TORINO – Angel Di Maria era uno dei nomi indicati da Massimiliano Allegri nell’ottica di una revisione (in chiave di esperienza) della Juventus 2022/23. Lui e Paul Pogba. Una trattativa che era parsa svolgersi in scioltezza, una volta che l’esterno aveva chiuso – con qualche polemica – la lunga esperienza con il Paris Saint-Germain. Prima gli abboccamenti, quindi il vertice a Londra del primo maggio in occasione della Finalissima tra Italia e Argentina. Un confronto da cui la Juventus era uscita con parecchie certezze in più. Certezze che, però, non si sono ancora trasformate in un accordo per una questione di tempi. Di Maria ha ribadito più volte quale sia la personale road map: una stagione in Europa ad alto livello, il saluto alla Nazionale dopo il Mondiale in Qatar e quindi il ritorno a casa per indossare la sempre amata maglia del Rosario Central, il club salutato nell’ormai lontano 2007. La Juventus, da parte sua, spinge invece per un biennale in modo da offrire un contratto a 7 milioni a stagione, gestibile grazie al Decreto Crescita. Una situazione che non si verificherebbe in caso di accordo di dodici mesi (con una proposta economica inferiore).Guarda la galleryDa Koulibaly a Pogba: la nuova Juve di Allegri
Di Maria non ha ancora deciso il suo futuro
Uno stallo su cui, dalla Spagna, segnalano l’inserimento del Barcellona. Di Maria è un profilo che piace da sempre, Leo Messi spingeva ogni estate per l’ingaggio del connazionale, ma non se ne è mai fatto nulla. Anzi, l’unica Spagna (e che Spagna!) è stata quella con il Real Madrid dal 2010 al 2014. Ora il tentativo dalla Catalogna dove, comunque, lo stallo è al momento evidente, causa il fair play imposto dalla Liga. Con i parametri attuali il club blaugrana non può nemmeno depositare i contratti che ha già in mano (Franck Kessie e Andreas Christensen) o quelli che deve perfezionare (Robert Lewandowski). Per questo la Juventus confida che si tratti di una manovra di disturbo, visto che comunque l’ingaggio del polacco arriva prima di quello di Di Maria, al di là del pressing personale di Xavi (nella foto). E quindi non appare avere fretta. Ma, al tempo stesso, non deve frenare proprio adesso. El Fideo non ha ancora deciso e la tentazione Barcellona per lui va messa in conto.
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