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    Shakthar, che colpo per De Zerbi: preso David Neres

    AMSTERDAM – Bel colpo per lo Shakthar Donetsk di Roberto De Zerbi, che si è assicurato dall’Ajax a titolo definitivo David Neres. L’esterno d’attacco brasiliano classe 1997 è stato ceduto per 12 milioni di euro più 4 di bonus. La squadra di Amsterdam lo aveva acquistato nel 2017 sempre per 12 milioni dal San Paolo, team dove è cresciuto. In totale con l’Ajax ha giocato 180 partite e segnato 47 gol. Ha sfiorato la finale di Champions League nel 2019, quando la sua squadra è stata battuta in rimonta dal Tottenham.  LEGGI TUTTO

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    Aston Villa: dopo Coutinho, arriva anche l'ex Roma Digne

    BIRMINGHAM – L’Aston Villa ha ufficializzato l’ingaggio di Lucas Digne dall’Everton. L’ex terzino della Roma, nazionale francese di 28 anni, ha firmato fino al 2025. Il club di Birmingham, secondo la stampa inglese, verserà circa 30 milioni di euro nelle casse dei Toffees. Per il tecnico Steven Gerrard, secondo grande rinforzo dopo quello di Coutinho arrivato dal Barcellona. Per Digne, invece, l’avventura in un altro club dopo quelle con Lille, Psg, Roma, Barcellona ed Everton. Il nome dell’esterno francese era stato accostato anche ai club italiani, tra questi anche il Napoli.Sullo stesso argomentoFa Cup, lo United batte l’Aston Villa senza Cristiano RonaldoPremier League LEGGI TUTTO

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    Toro, arriva il primo rinforzo per Juric: è fatta per Fares

    TORINO – In attesa che Zaza decida se compiere un miracolo, cioè trattare con una società di medio-basso livello, Cairo e Vagnati si possono mettere il cuore in pace almeno per Fares: giornalisticamente parlando, ormai il suo ingaggio è cosa fatta. Già stasera il terzino sinistro è atteso a Torino, i patti tra i club prevedono infatti anche che l’algerino non giochi oggi in Coppa Italia contro il Milan. Ormai il Genoa è alle sue spalle. Le visite mediche, la firma e il deposito del contratto santificheranno l’operazione anche dal punto di vista regolamentare. Mohamed Fares, 26 anni tra un mese abbondante, nazionale algerino (12 presenze), è dunque il primo rinforzo che il Torino (Fc) depositerà nelle mani di Ivan (Juric).Guarda la galleryTorino da urlo. Poker contro la Fiorentina

    Le caratteristiche di Fares

    Esterno sinistro di spinta, gioca in Italia dal ‘14. Nel Verona, 3 campionati di A e uno di B. Dal ‘18, nella Spal: di Vagnati, certo. A Ferrara per un biennio sempre nella massima serie, con un crescendo progressivo nel rendimento: un gran lavoro soprattutto in spinta e oneste prove nella fase difensiva. Quindi, nel ‘20, l’acquisto da parte della Lazio. Infine, dopo un anno vissuto non esattamente in prima fila a Roma (21 presenze), ecco il prestito con diritto di riscatto (7 milioni) al Genoa, nella scorsa estate. Complessivamente, fin qui in Italia Fares ha raccolto 146 presenze, con 6 gol. Ora il Torino, che ha sostanzialmente ereditato il contratto che aveva portato Fares in Liguria: affitto sino a giugno con diritto di riscatto, ma abbassato a quota 6 milioni più bonus, per Cairo. Allegato al prestito, un altro papiro: il contratto che Fares avrà in granata, se a fine stagione i granata lo acquisteranno. A quel punto, l’algerino diventerebbe di proprietà del Torino sino al ’25 […]

    Sullo stesso argomentoTorino, un altro calciatore positivo in squadra: il comunicatoTorino LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Mirror: “Arsenal e Tottenham in pressing per Vlahovic”

