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    Brentford, Frank: “Abbiamo buone possibilità di tenere Eriksen”

    Christian Eriksen potrebbe rimanere al Brentford anche la prossima stagione. Così il tecnico dei londinesi Thomas Frank: “Abbiamo buone possibilità di tenerlo. So che è felice qui, si sta godendo il suo calcio. È una decisione che verrà presa a fine stagione”. Il giocatore danese è sbarcato ai Bees a gennaio, dopo aver rescisso con l’Inter in quanto non aveva ottenuto il via libera per scendere in campo per il defibrillatore che gli è stato impiantato a seguito dell’arresto cardiaco subito durante gli ultimi Europei nella partita d’esordio della sua Nazionale contro la Finlandia.

    Il Brentford ha vinto 6 partite con lui in campo

    L’ex nerazzurro ha dato una grossa mano ai suoi compagni nell’allontanarsi dalla zona retrocessione, nonostante ieri abbia subito un netto 3-0 per mano del Manchester United, prima sconfitta in otto incontri disputati con la nuova maglia: prima di ieri, infatti, erano arrivate ben sei 6 vittorie (compreso l’1-4 a Stamford Bridge, nel quale ha anche segnato un gol) e un pareggio per 0-0.

    Sullo stesso argomentoRonaldo batte Eriksen: 3-0 del Manchester United sul BrentfordPremier League

    Tre squadre lo seguirerebbero per il mercato 

    Gli stessi Red Devils, insieme al Newcastle e al Tottenham (sua ex squadra), sarebbero tra le squadre che lo starebbero seguendo per il mercato estivo. Alla domanda su come il Brentford stia cercando di convincerlo a restare, Frank ha detto: “Molto semplice, gli parlo. Presentiamo i nostri piani e ne discutiamo”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, in Inghilterra sicuri: “Arsenal su Lautaro, Tottenham su Bastoni”

    LONDRA (INGHILTERRA) – Le sirene della Premier League suonano per Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni, due pilastri dell’Inter protagonista dell’emozionante volata scudetto insieme al Milan di Stefano Pioli, che vede i nerazzurri inseguire i ‘cugini’ a due punti di distanza con tre partite ancora da giocare.
    I ‘Gunners’ puntano al ‘Toro’
    Stando al ‘Times’, il 24enne attaccante argentino sarebbe nel mirino dell’Arsenal che, in caso di ritorno in Champions League, ha bisogno di rinforzi in avanti tanto che oltre al ‘Toro’ vorrebbe assicurarsi anche uno fra Gabriel Jesus e Calvert-Lewin. Lautaro, che piace anche ad Atletico Madrid e Manchester United (i ‘Red Devils’ vorrebbero provare a inserire come parziale contropartita Anthony Martial), non è considerato incedibile dai nerazzurri che però se ne priverebbero solo per 70-80 milioni di euro.
    Guarda la galleryInzaghi allena l’Inter e Ausilio osserva
    Nella lista di Conte c’è Bastoni
    Sulle tracce di Bastoni invece, secondo i media britannici, ci sarebbe il Tottenham degli ex juventini Conte e Paratici: la ‘lista della spesa’ degli ‘Spurs’ prevede due esterni, un vice Kane, un vice Lloris, un centrocampista e un centrale difensivo mancino, con il dofensore azzurro (che con Conte ha già lavorato all’Inter) e Josko Gvardiol del Lipsia come opzioni principali.
    Guarda la galleryL’Inter resta nella scia scudetto: Perisic e Lautaro gol, Udinese ko LEGGI TUTTO

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    Media inglesi: “Everton, Richarlison via per offerte da più di 60 milioni”

    LIVERPOOL – Per finanziare i prossimi rinforzi del mercato, l’Everton starebbe pensando – secondo i media inglesi – di cedere il brasiliano Richarlison. Per le rivoluzioni a volte servono dei sacrifici eccellenti. Gli inglesi sono in lotta per la salvezza, ma guardano già alla prossima stagione, e sono intenzionati a consegnare nelle mani di Frank Lampard una rosa competitiva.Guarda la galleryRicharlison lancia un fumogeno in Everton-Chelsea: è a rischio squalifica

    Richarlison vuole giocare la Champions

    E qui entrerebbe in gioco il brasiliano, che potrebbe essere sacrificato ma a un prezzo non inferiore a 60 milioni di euro. Dal canto suo il 24enne attaccante brasiliano avrebbe già dato mandato ai suoi agenti di trovargli una squadra che la prossima stagione disputi la Champions, ritenendo che sia il momento di chiudere l’esperienza a Goodison Park, iniziata nel 2018 proveniente dal Watford.

