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    Juventus, gli occhi su Gvardiol. Le mani verso Ndicka

    TORINO – Non si fermerà a Gleison Bremer e Federico Gatti il processo di ringiovanimento del pacchetto dei difensori centrali della Juventus. Dopo i due innesti di questa estate, l’ad Maurizio Arrivabene e il ds Federico Cherubini puntano a un terzo in vista della prossima stagione: giovane anche lui e di piede mancino o comunque perfettamente a proprio agio sul centrosinistra. Caratteristica, quest’ultima, che la Juventus aveva cercato anche nell’ultima estate, ma sulla quale aveva poi dovuto sorvolare, privilegiando il valore assoluto. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz come Lautaro, così l'Inter si prepara a un blitz argentino

    MILANO- Per ora Carlos Alcaraz, 19enne centrocampista del Racing, l’ha visionato dal vivo il suo vice, Dario Baccin, ma chissà che Piero Ausilio, ds dell’Inter, nel 2023 non possa tornare ad Avellaneda, come nel febbraio 2018 quando volò in Argentina per strappare alla concorrenza di diversi top club europei un certo Lautaro Martinez. Allora l’Inter aveva maggiore libertà economica (il “Toro” è costato complessivamente 29.5 milioni), ma alla fine del mercato di gennaio, i dirigenti nerazzurri avranno più chiara la situazione e potranno essere stilati i programmi in vista della prossima stagione.  Sullo stesso argomentoDzeko e gli altri precari: c’è mezza Inter in scadenzaCalciomercato Inter

    Le qualità di Alcaraz

    Alcaraz è uno dei giocatori di maggiore prospettiva e talento che l’Inter ha segnato sul proprio taccuino, un giocatore che per caratteristiche potrebbe essere l’ideale alter ego di Barella e prendere il posto in rosa di Gagliardini, il cui contratto è in scadenza nel giugno 2023 e difficilmente verrà rinnovato (anzi, sul centrocampista, che non pare volersi muovere fino al termine della stagione, ci sono diversi club interessati per averlo già a gennaio, fra cui Cremonese, Monza e Siviglia). A centrocampo, infatti, Inzaghi e l’Inter possono ritenersi a posto per cinque dei sei posti necessari nell’organico anche in vista della stagione ’23-24: Barella, Brozovic, Calhanoglu, Mkhitaryan e Asllani sono delle garanzie.  Alcaraz sarebbe la ciliegina sulla torta, un ragazzo del 2002 con alle spalle già un’ottima esperienza a livello di prima squadra visto che col Racing ha debuttato nel gennaio 2020 e ha già messo insieme più di 80 partite con 12 gol. Ovviamente sul ragazzo, così come già successe quasi cinque anni fa con Lautaro Martinez, c’è una grande concorrenza. L’Inter, come aveva rivelato nei giorni scorsi l’agente di Alcaraz, Sebastian Lopez, si è informata da tempo. In estate c’era stato un incontro fra la dirigenza e il procuratore, ma i nerazzurri avevano visionato Alcaraz e chiesto informazioni su di lui già prima, visto che il presidente del Racing, Victor Blanco, ne parlava così a maggio a “FcInterNews”: «Alcaraz all’Inter? I rapporti con loro sono da sempre buoni, un aspetto che è sempre d’aiuto quando si deve negoziare».

    Sullo stesso argomentoCalciomercato Inter: piace Matturro, ma ha una clausola da sei milioniCalciomercato Inter

    La strategia dell’Inter

    Il prezzo di partenza è alto, ma non altissimo. E’ vero che esiste una clausola di rescissione da 25 milioni, ma l’Inter sa che con 15 milioni, forse qualcosa meno, Alcaraz potrebbe essere acquistato. Il club nerazzurro, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, ha pure una carta in più da giocarsi per convincere il Racing e abbassare l’esborso economico: inserire nell’operazione il cartellino di Facundo Colidio, 22enne attaccante argentino che i nerazzurri hanno prestato a gennaio al Tigre dove ha collezionato 44 presenze con 8 gol e 8 assist. Colidio piace molto al Racing e al suo allenatore Gago… 
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    Calciomercato Torino, Praet è il primo obiettivo di gennaio: la pista è in discesa

