi per crescere costantemente. Raoul Bellanova ha vissuto una clamorosa evoluzione nella sua giovane carriera, dal treno inarrestabile che era a 13 anni all’esterno di belle speranze che oggi potrebbe approdare in un top club. La parabola era già cominciata quando arava i campi della Lombardia – e dell’Italia – con la maglia delle giovanili del Milan. LEGGI TUTTO

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    Ecco perché Paredes può essere l'uomo giusto per la Juve

    L’argentino già era stato accostato al club bianconero. Grande estimatore di Zidane e Pirlo, andrebbe a coprire una casella mancante in rosa, quella del regista. Già conosce la A, non avrebbe bisogno di ambientamentoUna vecchia idea, sempre attuale. Leandro Paredes e la Juventus hanno incrociato spesso il loro sguardo, si sono annusati e dati molte volte appuntamento alla prima occasione utile per entrambi. Quel momento, forse, è arrivato. LEGGI TUTTO