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    Lazio-Milinkovic, i retroscena sul rinnovo e il ruolo di Kezman

    Il contratto scade nel 2024, il procuratore prende tempo. Una cessione a gennaio appare inverosimile, ma la società ha necessità di fare un punto rapido entro fine novembre, nel bel mezzo del Mondiale, e senza aspettare la sessione di mercato… Il Sergente merita un approfondimento perché il tempo stringe e non se ne può sprecare altro. Sergej Milinkovic-Savic è considerato il migliore centrocampista d’Italia e uno dei top d’Europa, giusto così. Basterebbe questo per pensare che i discorsi legati a un contratto in scadenza il 30 giugno 2024 andrebbero affrontati subito e non durante o dopo la lunga sosta per il Mondiale. Anche perché è una situazione che coinvolge Ilic, bloccato la scorsa estate dalla Lazio, e considerato il nuovo Sergente in prospettiva. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Olivera è una scommessa vinta. Gosens alla Eriksen dopo il Barça

    Il primo è stato preso dall’Inter quando pensava di perdere Perisic e può rilanciare la sua stagione dopo il gol a Barcellona, il secondo a Napoli vive nell’ombra di Mario Rui ma sa di essere il futuro sotto al Vesuvio Ci sono 40 milioni che ballano, bonus compresi, in attesa di giudizio. I soldi spesi dall’Inter per Robin Gosens, storia dello scorso gennaio: 15 più 10 di bonus, il via libera dell’Atalanta per rispettare una vecchia promessa e per le innegabili ambizioni del tedesco. E quelli investiti dal Napoli per Mathias Olivera, un’operazione programmata dieci mesi fa: 11 di base fissa, altri 4 di bonus, il Getafe che ne chiedeva 20 e che poi ha accordato lo sconto perché il ragazzo spingeva per salire sull’autobus più importante della sua vita professionale. LEGGI TUTTO

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    Inter, Bensebaini a zero: Ausilio punta all’erede di Gosens

    MILANO – Avanti tutta su Bensebaini, laterale sinistro del Borussia Mönchengladbach con il contratto in scadenza nel giugno del 2023. Da un anno il giocatore è nel mirino di Piero Ausilio e, il fatto che continua a non firmare il prolungamento col Borussia, ha convinto l’Inter ad accelerare per bruciare la concorrenza, pure italiana considerato che sull’algerino c’è pure la Juventus, come rivelato qualche settimana fa dalla Bild. Obiettivo dell’Inter è trovare il sostituto di Robin Gosens che vive sempre più male il suo status da precario: il tedesco non ha mai convinto Simone Inzaghi che prima gli ha preferito Perisic, poi – quando ormai il croato si era accasato al Tottenham – non gli ha consegnato quella maglia da titolare che sembrava automatica anche alla luce dell’investimento fatto per strapparlo all’Atalanta da gennaio. Un rapporto mai decollato, come dimostra la scelta da parte di Gosens di dire sì al Bayer Leverkusen nell’ultima settimana di mercato: trattativa sfumata soltanto perché l’offerta portata dai tedeschi all’Inter non corrispondeva a quanto paventato dai mediatori che seguivano l’affare. Visto l’andazzo della stagione, già a gennaio il Bayer potrebbe riprovarci.Guarda la galleryInter, Inzaghi sorride: Lukaku sta per tornare!

    L’Inter potrebbe decidere di fare un’offerta al Borussia Mönchengladbach

    E l’Inter – che già ora punta a porsi in pole position con Bensebaini – potrebbe decidere di fare un’offerta al Mönchengladbach tenendo conto che il laterale andrà in scadenza a giugno oppure decidere di monetizzare con Gosens e prendere un giocatore in prestito. Tra l’altro, in linea teorica, tra Darmian e Dimarco almeno numericamente Inzaghi non rimarrebbe scoperto. Un laterale, comunque dovrebbe essere dato a Inzaghi visto che – a meno di cataclismi – l’Inter dovrà comunque affrontare gli impegni in Europa League se non riuscisse a restare in Champions, competizione dove con Conte il club ha già sfiorato il trofeo e dove i nerazzurri avrebbero tutto per arrivare in fondo.