    TORINO – Forte del rinnovo ufficializzato ieri dal club, il direttore dell’area tecnica granata Davide Vagnati può preparare il prossimo mercato di gennaio nell’ottica di completare la rosa: cinque i rinforzi individuati. A Juric servirà innanzitutto un portiere di riserva. Berisha, titolare nell’Albania che ha appena affrontato e perso contro l’Italia, dal ritiro della propria Nazionale ha espresso la delusione per non essere mai stato preso in considerazione, nella sua stagione granata. «Voglio una squadra che mi consenta di giocare», ha sintetizzato l’ex pure di Lazio, Atalanta e Spal. In secondo luogo potrà servire un esterno di centrocampo, da consegnare al tecnico croato nel momento in cui uno tra Aina e Singo dovesse essere ceduto. Difficile stabilire il prezzo del nigeriano e dell’ivoriano, ma dalla vendita di uno dei due potrà essere finanziato parte del mercato in entrata. E qui va aperto un doveroso inciso in relazione a Lukic, l’altro elemento che potrà essere un pezzo pregiato delle trattative in uscita, nella finestra invernale. Il centrocampista serbo si sta confrontando con Vagnati per il rinnovo, ma la fumata bianca è ancora lontana, tra la distanza sull’ingaggio e i ragionamenti in atto in tema di clausola rescissoria. Se la situazione di stallo dovesse permanere, e se Lukic dovesse essere un protagonista nella selezione allenata da Stojkovic ai Mondiali, il Toro potrebbe pensare di cederlo tra qualche settimana, onde evitare un nuovo caso Belotti. Anche perché l’ultima stagione e mezza disputata da Lukic in granata è stata più che positiva. Nel passato campionato l’ex del Partizan ha avuto una crescita esponenziale, in questo parzialmente frenata non da ragioni tecniche, ma dalle turbolenze prodotte dall’ammutinamento di Monza. Dovesse trascinare la Serbia al Mondiale, la sua valutazione potrebbe tranquillamente superare i 15 milioni di euro. Una cifra importante, come quella che servirebbe per prendere un centravanti di nome, ma pure di fatto. Uno, cioè, che sia in grado di garantire quei gol che per adesso sono mancati. E l’attaccante è il terzo ruolo che Juric vorrebbe fosse coperto, a gennaio. Quando chiudendo il discorso relativo alle punte non è da escludere si concretizzi la partenza di Sanabria. L’allenatore, qui prendendo una lunga rincorsa che arriva fino al cuore dell’estate, vuole – come già avrebbe voluto – un centrocampista. Un giocatore che sappia passare un pallone, ma soprattutto che abbia le doti per strapparlo agli avversari. O che abbia la fisicità per aiutare i difensori a liberare l’area dai cross. Sì,come al primo anno di Juric sapeva fare molto bene Pobega.Sullo stesso argomentoTorino, Vagnati rinnova fino al 2025: il comunicato ufficialeCalciomercato Torino

    Un trequartista per il Toro

    Si arriva al quinto e in questo momento ultimo innesto concordato dal croato con la società: il trequartista. Qui il giocatore è individuato da tempo, e la congiuntura già abbastanza favorevole in estate potrà essere ancora più funzionale alle mire granata a gennaio. Qualche mese fa Praet rivoleva il Toro, e il Toro con Juric in testa spingeva per riavere il belga: una situazione che non si è modificata di una virgola, ma alla quale si aggiunge lo scarso impiego dell’ex talento della Samp nel Leicester. Fino ad ora Praet ha disputato sette spezzoni di partita, in Premier League: in sole tre gare su sedici ha iniziato da titolare, venendo sostituito in tutte e tre le occasioni. Ben diversa, la stima che gli accordava Juric nel Toro, là dove ha sempre giocato, se non fermato dagli infortuni. E là dove vorrebbe tornare a occupare un armadietto al Filadelfia, nel mese di gennaio. Vagnati non ha mai smesso di confrontarsi con i dirigenti del Leicester, forte della volontà del giocatore e con il trascorrere del tempo pure allettato dall’inesorabile discesa del valore del cartellino. Il precedente diritto di riscatto, fissato nel 2021, era di 15 milioni di euro. Il club inglese vuole ora procedere con la cessione definitiva (tale sarebbe anche la formula dell’obbligo di riscatto), visto pure il contratto in scadenza nel 2024: una situazione favorevolissima al Toro, nelle condizioni di prendere Praet al proverbiale tozzo di pane.
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    Dal Napoli alla Juve, ecco nomi e strategie delle big per il mercato di gennaio

