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    Wolfsburg, ufficiale l'esonero di Van Bommel

    WOLFSBURG (Germania) – Primo esonero in Bundesliga. Mark Van Bommel non è più il tecnico del Wolfsburg. L’ex centrocampista olandese era partito bene vincendo cinque gare tra tutte le competizioni, ma nel primo match ha commesso l’errore di effettuare sei sostituzioni perdendo a tavolino la sfida di Coppa di Germania contro un club di quarta divisione. Fatale per Van Bommel il ko di sabato (2-0) contro il Friburgo, arrivato dopo le sconfitte rimediate contro Salisburgo, Union Berlino e Borussia Monchengladbach. L’assistente allenatore Michael Frontzeck subentrerà come tecnico ad interim. Il tecnico 57enne in carriera ha già allenato Kaiserslautern, St. Pauli, Hannover e Gladbach. Il Wolfsburg si era piazzato al quarto posto nell’ultimo campionato strappando il pass per la fase a gironi di Champions League. In coppa il club tedesco si trova all’ultimo posto in un gruppo che comprende Siviglia, Lille e Salisburgo. LEGGI TUTTO

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    Juve, Golden Gravenberch in scia a Tchouameni

    TORINO – Il mercato, anche quello della Juventus, è fatto di piani A, B, C e D. Il primo nome nei pensieri del dg Federico Cherubini e dell’allenatore Massimiliano Allegri è sempre Aurelien Tchouameni, 21enne mediano del Monaco e della Francia campione di Nations League. I contatti proseguono, la pista resta calda e tra gennaio e giugno un tentativo i bianconeri lo effettueranno. Provarci, però, non significa sempre riuscirci. Soprattutto se, come nel caso di Tchouameni, potenze del calibro di Chelsea, Liverpool, City e Real Madrid nei prossimi mesi trasformeranno l’attuale interesse in un’offensiva vera e propria. Il rischio è concreto, specie in caso di asta multimilionaria con incremento del prezzo oltre i 40-45 milioni. Per tutti questi motivi la Juventus, seppur in questo momento si trovi ancora in pole position per il monegasco grazie all’ottima semina, continua a lavorare anche su possibili alternative.

    Juve, gli obiettivi per il centrocampo

    Nella “lista centrocampisti”, oltre al pallino Tchouameni e alle due opportunità in odore di svincolo estivo (Witsel e Zakaria), figura sempre il nome di un giovane-vecchio pallino. Quel Ryan Gravenberch dell’Ajax nel mirino juventino da almeno due anni e fresco di candidatura tra i 20 finalisti del Golden Boy, lo storico premio di Tuttosport che negli anni è diventato il più importante riconoscimento internazionale per i talenti Under 21. In attesa del voto della giuria composta dai 40 giornalisti delle più prestigiose testate europee, alla Continassa continuanno a tenere le antenne dritte sul giocatore anche grazie all’ottimo rapporto con l’agente Mino Raiola. […] La Juventus c’è e monitora: il profilo, del resto, sarebbe perfettamente in linea con il progetto varato in estate. Gravenberch è giovane, ma con già una buona esperienza in Champions League.

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    Camavinga, Tchouameni e Kamara: gli intrighi di mercato girano al centro

    Dal passaggio al Real del talentino del Rennes a costo zero, al possibile obiettivo della Juve fino al nome nuovo che potrebbe sbarcare in Italia… Il trucco c’è e si vede, è sempre una questione di soldi. Mettiamo in parallelo due intriganti storie di calciomercato, ci trasferiamo in Francia dove i talenti abbondano e se li fanno pagare molto bene. Il ruolo di riferimento ci porta a centrocampo, reparto ricercatissimo al punto che le stelline in questione costano ancora di più. Edoardo Camavinga, classe 2002 di origini angolane, si è trasferito al Real proprio nell’ultimo giorno di agosto per 31 milioni più bonus. LEGGI TUTTO

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    Juve, Pogba dici sul serio? Il nome caldo è Tchouameni

