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    Juve, Arthur: dieci giorni per trovare una soluzione last minute

    TORINO-  Anche per la seconda giornata di campionato il nome di Arthur Melo non compare nella lista dei convocati per la trasferta a Genova contro la Sampdoria: il centrocampista brasiliano è sempre alle prese con un fastidio alla caviglia che lo affligge ormai da diverso tempo, lo stesso problema che non gli ha permesso di partecipare alla tournée negli Stati Uniti e all’ultima amichevole contro l’Atletico Madrid. Un acciacco anche in funzione mercato: è ormai risaputo che Arthur, che ha un contratto con la Juventus fino al 2025, non rientra nei piani di Massimiliano Allegri e il club bianconero spera che, da qui alla fine del mercato, giovedì 1° settembre, arrivi una buona offerta per lasciarlo partire. Del resto anche il giocatore vuole trasferirsi in un’altra squadra in modo da avere la possibilità di giocare con continuità per riconquistare la fiducia del commissario tecnico del Brasile, Tite, e avere così una chance per disputare il Mondiale di novembre-dicembre in Qatar.  Sullo stesso argomentoJuve, c’è anche Arthur da piazzare: la situazioneCalciomercato Juventus

    Arthur-Valencia, pista fredda

    Si è un po’ raffreddata la pista Valencia, con gli spagnoli che si sono spaventati dell’alto ingaggio del brasiliano, all’incirca 5 milioni di euro a stagione, ma nelle ultime ore si sarebbero fatte avanti nuove opportunità che adesso sarebbero al vaglio della società bianconera. Non è da poi da escludere che il Valencia di Gattuso si riprovi. L’agente del brasiliano, Federico Pastorello, dopo aver lavorato su più fronti per trovare un’adeguata destinazione visto che il primo a voler cambiare aria è proprio l’ex Barcellona, spera di raccogliere i frutti e accontentare il giocatore. La formula per provare a cedere il brasiliano è sempre la stessa, cioè quella del prestito perché la vendita a titolo definitivo appare assai improbabile in quanto significherebbe dover mettere a bilancio una minusvalenza. Arthur, arrivato alla Juventus nell’estate 2020, è stato infatti acquistato versando al Barcellona 72 milioni più 10 di bonus nell’ambito dell’operazione che aveva portato in blaugrana Miralem Pjanic al prezzo di 60 milioni più 5 di bonus.  La cessione, anche soltanto in prestito, sarebbe una soluzione per alleggerire almeno il monte stipendi della Juventus. Mancano 10 giorni alla fine del mercato: il tempo stringe, ma non è da escludere una soluzione last minute per il brasiliano. 
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    Paredes non molla la Juve: gli agenti di Di Maria per una nuova strategia

    TORINO – Da Parigi a Torino, dal Psg alla Juventus. Leandro Paredes non ha abbandonato l’idea di raggiungere l’amico Angel Di Maria e per riuscire ad esaudire il proprio desiderio sta tentando di imitare in tutto e per tutto il compagno di Nazionale. Così il 28enne centrocampista argentino ha deciso di affidarsi anche ai rappresentanti del Fideo, nei mesi scorsi registi del trasferimento di ADM in bianconero assieme al ds Federico Cherubini, al vice presidente Pavel Nedved e all’ad Maurizio Arrivabene. Una mossa, quella di Paredes, che conferma una volta di più il legame con Di Maria. A lungo insieme sotto la Tour Eiffel – e tuttora compagni nella Nazionale del ct Lionel Scaloni – i due argentini vogliono ritrovarsi alla Juventus. E la missione, dopo la semina delle ultime settimane, è stata affidata ai rappresentanti di Di Maria. Se l’assist basterà per andare a segno, si capirà nei prossimi giorni. Di certo, stando a quanto filtra dall’Argentina, Paredes ha cambiato strategia, ma non idea. Anzi… Nei pensieri dell’ex Roma e Empoli ci sono sempre il ritorno in Serie A e le chiavi della Juventus 2.0 di Massimiliano Allegri. Paredes vuole tornare protagonista e vuole farlo assieme a Di Maria. Il tempo stringe (il mercato chiude il primo settembre) e il “no, grazie” di Adrien Rabiot al Manchester United non facilita il lavoro del ds Cherubini, ma tanto negli ambienti vicino a Paredes quanto in quelli bianconeri la fiducia resta intatta. L’incastro con il Psg, che valuta il giocatore 20 milioni, non è ancora stato trovato. Però i colloqui tra le parti proseguono e Paredes sembra disposto ad aspettare ancora un po’ i dirigenti bianconeri pur di arrivare alla fumata bianca.Guarda la galleryDi Maria e Paredes, amici che la Juve vuole tenere uniti