    Sullo stesso argomentoConte stende il Leicester, ma l’Arsenal resta 4°. Lampard batte il suo ChelseaPremier League LEGGI TUTTO

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    Il re degli agenti un giorno in Gazzetta: il Raiola-pensiero tra Ibra, Pogba, Balotelli e l’Italia che non va

    Nel gennaio del 2015 un pomeriggio intero con Mino: ci svelò visioni e trattative, parlò di politica e pallone, descrisse le sue stelle nell’animo. Eccone il resocontoEra il 28 gennaio del 2015, fuori faceva freddo ma il mercato era caldo: tutte le big facevano la corte a Pogba, Balotelli si trovava male al Liverpool, Ibra faceva gol a Parigi, Dybala scalpitava al Palermo, Conte faceva le sue scelte da il c.t. della nazionale. Quel giorno Raiola venne a trovarci alla Gazzetta dello Sport. Maglione a collo alto, sorriso magnetico, dialettica diabolica, più di tre ore a raccontarsi. Il suo calcio, la sua visione del mondo, le sue trattative. Dal ruolo della Fifa ai fondi di investimento, dagli allenatori migliori alle polemiche, il Mino-pensiero ancora attualissimo. LEGGI TUTTO

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    Juve, nei sogni di Allegri c'è Skriniar per il dopo Chiellini

    TORINO – Uno dei ritocchi estivi riguarderà la difesa. La Juventus non intende fermarsi a Federico Gatti, già acquistato in inverno dopo l’exploit con il Frosinone in Serie B. I motivi sono diversi, primo fra tutti che Giorgio Chiellini non è ancora sicuro di continuare in bianconero. Ma, a prescindere dalla scelta del capitano, prima o poi ci dovrà essere una Juventus senza i senatori, Chiellini (38 anni ad agosto) e Leonardo Bonucci (35 anni domani). Non a caso nelle scorse settimane i dirigenti bianconeri si sono iscritti alla corsa per quella che si presentava come la miglior occasione possibile: Antonio Rudiger a parametro zero. Il tedesco del Chelsea ha ascoltato la proposta della Juventus, ma alla fine ha ritenuto l’opzione Real Madrid più affascinante e conveniente. L’affare è ai dettagli, tanto che dalle parti del Santiago Bernabéu lo danno già per certo. Sfumato l’ex romanista, in “Casa Juve” cambiano gli obiettivi, ma non i programmi. E si continua a guardare a come rinforzare la retroguardia. Se la priorità è quella di ripartire da Matthijs De Ligt, tanto che si ragiona su un prolungamento annuale per evitare qualsiasi rischio (in estate scatta la clausola da 120 milioni), l’idea base resta quella di aggiungere comunque un corazziere all’olandese. E tra i nomi in cima alla lista dei sogni di Massimiliano Allegri c’è anche Milan Skriniar, 27enne slovacco dell’Inter.Sullo stesso argomentoJuve, Chiellini sul futuro: “Devo valutare tante cose, vedremo a breve”Calciomercato Juventus

    Le valutazioni della Juve

    Rinforzarsi indebolendo una diretta concorrente non sarebbe una novità per la Juventus, basti pensare a quanto successo in passato con i vari Gonzalo Higuain (ai tempi del Napoli) e Miralem Pjanic (Roma). Se un accordo con l’Inter sulla carta potrebbe essere difficile ma non impossibile, soprattutto in caso di mancato rinnovo di contratto del giocatore (quello in essere scade nel 2023), di sicuro non sarebbe a buon prezzo […] Le idee di fine aprile/inizio maggio non sempre decollano in estate. A volte restano sogni. Nelle prossime settimane, al netto della pole position dell’Inter su Bremer del Torino, si capirà se quello tra Skriniar e la Juventus potrà evolvere in qualcosa di più concreto. Una cosa è certa: lo slovacco è apprezzato negli ambienti bianconeri, ma il ds Federico Cherubini, a maggior ragione dopo la spesa invernale da 70 milioni più bonus per Dusan Vlahovic, non potrà comprare tutti pezzi costosi.