    TORINO – Prima i cuoricini, poi le parole d’amore. Il ritorno di Paul Pogba a Torino ha i contorni rosa di un incontro più o meno casuale  ra due ex che non sono ancora riusciti a dimenticare la loro storia. Così, sul prato dello stadio dove è sbocciato campione in bianconero, giovedì sera il francese ha detto: «Parlo sempre con i miei ex compagni alla Juventus. Ma ora sono a Manchester, ho ancora un anno di contratto, poi vedremo… Ma a Torino sto sempre bene». Una dichiarazione  che ha mandato in fibrillazione milioni di tifosi che ancora lo rimpiangono. Anche perché mentre da Manchester fanno trapelare notizie di una trattativa per il rinnovo molto ben avviata e descrivono un Pogba di nuovo innamorato dei Red Devils, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, Pogba non ha esattamente garantito che resterà all’Old Trafford e che il rinnovo è una formalità. «Ho ancora un anno di contratto a Manchester, poi  vediamo…» è una dichiarazione che lascia aperti molti scenari. E l’ipotesi di un divorzio è sempre una delle più probabili. E poi? Il ritorno alla Juventus? No. O quanto meno “ni”. L’operazione Pogba è difficile, anzi difficilissima, nonostante l’affetto reciproco e la necessità, per la Juventus, di inserire un centrocampista con le sue caratteristiche nella rosa. Ma non con il suo stipendio. Anche se Pogba si libererà a  parametro zero il prossimo 30 giugno, chi  lo vorrà ingaggiare dovrà prendere in considerazione un ingaggio di almeno 15 milioni netti a stagione che con il decreto crecita non diventano 30, ma superano i 20. Una cifra che, in questo momento storico, la Juventus non sembra intenzionata a  spendere per un ingaggio, anche se si tratta di Paul Pogba.[…]

    Juve, l’obiettivo a centrocampo è Tchouameni

    Ma, attenzione, non c’è solo Pogba nei piani bianconeri e giovedì sera, sul prato dell’Allianz Stadium, c’era un osservato molto speciale. Aurelien Tchouameni, centrocampista del Monaco, sul quale la Juventus ha messo gli occhi fin da gennaio, resta un grande obiettivo. Ha giocato soltanto l’ultimo quarto d’ora più recupero, ma gli osservatori e i dirigenti della Juventus lo conosco bene. Tchouameni ha caratteritiche diverse, ma ha 21 anni e uno stipendio ancora del tutto compatibile con i parametri juventini (attualmente intorno al milione di euro).

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    Juve, senti Van Gaal: “De Ligt è risorto”

    TORINO – Deve ancora conquistare definitivamente la fiducia di Louis van Gaal, ma  qualcosa è cambiato per Matthijs de Ligt. Nella Juventus oggi, nella Nazionale dei Paesi Bassi un domani. Alla vigilia del match con la Lettonia il selezionatore oranje ha adoperato parole importanti per il giovane difensore centrale bianconero: «De Ligt è  risorto dalle tenebre. L’ho visto giocare nelle ultime  due partite, ha messo in evidenza progressi reali: sono molto contento». Il ct  è molto contento, ma non scardina le gerarchie finora  tracciate. Come è capitato anche ieri sera, a Riga: «Per De Ligt si sta avvicinando  sempre di più il momento di giocare di nuovo, ha però un concorrente incredibile come Stefan de Vrij, che ha  fatto grandi cose nelle ultime tre partite. De Vrij è in forma, ma De Ligt sta tornando dall’oscurità».

    De Ligt e la cura Allegri

    Parole che segnano una cesura rispetto a quanto sosteneva pochi mesi fa, nel pieno dell’Europeo, un personaggio dal nome pesante come Marco van Basten «De Ligt è andato in Italia per imparare a difendere, ma non mi sembra che abbia imparato molto alla Juventus». La critica era arrivata dopo la prestazione negativa al debutto contro l’Austria, lo stesso bianconero aveva rafforzato le convinzioni dell’ex grande centravanti con la banale espulsione incassata contro la Repubblica Ceca: una volta rimasta in dieci, l’Olanda era stata mestamente eliminata agli ottavi di finale. Una lezione che De Ligt ha mandato a memoria, cominciando dal mettersi a disposizione di Massimiliano Allegri. Gli anni della prima esperienza in bianconero del tecnico erano stati dettati da cinque scudetti consecutivi ottenuti con altrettante difese meno battute in campionato.

