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    Elkann: “Questa festa è la dimostrazione di quanto bene abbia fatto e farà la Juve”

    L’ex presidente all’evento per i 100 di proprietà Agnelli: “Il significato della Juventus? Sta nel suo nome, gioventù, quindi futuro. Ci sono tantissimi bambini legati a questi colori”

    “Il significato della Juve? Si sente anche qui stasera e sta nel nome della Juventus che è la gioventù”, così John Elkann a Sky facendo riferimento alla grande festa del Pala Alpitour “Together, a Black & White Show” organizzata per il centenario della proprietà della famiglia Agnelli. “Ci sono tantissimi ragazzi e bambini legati alla Juventus e sono felice che si possa vedere da casa perché è un momento forte – ha continuato -. Il legame della nostra famiglia dura da 100 anni, la cosa più importante è come lo sentiamo stasera, questa passione forte, della mia famiglia e di tutte le famiglie juventine”.

    amore infinito—  Un secolo di Agnelli in bianconero. Nessuno al mondo può vantare un primato del genere: “Cosa c’è dietro questo record? Il segreto è la Juventus, un grandissimo amore per noi tifosi bianconeri e per la mia famiglia, un amore che si tramanda di generazione in generazione ed è legato alla gioventù che è il futuro”. A proposito di futuro, Elkann parla poi dei suoi figli, Leone (in campo con la maglia numero 7 dei Black & White) e Oceano (maglia nera numero 3): “Stanno giocando adesso ed è difficile non essere distratti. C’è  anche mia figlia, la Juventus è una grande parte della nostra e della loro vita. Questa sera è la dimostrazione di quanto la Juventus sia positiva quanto bene abbia fatto e quanto ci sia ancora da fare”. LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Lippi per me è sempre stato un punto di riferimento. È un vincente come Capello e Trap”

    L’attuale allenatore bianconero fra i suoi miti Platini e Zidane, il “maestro” Lippi e la voglia di altri trofei: “Qui la pressione è il bello quotidiano e la molla per ottenere altri successi”

    “Incontrare chi ha fatto la storia della Juve è un’emozione e uno stimolo per vincere ancora. Qui la pressione è il bello quotidiano e la molla per ottenere altri successi”, ha detto Allegri ospite all’evento che celebra i 100 anni di proprietà della Juve della famiglia Agnelli. 

    legends—  L’abbraccio con Lippi: “Significa tanto, è sempre stato un punto di riferimento. E’ stato un allenatore pratico e vincente, così come Capello e Trapattoni. Per me è stata una giornata bellissima. Ho rivisto anche i miei ex giocatori, che mi hanno regalato tante vittorie. All’interno della Juventus ci sono tante leggende, uno tra tutte è Gianluca Pessotto, che viene ricordato poco ma con cui lavoro tutti i giorni”. Un giocatore che le sarebbe piaciuto allenare: “Platini, quando ero bambino era un punto di riferimento. Ma anche Zidane. Sono contento di aver avuto la fortuna di allenare tanti campioni che mi hanno regalato più gioie che dolore”. 

    presente e futuro—  Ha fatto un pezzo di storia della Juventus: “Sono contento e orgoglioso di fare questa storia. Fino a ieri non sapevo quanti derby avevo vinto, me l’hanno detto, ora ho ancora tanta voglia di dare e cercare di vincere. Non è una cosa facile”. Sulla responsabilità di vincere altri trofei: “Quando si lavora alla Juventus bisogna vivere sotto pressione con grande responsabilità: è questo bisogna fare per ottenere grandi successi. In un club come la Juventus la pressione ti stimola per ottenere grandi successi”. La Juve parte sempre per vincere: “E’ normale, bisogna sempre lavorare per ottenere risultati. Lo stiamo facendo con una squadra di giocatori giovani che ha un futuro davanti”. LEGGI TUTTO

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    Reinier, dal Real al Frosinone per ritrovare Ancelotti

    Al debutto con la squadra di Di Francesco, il brasiliano, campione olimpico, ha subito lasciato il segno. Il sogno è ritrovare Carletto, che lo ha aiutato a scegliere la Serie A, nella Seleçao

