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    Brescianini saluta il Milan: prestito all'Entella

    MILANO – È pronta una nuova avventura per Marco Brescianini. Il centrocampista classe 2000, prodotto del settore giovanile del Milan che ha esordito in Serie A nella stagione appena conclusa, si trasferisce a titolo temporaneo in serie B, alla corte della Virtus Entella. Lo ha comunicato il club rossonero con una nota ufficiale. LEGGI TUTTO

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    L'agente di Ramirez: “Sampdoria, accordo difficile”

    GENOVA – Trattativa in salita per il rinnovo del contratto di Gaston Ramirez, fantasista della Sampdoria. Lunedì tornerà in Italia e ci saranno incontri tra la dirigenza blucerchiata e l’entourage del giocatore che ha il contratto in scadenza nel 2021. “In questo momento di crisi è normale che vengano fatte proposte al ribasso – , ha detto Pablo Bentancur, l’agente del sudamericano -, ma è anche normale che il giocatore dica di no, specialmente se ha sul piatto un quadriennale così ricco dall’Arabia. Bisogna individuare un punto di incontro tra la volontà del club e le richieste del giocatore. Ma è difficile trovarlo, devo essere chiaro. Da parte della Samp c’è la volontà è di rinnovare, diciamo che non è molto normale accorgersi all’ultimo delle qualità di Ramirez. La proposta arrivata all’argentino dall’Arabia Saudita è per un’intesa quadriennale a tre milioni di euro a stagione. Se Gaston lascerà la Samp, la stampa di Barcellona scrive che arriverebbe alla corte di Ranieri il 21enne Alex Collado, talento del Barcellona B che il club blaugrana vorrebbe cedere in prestito, e che è stato offerto anche a Sassuolo e Genoa.  LEGGI TUTTO

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    Messi, Minguella sicuro: “Resta al Barcellona al 90%”

    BARCELLONA (SPAGNA) – Le voci sul futuro di Lionel Messi si rincorrono ma ancora non è chiara quale sarà la sua prossima destinazione. L’ex agente della Pulce, Josep Maria Minguella, ha provato a sciogliere il nodo legato al futuro del sei volte Pallone d’Oro: “Qualcuno ha suggerito che con il ritardo del campionato le date sono cambiate, ma con il passare del tempo ci sono contatti tra i due studi legali e oggi l’entourage di Messi non è così chiaro sulla situazione”. Minguella, che qualche giorno fa aveva dichiarato che Messi sarebbe andato all’Inter, fa dietrofront e a questo punto tuona: “C’è una probabilità del 90% che Messi continui al Barça”.
    “Guardiola vuole Messi e vola a Barcellona”

    Minguella sul futuro di Messi
    L’ex agente di Messi spiega poi il perchè della permanenza dell’argentino al Barcellona. Visto il contenzioso tra il calciatore e il club sulla data di scadenza della clausola rescissoria, “nessun club farà un passo avanti per acquistare un giocatore libero, con il rischio che un giorno si possa trovare a pagare 700 milioni di euro”. Minguella poi sottolinea: “La Fifa, in caso di conflitto, darebbe al calciatore la possibilità di giocare per il suo nuovo club, ma il Barcellona potrebbe segnalare il giocatore per la duplicazione del contratto. Con la duplicazione dei contratti, la carriera di Messi potrebbe paralizzarsi. Questo fa pensare che i club interessati possano fare un passo indietro”. 
    Juventus, Messi non è una possibilità
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    Messi vuole l’incontro con il Barcellona
    Se Minguella è sicuro della permanenza di Messi al Barcellona, il quotidiano Sport non è dello stesso avviso e riporta di una richiesta di incontro tra il giocatore e il club blaugrana. Messi, secondo il quotidiano spagnolo, avrebbe invitato il proprio entourage a fissare un colloquio con i vertici societari per trattare un’uscita non dolorosa e sotterrare l’ascia di guerra. Una volta risolta la questione sarà più chiaro quello che sarà il futuro di Messi e del Barcellona. Koeman ha infatti necessità di sapere se potrà contrare sul campione argentino o meno e, qualora dovesse andare via, quanti soldi avrebbe da investire sul mercato.
    L’Équipe: “Il padre di Messi rivela dove andrà il figlio” LEGGI TUTTO

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    “Guardiola vuole Messi e vola a Barcellona”

    BARCELLONA (SPAGNA) – Sono ormai ore decisivo per il futuro di Lionel Messi. Il fuoriclasse argentino ha annunciato di voler andare via dal Barcellona, ma quale sarà la sua prossima destinazione rimane ancora da scoprire. Le voci si rincorrono ma una importante notizia che potrebbe portare a una svolta arriva direttamente da Barcellona.
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    Guardiola vola da Messi
    Come ha documentato El Chiringuito Tv, infatti, Pep Guardiola sarebbe stato fotografato fuori da un noto ristorante della città. Una “fuga”, quella del tecnico del Manchester City, che, secondo le fonti spagnole, sarebbe il preludio di un imminente incontro proprio con Messi. La notizia ha subito solleticato i sogni dei tifosi dei Citizens che si sono scatenati sui social sognando il grande colpo di mercato. Nel weekend dovrebbe raggiungere la capitale catalana anche il padre della Pulce. Il Manchester City fa sul serio: l’assalto a Messi è appena iniziato. 
    Messi più forte del Coronavirus… nelle ricerche su Google LEGGI TUTTO

