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    La Juve tra Milik e Dzeko: due arieti per il numero 9

    TORINO – Due in fuga, ma non è detto che si giochino in volata la maglia numero 9 della Juventus 2020-21 (o comunque il ruolo di “9”, per quanto anche la maglia sia libera). C’è infatti più di un inseguitore in grado di inserirsi, alle spalle della coppia formata da Arkadiusz Milik e Edin Dzeko.

    Perché proprio loro? Per una somma di fattori tattici, tecnici, fisici e, ultimi ma non per importanza, economici. I 186 centimetri per 78 chili di Milik e i 193 centimetri per 80 chili di Dzeko possono già chiarire le ragioni della scelta. Ribadite dai 190 centimetri per 76 chili di Raul Jimenez, l’alternativa più concreta (ma cara: 60 milioni), e dai 189 per 88 di Duvan Zapata, un’idea che però si scontra con la blindatura dell’Atalanta. Alexandre Lacazette dell’Arsenal, 176 per 77, è l’eccezione che conferma la regola (pure lui non in saldo). La Juventus, in sostanza, è alla ricerca di una prima punta di grande fisicità, in grado di occupare quell’area di rigore in cui Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala amano inserirsi, di giocare spalle alla porta per fornire loro sponde e di dare un’alternativa a CR7 nel gioco aereo. Un attaccante di peso che però abbia anche tecnica raffinata per partecipare al gioco. E che non si adombri per il turnover, perché la Juventus “titolare” probabilmente avrà ancora Dybala come centravanti atipico, con Ronaldo nella sua posizione classica e un’ala destra.
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    Sabatini: “Osimhen? Lo volevo anche io. Milik? Non si libera facilmente”

    NAPOLI – Il dirigente sportivo del Bologna, Walter Sabatini, è intervenuto ai microfoni Radio Kiss Kiss Napoli toccando numerosi argomenti di calciomercato: “Osimhen è fortissimo, andate a prenderlo. L’anno scorso ero sulle sue tracce e volevo portarlo a Bologna ma non avevamo la disponibilità economica. Era troppo onerosa la trattativa. Se il Napoli ha chiuso vi faccio gli auguri, perché è veramente forte”.

    Altre operazioni
    “Milik? Non è un giocatore del quale ti liberi facilmente. Partita con il Parma? Siamo molto rammaricati. Sinisa in particolare è addolorato. Non si butta una partita così. Non fa niente, ormai è successo. Non c’è tempo per rimuginare, domano giochiamo di nuovo. Orsolini? Il massimo della maturità deve ancora raggiungerlo, ha solo 23 anni. È un progetto in divenire. Lozano? Penso abbia la possibilità per esplodere. È un giocatore con qualità eccellenti, con una velocità incredibile. Io mi fido molto dei sud americani. È solo questione di tempo, sta già dando dei segnali. Barrow? È una bellezza vederlo in movimento. Ha un’armonia nel muoversi. Pastore? Ha avuto gli ultimi anni fatti di infortuni e pause. Il calcio ha perso un protagonista importantissimo. Sono rammaricato per lui e per la sua famiglia. Io mi emoziono quando lo vedo giocare. Accordi con il Napoli? Luperto? No, anche se è un buon giocatore, non siamo interessati a lui. Siamo ancora in una fase di studio”. LEGGI TUTTO

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    Mundo Deportivo: “Lautaro Martinez al Barcellona. L'Inter accetta l'offerta”

    TORINO – Lautaro Martinez è sempre più vicino al Barcellona. Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, sarebbe tutto fatto per il trasferimento dell’attaccante argentino dall’Inter ai blaugrana. Stando ai media spagnoli, il centravanti nerazzurro avrebbe deciso di rifiutare il rinnovo di contratto con il club italiano, dato che sarebbe sempre più convinto di trasferirsi al Camp Nou già nella prossima finestra di mercato.
    Lautaro Martinez al Barcellona per 70 milioni più Junior Firpo
    Il Barcellona aveva escluso sin da subito il pagamento dei 111 milioni di euro per la clausola di Lautaro Martinez, ma come rivelato dal quotidiano spagnolo, la società di Bartomeu si sarebbe fatta avanti con una super offerta: 70 milioni di euro più il cartellino di Junior Firpo, valutato 41 milioni. Junior è arrivato in blaugrana per 18 milioni di euro fissi più 12 variabili e la società nerazzurra sembra essere molto interessata all’ultima offerta del Barcellona. Si tratta di un esterno, molto fisico, capace di coprire il campo in maniera eccezionale: un giocatore adatto, dunque, a ciò che cerca Antonio Conte. 
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    Patto Juve-Higuain: le Coppe e poi l'addio

