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    Tyc Sports: “Messi al 90% resterà al Barcellona”

    Potrebbe profilarsi l’ennesimo colpo di scena nella telenovela che riguarda il futuro di Lionel Messi. Martin Arevalo, giornalista dell’emittente “Tyc Sports”, non esclude che il 33enne argentino alla fine resti al Barcellona, anzi, parla di un “90%” di possibilità che la Pulce onori il suo contratto fino alla scadenza del 30 giugno 2021 per poi andare via da svincolato. Una decisione definitiva potrebbe arrivare già nella giornata di oggi, dopo la fumata nera nel faccia a faccia fra il padre e agente Jorge e il presidente blaugrana Josep Maria Bartomeu.
    Mundo Deportivo: “Messi-Bartomeu, incontro terminato. Nessuna intesa”
    Kroos: “Messi al Real? Dovrebbe avere le p…”. E Ramos lo rimpiange

    “Messi resta al 90% al Barcellona”
    “C’è un 90% di possibilità che Messi resti al Barcellona, sta valutando di rimanere fino al 2021 e poi andare via dalla porta principale una volta scaduto il contratto. Oggi ci sarà una decisione definitiva”, scrive Arevalo. Un cambio di rotta rispetto al “burofax” spedito lo scorso 25 agosto in cui Messi chiedeva di esercitare la clausola che gli consentiva di rescindere unilateralmente il contratto, clausola che al Barça ritengono scaduta il 10 giugno scorso e che per l’entourage del calciatore era invece valida fino al 31 agosto visto il prolungarsi della stagione causa coronavirus. Conferme in questa direzione anche da Marcelo Sottile di “Fox Sports”: “Dall’entourage di Messi affermano che l’incontro di ieri è stato positivo e cresce la possibilità che resti un’altra stagione al Barcellona”.

    Messi e la speranza del Manchester City
    Del resto la posizione del club blaugrana e’ sempre stata la stessa: nessuna intenzione di cedere il sei volte Pallone d’Oro se non dietro il pagamento di 700 milioni di euro previsto dalla clausola rescissoria e sul tavolo una proposta di rinnovo per altri due anni. In Inghilterra, dove il Manchester City resta la principale pretendente, sperano pero’ ancora che Messi possa raggiungere Guardiola nelle prossime settimane: il “Telegraph”, che cita fonti all’interno della famiglia del calciatore, sostiene che si sta cercando di convincere il Barcellona a lasciar partire la Pulce per una cifra attorno ai 100 milioni, tesi a supporto della quale sono ricordate le dichiarazioni rilasciate ieri dal padre all’arrivo in Spagna (“Difficile che resti”).

    Messi, il piano del City anti Fair Play
    C’è un piano di grande ingegneria economico-finanziaria, rilanciato anche da Tyc Sports, sul quale fa luce l’esperto del settore Kieran Maguire. Eccolo spiegato: considerando il valore di Messi sui 160 milioni di euro e che la Uefa non accetta spese superiori ai 100 milioni nel rispetto del Fair Play Finanziario, il Manchester City offrirebbe 68 milioni netti per cinque anni alla “Pulce” e un pagamento dilazionato in cinque tranche da 32 milioni al Barcellona. La somma (68 più 32) fa proprio cento, il tetto massimo di spesa consentito. Ovviamente, se Messi non si libera dal Barcellona il piano perde di senso. Inoltre, affinché vada in porto, il club catalano deve accettare la rateizzazione del pagamento. 
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    Messi
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    Juve, Dzeko o Suarez: le ultime novità

    Chi arriva primo prende la maglia numero 9. In corsia uno c’è Edin Dzeko, forte di un accordo con la Juventus già ampiamente trovato e spinto dal fatto che anche la Roma sia d’accordo con i bianconeri: il suo sprint verso Torino è rallentato dalla difficile trattativa fra il Napoli e la Roma, che vede in Arkadiusz Milik l’alternativa. In corsia due c’è Luis Suarez, forte di un triennale da dieci milioni a stagione che gli è stato offerto dalla Juventus e che lui ha accettato, fermo ai blocchi di partenza blaugrana perché il Barcellona per ora non lo ha liberato.