    MILANO – Il prossimo club di Dusan Vlahovic potrebbe essere una squadra di Premier League, con Arsenal e Tottenham che sarebbero in prima fila per ingaggiare l’attaccante della Fiorentina. Il giocatore serbo è uno dei pezzi pregiati del mercato dopo aver segnato il record di 33 gol in Serie A nel 2021. Secondo il Daily Mirror, i Gunners avrebbero individuato nel bomber della Fiorentina l’erede di Pierre-Emerick Aubameyang, appena privato della carica di capitano.Sullo stesso argomentoFiorentina, Barone: “Vlahovic? Sul rinnovo non ci sono aperture”Calciomercato Fiorentina

    Vlahovic non sarebbe convinto di cambiare squadra ora

    Il futuro incerto dell’attaccante del Gabon, insieme al contratto in scadenza di Alexandre Lacazette, potrebbero spingere l’Arsenal a un sacrificio per Vlahovic a gennaio per impedirgli di andare altrove in estate. Ma il serbo, che è entrato negli ultimi 18 mesi del suo contratto con la Viola, non sarebbe convinto di cambiare durante l’attuale finestra e preferirebbe aspettare fino alla fine della stagione per valutare le sue opzioni.

    Guarda la galleryFiorentina, ecco Piatek: a Firenze per le visite mediche LEGGI TUTTO

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    Toro, cercasi gol giovani: sfida col Sassuolo per il 20enne del Catania Moro

    TORINO – In Serie C, con la maglia del Catania, fa gol ogni 72 minuti. Luca Moro ha raggiunto quota 18 sigilli in 17 partite e adesso ha gli occhi di tutta Italia puntati addosso. Normale che sia così, per un attaccante classe 2001 con una simile confidenza con la porta: fatto raro, in una nazione che sforna sempre meno punte col gol nel sangue. Moro adesso interessa a tanti: in primis al Sassuolo, che da un paio di settimane sembra aver messo il turbo per assicurarsi un ragazzo che idealmente dal prossimo campionato avrebbe la possibilità di prendere il posto di uno fra Gianluca Scamacca e Giacomo Raspadori, entrambi in odore di salto in una big. Ma attenzione a un inserimento di questi giorni, oltre a quelli già abbozzati da Parma e Juventus (però l’ipotesi di giocare nell’Under 23 bianconera non stuzzica il ragazzo): quello del Toro.Guarda la galleryCalciomercato Torino: Rincon, Baselli e Kone con la valigia. Obiettivo Amrabat

    Non può essere preso a gennaio

    E pensare che Moro ha già avuto modo di indossare la maglia granata: a marzo del 2019 l’ex capo del vivaio Massimo Bava convinse il Padova, ancora oggi proprietario del cartellino, a prestare il giocatore alla Primavera di Coppitelli per il Torneo di Viareggio. In quella circostanza Moro fece due gol in quattro gare: per lui doppietta contro i georgiani del Norchi Tbilisi. Adesso è un nome che sta tornando d’attualità per luglio, per l’impossibilità di farlo scendere in campo con una terza squadra nella stagione 2021-2022: Moro infatti ha collezionato 3 minuti col Padova alla prima giornata di Serie C (contro il Renate), prima del trasferimento in prestito al Catania. Anche nel caso in cui il club etneo dovesse essere cancellato ed escluso dal campionato, il ragazzo non potrebbe giocare in una squadra che non sia il Padova: impossibile, dunque, immaginare che Moro possa essere a gennaio una strada percorribile per qualsiasi altro club, nell’ottica di impiegarlo subito. […]

    Sullo stesso argomentoBrekalo, la nuova sfida. Il trequartista è chiamato a dare segnali forti: già da BergamoCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Brekalo, la nuova sfida. Il trequartista è chiamato a dare segnali forti: già da Bergamo

    TORINO – Obiettivo per il nuovo anno: riprendersi il Toro. Josip Brekalo – arrivato a un soffio dalla fine del mercato estivo da Wolfsburg in prestito oneroso a un milione con diritto di riscatto fissato a 11 – ha iniziato alla grande la sua esperienza in granata, ma ha rallentato alla distanza.Sullo stesso argomentoToro, la strada per Miranchuk: Vagnati può stringereCalciomercato Torino

    Dopo la panchina nella sfida contro la Salernitana alla terza di campionato, il trequartista è sceso in campo da titolare nelle 7 partite successive, togliendosi per due volte la soddisfazione del gol: a Venezia, nel pari contro i lagunari, il classe 1998 ha trovato la prima gioia con la maglia del Torino. Il bis contro il Genoa, invece, è risultato decisivo ai fini della vittoria per 3-2 dei granata. A fine ottobre, un infortunio al polpaccio gli ha impedito di affrontare Sampdoria e Spezia, ma al rientro dalla pausa per le Nazionali – in cui è stato protagonista nel finale della sfida decisiva contro la Russia che ha consegnato alla Croazia il pass per il Mondiale in Qatar del prossimo anno – Brekalo ha trovato il terzo gol stagionale, aprendo le marcature nella sfida contro l’Udinese su assist di Belotti.

