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    Atalanta, Castagne è ufficialmente un giocatore del Leicester

    BERGAMO – L’Atalanta saluta Timothy Castagne, ceduto al Leicester dopo tre proficue stagioni con la maglia nerazzurra. C’è l’annuncio ufficiale delle Foxes che, senza rivelare la cifra, hanno reso noto la firma del terzino belga su un contratto fino al 2025: Castagne lascia il club bergamasco per volare in Premier League a titolo definitivo dopo tre stagioni e 96 gare, condite da 8 reti e 10 assist, grazie a cui ha conquistato anche la chiamata della sua Nazionale.  LEGGI TUTTO

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    Torino, Buongiorno firma per altre quattro stagioni

    TORINO – Un prolungamento di contratto in ottica futura per il Torino. Il club di Urbano Cairo, infatti, ha blindato il difensore classe 1999 della Primavera Alessandro Buongiorno, tornato alla base dopo l’esperienza in prestito al Carpi, in B, nella stagione 2018/19. A dare l’annuncio del rinnovo di contratto fino al 30 giugno 2024 è stato lo stesso club piemontese con una nota ufficiale.
    Torino, 1-1 con la Pro Patria nella seconda amichevole LEGGI TUTTO

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    Pescara, Sebastiani: “Dalla Roma è in arrivo Riccardi”

    ROMA – C’è un altro indizio, dopo le voci su Suarez alla Juventus, che può far pensare che stia sfumando la trattativa che porterebbe Dzeko in bianconero, Milik alla Roma e alcuni giocatori giallorossi al Napoli. Infatti il, giovane Alessio Riccardi, che avrebbe dovuto essere parte della contropartita tecnica per il club del presidente Aurelio De Laurentiis, non si trasferisce non più alla corte di Rino Gattuso, ma al Pescara. Lo ha detto il presidente della società abruzzese, Daniele Sebastiani, intervenendo ai microfoni dell’emittente CalcioNapoli24 TV. “Ho un accordo con la Roma per Riccardi – ha detto il presidente del Pescara -. Abbiamo già stabilito tutto, penso che i primi giorni della prossima settimana il ragazzo sarà a Pescara. L’obiettivo è quello di fare un grande campionato”. Altri due giovani interessanti potrebbero arrivare proprio dal Napoli: ” Tutino e Palmieri? Ieri sono stato a Castel di Sangro – ha rivelato Sebastiani -, e ho parlato con De Laurentiis per qualche ragazzo. Intanto ci sarà un’amichevole con il Napoli: nasce dal fatto che loro avevano il bisogno di fare un match impegnativo prima del campionato. Ci è stato chiesto e abbiamo subito accettato”.  LEGGI TUTTO

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    Messi, apertura del papà agente: “Può restare al Barcellona”

    BARCELLONA (Spagna) – “Se stiamo studiando una possibilità di restare? Sì”. Così Jorge Messi, padre di Leo, ha risposto a una domanda dell’emittente ‘Deportes Cuatro’ dopo la riunione di ieri con il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu. A proposito del vertice con la dirigenza catalana, Messi senior ha detto: “E’ andata molto bene”. Già in mattinata i media argentini avevano rivelato della possibilità che alla fine Messi possa restare a Barcellona, rispettando il suo contratto per un altro anno per poi svincolarsi a costo zero l’anno prossimo. LEGGI TUTTO

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    Tyc Sports: “Messi al 90% resterà al Barcellona”

    Potrebbe profilarsi l’ennesimo colpo di scena nella telenovela che riguarda il futuro di Lionel Messi. Martin Arevalo, giornalista dell’emittente “Tyc Sports”, non esclude che il 33enne argentino alla fine resti al Barcellona, anzi, parla di un “90%” di possibilità che la Pulce onori il suo contratto fino alla scadenza del 30 giugno 2021 per poi andare via da svincolato. Una decisione definitiva potrebbe arrivare già nella giornata di oggi, dopo la fumata nera nel faccia a faccia fra il padre e agente Jorge e il presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu.
    Mundo Deportivo: “Messi-Bartomeu, incontro terminato. Nessuna intesa”
    Kroos: “Messi al Real? Dovrebbe avere le p…”. E Ramos lo rimpiange