    La situazione è questa: uno stallo che continua da qualche giorno, con piccoli passi avanti, ma non ancora quelli decisivi, e il calendario che scandisce il tempo, perché Andrea Pirlo vorrebbe avere il suo centravanti in tempo per inserirlo nella rosa prima del 20 settembre, data dell’inizio del campionato. E Pirlo, per inciso, preferirebbe che la 9 la indossasse Dzeko, considerato dal nuovo tecnico più funzionale al gioco della sua Juventus e, soprattutto, a sposarsi calcisticamente con Cristiano Ronaldo. E’ una preferenza che assegna a Dzeko un indubbio e tangibile vantaggio rispetto al grintoso concorrente. Ma quel vantaggio può essere mangiato dai ritardi che sta subendo il suo passaggio alla Juventus a causa dell’impervia trattativa fra Roma e Napoli, con la quale Milik dovrebbe finire ai giallorossi. La trattativa sembra sull’orlo della chiusura da almeno una decina di giorni, ma in qualche modo si arena sempre. E se pare difficile che non si trovi un accordo, considerati gli interessi (e i giocatori) in ballo, d’altra parte il rischio che vada per le lunghe rappresenta un problema per Fabio Paratici che vuole completare il mercato per Pirlo il prima possibile. Ecco perché Suarez rimane sempre forte come ipotesi.
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    Atalanta, pressing forte su Romero. Khedira è un rebus

    E’ forte il pressing dell’Atalanta sull’argentino Cristian Romero che, archiviata la stagione in prestito al Genoa, potrebbe diventare un nuovo rinforzo a disposizione di Gian Piero Gasperini. Le parti stanno discutendo sulla formula di un prestito biennale con obbligo di riscatto: è un’operazione che a bilancio consentirebbe al club bianconero di non perdere nulla dei 26 milioni pagati a suo tempo e ai bergamaschi di riscattare il cartellino del giocatore a una cifra ridotta per via dell’ammortamento in corso.

    Khedira
    Capitolo Sami Khedira: il tedesco ha ancora un anno di contratto (più un’opzione 2022) con la Juve che farebbe volentieri a meno dei 6 milioni d’ingaggio del centrocampista. Andrea Pirlo, come prannunciato qualche giorno fa, dirà la sua. Un altro elemento in bilico, a parte Aaron Ramsey di cui si scrive in apertura di pagina, è il terzino Mattia De Sciglio che rischia di giocarsi un’altra stagione da rincalzo. Per ora, tuttavia, non sono arrivate offerte di spessore che rischia di giocarsi un’altra stagione da rincalzo. Per ora, tuttavia, non sono arrivate offerte di spessore.
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    Locatelli si scalda: la Juve insiste, il Sassuolo resiste

    Il problema non è capire se e con quanta ambizione il ragazzo guardi alla prospettiva di un cambio di maglia così importante. Manuel Locatelli, a 22 anni abbondanti, si sente prontissimo a fare il salto, a salire sul treno, a cambiare vita in tutti i sensi: «Il mio idolo è Andrea Pirlo ed essere accostato alla Juventus è un sogno». L’ex milanista, che da stipendiato rossonero fece discretamente male ai bianconeri in quell’indimenticabile 22 ottobre 2016 quando griffò l’1-0 decisivo gelando Gigi Buffon a San Siro, ha pronunciato queste parole a Coverciano vestendo i colori della Nazionale. Per far sì che cominci a lottare con la casacca juventina indosso servirebbe che i massimi dirigenti Fabio Paratici e Giovanni Carnevali siano ben disposti a trovare un’intesa. Non sarà semplice, ma questo è un affare tutt’altro che impossibile. La cena di una settimana fa è servita a ribadire le rispettive intenzioni. Il punto di vista dell’amministratore delegato del Sassuolo è il seguente: «Noi vogliamo trattenere i talenti – ha detto Carnevali a SportItalia -. Locatelli resterà, proseguirà il suo percorso di crescita a meno che non accadano cose speciali».

    Le parole di Carnevali su Locatelli
    Se non lo è la Juve… I bianconeri ci credono, tanto più che ieri lo stesso Carnevali ha aggiunto a Sky: «Se una grande società come la Juventus o altri top club lo vogliono, e ci sono le condizioni buone per lui e per noi, vedremo cosa riusciremo a fare». Occorrerebbe, intanto, che dalla Continassa parta quell’Aaron Ramsey che non ha impressionato la scorsa stagione. Un assist di qui, un gol di là, non tali però da giustificare gli otto milioni, comprensivi di bonus, che da contratto la Juventus è tenuta a versare al gallese fino al 30 giugno 2023. Il fatto di aver visto poco del vero Ramsey non blinda il centrocampista, arrivato a parametro zero un’estate fa eppure al centro di più sondaggi propedeutici a un eventuale ritorno in Premier League.
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    Reggiana, preso il fantasista Voltan

    REGGIO EMILIA – Volto nuovo in casa Reggiana per la prossima stagione, quella che segnerà il ritorno in serie B della Regia. Gli emiliani hanno annunciato l’arrivo del fantasista Simone Voltan, prelevato dalla Vis Pesaro. Il classe 1995 ha firmato un contratto di durata triennale. LEGGI TUTTO

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    Dall'Inghilterra: “James Rodriguez torna da Ancelotti: è a un passo dall'Everton”

