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    Danilo e Rabiot, l’agenda è ricca. La doppia faccia dei rinnovi Juve

    TORINO – Sempre più centrale in campo, sempre più leader nello spogliatoio. Il capitano in pectore Danilo è ormai uno dei volti imprescindibili di questa Juventus e il club bianconero ha tutte le intenzioni di farne un proprio perno del futuro oltre che del presente. Per questo, alla Continassa, i rapporti con l’entourage del brasiliano sono stati rinsaldati da tempo, per arrivare in breve e con reciproca soddisfazione al lieto fine del prolungamento di contratto. Uno scenario che pare imminente, al punto che nelle prossime settimane il 31enne di Bicas dovrebbe sottoscrivere un nuovo accordo fino al 2026, allungando così i propri orizzonti a Torino oltre l’attuale scadenza del 2024. Per la gioia di Allegri e per quella del giocatore, che sotto la Mole ha trovato la propria dimensione ideale e la piena maturità agonistica.

    E i prossimi giorni, alla Continassa, saranno sfruttati anche per proseguire i discorsi già avviati con Madame Veronique, mamma nonché agente di Rabiot. In questo caso, però, lo scenario è differente. Vuoi perché la conclusione del contratto tra pochi mesi rende molto più frenetici gli sviluppi e molto più assortita la concorrenza, vuoi perché le prestazioni del francese negli ultimi mesi hanno acceso su di lui i riflettori e autorizzato richieste al rialzo. La Juventus, alle prese con una razionalizzazione dei costi aziendali, non può permettersi aste su scala internazionale, ma questo non preclude ai bianconeri – forti dell’ottimo rapporto tra Allegri e il suo Duca in mezzo al campo – la possibilità di provare a convincere l’istrionica mamma. Anche perché il costo totale di eventuali operazioni per mettere le mani su sostituti all’altezza – leggi alla voce Milinkovic-Savic, tanto per fare un esempio – difficilmente sarebbe inferiore all’investimento per un rinnovo (con tanto di bonus alla firma) in favore del 27enne di Saint-Maurice a cifre quantomeno simili rispetto ai 7 milioni all’anno che percepisce attualmente.

    Guarda la galleryJuventus, i gol su punizione in dieci stagioni: da Pirlo e Giovinco a Vlahovic e Milik LEGGI TUTTO

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    Le scommesse sul calciomercato: Frattesi, Cheddira, Nandez…

    Calcio e calciomercato sono destinati ad intrecciarsi per tutto il mese di gennaio. Il periodo ideale per sistemare le rose attuali e anche, con l’occasione, gettare le basi per il futuro. Ecco chi sono, quote alla mano, i possibili partenti.
    Frattesi lascia il Sassuolo? Ecco la quota
    Un colpo come Walid Cheddira, capocannoniere della Serie B in forza al Bari, va bene per tutte le stagioni e per tutte le squadre. Per questa tipologia di scommessa: cambia squadra Si/No non occorre pronosticare la destinazione, “basta” solo indovinare se partirà o meno durante la sessione invernale di calciomercato.
    Il gioiello marocchino del Bari (10 reti finora in campionato) cambierà squadra, magari con destinazione Serie A (non dispiacerebbe al Torino per esempio)? Per i bookie l’addio ai pugliesi già a gennaio vale 1.85 volte la posta.
    Il nome di Frattesi andava di moda sotto l’ombrellone e va di moda anche sotto l’albero di Natale. Il centrocampista del Sassuolo vuole la Roma e non è un mistero ma le parti devono accordarsi e non è certo un dettaglio. Il romano cambierà casacca? Il “Sì” viaggia a 1.75. Tra i possibili partenti c’è anche Pierluigi Gollini, evidentemente non una prima scelta per la porta della Fiorentina e destinato a lasciare la Viola (a 1.70).
    A 1.85 l’addio di Nandez al Cagliari.
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    A volte ritornano: Borini, Nainggolan e Luca Pellegrini, tre situazioni molto calde…

