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    Higuain blocca la Juve! Il Pipita vuole restare: la grana di Paratici

    TORINO – La stagione travagliata di Gonzalo Higuain non è ancora finita. La Juventus vorrebbe che il bomber argentino non ne iniziasse un’altra in bianconero, ma l’epilogo è tutto da scrivere: ci vorrnno pazienza, diplomazia, la capacità di toccare le giuste corde, di trovare la migliore destinazione (o transazione) per convincere il Pipita a lasciare Torino un anno prima della scadenza naturale del suo contratto, fissato per giugno 2021. Toccherà a Fabio Paratici sbrogliare questa grana e liberare così la rosa da destinare ad Andrea Pirlo di un surplus, sia in termini economici visto che l’attaccante ha un ingaggio da 7,5 milioni, sia a livello di numeri per svecchiare il parco attaccanti. LEGGI TUTTO

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    Dybala: soldi o big. Da Pogba a Isco, sarà l’ultimo assist?

    TORINO – Piena di gioia, ma senza Joya. La Juventus e Andrea Pirlo progettano così la stagione 2020-21: da chiudere festeggiando, ma da giocare senza Paulo Dybala, di nuovo sul mercato. Per motivi tecnico-tattici – una stagione da 17 gol e 14 assist non ha cancellato i dubbi del club sulla sua incisività ad altissimo livello (ossia la seconda parte della Champions) e Pirlo ritiene che Ronaldo renda meglio con una prima punta – e per motivi economici: la distanza tra i 15 milioni di ingaggio chiesti e gli 8 più 2 di bonus offerti ha rallentato (ma non stoppato) la trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2022 e dunque spinge la società a una cessione immediata. Cessione che porterebbe una plusvalenza con cui completare il progetto di rinnovamento. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Setien esonerato: si aspetta Koeman

    Il Barcellona ha ufficializzato in una nota l’esonero del tecnico Quique Setien. Il nuovo allenatore, si legge in una nota, “verrà annunciato nei prossimi gironi nell’ambito di una ristrutturazione ad ampio raggio della prima squadra”. Setien è arrivato in blaugrana il 13 gennaio ottenendo 16 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte nelle 25 partite disputate tra campionato, Champions e Coppa del Re. Paga la pesantissima sconfitta europea contro il Bayern Monaco e i non facili rapporti con lo spogliatoio. Nelle prossime ore l’annuncio di Ronald Koeman, che ha già avuto un colloquio con il presidente Bartomeu. LEGGI TUTTO

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    Barcellona, Koeman a un passo: accordo biennale

    BARCELLONA (Spagna) – È Ronald Koeman il nome su cui Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona, punterà per la rivoluzione post-Champions. Dopo la clamorosa sconfitta-eliminazione con il Bayern Monaco, il numero uno blaugrana è intervenuto personalmente per iniziare a gettare le basi della squadra che verrà. E la sua intenzione è quella di affidare al grande ex, attualmente alla guida della nazionale olandese, la panchina occupata da Quique Setien, ormai al capolinea. I due hanno già raggiunto un accordo per firmare un contratto biennale.
    Barcellona, mezza squadra è sul mercato!

    Koeman idolo del Barcellona
    Lascerà quindi la guida della selezione ‘orange’ per tornare nella città dov’è tuttora un idolo della tifoseria: un suo gol a Wembley, nella finale del 1992 contro la Sampdoria, diede al Barcellona la prima Coppa dei Campioni della sua storia. Unico problema da risolvere è che nel contratto di Koeman con la federcalcio olandese c’è una clausola che gli consente di svincolarsi in caso di chiamata da parte del Barcellona, ma dietro pagamento di una cifra (non se ne sa l’ammontare) e gli olandesi non intendono fare sconti. Della questione si sta occupando l’agente di Koeman, Rob Jansen. LEGGI TUTTO

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    Il dilemma di Dybala: o resta e si libera nel 2022 o va via per orgoglio

    TORINO – Paulo Dybala sfoglia la margherita: davanti a lui l’enorme dilemma sul futuro, restare o non restare alla Juventus visto che, come ogni estate, il suo nome finisce sul mercato. Dodici mesi fa aveva resistito a chimere e corteggiamenti, facendo valere la sua volontà di indossare ancora la maglia bianconera, nonostante la Juventus avesse portato avanti le trattative con Manchester United (scambio con Lukaku), Tottenham e Psg. Adesso le prospettive sono diverse: il nuovo tecnico Andrea Pirlo ha messo Cristiano Ronaldo – e non la Joya – al centro del suo progetto e vuole un centravanti vero a misura di CR7, in modo che possa esaltare ancora di più le sue doti di goleador; intanto non si sblocca la trattativa per il rinnovo di Dybala con i tempi per arrivare al possibile svincolo che sono lontani, ma non troppo (2022).
    Dybala in vacanza con De Paul e… il fisioterapista

