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    Dybala, firma e rinnovo con la Juve entro fine mese

    Sarebbe stato un bel modo di festeggiare il compleanno, firmare il rinnovo di contratto con la Juventus, ma il calendario internazionale, che lo vuole impegnato con l’Argentina, ha impedito a Paulo Dybala di farsi questo regalo. Poco male: lo “scarterà” con un po’ di ritardo. Perché sul fatto che la Joya e la Juventus si legheranno per altri cinque anni non ci sono dubbi ormai da tempo. «Siamo a un buonissimo punto, aspettiamo ancora un attimo e concludiamo», aveva confermato Pavel Nedved il 29 ottobre a margine dell’assemblea degli azionisti.Guarda la galleryJuve, la classifica dei falli subiti: ecco chi sono i più “tartassati”

    Dybala-Juve: gli aggiornamenti sul rinnovo

    Il vicepresidente, l’ad Maurizio Arrivabene e il dg Federico Cherubini hanno da tempo raggiunto l’accordo con l’agente di Dybala, Jorge Antun: la Joya guadagnerà 8 milioni all’anno, più 2 di bonus che diventeranno fissi se li centrerà per due stagioni di fila. Gli avvocati stanno mettendo a punto tecnicismi e dettagli, ma dal ritorno di Dybala, giovedì, che sarà accompagnato o seguito a breve dal suo agente, ogni giorno sarà buono per la firma e l’annuncio. Che non arriveranno oltre fine mese, o al massimo, visti i tanti impegni, non oltre Juve-Genoa del 5 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Rummenigge: “Mourinho voleva allenare il Bayern Monaco”

    MONACO DI BAVIERA (Germania) – “Mourinho voleva allenare il Bayern Monaco”. A dirlo è Karl-Heinz Rummenigge, in passato amministratore delegato del club bavarese. Ai microfoni di Rai Sport l’ex calciatore tedesco dell’Inter ha detto: “Mourinho qualche anno fa voleva venire in Germania ad allenare il Bayern, ma non c’è mai stata la sensazione che potesse essere lui l’allenatore giusto per il nostro club. A me personalmente ha fatto sempre una buona impressione. Spero che alla Roma abbia successo, perché lui è uno che ha bisogno di vincere”. LEGGI TUTTO

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    Toro, Vagnati in Brasile: caccia al terzino

    TORINO – Passaporto, prego. Dall’Argentina al Brasile: Vagnati va avanti nel tour in Sud America, mentre Cairo, camicia sbottonata e ciuffo suadente, posta un selfie compiaciuto. Buon umore e sguardo diciamo sognante: sarà per le notizie del gruppo? Il CdA di Cairo Communication ha approvato i conti aggiornati al 3° trimestre di quest’anno: utile di 28,8 milioni, contro la perdita di 11,4 del 2020 (stesso periodo). Morale: forza Juric, pensaci tu. Fuori la grana per gennaio? Uei raga, calma: par di sentirlo. In estate ci sarà Mandragora da pagare e Brekalo da riscattare, e poi chissà Praet e Pjaca: altri prestiti da convertire? Dipenderà dal rendimento e dal numero di infortuni. Con Cairo, il botto dei conti non partorirà chissà che acquisti plurimilionari. Però manovre in entrata si registreranno di certo. Tutti d’accordo con Juric: Vagnati sta cercando all’estero un esterno sinistro. Per ora il panorama italiano non offre una via di mezzo tra Aina e Ansaldi a costi accettabili. Gli esuberi altrui o non convincono granché o sono cari. Si cerca un mancino con doti atletiche di stantuffo, vocazione offensiva, piedi buoni e il dribbling per amico. La Coppa d’Africa porterà via il nigeriano per un mese a inizio anno e probabilmente anche Singo, ammesso che l’ivoriano vinca i ballottaggi e torni a essere convocato (a ‘sto giro è rimasto al Fila). Ansaldi ha 35 anni e i muscoli di cristallo. E Vojvoda resta un’onesta riserva. Juric ha chiesto un fluidificante (almeno uno) da prendere «assolutamente, sicuramente»: gli avverbi sono suoi. Vagnati è andato in Sud America con questa priorità: vedi, per esempio, la visione nei giorni scorsi di Francisco Ortega del Velez. […]