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    Barcellona, addio Messi? Ecco cinque ragioni per non farlo partire

    TORINO – Leo Messi sembra a un passo dal dire addio al Barcellona, ma il club blaugrana sta facendo di tutto per far cambiare idea al fenomeno argentino. Nonostante il cambio allenatore e l’arrivo di Koeman in panchina, il numero 10 non sarebbe convinto dal progetto e vorrebbe cambiare aria, ma il presidente Bartomeu ha cinque motivi per trattenere la Pulce al Camp Nou e il Mundo Deportivo spiega quali sono queste ragioni.
    Messi, icona del Barça
    Leo Messi non è solo al centro del progetto di Ronald Koeman, ma è anche il simbolo del Barcellona: del club e della città. Il presidente Bartomeu sa quanto i tifosi amino il loro numero 10 e non vorrebbe far partire una rivolta contro la dirigenza nel caso in cui Messi dovesse dare l’addio definitivo.

    Messi, mai via gratis!
    Messi avrebbe chiesto ai blaugrana di esercitare la clausola nel contratto che gli permetterebbe di essere ceduto gratuitamente. Per il Barcellona questo è impossibile: se Messi avesse voglia di andare via gratis, allora dovrà aspettare il termine del suo contratto, previsto per il 30 giugno 2021. Un’altra ragione per non dare via Messi gratis è quello di dover cedere il miglior giocatore del mondo ad una squadra rivale in Europa senza alcun risvolto economico.
    Messi-Barça: nessuno scambio
    Il Manchester City sembra essere la squadra più vicina all’acquisto di Leo Messi. Pep Guardiola vorrebbe riabbracciare il suo pupillo, ma nonostante si siano fatti alcuni nomi come possibili pedine di scambio, niente sembra convincere il Barcellona. Gabriel Jesús, Bernardo Silva, Mahrez, Angeliño ed Eric Garcia sarebbero i nomi nella lista, ma il Barcellona non vuole privarsi del suo fenomeno per altri giocatori. Bensì, il Barça sarebbe disposto a privarsi di altri giocatori, ma non di Messi. L’obiettivo è quello di tenere l’argentino al Camp Nou per la nuova avventura con Koeman allenatore.

    Messi via darebbe un’immagine di debolezza
    Il Barcellona, nelle ultime finestre di mercato, non è riuscito a portare al Camp Nou i suoi obiettivi. Sono noti i fallimenti per gli acquisti di Thiago Silva, Marquinhos, Verratti, Di María e di Neymar dal PSG, così come quello di Alaba dal Bayern Monaco. Le dirigenze dei club rivali hanno sempre resistito alle richieste dei blaugrana e adesso il presidente Bartomeu proverà a ripagare le società che vogliono Messi con la stessa moneta. Messi ha una clausola rescissoria ben definita e chi lo vuole sa già quanto costa: il miglior giocatore del mondo non può essere svalutato.

    Messi è la miniera del Barça
    L’ultima ragione per non vendere Leo Messi è legata agli introiti. La Pulce genera molti soldi: attrae sponsor e fa guadagnare al Barcellona milioni di euro aumentando la cache nei tour e vendendo milioni di magliette. Il suo nome è legato a quello del club in ogni angolo del globo e per questo motivo il Barça non vuole rinunciare al suo fuoriclasse. LEGGI TUTTO

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    Juve, tre certezze: i nomi degli incedibili

    No, grazie, ce lo teniamo. Anche se nell’estate di Fabio Paratici vendere è quasi più importante di comprare ci sono dei giocatori per i quali non c’è offerta che tenga, la risposta sarà sempre no, perché rappresentano le fondamenta del futuro bianconero. Ecco quindi che Pep Guardiola incassa il rifiuto juventino dopo aver richiesto Matthijs De Ligt nei giorni scorsi. Porte chiuse in faccia ai dirigenti del club di Manchester che erano pronti a pareggiare la cifra pagata dalla Juventus all’Ajax nella scorsa primavera, ovvero 75 milioni di euro. In difesa non si tocca nulla o quasi (Romero e Rugani sono certamente in vendita, per esempio), ma De Ligt fa parte di quelli sui quali il club bianconero vuole costruire il futuro.

    Bentancur
    E lo stesso trattamento è stato riservato a Psg, Manchester United e Real Madrid: tre club che si sono fatti sotto per capire se c’erano possibilità di acquistare Rodrigo Bentancur, valutato intorno ai 40 milioni. Ma, niente da fare: l’uruguaiano è blindato, nonostante sia stato sciolto il vincolo con il Boca Juniors, che nel contratto di cessione aveva ottenuto una percentuale sulla rivendita (la Juventus lo ha cancellato con un accordo da 2 milioni all’anno per otto anni). Se il fatto di dover versare la metà dell’incasso agli argentino aveva frenato qualsiasi tentazione di cedere Bentancur finora, adesso le motivazioni dei no rivolti ai club questuanti è strettamente tecnico. La Juventus crede in Bentancur e lo ritiene un altro dei perni del futuro.
    Demiral
    Situazione analoga con Merih Demiral, che già dallo scorso anno è richiestissimo, soprattutto in Premier. Anche nelle ultime settimane si sono fatti sotto l’Everton, il Wolverhampton e il Leicester e per tutte e tre le societa inglesi c’è stato un no. Il difensore turco sta per iniziare una stagione da titolare, visto che con l’assenza di De Ligt fino a metà novembre, turnerà con Chiellini e Bonucci nei due posti da centrale. Paratici crede molto in lui e anche Pirlo è rimasto colpito da attitudine e capacità del ventiduenne che nella passata stagione è stato frenato dall’infortunio al ginocchio di gennaio, proprio quando stava emergendo con prepotenza.
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    Juve, Kean bis: scambio o prestito, si cerca l'accordo

    E’ una possibilità e lo sarà finché il ragazzo di Vercelli terrà aperta una porta, supportato dall’onnipresente Mino Raiola. Il bis di Moise Kean alla Juventus è un’opportunità potenzialmente ghiotta per tutte le parti in corsa: per i bianconeri, a caccia di una quarta punta da utilizzare non solamente in caso di bisogno e che non occupi uno slot in lista Champions League; per l’Everton, che si è goduto ben poco le prestazioni dell’attaccante (33 presenze, 2 gol e 2 assist a bilancio per complessivi 1025 minuti in campo); per il giocatore, che a Torino ha lasciato un buon ricordo.
    Messi non è una possibilità
    Suarez sfida Dzeko

    Altre variabili
    Entrano in ballo altre variabili, slegate dal discorso legato alle singole volontà. Perché gli inglesi, dopo aver investito 27,5 milioni un’estate fa – risparmiandone altri 6 corrispondenti a bonus per obiettivi – non svenderanno un classe 2000 dal carattere particolare, ma tecnicamente assai dotato. E perché la Juventus è alle prese con esigenze di bilancio tali da non potersi permettere spese ingenti a meno di uscite eccellenti dalla rosa di Andrea Pirlo. Per l’appunto: raccontano, soprattutto in Inghilterra, che Aaron Ramsey sia oggetto di interesse e che Carlo Ancelotti di tanto in tanto torni ad informarsi sulla situazione del gallese che al primo anno in bianconero ha lasciato più dubbi che certezze. L’ipotetica partenza dell’ex Arsenal comportebbe non soltanto un discreto risparmio sull’ingaggio – intorno agli otto milioni, premi inclusi – ma anche una sicura plusvalenza giacché il 29enne atterrò a Caselle a parametro zero.
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    Juve, Suarez sfida Dzeko per la maglia numero 9

    Edin Dzeko resta il favorito nella corsa alla maglia numero nove della Juventus di Andrea Pirlo. Nonostante passino i giorni e la trattativa non si sbrogli, l’attaccante bosniaco non perde la sua posizione davanti a tutti, ma il vantaggio si assottiglia. E così non si può più escludere la candidatura di Luis Suarez, che si sta liberando dal Barcellona e potrebbe essere un colpo a parametro zero. Così come potrebbe tornare di moda lo stesso Arkadiusz Milik intorno al quale ruota la trattativa della Roma con il Napoli, con la quale i giallorossi vorrebbero assicurarsi l’erede di Dzeko per poterlo cedere alla Juventus. Ieri l’affare sembrava essere arrivato alla svolta decisiva, ma sembra che un rilancio sul prezzo del Napoli abbia di nuovo congelato lo scambio (la Roma aveva messo sul piatto Under e il giovane Riccardi per uno scambio alla pari, con valutazione di 40 milioni). E così il passaggio di Dzeko alla Juventus è stato ancora una volta frenato. Il tutto mentre, proprio ieri, c’è stato un contatto telefonico fra il giocatore e l’amministratore delegato giallorosso Guido Fienga, durante il quale le parti hanno chiarito le rispettive posizioni.
    Dzeko resta in pole
    Dzeko vorrebbe cogliere l’occasione offerta dalla Juventus, il dirigente vuole prima essere sicuro di non rimanere scoperto nel ruolo. Ma nel frattempo, a Torino, c’è il neoallenatore juventino Andrea Pirlo che è senza centravanti e freme. Il che mette parzialmente in bilico l’arrivo di Dzeko in bianconero, perché anche se il mercato dura fino al 4 ottobre, il campionato inizia il 19 settembre e, tra l’8 e il 9, Pirlo vorrebbe avere la squadra al completo per massimizzare il pochissimo tempo a disposizione per allestire la sua prima formazione da allenatore della Juventus. E una pedina come il centravanti non è esattamente un dettaglio. Ecco, quindi, che l’ipotesi Suarez torna a fare capolino sull’orizzonte di Fabio Paratici.
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