    Tutti motivi che impongono una serie di riflessioni in casa Dybala. Di primo acchito Paulo sembra deciso ad alzare le barricate anche quest’anno. E ha degli ottimi argomenti da esibire: è stato uno dei migliori nella rosa bianconera, ha segnato gol decisivi per la conquista dello scudetto, ha sconfitto anche il Coronavirus, dopo 46 giorni di isolamento che non hanno condizionato le sue prestazioni alla ripartenza del campionato. Infine, può contare sempre sull’affetto dei tifosi, che si sono schierati compatti al suo fianco ai primi segnali di una possibile cessione. Ma esiste il nodo del contratto: per firmare il prolungamento la Joya chiede un ingaggio da top player, 15 milioni di euro, il doppio di quanto guadagna adesso, e un ruolo da protagonista. Sul primo punto la Juventus non intende al momento accontentarlo ed è disposta a spingersi fino a 10 milioni di stipendio, con la parte variabile legata a obiettivi personali e di squadra assai cospicua; stesso discorso sul secondo punto, dove la Joya viene sì considerato un giocatore molto importante, ma sempre un passo indietro rispetto al penta Pallone d’Oro.
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    Torino, La Gumina è la soluzione low cost

    TORINO – Non è un nome nuovo, in ambito Toro (era già stato seguito quando era a palermo), ma è un profilo che potrebbe diventare utile, ai granata: trattasi di Antonino La Gumina. Naturale sia così, dal momento in cui Vagnati cerca una soluzione low cost per irrobustire il pacchetto avanzato, aggiungendo un uomo in più in grado di dare respiro a Belotti e Zaza. L’attaccante palermitano stuzzica il ds granata, che già lo aveva trattato alla Spal nello scorso mercato di gennaio, nella fase in cui l’Empoli ha scelto di cederlo alla Sampdoria, in prestito. Non se ne fece nulla, ma ora il ds può riprovarci.

    Il dirigente granata è intrigato dal giocatore. Il talento c’è, fra Serie A e B ha dimostrato che il gol appartiene al suo Dna, ma ancora deve sbocciare. Può farlo in un contesto in cui nessuno gli chiederebbe di fare miracoli. E il Toro, in questo scenario, sarebbe la realtà perfetta per il bomber classe ’96. Pronto, nel caso, a sgomitare con Belotti, ma soprattutto Zaza, pur di conquistare la fiducia di Giampaolo. Attenzione, però, perché La Gumina è da maneggiare con cura. E’ reduce da un’annata negativa sotto tutti i punti di vista. Avrebbe dovuto riportare l’Empoli in Serie A, ma si è arenato già nel mese di gennaio: 4 gol in 17 partite, per l’uomo che era chiamato ad assicurare l’immediato ritorno nella massima serie degli azzurri, sono stati considerati pochi. Un bottino esiguo, che ha agevolato il prestito alla Sampdoria. Come il Toro, anche i blucerchiati a suo tempo fecero lo stesso ragionamento: prendere La Gumina significa arricchire numericamente e qualitativamente gli ultimi trenta metri, senza mettere eccessiva pressione ai titolari. E’ accaduto questo: in blucerchiato ha giocato solo cinque gare, complice anche l’esplosione di Bonazzoli, altro oggetto del desiderio di Vagnati, se non fosse per un prezzo nettamente più alto rispetto a quello di Antonino. Ora la Samp sta per riscattarlo (è arrivato a Genova in prestito con obbligo di riscatto), dall’Empoli, tanto che il Toro deve trattarlo con i blucerchiati.

    Con la speranza che stavolta La Gumina esploda davvero. Possibile che venga inserito un diritto di riscatto, nell’operazione col Toro. La trattativa per ora vive di un fuoco lento, ma la fiamma potrebbe presto divampare. Giampaolo, che lo aveva cercato già due anni fa, ha bisogno di un uomo in più, davanti. Di un pezzo grosso (Schick resta un sogno), ma anche di una scommessa come La Gumina, che il tecnico avrebbe appunto voluto portare a Genova già due anni fa. Ci riproverà. LEGGI TUTTO