    Un centrocampista in uscita. uno in entrata

    Paredes si è affidato ai rappresentanti di Di Maria, ma la priorità resta quella di raggiungere la Juventus. Alla Continassa, invece, stanno individuando un nuovo incastro. Sfumati i 20 milioni assaporati dalla cessione di Rabiot al Manchester United, i dirigenti juventini hanno l’esigenza di fare cassa e liberare spazio in rosa percorrendo altre vie. La priorità resta l’addio di Arthur. Raffreddatasi la pista Valencia, si cercano nuove soluzioni in prestito per alleggerire almeno il monte-stipendi. L’agente del brasiliano, Federico Pastorello, è segnalato attivo su più tavoli visto che il primo a voler cambiare aria è proprio l’ex Barcellona. Arthur, infatti, punta a giocare con continuità per riconquistare la fiducia del ct del Brasile, Tite, in tempo per il Mondiale di novembre-dicembre in Qatar.

    La situazione di Zakaria

    Il divorzio dal sudamericano sarebbe sì importante, per la Juventus, ma probabilmente non sufficiente in ottica Paredes. Così i bianconeri da un lato sono in pressing sul Psg per ottere l’ex Roma in prestito, ma dall’altro stanno ragionando su qualche nuovo sacrificio. A Weston McKennie e Denis Zakaria non mancano i corteggiatori tra Premier League e Bundesliga. Visto l’infortunio di Paul Pogba, ko al ginocchio (lesione del menisco esterno) e indisponibile per almeno altri venti giorni, i bianconeri non vorrebbero privarsi del jolly statunitense, che dei centrocampisti a disposizione di Allegri è quello più abile negli inserimenti e in zona gol dopo il Polpo. Per tutti questi motivi non ci sarebbe da stupirsi se alla fine fosse il 25enne Nazionale svizzero, arrivato a Torino lo scorso gennaio e sempre monitorato da Roma e Borussia Dortmund, a liberare lo spazio per Paredes.

    Sullo stesso argomentoParedes, patto con la Juve. Depay a oltranza, Arnautovic il piano BCalciomercato JuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    La A compra gli assi per offrire calcio-show. All’estero invece…

    Sperando che le proprietà straniere, specie americane, accompagnino la Serie A verso lo spettacolo richiesto a una moderna Lega sportiva, il campo si è già adeguato. Mai una sessione di mercato era stata così orientata verso la qualità degli interpreti. Il Milan campione d’Italia, con in casa Brahim Diaz, ha sostenuto il principale investimento per De Ketelaere, 30 milioni fuoriusciti senza indugio. Il Napoli ha sborsato suppergiù la stessa cifra per Giacomo Raspadori, un anno in più del belga e doti fisiche meno spiccate, ma stessa appartenenza al gruppo dei fantasisti.