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    Guarda la galleryJuve, 107 gol in prestito: benzina preziosa per il mercato LEGGI TUTTO

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    Juve, Di Maria sfida Zaniolo

    TORINO – Meglio Angel Di Maria o Nicolò Zaniolo per il dopo Paulo Dybala? L’ideale sarebbe l’argentino, ma con i 22 anni del romanista. Così in “casa Juve”, dopo aver ascoltato le richieste della 34enne ala che a giugno si svincola dal Paris Saint Germain e avendo ben chiara la situazione dell’azzurro, continuano i ragionamenti in vista dell’estate. La scelta non tarderà molto. Soprattutto se dovesse ricadere su Di Maria, un’opportunità di mercato fiutata da diversi club europei. La Juventus ha effettuato la prima mossa, però non ha ancora deciso se – e come – provare a farne una seconda.Guarda la galleryLa Juve stende il Sassuolo: strana esultanza di Dybala con Bonucci

    Attesa Di Maria

    Gli aspetti economici si intrecciano a quelli tecnici e progettuali. Alla Continassa preferirebbero continuare a spendere sui talenti Under 25, un po’ come fatto con Dusan Vlahovic e Manuel Locatelli, ma proprio le ingenti spese delle ultime due sessioni (a partire dai 70 milioni più bonus per il serbo) impongono anche altri calcoli. E, siccome l’orientamento attuale resta quello di rinforzare la squadra in più settori (a partire dal centrocampo), Di Maria potrebbe diventare la classica occasione di lusso per tamponare l’immediato post Dybala. Uno uscirebbe a parametro zero e un altro entrerebbe da svincolato, con un contratto breve (massimo due anni), un curriculum da campione affermato e uno stipendio importante. L’argentino – ed è il motivo per cui convince Allegri e non solo lui – farebbe compiere un salto di qualità immediato alla Juventus e sarebbe un valore aggiunto per i vari Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, che assieme a lui darebbero vita a un tridente esplosivo. Una spesa per migliorare dal punto di vista tecnico, ma fine a se stessa sotto il profilo economico dal momento che l’esterno d’attacco del Psg non sarebbe più rivendibile.

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    Sullo stesso argomentoCarnevali sul futuro di Raspadori: “Juve? Il rapporto è ottimo”Calciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Sun: “Il Chelsea sta valutando De Ligt per il dopo-Rudiger”

    LONDRA (Regno Unito) – “Rudiger ha accettato la corte del Real Madrid nonostante i numerosi tentativi del Chelsea di trattenerlo. Per la sua sostituzione il club londinese sta valutando cinque possibili sostituti: De Ligt della Juventus, Koundé del Siviglia, Militao degli stessi Blancos e Pau Torres del Villarreal, oltre a Colwill, giovane prodotto del vivaio dei Blues”. In particolare, secondo quanto riferito dal Sun, il 22enne difensore olandese in forza ai bianconeri sarebbe lusingato dell’interesse e non disdegnerebbe in futuro vivere in una metropoli come Londra ma, oltre al muro eretto dalla dirigenza juventina, ci sarebbe anche l’agguerrita concorrenza del Barcellona, che avrebbe messo nel mirino anche Koundé. Per quanto riguarda Militao, invece, che potrebbe fare il viaggio inverso rispetto a Rudiger, l’opera di convincimento verterebbe su un robusto aumento dell’ingaggio: il brasiliano infatti – a dispetto del suo ruolo chiave nello scacchiere tattico – è uno dei calciatori meno pagati nella rosa a disposizione di Carlo Ancelotti. Pau Torres si è messo in mostra con il Sottomarino Giallo che, in Champions League, dopo i ragazzi di Allegri ha eliminato anche il Bayern Monaco: sulle sue tracce ci sarebbe anche il Manchester United. L’ultima ipotesi, la più suggestiva, riguarda Colwill, canterano a costo zero reduce da una brillante stagione in prestito all’Huddersfield: paragonato in patria a Rio Ferdinand, avrebbe attirato su di sé le attenzioni di Everton, Leicester e Southampton. LEGGI TUTTO

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    Frattesi esclusivo: “Io, la Juve, i nonni e Marchisio”

    Buongiorno Frattesi, lunedì sera c’è Sassuolo-Juve: la prima cosa che le viene in mente?