    TORINO – Dopo aver giocato per Carlo Ancelotti con le maglie di Real Madrid e Bayern Monaco, James Rodriguez è pronto a tornare alla corte dell’allenatore italiano. Secondo quanto riferito da alcune fonti inglesi, il colombiano sarebbe in procinto di firmare con l’Everton. L’affare dovrebbe chiudersi intorno ai 20 milioni di sterline: una cifra relativamente bassa per un giocatore del calibro di James Rodriguez, ma la società spagnola non avrebbe alcuna intenzione di perderlo gratuitamente tra dieci mesi dato che il contratto del fantasista è in scadenza nel 2021. Secondo i media d’oltremanica, sarebbero già state programmate le visite mediche con i Toffees, ma non è ancora chiaro quanto percepirà di stipendio il giocatore. Si parla di un contratto di tre anni con il club di Premier League e, secondo quanto riportato, James Rodriguez avrebbe accettato di abbassarsi lo stipendio rispetto a quanto percepiva al Real Madrid e al Bayern Monaco. LEGGI TUTTO

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    Torreira, ecco come Vagnati può farcela

    TORINO – Lo conferma pubblicamente anche il fratello di Giampaolo, ora. Per il nuovo allenatore del Torino è Torreira la prima scelta in regia. Giampaolo ha in testa il play dei primi due anni alla Samp, dal 2016 al 2018: 74 presenze complessive e 4 gol, tra campionato e Coppa Italia. Un’esplosione, un crescendo e, infine, una grande operazione economica per la Sampdoria, culminata nel luglio di 2 anni fa. Quando l’Arsenal arrivò a sborsare 30 milioni di euro per acquistarlo. Il discorso sarebbe già chiuso qui, se non fosse che i rapporti tra il tecnico dei londinesi, lo spagnolo Mikel Arteta, e il regista sono ai minimi termini. Da quando l’ex assistente di Pep Guardiola al City ha preso il comando dei Gunners, ovvero dallo scorso inverno, da dicembre, Torreira è man mano finito nel gruppo delle riserve conclamate. Basti far di conto: delle 38 partite dell’Arsenal già soltanto in Premier, senza neanche considerare le Coppe, l’uruguaiano ne ha giocate da titolare solo 17, con in aggiunta una dozzina di incontri da subentrato, per lo più nei minuti finali. E anche la media dei minuti giocati è ovviamente bassa: complessivamente Torreira è stato in campo per 1.500 minuti, meno del 50% del totale, considerando tutto il campionato. Il rischio di uscire dai radar della Nazionale uruguaiana è alto, e anche questo è uno dei problemi sul tappeto.
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    Le tattative per l’uruguaiano
    Tra Arteta e Torreira il dialogo è andato a farsi friggere. I due non si parlano più da tempo e il regista ha ufficialmente chiesto ai suoi dirigenti di essere ceduto. La rottura è sotto gli occhi di tutti. E da qui partono anche i vari sondaggi di più club. Dall’Italia, a parte il Torino di Giampaolo, si è mossa anche la Fiorentina. E la Roma. In Spagna, il Valencia lo ha sicuramente messo nel mirino, anche se l’uruguaiano non è considerato la prima scelta. Giampaolo ha già parlato più volte con Torreira: le telefonate della speranza. L’allenatore gli ha spiegato e rispiegato la bontà della proposta. E quanto e come il regista potrebbe fare le fortune della squadra, diventandone subito il faro. Il corteggiamento telefonico del tecnico ha fatto breccia nel giocatore. Torreira tornerebbe volentieri a lavorare con Giampaolo. Vagnati, intanto, è al lavoro con l’agente del regista, da settimane. E il procuratore sta facendo pressioni crescenti sul club inglese per favorire l’uscita del ragazzo[…]
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    Locatelli alla Juve: decide Ramsey

    Saggio, Manuel Locatelli. Gli tocca parlare anche di Juventus, a Coverciano, epperò nel farlo il centrocampista non lascia trasparire la benché minima traccia di delusione. Pur sapendo, è ovvio, che il fresco acquisto di Weston McKennie da parte dei campioni d’Italia va a cozzare un po’ con i sogni di vestirla lui, la maglia bianconera. Del resto il neroverde era stato oggetto di riflessioni, trattative, contatti che giustificavano, eccome, qualsivoglia volo pindarico. […]
    GIOCO A INCASTRI
    Per il momento il discorso è molto semplice: è partito Pjanic ed è arrivato Arthur; è partito Matuidi ed è arrivato Kulusevski; è arrivato McKennie e partirà (in un modo o in un altro) Khedira. Posto che non si muoverà da Torino Adrien Rabiot (lui che grazie alla Juventus può brindare anche al ritorno in Nazionale, è ben lieto a questo punto di proseguire l’avventura), sarà Aaron Ramsey a decidere – in un certo senso – le sorti del Locatelli bianconero.
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