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    Torino, Vagnati: “Valutiamo Biglia e non solo”

    TORINO – A margine della presentazione di Marco Giampaolo, neo allenatore del Torino, il direttore sportivo Davide Vagnati ha parlato della situazione di mercato granata: “Sirigu vuole andare via? Non so nulla, ma è un ragazzo vero e se devi dirmi qualcosa me lo dirà. Ci dobbiamo incontrare, oggi lo vedrò ma sarà importante avere giocatori motivati. Poi se qualcuno vuole i nostri giocatori bisogna che metta qualcosa sul piatto, non siamo terra di conquista”.
    Ricardo Rodriguez è del Torino: ufficiale

    “Biglia? Lo valutiamo insieme ad altri”
    Dopo aver ufficializzato Ricardo Rodriguez si parla di un altro ex Milan in entrata: Lucas Biglia. “È uno di quei profili che il mister ha già allenato, ma non c’è solo lui. Stiamo valutando la sua posizione così come tante altre” ha spiegato Vagnati. Sul prossimo ritiro: “Biella? Niente di clamoroso, abbiamo fatto delle valutazioni e alla fine abbiamo scelto di restare a Torino, dove abbiamo un Centro sportivo accogliente, oltre che per seguire meglio il protocollo anti Covid” ha chiosato il diesse.
    Cairo blinda Belotti e Sirigu LEGGI TUTTO

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    Reggiana, ecco Cambiaghi in prestito dall'Atalanta

    REGGIO EMILIA – La Reggiana neopromossa in Serie B comunica sul proprio sito ufficiale l’ingaggio di Nicolò Cambiaghi in prestito dall’Atalanta: “Nato a Monza il 28 dicembre 2000, Nicolò Cambiaghi vestirà questa stagione la maglia della Reggiana. Calciatore di proprietà dell’Atalanta, club con il quale ha svolto tutta la trafila delle giovanili, Cambiaghi si è messo particolarmente in evidenza nelle ultime due stagioni in nerazzurro nel Campionato Primavera. Esterno dotato di buona tecnica individuale e rapidità, arriva in granata con la formula del prestito annuale. Congratulazioni Nicolò, siamo pronti a vivere insieme questo grande salto di categoria!”. LEGGI TUTTO

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    Le10Sport: “Inter, occhio a Lukaku: il Real Madrid su di lui per il dopo Benzema”

    PARIGI (FRANCIA) – Il Real Madrid punta i riflettori su Romelu Lukaku. L’attaccante belga, che in estate è passato all’Inter dal Manchester United, è stato uno dei principali artefici della straordinaria cavalcata della squadra di Conte in Europa League. Nove partite consecutive in rete nella competizione, ma ora manca la ciliegina sulla torta: un altro gol nella partita più importante degli ultimi 10 anni della storia nerazzurra, la finale di Europa League contro il Siviglia in programma venerdì. Una stagione da urlo per il gigante di Anversa che, in tutte le competizioni, ha timbrato il cartellino ben 33 volte, servendo anche sei assist in 50 gare complessive.
    Inter, tutto su Dzeko se Lautaro dovesse partire

    Lukaku nel mirino del Real Madrid
    Numeri da vero centravanti che, secondo il quotidiano francese Le10Sport, avrebbero attirato l’attenzione del Real Madrid, impegnato a trovare un sostituto di Benzema che, a 33 anni e dopo 11 anni ai Blancos, potrebbe cambiare aria. Il belga sarebbe, sempre secondo i media francesi, uno dei nomi in lista per rimpiazzare Benzema. Le Merengues avrebbero messo gli occhi su altri nomi altisonanti: Mbappé e Haaland, con Mané e lo stesso Lukaku considerati le prime alternative. 
    Inter, con Lukaku e Lautaro fa più paura
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    Paratici a Londra incontra i Wolves: Jimenez-Alex Sandro