    Torro, occhi su Fausto Vera

    Proprio nella capitale il dirigente è stato poi visto nel quartier generale dell’Argentinos Juniors: la fuga di notizie è risultata… comoda per i media sudamericani più vicini al club sudamericano. Il nome in ballo? Fausto Vera, 21enne argentino già trattato nell’estate del ‘20 quale alternativa giovane a Torreira, il preferito di Giampaolo. Da Buenos Aires emerge un altro fatto significativo: Vera, che sta uscendo da un infortunio (frattura della mandibola: da tempo è out, ma sta per tornare in azione), ha scaricato i vecchi procuratori (ricordate le supercommissioni dell’anno scorso, che fecero schizzare il prezzo a quota 10 milioni?) e si è ora affidato al gruppo inglese Stellar, sul podio nel mondo per numero di transazioni internazionali e fatturato. Miracolo: il prezzo si è quasi dimezzato, complice anche la prolungata uscita di scena dai campi del nazionale under 23.

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    Mercato Toro: Rincon per il Genoa e Baselli per Mihajlovic?

    TORINO – Juric ha sempre detto che per lui la rosa ideale è quella con 16 massimo 18 giocatori, considerati titolari, più una manciata di giovani di qualità da crescere. E lui, in questo momento, si trova con 29 elementi in rosa, molti in esubero che non rientrano nelle sue preferenze. Con tanti scontenti che si presentano al Filadelfia con un pessimo umore. Elementi che sino a pochi mesi fa erano considerati dei big, quasi tutti dall’ingaggio milionario. E il tecnico questa situazione l’ha confermata in più di una circostanza. «Ci sono diversi musi lunghi ma io non posso farci niente». Lui no, ma la società sì, sfoltendogli questa rosa poco “organica” nel prossimo mercato di gennaio. Non è facile, di questo bisogna dare atto a Vagnati: perché alcuni di questi elementi non sono appetibili per qualità e ingaggio. Ma il direttore sportivo ci sta provando e qualche cosa sta lievitando.

    I giocatori del Toro sul mercato

    Il Genoa, per esempio, prima dell’insediamento di Andriy Shevchenko aveva chiesto informazioni su Tomas Rincon, 33 anni, che quest’anno viene impiegato solo in casi di necessità estrema, con sempre apprezzabile applicazione ma risultati modesti, almeno se rapportati alle esigenze e alle attitudini di Juric. Il centrocampista venezuelano ha il contratto in scadenza (giugno 2022) con un’opzione della società per la stagione successiva che difficilmente a questo punto verrà esercitata. […] L’altro centrocampista che Juric non vede è Daniele Baselli e il giocatore, a dire il vero, quando impiegato ha fatto poco o niente per far ricredere il tecnico. È sempre entrato in maniera “molle”, senza grinta e con poca personalità. Quasi svogliato, per rendere l’idea. Rivedere, er credere, i gol di Locatelli nel derby e quello di Sala a La Spezia. E qui c’è la grossa novità. Sinisa Mihajlovic, che ai tempi del Toro lo spronò con una frase molto sferzante («Daniele è l’unico bergamasco che non tira fuori gli attributi»; anche se il giocatore è bresciano, essendo nato a Manerbio, il concetto di Sinisa era comunque chiaro con riferimento ai suoi trascorsi nell’Atalanta), lo vorrebbe nel suo Bologna per dare ordine al centrocampo. Il tecnico serbo è convinto di riportarlo su livelli perlomeno accettabili. Anche Baselli come Rincon ha il contratto in scadenza nel giugno del 2022.

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    Toro, Vagnati è in Argentina: l'obiettivo è Ortega