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    Da Romero a Vignato: ci sono 7 'italiani' nella lista del Guardian dedicata agli U17

    Come ogni anno l’attesissima classifica dei migliori 60 giocatori destinati a diventare maggiorenni nel corso della stagione in corso è stata pubblicata dal The Guardian che quest’anno ha voluto premiare i nostri campionati Primavera e Under 17 con ben 7 giocatori tesserati per i nostri club di cui due italiani. Ecco chi sono i 2004 selezionati e i loro profili.Il più chiacchierato è sicuramente il fantasista della Lazio, Luka Romero il nuovo Messi (soprattutto per la somiglianza fisica), prelevato quest’estate da Tare e Lotito dal Maiorca e già elogiato pubblicamente anche da Maurizio Sarri nelle prime conferenze stampa da Auronzo di Cadore.Trequartista e all’occorrenza seconda punta è anche Nikola Iliev strappato dall’Inter a club come Manchester United e Ajax per circa 500mila euro, cifra monstre per un giocatore della sua età. Fisico già importante, ha talento nell’ultimo passaggio e nel dribbling nello stretto.Samuele Vignato è probabilmente un giocatore più offensivo degli altri due. Molto più punta che trequartista oggi, sta facendo le fortune del Monza che ha creduto in lui nel momento del fallimento del Chievo Calcio, spendendo cifre importanti per soffiarlo a tutti i top club italiani. È il fratello dell’attaccante del Bologna Emanuel. LEGGI TUTTO

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    Parte l’asta per Vlahovic: la Fiorentina vuole 90 milioni. Ecco tutte le big in pista

    Dopo il no al rinnovo Commisso pronto a cederlo già a gennaio, specie se Mbappé farà partire il domino degli attaccanti. Le sirene della Premier, il progetto Juve e… Nelle amare parole di Rocco Commisso non c’è un domani per Dusan Vlahovic a Firenze. Dunque c’è aria di asta per il goleador che respinge il rinnovo con i viola. Il presidente addirittura si prepara a cederlo già al mercato di gennaio. E un recente contatto con la Juve dimostra che il prezzo è fatto: 90 milioni. Trattabili? Lo dirà il mercato… LEGGI TUTTO

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    Caso Donnarumma, Gigio chiama Juve

    «Sarà una grande sfida contro il Manchester City, una squadra fantastica». Così Ander Herrera, uno degli uomini più in forma del Paris Saint Germain, ha iniziato la sua conferenza stampa di avvicinamento al match clou di questa giornata di Champions League. Il centrocampista spagnolo ha inoltre evidenziato quanto «siamo consapevoli della pressione aleggia su di noi, perché a nessun’altra squadra d’Europa è richiesto di vincere obbligatoriamente la Champions». L’ultima frase rende chiaro quanto a Parigi la tensione sia altissima. I tifosi vogliono vedere trasposto sul campo l’infinito potenziale a disposizione di Mauricio Pochettino, che dopo l’inizio compassato manifestatosi nel pareggio di Bruges è adesso però obbligato a dimostrare qualcosa in campo. Il tecnico argentino ha messo però le mani avanti, esclamando: «Siamo ancora in una fase di costruzione. I fatti sono questi. Ora ci toccherà affrontare il City e il miglior allenatore del mondo, Pep Guardiola. Sia loro sia noi sogniamo di poter vincere la Champions». Più pompiere che incendiario, l’argentino non ha sciolto i dubbi sulla titolarità di Lionel Messi, con il quale va ricomposta una piccola incrinatura: «Leo sarà convocato ma non so se partirà dall’inizio. Deve adattarsi a una nuova squadra e a una nuova cultura. Ma con il passare del tempo sono sicuro che le cose andranno bene per tutti».

    Donnarumma dalla panchina anche con il City?

    Chi dovrebbe nuovamente accomodarsi in panchina è Gianluigi Donnarumma, apparentemente ancora fuori dalle dinamiche del club. La situazione potrebbe dunque spingere il suo agente Mino Raiola a cercare una rapida via di fuga, anche per il mercato di gennaio, con la Juventus come possibile destinazione. Sul fronte City, dopo la bella vittoria in campionato contro il Chelsea che ha permesso ai Citizens di prendersi una piccolissima rivincita sulla squadra di Tuchel dopo la cocente delusione rimediata nella finale di Champions dello scorso maggio, i ragazzi di Guardiola sono chiamati ad un’altra impresa non da poco: fermare il trio d’attacco più forte del mondo. Alla domanda su come arginare il trio Messi-Mbappè-Neymar, il tecnico catalano ha risposto con un secco: «Non lo so».

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