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    Toro, Vagnati è in Argentina: l'obiettivo è Ortega

    TORINO – Il Toro è sempre in Argentina. C’è Davide Vagnati, da alcuni giorni, più un paio di suoi collaboratori che stanno seguendo alcune partite del campionato sudamericano. Si dividono, confrontano e poi – individuato l’obiettivo – lo seguono assieme. E così domenica sera i granata – come riporta il sito argentino Velez360, molto vicino alla società della capitale argentina – i dirigenti del Torino erano in tribuna allo stadio José Amalfitani che si trova a Buenos Aires nel sobborgo di Liniers per assistere al match tra il Velez e il San Lorenzo. L’obiettivo, stando ai circostanziati rumors da Baires – sarebbe Francisco Ortega, classe 1999, terzino sinistro del Velez. Un giocatore che può anche giocare alto in un centrocampo a 4 o a 5. La partita è stata vinta 2-1 dal Velez che con questo successo è salito al 4° posto. L’osservato speciale è stato sfortunato. Un suo balordo autogol ha portato temporaneamente sul pari la malmessa squadra di Papa Francesco: un tocco nella propria porta col petto dove gli era rimbalzato il pallone dopo l’intervento bucato da un compagno e un avversario su un cross dalla sinistra. Alla fine però ha disputato una buona partita, lasciando una discreta impressione. La valutazione attribuita a Ortega dal sito Transfermarkt è di 4,2 milioni ma è chiaro che i granata chiederebbero nel caso un prestito con diritto di riscatto per valutare dal vivo le sue qualità nel calcio italiano. Vagnati è arrivato a lui grazie alle relazioni giuntte nei mesi scorsi dai suoi osservatori. Nelle prossime ore, dunque, potrebbe esserci un primo contatto. C’è ancora tempo, ovvio, ma intanto su spinta di Juric il direttore sportivo dei granata sta cercando quel terzino (meglio sinistro ma andrà bene anche un destro) che serve.

    Toro, emergenza terzini

    Singo e Ola Aina, infatti, rischiano di essere entrambi impegnati con le rispettive Nazionali nella Coppa d’Africa dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun. E considerato che Costa d’Avorio e Nigeria hanno tutte le qualità per fare parecchia strada c’è la possibilità di perderli a lungo nella fase più importante del campionato. E si sa quanto siano determinanti gli esterni di spinta nel calcio che predilige Juric e che ha insegnato subito al Toro. Oltretutto, di solito, i giocatori di rientro dalla Coppa d’Africa, spremuti come limoni, ci mettono un bel po’ di tempo prima di ritrovare la condizione migliore. Al croato – se pure Singo partisse, cosa che ancora sperano non accada – resterebbero solo Vojvoda a destra e Ansaldi a sinistra.

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    Toro, i vendibili guadagnano 18 milioni

    TORINO-  Il contratto di Verdi scadrà nel 2023, come quello di Zaza. Quello di Izzo l’anno dopo. I contratti di Baselli e Rincon, invece, già il prossimo 30 giugno. E gli ingaggi netti? Oscillano tutti verso i 2 milioni, più o meno vicini alla cifra tonda. La qual cosa significa che, nel complesso, i loro stipendi, tasse comprese a carico di Cairo, pesano per 18 milioni. Un’enormità, tenuto conto dell’utilizzo: 2 presenze da titolare in 5, nell’arco di 12 giornate. […]

    La strategia del Toro

    […]Con gli stipendi che vantano, a fronte dell’utilizzo e del rendimento fin qui mostrato e pure del contratto in scadenza, si può prevedere che a gennaio Rincon e Baselli potranno essere offerti dal ds sostanzialmente gratis (al massimo si potranno valutare scambi sostanzialmente alla pari: altri club metteranno sul piatto problemi simili a casa loro). Conterebbe di sicuro assai, nelle dinamiche tutte interne ai vertici della società granata, l’agognato risparmio di 6 mesi di ingaggio, oltre 3 milioni lordi. Riuscirà Vagnati ad accontentare Cairo e Juric in un colpo solo? Roba da terno al lotto.

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    Witsel alla Juve a gennaio: l’indiscrezione dalla Germania

    Dopo che il suo nome è stato accostato alla Juve in diverse finestre di mercato, stavolta Witsel potrebbe accettare definitivamente la corte dei bianconeri e approdare a Torino. Le indiscrezioni sul possibile trasferimento arrivano dalla Germania: a riportarle è Sport Bild, secondo il quale la Vecchia Signora avrebbe già un’offerta pronta per gennaio. Un ulteriore innesto per il centrocampo bianconero che nonostante gli ultimi acquisti non ha ancora trovato il giusto equilibrio.