    La Roma ha puntato tutto su Dybala. Un costo, come direbbe Maurizio Sarri, ma dal sicuro ritorno: poche volte si era visto un tale entusiasmo per un nuovo arrivo, in attesa di gol e giocate. E Zaniolo, dato per partente, ha adesso buone possibilità di rimanere, dando vita sulla carta alla trequarti più forte della Serie A. Nel centrocampo giallorosso, ecco poi Georgino Wijnaldum, uno dai piedi educati da affiancare all’elegante Pellegrini. Pure la Juventus ha in Di Maria il plusvalore della sua campagna acquisti. D’accordo Bremer, fortissimo, d’accordo Pogba, che dovrà dimostrarsi utile alla causa una volta rientrato, ma la differenza reale è la stella argentina, come si è intuito nel debutto contro il Sassuolo da lui deciso. A proposito di Sassuolo, il prolungamento di contratto di Berardi è il migliore colpo emiliano. Un ennesimo trequartista, mezzapunta, rifinitore, 9 e mezzo, fantasista, scegliete voi la definizione migliore per il ruolo meno etichettabile di tutti.

    È stato e rimane il mercato della fantasia e degli attaccanti. Mai tanti, davvero, come questa volta. Il Napoli ha aggiunto Giovanni Simeone e soprattutto il devastante Kvaratshkelia – più veloce a segnare del tempo necessario a pronunciarne il nome – in rete a Verona e con una personalità molto marcata. Tanta sostanza e poca paura. L’Inter in un mercato risicato per le note ragioni di bilancio, ha compiuto lo sforzo maggiore per riportare a casa Lukaku, dovendo rinunciare al sogno Dybala. Ma i trequartisti sono un po’ ovunque: il Torino ha sommato in un mese Miranchuk e Radonjic, quest’ultimo veramente interessante, il Monza si è garantito Caprari, il Bologna insegue Ilicic, l’Atalanta ha inserito le geometrie di Ederson. Tutti a caccia di piedi buoni, anche la Fiorentina di Italiano, con Mandragora in mezzo e Jovic davanti.

    C’era un tempo in cui la Juve cedeva Zidane, il simbolo stesso dei numeri 10, per puntare tutto sulla difesa con i vari Buffon, Cannavaro e Thuram. Non solo. Una cattiva interpretazione del 4-4-2 sacchiano portava i fenomenali Zola e Baggio a non trovare posto. Oggi il mondo appare invece ribaltato: all’estero ci chiedono unicamente difensori, con la sola eccezione di Scamacca. Koulibaly al Chelsea, De Ligt al Bayern, Skriniar inseguito sino a poche ore fa dal Psg. Finiti i tempi di Lavezzi, Cavani, Icardi. La lente si è come rovesciata: noi cerchiamo la leggerezza per rilanciare il movimento, gli altri si prendono i nostri muscoli e le nostre retroguardie. Anche qui un dato che conferma: tolte Juve e Napoli, obbligate a rimpiazzare proprio Koulibaly e De Ligt, le grandi della Serie A hanno confermato le loro difese. Qualcuno citerà la rivoluzione alla Lazio, ma è quasi l’eccezione che conferma la regola. Nell’estate 2022 si è scommesso su chi accende la passione e porta abbonamenti agli stadi, già tutti pieni. Non è una strada sempre giusta ed equilibrata, ma in attesa di impianti nuovi, di un marketing accettabile, di qualcosa, insomma, di paragonabile con la lunare Premier (giunta quasi al triplo dei nostri ricavi, come ricorda l’indagine Deloitte), non resta che aggrapparsi a chi tenta almeno una giocata, a chi salta l’uomo, a chi rompe la monotonia. Un Paese di santi, navigatori e di poeti: Poeti del gol. LEGGI TUTTO

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    Juve, Rugani tra campo e voci di mercato: c’è la Samp del destino