    Titolare anche nell’impegno successivo in trasferta contro la Roma, si è accomodato in panchina contro l’Empoli a inizio dicembre e, da lì in poi, ha messo insieme soltanto 236 minuti diluiti in 5 presenze – media di 47 minuti a gara – tra campionato (contro Cagliari, Bologna, Verona e Inter) e Coppa Italia (nell’ottavo di finale contro la Sampdoria). Pochi, considerando che nelle precedenti 9 partite era rimasto in campo per 755 minuti, con una media di 84 minuti a partita. Numeri incontrovertibili che raccontano un’involuzione per il fantasista che, già nella sfida contro l’Atalanta del 6 gennaio, sarà chiamato a battere un colpo. Negli ultimi tempi Juric gli ha spesso preferito Pjaca, ma contro i nerazzurri Brekalo potrebbe avere la chance di tornare titolare: del resto, la sua abilità nello stretto e la capacità di imbucare per i compagni potrebbe creare più di un problema al terzetto difensivo di Gasperini. Una seconda parte di stagione sui livelli iniziali al Toro, inoltre, potrebbe convincere la società a riscattarlo e permetterebbe al giocatore di avere la continuità che spesso gli è mancata in carriera.

    Il 2022 è ancora una pagina bianca: a Brekalo il compito di scrivere, in granata, il suo futuro.

    Sullo stesso argomentoDopo Rincon, Baselli. L’addio è più vicinoCalciomercato Torino LEGGI TUTTO

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    Juve, intrigo Morata-Icardi

    TORINO – Il bello del mercato è che tutto può cambiare e capovolgersi da un momento all’altro. Un esempio? Il caso di Alvaro Morata. L’attaccante spagnolo, dopo aver sofferto per le tante voci sui nuovi possibili “nove” della Juventus (Vlahovic su tutti), adesso spera che il ds Federico Cherubini un centravanti lo prenda per davvero in modo da ottenere il via libera per il Camp Nou. «Morata è un’ipotesi per noi», ha confermato ieri Xavi, l’allenatore del Barcellona. I catalani, dopo l’irruzione pre-Capodanno, insistono. Così il numero 9 juventino ha inaugurato il 2022 con lo stesso proposito di trasferimento di fine 2021. Ma anche la Juventus non ha cambiato posizione di una virgola, per il momento. Alla Continassa sono stati chiari con il giocatore nelle ultime ore: a metà stagione non ti muovi. I bianconeri ufficialmente non aprono la porta al possibile addio di Morata, però i movimenti sotto traccia per Mauro Icardi (Psg) lasciano pensare che un compromesso si possa anche trovare nei prossimi giorni. Dipenderà dagli incastri di mercato con l’ex Inter, dal momento che Vlahovic è un sogno difficilmente realizzabile nell’immediato.Guarda la galleryAllegri ritrova la Juve: Dybala spinge, Chiesa c’è