    Witsel, rinforzo per il centrocampo della Juve

    Il centrocampista belga, che a giugno sarà svincolato, potrebbe lasciare il Borussia Dortmund nel mercato invernale. I bianconeri sono pronti a una possibile operazione low cost: Witsel piace ad Allegri che, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco ha già le idee chiare: schierarlo al fianco di Manuel Locatelli. Al momento l’unica incertezza riguarda il nodo ingaggio: Witsel guadagna più di 7 milioni. LEGGI TUTTO

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    Wolfsburg, ufficiale l'esonero di Van Bommel

    WOLFSBURG (Germania) – Primo esonero in Bundesliga. Mark Van Bommel non è più il tecnico del Wolfsburg. L’ex centrocampista olandese era partito bene vincendo cinque gare tra tutte le competizioni, ma nel primo match ha commesso l’errore di effettuare sei sostituzioni perdendo a tavolino la sfida di Coppa di Germania contro un club di quarta divisione. Fatale per Van Bommel il ko di sabato (2-0) contro il Friburgo, arrivato dopo le sconfitte rimediate contro Salisburgo, Union Berlino e Borussia Monchengladbach. L’assistente allenatore Michael Frontzeck subentrerà come tecnico ad interim. Il tecnico 57enne in carriera ha già allenato Kaiserslautern, St. Pauli, Hannover e Gladbach. Il Wolfsburg si era piazzato al quarto posto nell’ultimo campionato strappando il pass per la fase a gironi di Champions League. In coppa il club tedesco si trova all’ultimo posto in un gruppo che comprende Siviglia, Lille e Salisburgo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Golden Gravenberch in scia a Tchouameni

    TORINO – Il mercato, anche quello della Juventus, è fatto di piani A, B, C e D. Il primo nome nei pensieri del dg Federico Cherubini e dell’allenatore Massimiliano Allegri è sempre Aurelien Tchouameni, 21enne mediano del Monaco e della Francia campione di Nations League. I contatti proseguono, la pista resta calda e tra gennaio e giugno un tentativo i bianconeri lo effettueranno. Provarci, però, non significa sempre riuscirci. Soprattutto se, come nel caso di Tchouameni, potenze del calibro di Chelsea, Liverpool, City e Real Madrid nei prossimi mesi trasformeranno l’attuale interesse in un’offensiva vera e propria. Il rischio è concreto, specie in caso di asta multimilionaria con incremento del prezzo oltre i 40-45 milioni. Per tutti questi motivi la Juventus, seppur in questo momento si trovi ancora in pole position per il monegasco grazie all’ottima semina, continua a lavorare anche su possibili alternative.

    Juve, gli obiettivi per il centrocampo

    Nella “lista centrocampisti”, oltre al pallino Tchouameni e alle due opportunità in odore di svincolo estivo (Witsel e Zakaria), figura sempre il nome di un giovane-vecchio pallino. Quel Ryan Gravenberch dell’Ajax nel mirino juventino da almeno due anni e fresco di candidatura tra i 20 finalisti del Golden Boy, lo storico premio di Tuttosport che negli anni è diventato il più importante riconoscimento internazionale per i talenti Under 21. In attesa del voto della giuria composta dai 40 giornalisti delle più prestigiose testate europee, alla Continassa continuanno a tenere le antenne dritte sul giocatore anche grazie all’ottimo rapporto con l’agente Mino Raiola. […] La Juventus c’è e monitora: il profilo, del resto, sarebbe perfettamente in linea con il progetto varato in estate. Gravenberch è giovane, ma con già una buona esperienza in Champions League.

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    Camavinga, Tchouameni e Kamara: gli intrighi di mercato girano al centro

    Dal passaggio al Real del talentino del Rennes a costo zero, al possibile obiettivo della Juve fino al nome nuovo che potrebbe sbarcare in Italia… Il trucco c’è e si vede, è sempre una questione di soldi. Mettiamo in parallelo due intriganti storie di calciomercato, ci trasferiamo in Francia dove i talenti abbondano e se li fanno pagare molto bene. Il ruolo di riferimento ci porta a centrocampo, reparto ricercatissimo al punto che le stelline in questione costano ancora di più. Edoardo Camavinga, classe 2002 di origini angolane, si è trasferito al Real proprio nell’ultimo giorno di agosto per 31 milioni più bonus. LEGGI TUTTO