    Mimmo Criscito, che dal Toronto è tornato al Genoa, potrebbe essere solo l’apripista. Le condizioni dei tre sono diverse e qualche difficoltà non manca, però sono piste da seguire con estrema attenzione A volte ritornano, come quei famosi giri spesso citati da Adriano Galliani. Un esempio recente è stato quello di Mimmo Criscito che era andato al Toronto per un progetto tecnico talmente importante che dopo cinque mesi ha tagliato la corda per rifugiarsi nel suo amato Genoa. Sono scelte, ci mancherebbe, comunque opinabili. Le storie che stiamo per raccontarvi sono di vera nostalgia tecnica: Fabio Borini, Radja Nainggolan e Luca Pellegrini hanno motivazioni più attendibili. LEGGI TUTTO

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    Empoli-Caputo, è fatta: alla Samp va Lammers

    Empoli e Sampdoria hanno chiuso in queste ore lo scambio che riporterà Ciccio Caputo in azzurro e Sam Lammers a Genova, con l’ok dell’Atalanta proprietaria del cartellino. Caputo tornerà in Toscana in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza, l’olandese interrompe il prestito all’Empoli e si trasferisce in blucerchiato in prestito secco. I due giocatori potrebbero essere a disposizione dei rispettivi allenatori già per la ripresa del campionato del 4 gennaio.I NUMERI – Caputo lascia la Sampdoria dopo 13 gol in due anni e torna a Empoli dove nella stagione 2017-18 aveva conquistato la promozione dalla Serie B da protagonista totalizzando 16 reti nella sua prima stagione in A. Lammers lascia l’Empoli dopo soli sei mesi nei quali ha totalizzato sette presenze e un gol, intanto è già arrivato a Genova per sottoporsi alle visite mediche di rito e firmare il contratto con i blucerchiati.   LEGGI TUTTO

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    La Juventus, Rabiot e il futuro: ecco la situazione

    TORINO – Da mal sopportato a sempre più desiderato. La parabola di Adrien Rabiot alla Juventus ha invertito la propria rotta, in particolare, con il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri. Al punto che lo stesso tecnico, sempre più punto di riferimento dell’area sportiva bianconera, vorrebbe il centrocampista alla Continassa anche in futuro, a dispetto di un contratto in scadenza tra pochi mesi. La questione, però, non è di semplice risoluzione. Vuoi perché il club è alle prese con una fase di contenimento dei costi e, dunque, anche del monte ingaggi. Vuoi perché le prestazioni degli ultimi mesi hanno fatto sì che sul francese si sia posati gli occhi di tutte le grandi d’Europa, in primis le facoltose potenze della Premier League. LEGGI TUTTO

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    Juric, c’è il Wolfsburg! Non solo Premier. Pure la Bundesliga

    TORINO – La partita è aperta, tutta da giocare e dall’esito quanto mai incerto. La partita in questione è il futuro di Ivan Juric. Tre le possibilità: la risoluzione del contratto a fine stagione, la permanenza fino alla scadenza naturale fissata nel 2024 (il croato aveva firmato un triennale), o il prolungamento del rapporto. Chiara e palesata la volontà dei vertici dirigenziali, cioè del presidente Urbano Cairo e del suo uomo mercato Davide Vagnati: puntano non solo alla conferma dell’allenatore, ma anche ad allungare il rapporto con Juric. Questo l’obiettivo che si sono posti, nel momento in cui il patron ha deciso di far sottoscrivere al dt un nuovo contratto con scadenza fissata al 30 giugno del 2025.

    Dall’altra parte c’è però Juric, in questa fase aperto a ogni soluzione: compresa quella che lo può portare al Wolfsburg. Già, dall’estero è questo il club tedesco che, oltre alle inglesi Nottingham e Southampton, ha preso informazioni su Ivan attraverso il suo entourage. Con l’ex del Verona che, dal canto suo, mantiene una posizione d’attesa. Vuole continuare a valutare l’operato della società, in particolare ma non solo in tema di mosse sul mercato. Prosegue, Ivan, a mantenersi nella posizione dell’osservatore, in attesa di avere a disposizione ogni elemento per operare la scelta. In tal senso la prossima finestra di mercato prevista tra il 2 e il 31 gennaio sarà utile a tutti: a Cairo e Vagnati per dare un segnale forte al proprio allenatore dotando il Toro innanzi tutto di quel centrocampista e di quell’attaccante necessari, al netto di ogni uscita, a Juric per pesare le ambizioni del club.