    Se i lampi decisivi di una stagione non hanno mai fatto paura a Gonzalo Higuain, ecco, il momento è quello giusto. Perché domani sera, battendo il Sassuolo, la Juventus cucirebbe sulla propria pelle un altro frammento di scudetto e il Pipita non mancherà all’appuntamento. Così come è sempre stato presente negli attimi in cui la storia ti induce in tentazione, da quando con una doppietta stese il Boca Juniors in un indimenticabile Superclasico dell’ottobre 2006 alle reti tricolori di San Siro contro l’Inter, passando per il terzo dei quattro gol che hanno steso il Lecce il 26 giugno allo Stadium. Sì, anche dall’incrocio con i pugliesi passa la trama di una corsa al titolo che i bianconeri vedono avvicinarsi sempre più. Gonzalo a Reggio Emilia non marcherà visita. Il fatto che sia titolare o meno è un altro discorso, però anche se non lo fosse entrerebbe di sicuro nel secondo tempo.
    Questa Juve ha ancora bisogno di lui. Il futuro, sia a breve sia a lunga scadenza, comincia dalla rincorsa al quinto trofeo da juventino (due scudetti e due edizioni della Coppa Italia dopo), quindi si snoderà attraverso la ricerca di un percorso eventualmente nuovo. Alla Continassa, infatti, non hanno cambiato idea sul conto di Higuain: massimo rispetto per le 64 reti realizzate in 144 partite complessive, ma la carta d’identità (è un classe ’87) e l’ingaggio non da poco – 7.5 milioni di euro netti più ricchi bonus – hanno un discreto peso sugli equilibri del bilancio societario. C’è un contratto su carta intestata Juventus che “canta”: scadenza 30 giugno 2021. E quella è una data che tutte le parti in ballo non raggiungeranno senza aver trovato prima un’intesa. Riassumendo: Gonzalo non avrebbe nulla in contrario a rimanere fino all’ultimo giorno utile. Posizione comprensibile dal suo punto di vista, ma il club ha voglia e sente l’esigenza di abbassare il monte stipendi nonché l’età media della rosa a disposizione di Maurizio Sarri. A proposito del tecnico: fosse per lui, Pipita non si muoverebbe da Torino; fosse per lui, litigherebbe ancora molto volentieri con il proprio pupillo, coccolandolo o sbattendolo «al muro».[…]
    Nel frattempo tra Nicolas Higuain, fratello/agente del Pipita, e la Juve vige una sorta di patto non scritto: continuiamo così fino a fine stagione, provando a portare due Coppe a casa, e poi ci sarà tempo per un aggiornamento della situazione.
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    Juve, Dybala firma fino al 2025

    Ci siamo: la firma di Paulo Dybala sul nuovo contratto con la Juventus è sempre più vicina. Potrebbe arrivare fra la fine del campionato e l’inizio della Champions League, ovvero ai primi di agosto. Lo stesso Fabio Paratici, prima di Juventus-Atalanta, aveva dispensato ottimismo, incoronando il suo numero dieci: «Stiamo parlando con continuità con i suoi manager. È un giocatore importante, abbiamo fatto un investimento importante quando è venuto. Ci abbiamo sempre creduto, gli abbiamo dato la maglia numero 10 che ha un’importanza simbolica. La fiducia in Paulo c’è sempre stata. Siamo sicuri che sarà il futuro della Juve».
    L’accordo è davvero a un passo e dovrebbe fare di Dybala l’uomo più pagato della Juventus dopo Cristiano Ronaldo. Le indiscrezioni parlano di un ingaggio che si aggira intorno ai dieci milioni di euro e probabilmente con una formula a crescere nel corso delle prossime stagioni, nelle quali Dybala è destinato a diventare uno dei leader della Juventus, se non proprio il capita no, per presenze sommate e meriti acquisiti. Ha già vestito la fascia in più di un’occasione e ha dimostrato molto spesso l’amore per il club e la maglia. Anche undici mesi fa, quando aveva rifiutato l’offerta del Manchester United, disposto a dare in cambio Romelu Lukaku per avere l’argentino della Juventus. Si era opposto, Paulo, e poi con determinazione e concentrazione si è conquistato il posto al fianco di Ronaldo, arrivando nell’ultimo mese a mettere a punto anche un’intesa molto proficua, visto che i due hanno firmato 11 dei 15 gol segnati dalla Juventus nelle ultime 5 partite.
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    Don Balon: “Kanté-Tonali, accordo tra Inter e Real Madrid. Ecco il piano”

    MADRID (SPAGNA) – Dopo l’affare Hakimi, secondo gli spagnolo di Don Balon, Inter e Real Madrid avrebbero stretto un accordo per non scontrarsi sul mercato per Kanté e Tonali. I due centrocampisti potrebbero essere tra i protagonisti della prossima finestra di trasferimenti, pertanto nerazzurri e Blancos avrebbero stilato un piano. Questo prevederebbe che il Real Madrid si defili nella corsa al francese del Chelsea, mentre l’Inter dovrebbe rinunciare al centrocampista classe 2000 messosi in mostra con la maglia del Brescia. Una sorta di “patto di non belligerenza”, insomma. Kanté, che garantirebbe alla mediana di Conte muscoli, tecnica ed esperienza, sarebbe stato valutato, sempre secondo Don Balon, intorno ai 60 milioni di euro. L’ex Leicester, poi, in questa stagione ha trovato poco spazio per via di qualche problema fisico di troppo. Per Tonali, invece, il Brescia dovrebbe chiedere intorno ai 40 milioni di euro. 
    Inter, troppi flop: Suning ora cambia tutto
    Tonali con la maglia dell’Inter nella locandina della tv di Suning
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    Juve, scatta la sfida per il 9 tra Dzeko e Milik

    Fabio Paratici fa parlare poco di sé nell’ultimo periodo. Dopo un giugno bollente, nel quale ha chiuso l’operazione Arthur-Pjanic con il Barcellona e costruito una serie di affari minori, ma fondamentali per il bilancio, adesso si è concentrato sul campionato, sul rinnovo di Paulo Dybala (sempre più probabile e, forse, anche molto vicino) e sulla pianificazione del lungo e strano mercato che finirà il 5 ottobre. E in questa pianificazione, la ricerca di un centravanti è parte fondamentale. Così come, contestualmente, è una priorità cercare di operare bene sul fronte delle cessioni, non solo importanti per fare cassa, ma anche per fare spazio nel monteingaggi bianconero, che Paratici ha il compito di abbassare. La ricerca del numero nove, quindi, va di pari passo con la cessione di Gonzalo Higuain, che certamente non è cosa facile. Molto dipenderà da lui e dalle altre cessioni, anche se il centravanti potrebbe arrivare grazie a degli scambi.

    I candidati per diventare un’alternativa a Dybala e Ronaldo, abbinandosi quidi con entrambi i titolari della Juventus, in questo momento sono tre, anche se il terzo, Raul Jimenez, nelle ultime settimane sembra aver perso leggermente terreno rispetto ad Arkadiusz Milik e Edin Dzeko, i due sfidanti allo stato attuale del mercato. Il bomber del Napoli piace per tre fondamentali ragioni: è giovane, guadagna poco, Sarri lo conosce e lo reputa perfetto per essere inserito nella sua Juventus.
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    Locatelli-Boga: idee per la Juve

    TORINO – Se l’ultimo è stato Merih Demiral, c’è il rischio che il prossimo non sia poi così lontano come sembra. Trattasi dei colpi di mercato, quelli che nel passato più o meno recente hanno visto Juventus e Sassuolo condividere soddisfazioni – nel senso di giocatori – che hanno lasciato il segno, chi più chi meno. Il difensore turco, per colpe non esattamente sue, s’è fatto notare solo a tratti con la maglia dei campioni d’Italia e aspetta con logica fiducia di tornare in campo in tempo per la ripresa della Champions League. Un’estate fa bianconeri ed emiliani trovarono l’accordo sulla base di 18 milioni pagabili in quattro esercizi al club neroverde: contratto fino al 2024 e ingaggio intorno al milione e mezzo di euro per l’ex Alanyaspor. E’ l’ultimo affare di una serie che comprende altri giocatori in tempi distinti. Come Federico Peluso, che nel luglio 2014 si trasferì in Emilia al termine di una trattativa conclusa sulla base di 4,5 milioni ed è ancora lì, a 36 anni e mezzo, a lottare per un posto. O come il brasiliano Rogerio Oliveira da Silva, classe 1998, che dall’inverno 2016 in poi è prima passato al Sassuolo in prestito semestrale dalla Juventus, quindi si trasferì nella Primavera bianconera prima di essere nuovamente prestato nel 2017 al Sassuolo che, a sua volta, un anno fa ne ha acquisito il cartellino dalla stessa Juventus. A proposito di terzini, volete un altro esempio dell’ottimo feeling tra le società? Pol Lirola, ora a Firenze, ma che nel gennaio 2018 fruttò 7 milioni per i bianconeri.
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