    “Messi resta al 90% al Barcellona”
    “C’è un 90% di possibilità che Messi resti al Barcellona, sta valutando di rimanere fino al 2021 e poi andare via dalla porta principale una volta scaduto il contratto. Oggi ci sarà una decisione definitiva”, scrive Arevalo. Un cambio di rotta rispetto al “burofax” spedito lo scorso 25 agosto in cui Messi chiedeva di esercitare la clausola che gli consentiva di rescindere unilateralmente il contratto, clausola che al Barça ritengono scaduta il 10 giugno scorso e che per l’entourage del calciatore era invece valida fino al 31 agosto visto il prolungarsi della stagione causa coronavirus. Conferme in questa direzione anche da Marcelo Sottile di “Fox Sports”: “Dall’entourage di Messi affermano che l’incontro di ieri è stato positivo e cresce la possibilità che resti un’altra stagione al Barcellona”.

    Messi e la speranza del Manchester City
    Del resto la posizione del club blaugrana e’ sempre stata la stessa: nessuna intenzione di cedere il sei volte Pallone d’Oro se non dietro il pagamento di 700 milioni di euro previsto dalla clausola rescissoria e sul tavolo una proposta di rinnovo per altri due anni. In Inghilterra, dove il Manchester City resta la principale pretendente, sperano pero’ ancora che Messi possa raggiungere Guardiola nelle prossime settimane: il “Telegraph”, che cita fonti all’interno della famiglia del calciatore, sostiene che si sta cercando di convincere il Barcellona a lasciar partire la Pulce per una cifra attorno ai 100 milioni, tesi a supporto della quale sono ricordate le dichiarazioni rilasciate ieri dal padre all’arrivo in Spagna (“Difficile che resti”).

    Messi, il piano del City anti Fair Play
    C’è un piano di grande ingegneria economico-finanziaria, rilanciato anche da Tyc Sports, sul quale fa luce l’esperto del settore Kieran Maguire. Eccolo spiegato: considerando il valore di Messi sui 160 milioni di euro e che la Uefa non accetta spese superiori ai 100 milioni nel rispetto del Fair Play Finanziario, il Manchester City offrirebbe 68 milioni netti per cinque anni alla “Pulce” e un pagamento dilazionato in cinque tranche da 32 milioni al Barcellona. La somma (68 più 32) fa proprio cento, il tetto massimo di spesa consentito. Ovviamente, se Messi non si libera dal Barcellona il piano perde di senso. Inoltre, affinché vada in porto, il club catalano deve accettare la rateizzazione del pagamento. 
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    Messi
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    Juve, Dzeko o Suarez: le ultime novità

    Chi arriva primo prende la maglia numero 9. In corsia uno c’è Edin Dzeko, forte di un accordo con la Juventus già ampiamente trovato e spinto dal fatto che anche la Roma sia d’accordo con i bianconeri: il suo sprint verso Torino è rallentato dalla difficile trattativa fra il Napoli e la Roma, che vede in Arkadiusz Milik l’alternativa. In corsia due c’è Luis Suarez, forte di un triennale da dieci milioni a stagione che gli è stato offerto dalla Juventus e che lui ha accettato, fermo ai blocchi di partenza blaugrana perché il Barcellona per ora non lo ha liberato.

    La situazione è questa: uno stallo che continua da qualche giorno, con piccoli passi avanti, ma non ancora quelli decisivi, e il calendario che scandisce il tempo, perché Andrea Pirlo vorrebbe avere il suo centravanti in tempo per inserirlo nella rosa prima del 20 settembre, data dell’inizio del campionato. E Pirlo, per inciso, preferirebbe che la 9 la indossasse Dzeko, considerato dal nuovo tecnico più funzionale al gioco della sua Juventus e, soprattutto, a sposarsi calcisticamente con Cristiano Ronaldo. E’ una preferenza che assegna a Dzeko un indubbio e tangibile vantaggio rispetto al grintoso concorrente. Ma quel vantaggio può essere mangiato dai ritardi che sta subendo il suo passaggio alla Juventus a causa dell’impervia trattativa fra Roma e Napoli, con la quale Milik dovrebbe finire ai giallorossi. La trattativa sembra sull’orlo della chiusura da almeno una decina di giorni, ma in qualche modo si arena sempre. E se pare difficile che non si trovi un accordo, considerati gli interessi (e i giocatori) in ballo, d’altra parte il rischio che vada per le lunghe rappresenta un problema per Fabio Paratici che vuole completare il mercato per Pirlo il prima possibile. Ecco perché Suarez rimane sempre forte come ipotesi.
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    Locatelli si scalda: la Juve insiste, il Sassuolo resiste