    TORINO- La Sampdoria nel destino, a prescindere. Oggi Daniele Rugani, insieme a Federico Gatti, è candidato a prendere il posto di Leonardo Bonucci che a causa di un affaticamento muscolare dovrebbe vivere un turno di riposo. E così uno tra i due vivrà la sfida di domani sera a Marassi da protagonista. Sarà una combinazione ma su Rugani si accendono di colpo i riflettori visto che nelle ultime settimane sono cresciuti i rumors su una sua possibile partenza e in cima alla lista dei club che hanno bussato a Torino c’è proprio il club blucerchiato. Il problema è che i genovesi stanno vivendo un lungo periodo di transizione a livello di proprietà per cui sino a quando non ci sarà il passaggio di consegne le operazioni di mercato sono condizionate da un profilo low cost. E allora non è così facile, per i liguri, portare l’affondo per il difensore bianconero che ha un contratto con la Juventus sino al 2024 dove guadagna circa 2.5 milioni di euro a stagione.Sullo stesso argomentoBonucci, Samp a rischio: è sfida tra Rugani e Gatti Juventus

    Il ruolo di Rugani

    In ogni caso la posizione di Rugani è legata anche al modulo che Massimiliano Allegri deciderà di adottare nel prosieguo della stagione. Perché se il tecnico toscano ha deciso di spostarsi progressivamente verso il 3-5-2 ecco che privarsi di un difensore puro come Rugani potrebbe rivelarsi una mossa azzardata o comunque rischiosa. Diverso invece il discorso che prevede una Juventus sostanzialmente stabile con la difesa a 4 (ovvero con solo due marcatori puri in campo) e allora far partire un centrale, avendone in rosa 5 (Bonucci, Bremer, Rugani. Gatti e Danilo) comporterebbe una scelta meno critica. In ogni caso ormai il tempo per le scelte è ridotto se non ridottisimo per cui anche per la difesa sta per iniziare la settimana di fatto decisiva. A proposito ancora di mercato, si può considerare completamente tramontata l’ipotesi dell’arrivo del terzino Emerson Palmieri visto che è a un passo dal firmare per il West Ham. 

    Sullo stesso argomentoJuve, esercitazioni anti-Sampdoria: Allegri prepara le sue mosseJuventusIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, Depay insidiato da Arnautovic e Milik 

    TORINO – Il passo che da qualche giorno divide Memphis Depay e la Juventus si sta rivelando più lungo e impegnativo del previsto. L’attaccante olandese, arrivato la scorsa estate a parametro zero dal Lione, continua il pressing sul Barcellona per lasciare il Camp Nou gratis. I colloqui proseguono e i ben informati restano fiduciosi. I blaugrana, però, sembrano avere un po’ meno fretta da quando il Chelsea ha bussato per Pierre-Emerik Aubameyang. Così alla Continassa se da un lato attendono il via libera dall’entourage di Depay, rappresentato dall’avvocato Sebastien Ledure, dall’altro avanzano nelle valutazioni e nei sondaggi di punte alternative. A partire da Marko Arnautovic (Bologna) e Arkadiusz Milik (Marsiglia). Ma in lista resistono anche lo svincolato Andrea Belotti, che però preferirebbe ripartire dalla Roma dopo gli anni da capitano del Torino, e quel Luis Muriel per il quale l’Atalanta non abbassa il muro. Sullo sfondo Anthony Martial del Manchester United. Sullo stesso argomentoRabiot rallenta anche la chiusura per DepayCalciomercato Juventus

    L’ austriaco prima alternativa a Depay

    La sensazione, stando a quanto filtra dai salotti delle trattative, è che i dirigenti bianconeri e Massimiliano Allegri prenderanno una decisione sul vice Vlahovic dopo la partita di lunedì contro la Sampdoria. Depay s’avvicina al giorno delle scelte in pole position. Sorpassi e controsorpassi, però, fanno parte del mercato. L’attaccante del Barcellona convince per tecnica e spessore internazionale, ma non è un centravanti classico e ha caratteristiche differenti da quelle di Vlahovic, più stratturato e abituato a giocare in area. Per tutti questi motivi la Juventus continua a tenere le antenne dritte sul 33enne Arnautovic, al quale non dispiacerebbe un ultimo grande ballo in top club. Se il Manchester United è uscito di scena per l’austriaco, i bianconeri restano alla finestra. L’affare è possibile, ma non scontato perché il Bologna non vorrebbe privarsi dell’ex Inter e continua a dichiararlo incedibile. Se la Juventus dovesse virare decisa su Arnautovic, bisognerà vedere se il club emiliano confermerà la propria posizione o asseconderà i desideri del numero 9.