    Un gol da opportunista per rompere il ghiaccio con la Serie A. Reinier, al debutto col Frosinone, ha subito stappato il risultato contro il Verona aprendo la strada poi al raddoppio di Soulé, l’uomo copertina della brigata-gioventù ciociara che sta stupendo il campionato. Ma al fianco dell’argentino, anche il talento brasiliano ha saputo ritagliarsi uno spazio da protagonista. LEGGI TUTTO

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    Maignan, niente condotta violenta: un turno di stop. Salta la Juve, ma col Napoli ci sarà

    Una giornata di squalifica anche a Hernandez e al portiere del Genoa Martinez. Fermato per una partita Sarri

    Mike Maignan paga con una giornata di squalifica la ginocchiata sul collo del genoano Ekuban. Un intervento molto discusso, quello del portiere rossonero nel finale di Genoa-Milan, che gli era costato il rosso diretto da parte di Piccinini, dopo verifica al monitor Var. In questi giorni in diversi ritenevano che Maignan meritasse più di una giornata, giudicando congrua la “condotta violenta”. Il giudice sportivo ha invece applicato il “fallo grave di gioco”, che prevede appunto un turno di stop. Una giornata di squalifica anche per Hernandez, che a Marassi aveva raggiunto la quinta ammonizione. I due rossoneri salteranno la Juve, ma torneranno col Napoli nel turno successivo.

    Sempre nell’ambito di Genoa-Milan, fermato per un turno pure il portiere rossoblù Martinez, espulso per doppia ammonizione. Allenatori: un turno e 10 mila euro di ammenda a Sarri (Lazio) “per avere, al 40′ del secondo tempo, uscendo dall’area tecnica, protestato nei confronti di una decisione arbitrale rivolgendo al Direttore di gara un’espressione irriguardosa”. Ammende ai club: 7.000 euro al Genoa, 5.000 al Torino, 3.000 alla Juventus e 1.500 al Lecce. LEGGI TUTTO

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    Ausilio: “Asllani ha bisogno di tempo, ma crediamo in lui. Brozovic ceduto per fargli spazio”

    Il direttore sportivo dell’Inter: “Inzaghi ha fiducia in Kristjan. Broja? Siamo contenti degli attaccanti che abbiamo”

    Kristjan Asllani deve avere fiducia e pazienza. Sembra questo il concetto che Piero Ausilio vuole indirettamente trasmettere al regista quando risponde alle domande dei giornalisti locali a margine della consegna dei diplomi del corso da direttore sportivo della Federcalcio albanese, nella quale era ospite. “È stato preso perché lo riteniamo importante per l’Inter – le parole del direttore sportivo nerazzurro -, anche se giovanissimo . Come tutti i giovani ha però bisogno di tempo”.

    Senza fretta—  Anche se spesso i tifosi contestano il ridotto minutaggio concesso da Simone Inzaghi, secondo il d.s. il classe 2002 non deve allarmarsi: “Crediamo in lui, anche l’allenatore. Nell’ultimo mercato abbiamo fatto uscire Brozovic per creargli più spazio, in quella posizione abbiamo Çalhanoglu. L’esperienza con la nazionale lo renderà più forte, crediamo molto in lui”. Insomma, complimenti a pioggia per Asllani che, dalle parole di Ausilio, in stagione beneficerà della cessione dell’ex compagno croato all’Al-Nassr.

    mercato—  C’è invece molta meno apertura per l’altro idolo dei tifosi albanesi, l’attaccante Armando Broja del Chelsea, che è stato accostato all’Inter come possibile occasione in prestito a gennaio. “Siamo contenti degli attaccanti che abbiamo. Conosco Broja e so che sta recuperando da un grave infortunio e che ha anche segnato un gol. Spero per voi (albanesi, ndr) che a partire da giovedì sarà importante per la Nazionale”. LEGGI TUTTO

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    Lautaro, rischio Argentina: altri minuti sulle gambe. Tornerà a sole 48 ore dal Torino