    Guarda la gallerySassuolo-Inter, gioia Dzeko: 100° e 101° gol in Serie AIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Torino, l’agente Antonelli: “Dell’Aquila vi stupirà”

    TORINO – L’ultimo giocatore di fama internazionale uscito dalle giovanili della Nuova Tor Tre Teste, compagine dilettante di Roma, è Luca Pellegrini. Proprietà Juventus, oggi in prestito all’Eintracht Francoforte. Ma anche Kevin Bonifazi, centrale difensivo del Bologna, è cresciuto calcisticamente nel club rossoblù. Il vivaio è florido e fra i tantissimi talenti spuntati fuori c’è anche Francesco Dell’Aquila, nome del momento del campionato Primavera. Il Toro, a gennaio dello scorso anno, si è assicurato un gioiellino che sta già attirando l’attenzione di diverse big del calcio italiano. E soprattutto ha catturato l’occhio di Ivan Juric, che lo segue passo dopo passo: lo monitora in allenamento, con l’auspicio di portarlo nel gruppo della prima squadra in pianta stabile nel più breve tempo possibile. L’intuizione di prelevarlo dalla Spal (che lo comprò dalla Nuova Tor Tre Teste nell’estate del 2018) è nata da Ruggero Ludergnani, capo del vivaio granata. Ha suggerito a Davide Vagnati di inserire lui e il centrocampista Gvidas Gineitis (il lituano rinforzò subito la rosa di Federico Coppitelli nella scorsa annata, mentre Dell’Aquila è arrivato a Torino solo a luglio) nella trattativa con gli emiliani per Demba Seck, pagato quasi 5 milioni di euro: mossa azzeccata, che ha permesso al Toro di prelevare un ragazzo di grande valore, che l’anno scorso ha trascinato l’Under 18 della Spal allo Scudetto di categoria. Il suo procuratore è Stefano Antonelli. Già, proprio lui, che conosce molto bene il mondo granata. Nel 2007 divenne amministratore delegato del Toro per volontà del presidente Cairo: il mandato durò appena dodici mesi, prima che le strade si dividessero. C’è di mezzo il suo zampino – e quello del figlio Lorenzo, che sta muovendo i primi passi in questo ruolo – nel trasferimento di Dell’Aquila sotto la Mole. E ne parla con grande orgoglio, dopo le prime prestazioni superlative offerte dall’attaccante classe 2004 nella Primavera guidata da Giuseppe Scurto. Stupito anche lei da questo avvio di stagione di Dell’Aquila? Se lo sarebbe aspettato così decisivo già a questo punto del campionato? «No, non sono stupito. L’unica cosa che mi sorprende è la capacità di Francesco di andare oltre ad una condizione fisica non ancora ottimale, per via di una pubalgia che lo ha tartassato nel finale della passata stagione. Ma Dell’Aquila lo conoscono tutti: è uno dei 2004 più forti d’Italia, è stato bravissimo il Toro a metterci le mani prima degli altri».Com’è nato l’interesse del Toro? «L’intuizione determinante è stata di Ruggero Ludergnani, che lo aveva portato anche alla Spal dalla Nuova Tor Tre Teste. Cairo ha posto come condizione della chiusura dell’affare Seck per quasi 5 milioni di euro l’inserimento di Dell’Aquila nell’affare, cosa che ha creato non pochi problemi con la Spal, che però economicamente parlando non ha potuto dire di no a quella proposta. Il presidente è stato scaltro e si è fidato di Ludergnani, segno di un’unità d’intenti unica». Quali sono le altre squadre che hanno provato a prendere Francesco? «Il ragazzo era promesso sposo da tempo del Toro, che da fine gennaio lo ha seguito a distanza per quanto riguarda la parte fisica e alimentare. Mai nessun’altra squadra si è avvicinata concretamente al ragazzo: tutti sapevano che, prima o dopo, avrebbe vestito la maglia granata».Dell’Aquila ha già respirato un po’ di prima squadra. Fra quanto potrà essere pronto per Juric? «Dopo il gol da centrocampo contro il Cesena ho avuto modo di parlare con Cairo del ragazzo: non vogliamo bruciare le tappe, ogni cosa avrà il proprio tempo. Lui in questi giorni ha lavorato tantissimo con Juric ed è una grandissima fortuna: il bagaglio di competenze che il mister mette a disposizione è unico, per cui bisogna approfittarne. E come se Francesco stesse frequentando l’università del calcio».Quanto è stato rilevante il ruolo di Ludergnani in questa trattativa? «Ludergnani è stato indispensabile, perché è una persona che capisce di calcio e che sa perfettamente che oggi i giocatori offensivi, soprattutto gli esterni d’attacco che giocano a piede invertito, fanno gola a tutto il mondo. Francesco ricorda giocatori come Politano e Brekalo, ma la sua fortuna è anche quella di avere il gol nel sangue. In ogni caso, ci sarà tempo per crescere e per ambire a grandissimi palcoscenici».Infine, domanda da un milione di dollari: dove immagina Francesco fra 12 mesi? «In una prima squadra, sono sicuro che il Toro ci voglia puntare: è già un nome che frulla nella testa di Cairo. Mentalmente Dell’Aquila è molto avanti: ha voglia di fare sacrifici, di costruire il proprio futuro passo dopo passo e appena sarà al top dal punto di vista fisico farà ulteriori passi avanti. Non gli manca nulla per sfondare, deve solo continuare a credere in se stesso e nelle sue enormi capacità». LEGGI TUTTO