    Il vecchio pallino Milik

    Tra Depay e Arnautovic, corre un “vecchio” pallino della Juventus: Arek Milik. Il 28enne polacco, già vicino al trasloco a Torino ai tempi del Napoli, da un anno e mezzo gioca a Marsiglia. A giugno l’OM ha riscattato Milik versando 13 milioni nelle casse del Napoli. Operazione che non esclude a priori la cessione dell’ex Ajax alla Juventus. Più complicato, invece, che il Marsiglia possa concedere il giocatore in prestito oneroso, senza obblighi. I rapporti tra i due club, però, sono ottimi e un compromesso last minute è possibile. Depay e Arnautovic permettendo.
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    Napoli, ufficiale Ndombele: “Benvenuto Tanguy”

    NAPOLI – Dopo il primo bagno di folla a Roma, accolto da tanti tifosi a Villa Stuart dove ha sostenuto le visite mediche di rito, ora è arrivata anche l’ufficialità: il 25enne centrocampista francese Ndombele è un calciatore del Napoli, che lo ha preso dal Tottenham in prestito per 500mila euro con diritto di riscatto fissato a 31,5 milioni lordi.
    Il tweet di De Laurentiis
    “Benvenuto Tanguy” ha scritto sui suoi profili social il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, messaggio poco dopo rilanciato sui profili del club partenopeo che ora aspetta di ufficializzare anche l’arrivo all’ombra del Vesuvio dell’attaccante Giacomo Raspadori (ha già sostenuto le visite mediche), per il quale ha trovato l’accordo con il Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Di Maria è già leader: “Bella vittoria, complimenti al gruppo”

    TORINO – Ci ha messo 26′ minuti Angel Di Maria per prendersi la Juve. Sono quelli passati dal fischio d’inizio del match vinto contro il Sassuolo al suo primo gol in Serie A. Esordio arricchito poi da un assist per Vlahovic prima della sostituzione per un problema muscolare e la standing ovation dello Stadium.
    Il post del ‘Fideo’
    Una prima da mattatore dunque per il ‘Fideo’, che da verò leader divide però i meriti con i compagni e con il popolo bianconero che ha spinto la squadra: “Che bella felicità iniziare vincendo – ha scritto il 34enne fantasista argentino in un post su Instagram, chiuso con due cuoricini bianconeri -. Congratulazioni al gruppo per la grande partita. E grazie ai tifosi per l’affetto ricevuto. Continuiamo a lavorare duro. Forza Juve”. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: Tomori rinnova con il Milan fino al 2027

    MILANO – “AC Milan è lieto di annunciare il rinnovo del contratto di Fikayo Tomori fino al 30 giugno 2027. Arrivato al Milan nel gennaio 2021, Fikayo ha dimostrato da subito le sue qualità sul terreno di gioco, meritandosi l’affetto dei tifosi rossoneri. Tomori e il Milan proseguiranno insieme il loro cammino”. Con questa nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, il Milan annuncia che il difensore anglo-canadese (di origine nigeriana) ha prolungato il proprio contratto con il club rossonero per le prossime cinque stagioni. 
    Tomori, punto fermo del Milan
    Arrivato a gennaio 2021 dal Chelsea in prestito con diritto di riscatto – esercitato il 17 giugno seguente – Tomori è diventato, dopo un breve periodo di ambientamento, un punto fermo nell’undici di Pioli, a scapito di Alessio Romagnoli. Nella scorsa stagione, culminata con lo Scudetto, il tre volte nazionale inglese ha collezionato 31 presenze in campionato, più 4 in Coppa Italia e 5 in Champions League (con un gol, il secondo in rossonero).
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