    TORINO – L’allievo e il maestro atto II, dopo le tante sfide Paratici-Marotta della scorsa estate. L’Inter ha ancora la finale di Europa League da giocare, ma il derby d’Italia sul mercato è già iniziato. Il dg bianconero è partito con la doppietta Kulusevski-Arthur e adesso punta a cedere qualche altro pezzo per finanziare l’acquisto del nuovo numero 9 da regalare all’allenatore Andrea Pirlo. Dopo la cessione di Miralem Pjanic al Barcellona (nell’affare Arthur) e l’addio di Blaise Matuidi (Inter Miami, negli Usa), Paratici in giornata cercherà soldi, incastri creativi e acquirenti incontrando diversi club inglesi. La parola d’ordine è: vendere. Per poi comprare. Non a caso l’uomo mercato juventino, oltre a West Ham, Fulham e Watford, vedrà il Wolverhampton. E con i Wolves, dopo i numerosi contatti con l’agente Jorge Mendes, spera di fare un po’ tutto. Fare cassa con qualche taglio per poi reinvestire su Raul Jimenez, 29enne bomber rivelazione proprio dei Lupi. Mendes, agente della punta messicana, di Cristiano Ronaldo e consulente esterno del Wolverhampton, da tempo lavora a una mediazione tra club. Il vertice di oggi servirà per fare un passo in avanti e capire concretamente quale (o quali) giocatori della Juventus possono interessare ai Wolves. Stando a quanto filtra da fonti inglesi, i ragionamenti vertiranno su Aaron Ramsey (veterano della Premier), Douglas Costa (c’è anche il Manchester United su di lui), Alex Sandro e soprattutto su un difensore. LEGGI TUTTO

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    Conte-Inter, è sempre più la voglia di continuare

    MILANO – Antonio Conte e l’Inter sono un po’ più vicini. Questo però non vuol dire che la ferita apertasi dopo Bergamo sia del tutto rimarginata: l’allenatore – una volta conclusa la campagna europea – farà precise richieste alla società, sul mercato e sull’organizzazione che deve darsi il club per essere pienamente in sintonia con lui. Molte cose non sono state gradite nell’ultima stagione e lo sfogo di Bergamo è stato frutto di pensieri sedimentati nei mesi. Le vittorie però, nel calcio come nella vita, sono un’ottima medicina. A queste si è unito il ritorno di Steven Zhang, uno dei motivi di malessere da parte dell’allenatore che, come alla Juve, vuole avere un filo più possibile diretto con la proprietà (cosa impossibile al Chelsea, da qui gli attriti con Marina Granovskaia). Agli atti restano pure le parole pronunciate da Conte dopo la vittoria sullo Shakhtar: «In quel momento sentivo delle cose e le ho dette, poi quello che dico è sempre a livello costruttivo. È chiaro che i media cerchino di enfatizzare certe situazioni per mettere carne al fuoco (difficile fare altrimenti, considerata la portata di quelle parole, ndr), ma so che bisogna passare da alcuni step per essere protagonisti. Non sono una persona “politica”, guardo molto al sodo. A volte capita che dico quello che penso, ma sempre in maniera costruttiva e senza voler offendere nessuno». Frasi che non rappresentano una retromarcia, ma servono per smussare gli angoli più sgraditi da Suning, ovvero le accuse (“Società debole”) che hanno fatto irritare papà Jindong a Nanchino. A fare da pompiere, dopo l’iniziale irritazione, Beppe Marotta che ha derubricato i fatti come «dinamiche tipiche di un gruppo sportivo. Assolutamente ormai è tutto dimenticato – ha assicurato l’amministratore delegato prima del match con gli ucraino-brasiliani – il presidente e la sua presenza è importante anche in termini di stimoli nuovi perché siamo ad un passo da quello che sarebbe un giusto traguardo». Una volta passato, quel traguardo, andrà messo un punto alla situazione, nella consapevolezza che la candidatura di Massimiliano Allegri rimane sempre quella più autorevole in caso di ribaltone.
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