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    Atletico e City su Scalvini, Premier in coda per Frattesi: le big d'Europa puntano i gioielli italiani

    Tantissimi scout delle superpotenze europee stanno visionando la nostra Serie A. Beto, Valeri e Bastoni fra gli obiettivi sensibiliL’estate ormai alle spalle ci ha dimostrato che la Serie A è (di fatto) terra di conquista. Sono partiti in tanti e molti anche in verde età: da Scamacca a Viti, ma anche i top player De Ligt e Koulibaly, sino allo stesso Udogie (il Tottenham lo ha lasciato in prestito all’Udinese). LEGGI TUTTO

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    Zaniolo sulle voci di mercato: “Io via dalla Roma? Sono vostri film”

    ROMA – “Se è stata un’estate particolare per me per via delle voci di mercato? No, ormai sono abituato. Dicono sempre che vado via e invece alla fine resto sempre qua. Sono più film che vi fate voi. Ho fatto una preparazione prima a Trigoria ma l’ho sempre fatto per non farmi trovare indietro rispetto agli altri. Il rinnovo del contratto? Manca ancora un anno e mezzo per poterne parlare ma questo non è il momento giusto, sono focalizzato al 100% per giocare domani”. Così l’attaccante della Roma Nicolò Zaniolo, alla vigilia del match di Europa League contro l’Hjk Helsinki in programma domani sera allo stadio Olimpico.
    Zaniolo: “La Roma diventa ogni anno più squadra”
    “Ogni anno stiamo diventando sempre più squadra, siamo una squadra forte e possiamo dire la nostra. Ogni giocatore ha il sogno di vincere trofei, per fortuna ne ho vinto uno qui a Roma ed è stata una cosa favolosa e vorrei vincerne tanti altri qui a Roma”, ha proseguito Zaniolo, parlando dell’infortunio che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane: “Non è mai bello star fuori, l’ho vissuta come un’ingiustizia, con l’infortunio alla spalla puoi fare tutto, allenarti, tranne che cadere. Ho provato a fare di tutto, il mister mi ha chiesto disponibilità e per la squadra, la Roma e il mister ho fatto di tutto per esserci ad Empoli e provare ad entrare”.
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    L'importanza di trattenere Arnautovic e Beto: tesoro per l'anno prossimo?

    Bologna e Udinese sono state corteggiate lungo tutto il mercato estivo e hanno detto no. Oggi Marko è il capocannoniere della Serie A, il bianconero può valere già 50 milioniI due nomi dell’estate, tra i più caldi. Marko Arnautovic e Beto, in rigoroso ordine di incedibilità. È stata una processione, da giugno fino a metà agosto quando i pretendenti si sono arresi dinanzi all’impossibilità di convincere rispettivamente Bologna e Udinese. Sono due storie diverse anche se hanno portato allo stesso epilogo, diverse perché Marko qualche tentazione di cambiare aria l’ha avuta e poi si è adeguato alla volontà del club. Il gigante portoghese sapeva che l’Udinese non avrebbe ceduto di un centimetro rispetto a una strategia consolidata nel tempo, ovvero privarsi di chi è arrivato da circa un anno. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Tonali rinnova con il Milan fino al 2027

    MILANO – “AC Milan è lieto di annunciare il prolungamento del contratto di Sandro Tonali fino al 30 giugno 2027. Sandro, arrivato al Milan nel 2020, è simbolo di determinazione e senso di appartenenza ai colori rossoneri”. Con questa nota diramata sul proprio sito ufficiale, il Milan rende noto che Sandro Tonali si è legato al club meneghino per le prossime cinque stagioni.
    Milan, Tonali raddoppia lo stipendio
    Il club rossonero premia il giocatore che si era ridotto l’ingaggio per favorire il suo passaggio dal Brescia. Quasi un raddoppio di stipendio per Tonali che guadagnerà 2,5 milioni. Il centrocampista rossonero inizialmente percepiva uno stipendio di 1,8 milioni netti all’anno, poi ridotti a 1,3.
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