    Valutazioni

    La Juventus non arretra, ma sa benissimo che trattenere un giocatore per forza, seppur super professionale come Morata, è sempre un rischio, a maggior ragione in questa situazione. Quando il Barcellona chiama, resistere è dura per chiunque. Soprattutto se, come nel caso dell’attaccante spagnolo, sei in prestito (fino a giugno) e già da alcune settimane hai capito che in estate il club bianconero non investirà i 35 milioni per riscattarti dall’Atletico Madrid. Per tutti questi motivi alla Continassa, dove un “nove” d’area lo cercavano già prima dell’inserimento del Barcellona, continua il casting delle punte. A cambiare, però, sono le valutazioni. Un conto è aggiungere un attaccante all’attuale reparto di Massimiliano Allegri (che comprende Morata, Dybala, Kean e Kaio Jorge) e un altro è sostituire quello che dei quattro ha maggiore spessore internazionale assieme a Paulo Dybala. Tradotto: per lasciar partire Morata con sei mesi d’anticipo, alla Continassa vogliono essere sicuri di avere in pugno un altro attaccante di pari livello. E a gennaio, non avendo grandi possibilità di investimento, significa andare a pescare in prestito un big “scontento” di un’altra squadra. Il preferito è Icardi. Il 28enne argentino è reduce da mesi complicati, ma intanto nelle ultime due partite con il Psg ha segnato 2 reti (5 in stagione). Il fiuto del gol di Maurito risolverebbe molti dei problemi mostrati dai bianconeri sotto porta nel girone d’andata. La Juventus un tentativo lo sta facendo e in Francia sono convinti che un’intesa con i parigini sia possibile.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO

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    Sabatini esclusivo: “Juve, prendi Icardi”

    «Mi resta la delusione per come è finita con il Bologna, un laboratorio di calcio in cui credevo molto. Non sono andato via volontariamente. È stato il presidente Saputo ad indicarmi la porta e io, nonostante l’anno di contratto, non ho alzato le barricate».

    […]

    Chiuda gli occhi e si immagini già direttore sportivo del suo nuovo club: il primo rinforzo?

    «Se parliamo di un top club, ipotizziamo il Chelsea così in Italia non si offende nessuno, proverei a prendere immediatamente Dybala. Immagino che tanti storcerebbero il naso sostenendo che Paulo non è fatto per la Premier. Ma Dybala è fatto per il calcio: è uno che, con le sue giocate inimitabili, accende la gioia, i compagni, le tifoserie. Purtroppo nell’ultimo anno è stato condizionato da tanti stop. La Juventus fa bene a tenerselo stretto».

    Allegri allena un altro suo vecchio pallino, quell’Adrien Rabiot vicinissimo alla sua Roma in passato e ora super criticato. Ha cambiato idea sul francese?

    «Rispetto le opinioni di tutti, ma è avventato chi definisce Rabiot un centrocampista scarso o mediocre. Io non ho cambiato idea su Adrien! È fortissimo, ma ha un difetto: quando gioca male, per caratteristiche è uno che si nota e si prende i fischi. Ci sono tantissimi altri giocatori che quando fanno male passano inosservati ».

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    Cherubini, uomo mercato della Juventus, è umbro come lei…

    «Federico era un trequartista che sapeva giocare a calcio. Professionalmente ci siamo incrociati poco, però lui è cresciuto nell’ottima scuola di Marotta e Paratici».

    La Juventus è alla ricerca di un nove d’area per rafforzare la squadra di Allegri. Il sogno è Vlahovic.

    «Intanto bisogna fare i complimenti a Corvino, che questo straordinario bomber lo portò a Firenze a 17 anni. E anche a uno come Rino Foschi, che ai tempi del Palermo prese il giovane Cavani. Vlahovic appartiene alla categoria degli attaccanti decisivi: lo metto alla pari dei quasi coetanei Mbappé e Haaland. E ci metto pure Osimhen. Vlahovic èd ideale per qualsiasi big europea».

    […]

    La Juventus ha inaugurato un progetto giovani per il dopo Ronaldo: si può vincere puntando sugli Under 25?

    «Più che l’età, conta la qualità. Io distinguo tra giocatori forti e scarsi. Poi, ovvio, i giovani bravi vanno integrati con qualche giocatore esperto».

    A bruciapelo: come vedrebbe Icardi alla Juventus?

    «Benissimo!».

    Da dirigente non temerebbe la telenovela con la moglie Wanda Nara degli ultimi mesi?

    «Ho avuto Mauro all’Inter e l’ho potuto studiare da vicino. Innanzitutto è un bravissimo padre e Wanda è la mamma delle sue bambine. Poi Icardi in campo è uno speculatore dell’area di rigore, capisce prima dove arriva il pallone. In Italia segnerà sempre 25 gol, anche a 50 anni… E in ogni caso in campo non vanno le possibili beghe».

    Tutta l’intervista esclusiva sull’edizione di Tuttosport LEGGI TUTTO