    Dai primi tempi qualcosa è cambiato, le sfuriate per farsi ascoltare senza pretendere la luna, ma battendo i pugni per avere i calciatori giusti per sviluppare la sua proposta di gioco sono parzialmente servite. In estate la rosa si è ad esempio impoverita a causa delle partenze di Belotti e Bremer, Mandragora e Pobega, Praet e Brekalo, ma è stata pure rinforzata da arrivi importanti: si pensi a Schuurs, o a Vlasic e Miranchuk per arrivare allo stesso Lazaro che, rispetto al rendimento atteso, è una tra le sorprese più nitide di questa stagione granata (pur con tutte le pause del caso, ma anche Radonjic sta dando un contributo in fantasia e pericolosità, al Toro). Mancano, e le prestazioni lo hanno evidenziato e ribadito più volte, un centrocampista e un attaccante di media/alta prolificità. Il Torino è senza un frangiflutti davanti alla difesa avendo perso in un colpo solo Pobega e Mandragora, e alle spalle di Ricci, Lukic e Linetty il tecnico ha davvero poco: Ilkhan che ha doti e limiti coerenti ai suoi 18 anni, e Adopo che sembra ancora acerbo per la categoria. In attacco basta un numero, per dire che un centravanti serve come il pane: Sanabria in campionato ha segnato 2 gol, Pellegri è fermo a uno. Anche sommate assieme, si tratta proprio di poche reti: appena 3.

    E così se da una parte Juric mette sulla bilancia gli sforzi fatti, dall’altra pesa le mancanze di questo club. Emerse sul mercato, come nello sviluppo delle strutture e della società stessa. Scarna quest’ultima, incomplete (il Fila) o inesistenti (il Robaldo) le strutture. Ragioni che mantengono in bilico l’allenatore. Da un lato c’è il Toro, una tifoseria che lo adora e un club dal quale bene o male sa cosa aspettarsi, dall’altro la possibilità di stracciare un contratto – quello con Cairo ripetiamo che si esaurirà nel 2024 – per poi firmarne un altro (come a Verona, nel 2021). In questo secondo caso, probabilmente, non con una società italiana. Juric ha un ingaggio da circa 2 milioni netti annui, tetto di spesa che taglia fuori molte eventuali pretendenti. Potrebbero pensarci l’Atalanta o magari la Fiorentina, ma Gasperini e Italiano sono pure legati ai rispettivi club fino al 2024, con i club stessi che avranno facoltà di esercitare un’opzione unilaterale di rinnovo per un’altra stagione (fino al 2025).

    Non a caso i sondaggi più convinti, per Juric, sono arrivati dall’estero, in particolare da Inghilterra e Germania. Nei giorni scorsi si era dato conto dell’interesse del Nottingham (la prima a farsi sotto) e del Southampton, mentre fresca è la notizia relativa alla tedesca che ha preso informazioni: il Wolfsburg. Club al quale, la scorsa estate, Brekalo ha fatto ritorno dopo la positiva annata trascorsa con Juric in granata. Brekalo che, dopo aver inizialmente rifiutato di restare a Torino, sempre nel corso dell’estate era tornato sui suoi passi chiedendo a Vagnati di acquistarlo: una scelta modificata anche e soprattutto per il desiderio di continuare il percorso di crescita alle dipendenze di Ivan. No, grazie, la comprensibile risposta del dt. Paradossale sarebbe la partenza di Brekalo a gennaio – tra le altre, in Italia, lo vogliono Monza e Fiorentina – e l’arrivo di Juric al Wolfsburg in estate. Così fosse, all’attaccante croato nessuno leverebbe più l’etichetta di “uomo giusto al posto sbagliato”. LEGGI TUTTO