    Quanto l’Inter stia prendendo il Toro per le corna è chiaro ormai a tutti. Simone Inzaghi ha poggiato un’intera squadra sulle spalle larghissime del suo capitano Lautaro e i rischi di questa dipendenza sono assai pericolosi: cosa succederebbe se per caso l’argentino dovesse fermarsi, anche per poco, visto il sovraccarico di partite? Come se non bastasse aver sommato 12 presenze su 12 tra A e Champions, è probabile, anzi scontato, che Martinez aggiungerà altre fatiche in patria. C’è una sfida doppia di qualificazioni mondiali e l’Argentina difende il titolo: nella notte (italiana) tra giovedì e venerdì al Monumental di Buenos Aires arriva il Paraguay, poi la settimana prossima tra martedì 17 e mercoledì 18 a Lima per la partita col Perù. 

    CHE FORMA—  Finora in nerazzurro Lautaro ha lasciato solo 84’, mentre nei restanti 816 non si è fatto mancare nulla: 11 reti totali già a inizio ottobre. Gli servirebbe a volte anche solo guardare i compagni dalla panchina per ricaricare le pile, ma le rotazioni di Inzaghi davanti sono ormai ridotto all’osso. Certo, non è casuale che nell’unica partita in cui è potuto entrare a gara in corso Martinez sia stato perfino più letale del solito: il poker a Salerno in 27’ resterà negli almanacchi. Nel raggiungere la Selección ha portato con sé il nuovo arrivato della famiglia: il piccolo Theo nato ad agosto ha fatto con papà e mamma Agustina il primo viaggio intercontinentale. Dentro alla squadra campione del mondo si giocherà il posto di riferimento centrale dell’attacco con Julian Alvarez: è il solito dualismo offensivo che durerà chissà quanto. Stavolta la tentazione del c.t. Scaloni è di schierarli insieme con Messi, viste le tante assenze davanti (Di Maria su tutte). Insomma, i minuti di Lautaro cresceranno parecchio, senza scordare i tempi stretti per preparare il rientro in A: arriverà ad Appiano solo giovedì 19 e 48 ore dopo ecco la scivolosa sfida in casa del Torino. Dopo il pari col Bologna, vietato sbandare ancora, sia per l’Inter che per il suo capitano che non conosce il riposo. LEGGI TUTTO

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    I Friedkin e gli 800 milioni per la Roma: ora la squadra sia all’altezza delle spese

    Tanti soldi pompati nel club, un tecnico di primissimo livello, mai la ricerca di un alibi per gli obiettivi non raggiunti: adesso però i rapporti di forza si sono ribaltati: i giocatori dimostrino di meritare quello che la proprietà ha fatto per loro

    L’impresa è titanica: provare a parlare della Roma senza citare il suo allenatore, o almeno senza farne – come sempre succede – il centro del discorso. Ma provare a parlare della Roma da un punto di vista quasi sconosciuto: quello di Friedkin. Un presidente che non parla, non fa parlare, e di cui non si parla praticamente mai. Malgrado, nel suo caso, si possa già fare un primo bilancio triennale. Cominciando dal 20 agosto del 2020 a oggi.  LEGGI TUTTO

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    I grandi ex promuovono il Milan: “Più forte del 2022. Gruppo e talento: è da scudetto”

    Capello, Tassotti, Crespo, Albertosi e Costacurta concordano: questo Diavolo è superiore a quello che ha vinto il tricolore due stagioni fa. E può riconquistarlo

    L. Bianchin, A. Gozzini, M. Fallisi, A. Schianchi
    10 ottobre – MILANO

    Cinque ex, ma il voto in pagella è ben superiore. Il Milan di Stefano Pioli versione 2023-24 è superiore a quello che lo stesso tecnico ha guidato al tricolore nel 2021-22. E può riprendersi lo scudetto. Parola di Fabio Capello, Mauro Tassotti, Hernan Crespo, Enrico Albertosi e Billy Costacurta. LEGGI TUTTO