    Durante la sosta per il Mondiale i club lavoreranno in vista della campagna invernale: vediamo quali sono i piani delle squadre d’alta classifica della Serie AOltre il Mondiale, con la testa già alla ripartenza della Serie A. Le grandi non perdono tempo e nei prossimi 47 giorni si muoveranno per ritoccare le proprie rose: a caccia dei puntelli necessari e di vie d’uscita utili per chi trova meno spazi. Soprattutto chi insegue ha bisogno di scrollarsi di dosso le noie tecniche di quest’avvio di stagione. Addentriamoci, allora, in questa realtà in continua evoluzione. Partiamo da chi ha meno da fare: il Napoli dei record. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo, la decisione del Manchester United dopo la clamorosa intervista

    MANCHESTER (Regno Unito) – “Il Manchester United prende atto della copertura mediatica relativa a un’intervista di Cristiano Ronaldo. Il club valuterà se rispondere dopo che saranno stati stabiliti tutti i fatti. Il nostro obiettivo rimane quello di prepararci per la seconda metà della stagione e continuare con slancio, convinzione ed unione che si stanno costruendo tra giocatori, manager, staff e fan”. Così i Red Devils, con una nota diramata sul proprio sito ufficiale, commentano la clamorosa intervista rilasciata dal fuoriclasse portoghese ex Juventus.
    Cristiano Ronaldo, l’attacco al Manchester United
    “Da quando Sir Alex se n’è andato, non ho visto evoluzioni nel club. Niente è cambiato. Ferguson sa meglio di chiunque altro che il club non è sulla strada che merita di essere. Voglio il meglio per il club. Questo è il motivo per cui sono tornato al Manchester United. Ten Hag? Non lo rispetto perché non mostra rispetto per me. Se non hai rispetto per me, non avrò mai rispetto per te”: questo il passaggio dell’intervista di Cristiano Ronaldo al programma “Piers Morgan Uncensored” che hanno reso tesissima la situazione in casa Red Devils.
    Ronaldo alla Juventus la causa dell’addio? La verità di Marotta LEGGI TUTTO

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    Kostic-Lookman-Laurienté, le ali dell'entusiasmo. E in tre sono costati 40 milioni…

    Juve, Atalanta e Sassuolo hanno già vinto le loro scommesse. E le plusvalenze sono dietro l’angolo Poco più di 40 milioni, bonus compresi, per tre esterni offensivi che sono scommesse di mercato largamente vinte a novembre. Il riepilogo: 12 più 3 per convincere l’Eintracht e portare Kostic alla Juve; 15 milioni per strappare Lookman al Lipsia e regalarlo all’Atalanta; 10 milioni più 2 hanno consentito al Sassuolo di archiviare una lunghissima trattativa con il Lorient per Laurienté, sembra uno scioglilingua. LEGGI TUTTO

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    Pogba, Lukaku, Wijnaldum: i grandi colpi estivi tutti in infermeria. E a gennaio…

    Gli infortuni hanno segnato pesantemente la prima fase di campionato e condizioneranno anche le scelte della sessione invernale. Sin qui solo il Napoli risparmiato dalla sfortuna Sarebbe stata un’estate (di mercato) da raccontare, invece gli infortuni a catena hanno rovinato il raccolto. Incredibile come la ricaduta di Pogba non faccia altro che aumentare la lista dei rimpianti. Avevamo fatto dei calcoli a fine agosto: sarebbe stata un’eccellente Roma con Dybala e Wijnaldum sempre a disposizione, ma anche una grande Juve con Di Maria e Pogba. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan, Romagnoli e Vecino: i grandi affari a parametro zero

    A due mesi dalla fine della sessione estiva del mercato è possibile trarre già delle conclusioni su alcune operazioni ben congegnate Ci sono situazioni che, due mesi dopo la fine del mercato, possono essere etichettate come grandi affari. Anche perché si tratta di operazioni a parametro zero, ben congegnate: Mkhitaryan, Romagnoli e Vecino sono esempi illuminanti, scommesse vinte. Partendo dal presupposto che c’erano pochissimi dubbi in tal senso, stiamo parlando di gente a fine ciclo con i precedenti club e con una qualità superiore alla media. LEGGI TUTTO