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    Giampaolo-Toro, nodo ingaggio. Andersen e Schick in lizza

    TORINO – Si muove, il Toro. La strada verso il tecnico porta a Marco Giampaolo, 52 anni, silurato dal Milan ad inizio campionato per far posto a Stefano Pioli. E’ l’uomo scelto da Cairo (soprattutto) e Vagnati per rilanciare il Toro dopo una stagione indegna. Con il tecnico nativo di Bellinzona ci sono già stati degli incontri in passato, l’ultimo la scorsa settimana; quello potenzialmente decisivo è previsto per la prossima quando tornerà dalle vacanze che sta consumando sulla sua barca in Croazia. La trattativa è in fase avanzata ma non ancora perfezionata: ci sarebbe l’accordo sulla durata del contratto biennale ma non ancora su quella dell’ingaggio che l’editore alessandrino vuole inferiore ai due milioni a stagione percepiti dal candidato erede di Longo al Milan (se li porterebbe volentieri pure a Torino). Giampaolo è stato contattato anche dal Cagliari ma i granata restano saldamente in pole. Fonti bene informate assicurano che ci sono ampi margini di trattativa e che entro pochi giorni l’intesa sarà trovata. Ma se la situazione – eventualità al momento improbabile – dovesse precipitare, Vagnati ha altre alternative. C’è Eusebio Di Francesco che – reduce da un’esperienza burrascosa alla Sampdoria (dopo aver fatto bene a Sassuolo e Roma) – cerca riscatto. E nelle ultime ore è uscita anche, sia pure in maniera molto soft, la voce che comunque finisca il campionato Nicola lascerà il Genoa. Profilo, quello dell’ex granata, già valutato in passato e da non scartare a priori.
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    Juve-Zaniolo: ecco perché Paratici insiste, ma la Roma resiste

    ROMA – Scusate il ritardo. Zaniolo sperava di partire titolare già con il Torino. Lo sarà oggi, contro la Juventus, in una partita che per la classifica non conta nulla. Conta invece per lui che spera di convincere Fonseca a regalargli una maglia da titolare giovedì con il Siviglia. Non c’è da convincere Paratici che pur di averlo in bianconero la prossima stagione farebbe carte false. I motivi sono molteplici. In primis quello tecnico. Sarri ha bisogno di un centrocampista abile negli inserimenti e con fiuto del gol. Da solo Nicolò ha segnato il doppio delle reti di Ramsey, capocannoniere dei centrocampisti bianconeri: 8-4 (e le presenze sono 24 contro 33).

    Poi c’è quello economico: a fronte di un esborso – che a Torino vorrebbero attenuare con l’inserimento di contropartite tecniche (Bernardeschi, Romero) – il nazionale azzurro guadagna poco considerando i parametri juventini. Il rinnovo dello scorso anno ha previsto un contratto a step. Partito da 1,7 milioni, grazie a gol e presenze ha già raggiunto la soglia dei 2,2. Il nuovo traguardo sono 3 milioni, cifra che a Torino con i bonus guadagna Rugani. Senza dimenticare l’aspetto anagrafico: acquisire Zaniolo vuol dire garantirsi i prossimi 15 anni.
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    Reggiana, Cigarini e Antenucci gli obiettivi per la B

    REGGIO EMILIA – La promozione in Serie B dopo 21 anni di attesa è stata accompagnata da un’altra piacevole notizia. La Reggiana torna a chiamarsi A.C. Reggiana, salutando quel Reggio Audace che ha scortato i granata nel doppio salto dalla D alla cadetteria. Il direttore sportivo Doriano Tosi, oltre a voler blindare diversi elementi dell’organico che ha ottenuto il salto di categoria attraverso i playoff e la finale vinta col Bari (Venturi, Costa, Rozzio, Spanò e Varone su tutti), ha già adocchiato chi potrebbe sostituire il partente Augustus Kargbo, destinato ad approdare con il Crotone in A. Se dovesse sfumare la riconferma di Kargbo, Tosi andrebbe su Tommaso Biasci, 25 anni, autore di 14 reti in 25 gare con il Carpi o con Mirco Antenucci, per il quale la Reggiana potrebbe beffare il Bari anche sul mercato, dopo averlo battuto nella corsa alla Serie B. Ma il colpo a sensazione arriverà a centrocampo, grazie al pressing operato dal difensore Andrea Costa sull’amico e corregionale Luca Cigarini. Il centrocampista si svincolerà dal Cagliari al termine del campionato di A e sarà libero di tornare in Emilia dopo la parentesi al Parma dal 2005 al 2008.
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    Higuain-Khedira, c’è l’ipotesi rescissione

    Il direttore generale bianconero Fabio Paratici l’ha detto chiaro e tondo: a causa della pandemia, dell’emergenza anche economica che si è creata, ci sarà un calciomercato creativo fatto di scambi e di creatività. Con l’intento, ove possibile, innanzitutto di ridurre il monte ingaggi.

    In alcuni casi (ingaggi molto elevati, età “importante” e contratto prossimo alla scadenza) si potrebbe addirittura decidere di rescindere il contratto, onde favorire una cessione. E’ il caso, questo, di Gonzalo Higuain. Contratto in scadenza tra un anno e ingaggio tra i più alti della Juventus: oltre cinque milioni più bonus che possono far salire a sette il totale. Non è un caso che nonostante la settimana abbondante trascorsa a Londra, Paratici la scorsa estate abbia faticato a cedere il giocatore e abbia poi optato per il pieno reintegro in squadra del Pipita. Ora si sta ragionando su scambi, anche se appunto l’ingaggio spaventa diversi club. Per questioni ambientali e anche familiari, Higuain non disdegnerebbe un ritorno in Argentina, nel suo River Plate. Certe cifre, però, sono improponibili: si potrebbe ragionare, dunque, su una operazione analoga a quella che (ri)portò Carlos Tevez al Boca Juniors nel 2015: la Juventus ottenne ben pochi soldi per il cartellino dell’Apache, ma ebbe l’opzione su un allora giovane semisconosciuto che ora mezzo mondo le invidia: Rodrigo Bentancur. Paratici valuta il settore giovanili e la seconda squadra dei Millonarios, ma mette anche in conto una eventuale rescissione (risparmio comunque da oltre 10 milioni lordi e posto libero per Milik).
    Situazione analoga per Sami Khedira: appena 18 presenze stagionali, di cui due negli ultimi 8 mesi. Ipotesi Germania, anche se il tedesco ha sempre detto di guardare con interesse all’idea di chiudere la carriera fuori dall’Europa.
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    Scommessa Milik: Juve senza rivali

    TORINO – Milik-Juventus, si fa: ne sono convinti i bookmaker che da settimane seguono gli sviluppi di mercato legati all’attaccante polacco. I quotisti Snai, in particolare, hanno chiuso le scommesse sulla squadra nella quale giocherà l’attaccante polacco nella prossima stagione. Fino a qualche giorno fa la “classifica” vedeva un testa a testa tra l’Atletico Madrid e i bianconeri. La società campione d’Italia aveva oscillato tra quota 4,00 e 1,75; i Colchoneros di Simeone erano invece arrivati a 2,25. Un duello che per gli analisti – ha sottolineato un lancio dell’Agenzia di Stampa Giochi e Scommesse -si è definitivamente risolto a favore della Juventus.

    Orbene, una algoritmo non vale un contratto firmato. Certo è, però, che pur contemplando tutti i possibili colpi di scena del caso, ci sono ormai una serie di indizi che compongono prove alquanto attendibili.
    Le indiscrezioni raccolte ormai da settimane e quotidianamente in aggiornamento, riferiscono di una intesa di massima già praticamente trovata tra l’entourage di Milik e la dirigenza bianconera: quinquennale da 4,5 milioni di ingaggio più bonus, a salire.
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    “Dopo Remy il Benevento punta Sturridge”

    BENEVENTO – Sfumato l’ingaggio di Loic Remy, l’ex attaccante del Lilla che non ha ricevuto l’idoneità sportiva per giocare in Serie A, il Benevento punta ora a Daniel Sturridge, 31enne attaccante inglese fino a un anno fa del Liverpool e ora svincolato dopo la fine della sua avventura in Turchia, al Trabzonspor. Lo scrive la stampa inglese, in particolare il ‘Sun’ e il ‘Daily Mail’. Quest’ultima testata riporta anche un commento del presidente della squadra campana neopromossa in Serie A, Oreste Vigorito: “prendere Sturridge sarebbe un onore per qualsiasi squadra italiana”. Per il reparto avanzato della squadra allenata da Pippo Inzaghi circolano anche i nomi di Gervinho, che avrebbe già un preaccordo, e di Graziano Pellé, che sarebbe intenzionato a lasciare la Cina, dove gioca nello Shandong Luneng. LEGGI TUTTO