    Il problema non è capire se e con quanta ambizione il ragazzo guardi alla prospettiva di un cambio di maglia così importante. Manuel Locatelli, a 22 anni abbondanti, si sente prontissimo a fare il salto, a salire sul treno, a cambiare vita in tutti i sensi: «Il mio idolo è Andrea Pirlo ed essere accostato alla Juventus è un sogno». L’ex milanista, che da stipendiato rossonero fece discretamente male ai bianconeri in quell’indimenticabile 22 ottobre 2016 quando griffò l’1-0 decisivo gelando Gigi Buffon a San Siro, ha pronunciato queste parole a Coverciano vestendo i colori della Nazionale. Per far sì che cominci a lottare con la casacca juventina indosso servirebbe che i massimi dirigenti Fabio Paratici e Giovanni Carnevali siano ben disposti a trovare un’intesa. Non sarà semplice, ma questo è un affare tutt’altro che impossibile. La cena di una settimana fa è servita a ribadire le rispettive intenzioni. Il punto di vista dell’amministratore delegato del Sassuolo è il seguente: «Noi vogliamo trattenere i talenti – ha detto Carnevali a SportItalia -. Locatelli resterà, proseguirà il suo percorso di crescita a meno che non accadano cose speciali».

    Le parole di Carnevali su Locatelli
    Se non lo è la Juve… I bianconeri ci credono, tanto più che ieri lo stesso Carnevali ha aggiunto a Sky: «Se una grande società come la Juventus o altri top club lo vogliono, e ci sono le condizioni buone per lui e per noi, vedremo cosa riusciremo a fare». Occorrerebbe, intanto, che dalla Continassa parta quell’Aaron Ramsey che non ha impressionato la scorsa stagione. Un assist di qui, un gol di là, non tali però da giustificare gli otto milioni, comprensivi di bonus, che da contratto la Juventus è tenuta a versare al gallese fino al 30 giugno 2023. Il fatto di aver visto poco del vero Ramsey non blinda il centrocampista, arrivato a parametro zero un’estate fa eppure al centro di più sondaggi propedeutici a un eventuale ritorno in Premier League.
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    Atalanta, pressing forte su Romero. Khedira è un rebus

    E’ forte il pressing dell’Atalanta sull’argentino Cristian Romero che, archiviata la stagione in prestito al Genoa, potrebbe diventare un nuovo rinforzo a disposizione di Gian Piero Gasperini. Le parti stanno discutendo sulla formula di un prestito biennale con obbligo di riscatto: è un’operazione che a bilancio consentirebbe al club bianconero di non perdere nulla dei 26 milioni pagati a suo tempo e ai bergamaschi di riscattare il cartellino del giocatore a una cifra ridotta per via dell’ammortamento in corso.

    Khedira
    Capitolo Sami Khedira: il tedesco ha ancora un anno di contratto (più un’opzione 2022) con la Juve che farebbe volentieri a meno dei 6 milioni d’ingaggio del centrocampista. Andrea Pirlo, come prannunciato qualche giorno fa, dirà la sua. Un altro elemento in bilico, a parte Aaron Ramsey di cui si scrive in apertura di pagina, è il terzino Mattia De Sciglio che rischia di giocarsi un’altra stagione da rincalzo. Per ora, tuttavia, non sono arrivate offerte di spessore che rischia di giocarsi un’altra stagione da rincalzo. Per ora, tuttavia, non sono arrivate offerte di spessore.
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