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    Juve, Pogba dici sul serio? Il nome caldo è Tchouameni

    TORINO – Prima i cuoricini, poi le parole d’amore. Il ritorno di Paul Pogba a Torino ha i contorni rosa di un incontro più o meno casuale  ra due ex che non sono ancora riusciti a dimenticare la loro storia. Così, sul prato dello stadio dove è sbocciato campione in bianconero, giovedì sera il francese ha detto: «Parlo sempre con i miei ex compagni alla Juventus. Ma ora sono a Manchester, ho ancora un anno di contratto, poi vedremo… Ma a Torino sto sempre bene». Una dichiarazione  che ha mandato in fibrillazione milioni di tifosi che ancora lo rimpiangono. Anche perché mentre da Manchester fanno trapelare notizie di una trattativa per il rinnovo molto ben avviata e descrivono un Pogba di nuovo innamorato dei Red Devils, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, Pogba non ha esattamente garantito che resterà all’Old Trafford e che il rinnovo è una formalità. «Ho ancora un anno di contratto a Manchester, poi  vediamo…» è una dichiarazione che lascia aperti molti scenari. E l’ipotesi di un divorzio è sempre una delle più probabili. E poi? Il ritorno alla Juventus? No. O quanto meno “ni”. L’operazione Pogba è difficile, anzi difficilissima, nonostante l’affetto reciproco e la necessità, per la Juventus, di inserire un centrocampista con le sue caratteristiche nella rosa. Ma non con il suo stipendio. Anche se Pogba si libererà a  parametro zero il prossimo 30 giugno, chi  lo vorrà ingaggiare dovrà prendere in considerazione un ingaggio di almeno 15 milioni netti a stagione che con il decreto crecita non diventano 30, ma superano i 20. Una cifra che, in questo momento storico, la Juventus non sembra intenzionata a  spendere per un ingaggio, anche se si tratta di Paul Pogba.[…]

    Juve, l’obiettivo a centrocampo è Tchouameni

    Ma, attenzione, non c’è solo Pogba nei piani bianconeri e giovedì sera, sul prato dell’Allianz Stadium, c’era un osservato molto speciale. Aurelien Tchouameni, centrocampista del Monaco, sul quale la Juventus ha messo gli occhi fin da gennaio, resta un grande obiettivo. Ha giocato soltanto l’ultimo quarto d’ora più recupero, ma gli osservatori e i dirigenti della Juventus lo conosco bene. Tchouameni ha caratteritiche diverse, ma ha 21 anni e uno stipendio ancora del tutto compatibile con i parametri juventini (attualmente intorno al milione di euro).

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    Juve, senti Van Gaal: “De Ligt è risorto”

    TORINO – Deve ancora conquistare definitivamente la fiducia di Louis van Gaal, ma  qualcosa è cambiato per Matthijs de Ligt. Nella Juventus oggi, nella Nazionale dei Paesi Bassi un domani. Alla vigilia del match con la Lettonia il selezionatore oranje ha adoperato parole importanti per il giovane difensore centrale bianconero: «De Ligt è  risorto dalle tenebre. L’ho visto giocare nelle ultime  due partite, ha messo in evidenza progressi reali: sono molto contento». Il ct  è molto contento, ma non scardina le gerarchie finora  tracciate. Come è capitato anche ieri sera, a Riga: «Per De Ligt si sta avvicinando  sempre di più il momento di giocare di nuovo, ha però un concorrente incredibile come Stefan de Vrij, che ha  fatto grandi cose nelle ultime tre partite. De Vrij è in forma, ma De Ligt sta tornando dall’oscurità».

    De Ligt e la cura Allegri

    Parole che segnano una cesura rispetto a quanto sosteneva pochi mesi fa, nel pieno dell’Europeo, un personaggio dal nome pesante come Marco van Basten «De Ligt è andato in Italia per imparare a difendere, ma non mi sembra che abbia imparato molto alla Juventus». La critica era arrivata dopo la prestazione negativa al debutto contro l’Austria, lo stesso bianconero aveva rafforzato le convinzioni dell’ex grande centravanti con la banale espulsione incassata contro la Repubblica Ceca: una volta rimasta in dieci, l’Olanda era stata mestamente eliminata agli ottavi di finale. Una lezione che De Ligt ha mandato a memoria, cominciando dal mettersi a disposizione di Massimiliano Allegri. Gli anni della prima esperienza in bianconero del tecnico erano stati dettati da cinque scudetti consecutivi ottenuti con altrettante difese meno battute in campionato.

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