    «Sicuramente la partita dell’andata. Il mio gol, la vittoria allo Stadium… e il pensiero di mio nonno Carmine, che era un tifoso juventino sfegatato. Sono queste le prime cose che mi vengono in mente. Assieme al pensiero di fare un’altra grande partita e provare a vincere ancora, anche per cancellare la brutta sconfitta che abbiamo incassato domenica a Cagliari».

    Quel gol all’Allianz Stadium e quella vittoria sono stati l’emozione più grande che ha vissuto sul campo?

    «Sì, in campo è stata la mia emozione più grande. Però assieme al gol del 3-2 al 95’ segnato con l’Empoli nel derby in casa del Pisa, nel 2019, dopo che avevamo subìto il 2-2 al 93’».

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    […]

    Torniamo alle emozioni e alla Juventus. Lei ha vissuto un’altra partita speciale contro i bianconeri, pur senza giocare: ricordata sul suo profilo Instagram con la foto di uno scambio di maglia con Claudio Marchisio e il suo commento “Senza fiato”. Ce lo racconta?

    «Era una delle prime volte che venivo convocato in prima squadra nella Roma, ci andavamo a riscaldare a turno a gruppi di tre e i giocatori bianconeri facevano lo stesso: quando arrivò il mio turno tra loro c’era Marchisio. Mia nonna Stefania da anni mi faceva i collage con le foto mie e sue dicendomi “Sei uguale!”, al che io le rispondevo che lo diceva perché mi vedeva con gli occhi dell’amore. Una volta lì, con l’idolo di una vita, forse più ancora di mia nonna che mio (ride, ndr), sono andato a chiedergli la maglia. E’ stata una grande emozione, io avevo giocato solo in Primavera, ma lui mi ha detto subito che a fine partita me l’avrebbe data, e al fischio finale pur avendo perso è venuto subito da me. Io presi la maglia e non sapevo cosa fare. Pensavo “La mia non la vorrà, che se ne fa?”, invece me la chiese. Siamo rimasti in contatto e lo sento tuttora, persone di quello spessore umano nel calcio si incontrano raramente. Il giocatore poi lo conosciamo tutti…».

    Si rivede un po’ in lui? Le capacità di inserirsi in area avversaria e di ricoprire più ruoli le avete in comune.

    «Sì, in questi aspetti sì, qualcosa di simile c’è. Parlandoci ho anche scoperto che siamo stati tutti e due un anno a Empoli, ma sicuramente io devo continuare a lavorare e tanto. Lui ha fatto una carriera importantissima, è stato uno dei centrocampisti italiani più forti. Devo lavorare per cercare di riuscire magari un giorno a emularlo».

    […]

    Sullo stesso argomentoMarchisio, la foto con Frattesi accende il mercato della Juve e i sogni dei tifosiJuventus

    Parlando del gol alla Juve all’andata ha raccontato di aver detto a sua madre “Chissà quante me ne avrebbe dette nonno”. Ha pensato a cosa penserebbe leggendo e sentendo che la Juve la segue?

    «Si sarebbe sentito male, come quando ho segnato quel gol. Avrei dovuto togliergli la televisione, il telefono, i giornali… anche se con quelli sarebbe stata dura perché si svegliava prestissimo. Sicuramente sarebbe stato bellissimo per lui. E’ stato la prima persona che ha creduto in me, da bambino mi appendeva la sua pagella sulla porta dopo ogni partita. Una volta al ritorno da una trasferta con la Nazionale Under 17, in cui avevo segnato alla Georgia il gol decisivo per la qualificazione all’Europeo, all’aeroporto c’era lui con una bandiera dell’Italia gigantesca, quasi in lacrime per la contentezza. Sarebbe stato bello riuscire a fargli vivere qualche emozione. E’ un rimpianto che ho, però purtroppo la vita è anche questa».

    Tutta l’intervista esclusiva sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO