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    Dalla Spagna: “Messi lontano da Barcellona, il City fa sul serio”

    Le big europee iniziano a sognare Leo Messi. Sì, perché se prima di martedì era impossibile pensare a un trasferimento della Pulce, adesso non è più così. Tutti gli indizi sembrano portare al Manchester City dello sceicco Mansour allenato da Pep Guardiola: la stampa argentina e quella spagnola hanno dato notizia del colloquio tra il papà del fuoriclasse e Ferran Soriano, ex presidente blaugrana e oggi ad dei Citizens. I due potrebbero recarsi in Catalogna già la prossima settimana per sedersi al tavolo di Bartomeu, cercando di capire di più sull’ormai famosa clausola e tentare l’affondo decisivo. Si parla anche di possibili contropartite, da Eric Garcia a Angelino passando per un profilo importantissimo come quello di Gabriel Jesus. 
    “Messi-Inter, si può. Il fisco aiuta”

    Messi-City, la trattativa
    Il City possiede il capitale economico per portare Messi in Premier League e nella rosa di Guardiola c’è Aguero, uno dei miglior amici di Messi che con Pep ha vissuto i suoi anni migliori da calciatore in termini di risultati. Secondo Radio Catalunya, entrambi avrebbero parlato alcuni giorni fa per capire la fattibilità della trattativa. ESPN va oltre e parla di un triennale più due anni opzionali in Mls, al New York City, la franchigia statunitense. 
    Messi il sogno dell’Inter? Ecco cosa diceva Conte
    Messi ‘tenta’ Neymar
    Messi avrebbe voluto un anno fa il ritorno di Neymar al Barcellona e ora starebbe provando a convincere l’amico a tornare a giocare insieme ma con la maglia del Manchester City. Per i media brasiliani, la Pulce avrebbe telefonato all’attaccante del Psg per comunicargli la sua decisione di lasciare i blaugrana per trasferirsi all’Etihad proponendogli di unirsi al nuovo progetto. I due sono stati compagni di squadra dal 2013 al 2017, vincendo insieme 10 trofei fra cui una Champions. Neymar, che la scorsa estate provò a forzare la sua cessione al Barça, sembra aver ricucito i rapporti con la dirigenza del Psg, trascinato alla finale poi persa col Bayern, ma la telefonata di Messi potrebbe fargli cambiare idea.

    Messi avrebbe voluto Xavi
    L’argentino non crede più nel progetto del Barcellona – ha scritto il quotidiano catalano Sport nell’edizione odierna -. È stanco e vuole una squadra vincente. Il nuovo corso targato Koeman non sembra convincerlo: Leo avrebbe voluto l’ex compagno Xavi sulla panchina del Camp Nou. I rapporti con Bartomeu sono tutt’altro che cristallini, la distanza è talmente evidente che ha portato all’invio del burofax e a tutte le conseguenze del caso. Ma nonostante la rottura, il fuoriclasse argentino presenzierà lunedì alla prima sessione della nuova stagione con il tecnico olandese, a cui avrebbe rivelato di non vedersi più dentro il progetto tecnico. Messi onorerà tutti i suoi obblighi fino a quando non potrà risolvere la sua situazione con il club, a cui spetta la decisione se escluderlo o meno dall’allenamento. Un incontro con Bartomeu entro lunedì potrebbe sciogliere diverse questioni irrisolte e fare chiarezza sul suo futuro. LEGGI TUTTO

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    “Messi-Inter: si può. Il fisco aiuta. Suning vuole portare il club in vetta”

    BARCELLONA – Una delle tre firme impresse sul celebre tovagliolo sul quale venne siglato, il 14 dicembre del 2000, il primo accordo di Lionel Messi con il Barcellona è quella di Josep Maria Minguella, istrionico agente e intermediario catalano che, 20 anni prima della Pulga, aveva già portato al Camp Nou un certo Maradona.
    L’ultima volta che ci siamo sentiti ci aveva assicurato che Messi non sarebbe andato da nessuno parte.«Da allora c’è stata una notevole decadenza e sensazione di impotenza che si sono impadronite del gioco Barça. E Lio pensa di non essere in grado di poter porre rimedio da solo a tutti i problemi della squadra».
    Sembra convinto di voler cambiare aria.«Pare di sì, ma anche il Barça ha i suoi diritti, ossia un contratto che dice che se vuole andar via deve pagare 700 milioni». LEGGI TUTTO

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    Juve, ecco Weston McKennie: il Vidal texano

    Un texano di Germania, con personalità da vendere, tra i primi a esporsi pubblicamente nei mesi scorsi dopo il caso di George Floyd, attaccando senza mezzi termini Donald Trump da lui definito «razzista e inadatto al ruolo di presidente». Weston McKennie, 21 anni, nato a Little Elm in Texas, va considerato a tutti gli effetti tedesco dal punto di vista calcistico, visto che ha iniziato a giocare a calcio a Kaiserslautern (dove ha vissuto dai 6 ai 9 anni per gli impegni del padre, militare) con i Phoenix Otterback nel 2004 prima di tornare negli Stati Uniti e vestire la maglia del Dallas Fc divenendo uno dei più interessanti giovani prodotti dal sistema giovanile della MLS.

    IL PERCORSO – Dal 2017 veste la maglia degli Stati Uniti, ovvero da quando lo Schalke, dopo 7 anni a Dallas (con 15 presenze e 2 reti nelle Nazionali giovanili statunitensi), lo ha richiamato nella sua Primavera promuovendolo già alla prima stagione, dal maggio 2017, in prima squadra.
    McKennie ha scelto la Germania per la sua carriera rifiutando il contratto a Dallas come homegrown player. Fin qui ha disputato 75 partite di Bundesliga con lo 04 diventando un titolare dal 2018/19, quando ha collezionato 25 presenze dal primo minuto tra campionato, Coppa di Germania e Champions League, chiudendo l’annata con 33 gare e 2 reti. Ma è soprattutto quest’anno che ha attratto le maggiori attenzioni: altre 28 gare con 3 gol prima che lo Schalke, in cattive acque sul piano finanziario, gli comunicasse l’imminente cessione.
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    Juve, McKennie per Pirlo: tutti i dettagli

    Potrebbe scartare un regalo da sogno, Weston McKennie, domani per il suo ventiduesimo compleanno. E il condizionale è relativo alle tempistiche: perché magari potrebbe aprire il pacco già oggi, oppure dopodomani o la prossima settimana, ma il fatto che lo scarterà è ormai quasi una certezza. Un pacco regalo con dentro una maglia della Juventus e soprattutto un contratto con la Juventus (la maglia in fin dei conti può comprarsela chiunque).
    L’identikit di McKennie

    Un contratto che il centrocampista statunitense si è guadagnato colpendo l’attenzione degli osservatori bianconeri prima e di Fabio Paratici poi, nelle sue tre stagioni da protagonista nello Schalke 04: mettendo in mostra forza e dinamismo. Quella forza e quel dinamismo che la Juventus aveva cercato anche in Thomas Partey dell’Atletico Madrid: 27 anni, il ghanese sarebbe stato un rinforzo più esperto e più pronto, ma anche molto più costoso, con una valutazione di 40 milioni. Troppo costoso, senza la possibilità di percorrere la strada di uno scambio: intravista, con Bernardeschi, ma mai apertasi del tutto.
    Scatto Paratici
    […] Con lo Schalke 04, fucina di talenti dalla produzione straordinaria (Neuer, Rakitic, Goretzka, Draxler, Sane, per ricordarne alcuni) Paratici ha infatti raggiunto un accordo che prevede il passaggio di McKennie alla Juventus in prestito oneroso per un anno, a 3,5 milioni, con diritto di riscatto che la società bianconera potrà esercitare pagandone altri 18. In tutto un’operazione da 21,5 milioni che, vista l’età dello statunitense, renderebbe anche abbastanza agevole in futuro realizzare una plusvalenza da un’eventuale cessione.
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    Milan-Madrid, rotta calda: per Brahim via libera dal Real. Intanto Bakayoko…

    Dalla Spagna altri segnali positivi, ecco cosa manca per l’arrivo del talento in rossonero. E per il ritorno del centrocampista francese

    Milano-Madrid è una classica direttrice di mercato: l’estate scorsa l’ha percorsa Theo Hernandez (con grande soddisfazione rossonera) mentre per Correa dell’Atletico non si è andati oltre la linea telefonica, senza che l’affare si concretizzasse. LEGGI TUTTO

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    Ibrahimovic-Milan, clamoroso stop di Raiola: “Il rinnovo? Fake news”

    TORINO – Il rinnovo di contratto tra Zlatan Ibrahimovic e il Milan è una “fake news”. Lo sottolinea in maniera netta Mino Raiola, agente dell’attaccante svedese, con un tweet: “Ibrahimovic non ha rinnovato il suo contratto con il Milan”, scrive il procuratore italo-olandese sul proprio account social. Le due parti continuano comunque a trattare. LEGGI TUTTO

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    TyC Sports: “Messi sarà al primo allenamento del Barcellona”

    Nel pieno di un’imminente battaglia legale, Leo Messi non intende mancare lunedì prossimo all’allenamento del Barcellona, giorno in cui il tecnico Ronald Koeman avrà il suo primo contatto con tutta la squadra. È quanto riporta TyC Sports, il canale sportivo argentino. Messi dunque vuole adempiere a tutti i suoi obblighi fino a quando non potrà risolvere la sua situazione con il club. La sua intenzione è quella di lasciare il club avvalendosi della clausola che gli ha permesso di rompere il contratto alla fine di ogni stagione, ma per ora dagli uffici del Camp Nou non vogliono saperne di lasciarlo andare via gratis. L’arrivo del fuoriclasse argentino alla Ciutat Esportiva sarebbe previsto per domenica, termine entro il quale potrebbe anche avvenire un incontro con il presidente Bartomeu.
    Messi, l’Inter spera ma tutti gli indizi portano al City LEGGI TUTTO

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    Spezia, l'idea per la porta è Joronen del Brescia

    LA SPEZIA – Molto attivo lo Spezia che ha rinnovato di un anno il contratto a Vincenzo Italiano, il tecnico protagonista della incredibile cavalcata promozione. Il suo esordio in Serie A, dunque, avverrà alla guida di una squadra ligure, ma non di quel Genoa che lo ha a lungo corteggiato: un interesse che animerà ancor di più la rivalità nel prossimo derby. Lo Spezia non ha riscattato Scuffet e, in attesa di ridiscuterne con l’Udinese, ha bussato al Brescia per Jesse Joronen, portiere finlandese che potrebbe così rimanere in Serie A nonostante la retrocessione con i lombardi.

    Con il Sassuolo si discute la conferma del prestito di Marchizza. L’incontro con i dirigenti emiliani sarà anche l’occasione per parlare di Gianluca Scamacca, l’attaccante che rientra dal prestito all’Ascoli e su cui lo Spezia punterebbe volentieri in Serie A. Per le alternative si gira sempre sugli stessi nomi, da Pavoletti a Lapadula. Da non dimenticare la suggestione che porta a Simone Zaza del Torino mentre per Mbala Nzola non è stato esercitato il riscatto con il Trapani che lo potrebbe girare al Chievo di Alfredo Aglietti. L’altro attaccante di prospettiva su cui si sta ragionando porta in direzione Bologna, dal danese Andreas Skov Olsen. LEGGI TUTTO