    TORINO – Il Toro è sempre in Argentina. C’è Davide Vagnati, da alcuni giorni, più un paio di suoi collaboratori che stanno seguendo alcune partite del campionato sudamericano. Si dividono, confrontano e poi – individuato l’obiettivo – lo seguono assieme. E così domenica sera i granata – come riporta il sito argentino Velez360, molto vicino alla società della capitale argentina – i dirigenti del Torino erano in tribuna allo stadio José Amalfitani che si trova a Buenos Aires nel sobborgo di Liniers per assistere al match tra il Velez e il San Lorenzo. L’obiettivo, stando ai circostanziati rumors da Baires – sarebbe Francisco Ortega, classe 1999, terzino sinistro del Velez. Un giocatore che può anche giocare alto in un centrocampo a 4 o a 5. La partita è stata vinta 2-1 dal Velez che con questo successo è salito al 4° posto. L’osservato speciale è stato sfortunato. Un suo balordo autogol ha portato temporaneamente sul pari la malmessa squadra di Papa Francesco: un tocco nella propria porta col petto dove gli era rimbalzato il pallone dopo l’intervento bucato da un compagno e un avversario su un cross dalla sinistra. Alla fine però ha disputato una buona partita, lasciando una discreta impressione. La valutazione attribuita a Ortega dal sito Transfermarkt è di 4,2 milioni ma è chiaro che i granata chiederebbero nel caso un prestito con diritto di riscatto per valutare dal vivo le sue qualità nel calcio italiano. Vagnati è arrivato a lui grazie alle relazioni giuntte nei mesi scorsi dai suoi osservatori. Nelle prossime ore, dunque, potrebbe esserci un primo contatto. C’è ancora tempo, ovvio, ma intanto su spinta di Juric il direttore sportivo dei granata sta cercando quel terzino (meglio sinistro ma andrà bene anche un destro) che serve.

    Toro, emergenza terzini

    Singo e Ola Aina, infatti, rischiano di essere entrambi impegnati con le rispettive Nazionali nella Coppa d’Africa dal 9 gennaio al 6 febbraio in Camerun. E considerato che Costa d’Avorio e Nigeria hanno tutte le qualità per fare parecchia strada c’è la possibilità di perderli a lungo nella fase più importante del campionato. E si sa quanto siano determinanti gli esterni di spinta nel calcio che predilige Juric e che ha insegnato subito al Toro. Oltretutto, di solito, i giocatori di rientro dalla Coppa d’Africa, spremuti come limoni, ci mettono un bel po’ di tempo prima di ritrovare la condizione migliore. Al croato – se pure Singo partisse, cosa che ancora sperano non accada – resterebbero solo Vojvoda a destra e Ansaldi a sinistra.

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    Toro, i vendibili guadagnano 18 milioni

    TORINO-  Il contratto di Verdi scadrà nel 2023, come quello di Zaza. Quello di Izzo l’anno dopo. I contratti di Baselli e Rincon, invece, già il prossimo 30 giugno. E gli ingaggi netti? Oscillano tutti verso i 2 milioni, più o meno vicini alla cifra tonda. La qual cosa significa che, nel complesso, i loro stipendi, tasse comprese a carico di Cairo, pesano per 18 milioni. Un’enormità, tenuto conto dell’utilizzo: 2 presenze da titolare in 5, nell’arco di 12 giornate. […]

    La strategia del Toro

    […]Con gli stipendi che vantano, a fronte dell’utilizzo e del rendimento fin qui mostrato e pure del contratto in scadenza, si può prevedere che a gennaio Rincon e Baselli potranno essere offerti dal ds sostanzialmente gratis (al massimo si potranno valutare scambi sostanzialmente alla pari: altri club metteranno sul piatto problemi simili a casa loro). Conterebbe di sicuro assai, nelle dinamiche tutte interne ai vertici della società granata, l’agognato risparmio di 6 mesi di ingaggio, oltre 3 milioni lordi. Riuscirà Vagnati ad accontentare Cairo e Juric in un colpo solo? Roba da terno al lotto.

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    Witsel alla Juve a gennaio: l’indiscrezione dalla Germania

    Dopo che il suo nome è stato accostato alla Juve in diverse finestre di mercato, stavolta Witsel potrebbe accettare definitivamente la corte dei bianconeri e approdare a Torino. Le indiscrezioni sul possibile trasferimento arrivano dalla Germania: a riportarle è Sport Bild, secondo il quale la Vecchia Signora avrebbe già un’offerta pronta per gennaio. Un ulteriore innesto per il centrocampo bianconero che nonostante gli ultimi acquisti non ha ancora trovato il giusto equilibrio.

    Witsel, rinforzo per il centrocampo della Juve

    Il centrocampista belga, che a giugno sarà svincolato, potrebbe lasciare il Borussia Dortmund nel mercato invernale. I bianconeri sono pronti a una possibile operazione low cost: Witsel piace ad Allegri che, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco ha già le idee chiare: schierarlo al fianco di Manuel Locatelli. Al momento l’unica incertezza riguarda il nodo ingaggio: Witsel guadagna più di 7 milioni. LEGGI TUTTO