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    Da Messias a Zaccagni: è il mercato delle fiabe e dei colpi di scena

    L’ex Crotone non era la prima scelta del Milan per il ruolo di trequartista, così come all’ex Verona la Lazio preferiva Kostic. E invece… Ci sono storie che diventano fiabe, all’improvviso. Junior Messias al Milan più veloce della luce: un contatto alle 21 abbondante di lunedì che si trasforma in incontro, poi in un doppio incontro con tanto di firma. Mattia Zaccagni alla Lazio: la ricerca di un esterno offensivo purissimo porta gli uomini di Lotito sulle tracce di Kostic per un paio di mesi. LEGGI TUTTO

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    Juve-Ronaldo, brutto divorzio. Arriva l'offerta finale del City

    Oggi arriverà l’offerta del City e solo se dovesse essere provocatoriamente bassa verrà rifiutata. Cristiano Ronaldo è molto più che a un passo da Manchester, dove consumerà un altro tradimento, nei confronti degli amati (?) tifosi dello United. La Juventus si aspetta di incassare una cifra che si avvicini il più possibile ai 28,8 milioni, residuo dell’ammortamento di CR7 sul bilancio bianconero. Ieri era circolata la voce di un’offerta da 25 milioni pronta a essere formalizzata. La voce ha trovato qualche riscontro, ma l’offerta non è arrivata. Se arrivasse oggi potrebbe essere quella giusta.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO

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    Juve, Kaio Jorge oggi si presenta

    TORINO – Dunque, ricapitolando: Cristiano Ronaldo attende notizie da Manchester per un eventuale cambio di casacca immediato. Paulo Dybala le attende dalla Juventus per il rinnovo di un contratto che scadrà tra meno di un anno. Alvaro Morata è ancora una volta, la seconda di fila, alla Juventus in prestito annuale (anche se c’è un diritto di riscatto che a questo punto converrà esercitare).Guarda la galleryKaio Jorge alla Juve: ha scelto il 21 di Zidane, Pirlo e Dybala

    La presentazione di Kaio Jorge

    Chi è dunque, paradossalmente, l’unico “pilastro” dell’attacco bianconero, con le sue buone garanzie per il futuro? Kaio Jorge, arrivato dal Brasile da una manciata di giorni e con zero presenze all’attivo, nonché bloccato per un infortunio muscolare che da previsioni sarà smaltito in un mesetto circa. Il 19enne prelevato dal Santos, però, ha potenzialità enormi e la Juventus è convinta che potrà mettersi in mostra quanto prima e continuare a farlo per lungo tempo. Gli uomini di mercato lo seguivano infatti da tempo e pur di averlo, previa missine ad hoc in Brasile, hanno superato diverse difficoltà durante le trattaive superando la concorrenza di parecchi club, tra cui il Milan. Oggi il giocatore si presenterà ufficialmente, in quanto protagonista della sua prima conferenza stampa da juventino.

    Guarda la galleryRonaldo, sorrisi Juve. Allegri studia Kaio Jorge LEGGI TUTTO

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    Ricci si ribella: “Dalla Nazionale al campetto, sono svincolato e non lo merito”

    Il regista ex Spezia e un mercato al contrario: convocato a marzo in azzurro da Mancini, oggi si allena da solo e aspetta una chiamata. “Delusione e impazienza: voglio giocare, voglio tornare in campo prima possibile”Dove è finito Matteo Ricci? “Sono a Roma, casa mia. Quartiere Talenti, zona nord. Mi alleno ogni giorno con un amico preparatore e aspetto che il telefono mi porti la bella notizia. È un periodo molto difficile, non lo nego. E se poi ripenso a quello che è successo a marzo, alla Nazionale…”. LEGGI TUTTO

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    Juve: Dragusin esce, De Sciglio resta

    TORINO – Due acquisti Massimiliano Allegri ha deciso di farli ripescando due giocatori di rientro dai prestiti. Più che il mercato – qualche offerta c’era – è stato il Conte Max a voler trattenere a Torino Mattia De Sciglio (ultima stagione a Lione) e Daniele Rugani , reduce da sei mesi a Cagliari e altrettanti a Rennes. Il tecnico della Juventus si terrà stretti due giocatori che conosce a memoria, anche se la loro situazione contrattuale è profondamente diversa. De Sciglio, pupillo storico di Max, ha un accordo in scadenza il 30 giugno 2022, mentre Rugani è legato alla Juventus fino al 2024 e con un ingaggio che un po’ ha spaventato i club potenzialmente acquirenti. Il discorso è valido soprattutto in Italia dove la Fiorentina e il Napoli in tempi distinti hanno provato a sondare il terreno con il club bianconero, ma la risposta è stata sempre la stessa: l’ex Cagliari non si muove perché la cessione di Merih Demiral all’Atalanta gli ha consentito di scalare una posizione nelle gerarchie dietro agli intoccabili Matthijs de Ligt , Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci . E poi se esiste un giocatore che non crea problemi se non gioca titolare, costui è proprio Rugani. Quanto a De Sciglio, l’esperienza in prestito al Lione non ha avuto seguito malgrado in coda all’ultima stagione sembrasse chiara l’intenzione dell’ex milanista di rimanere in Francia. Non è stato così e il ritorno di Allegri al timone della Juve ha agevolato le cose: Max è perfettamente consapevole del fatto che De Sciglio sia un elemento utile su entrambe le fasce e sempre pronto quando necessario. Mattia sarebbe adatto a sostituire Juan Cuadrado o Danilo schierati sulla corsia destra e anche Alex Sandro sulla sinistra. 

    Juve, Dragusin in uscita

    La scelta di puntare sui rientranti De Sciglio e Rugani ha portato come conseguenza quella di sacrificare due giovani come Radu Dragusin e Luca Pellegrini , rientrato alla Continassa dopo una stagione al Genoa. L’ex romanista, domenica in panchina a Udine per il debutto in campionato della squadra di Allegri, è pronto a rifare le valigie. Alla Continassa stanno valutando diverse opzioni per il laterale sinistro: qualche sondaggio è arrivato anche dall’estero. Dovrebbe restare in Italia, invece, Dragusin.

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    Juve, ecco il perché del no a Donnarumma

    Perché la Juventus non ha preso Gigio Donnarumma, libero a parametro zero? L’interrogativo è stato sul podio delle domande di un estate di mercato fiaccata dalla crisi economica. E domenica, quando Wojciech Szczesny viveva il suo personale incubo sportivo, è certamente salita sul gradino più alto. Per rispondere bisogna prima ricostruire i fatti. In un primo momento, diciamo all’inizio della primavera, c’erano stati degli abboccamenti tra Fabio Paratici e Mino Raiola. Qualcosa era stato apparecchiato e, anche nel giro azzurro, si chiacchierava fitto di un futuro bianconero per il numero uno di Roberto Mancini. Poi Paratici ha lasciato la Juventus e la trattativa si è sgonfiata.Guarda la galleryDa Ronaldo a Dybala, ecco cosa guidano i giocatori della Juve LEGGI TUTTO

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    Torino, i segnali di svolta vera e lo spirito di Belotti: subito i rinforzi giusti

    TORINO –  Nel mix, davvero variegato e contrastante, di reazioni alla prima uscita (e alla prima fregatura) del Toro di Juric in campionato, ce n’è una che domina per distacco: perché, nell’arco di quei 95 minuti di  speranze e frustrazioni, è venuta almeno una volta in mente a ogni spettatore: cosa sarebbe successo – ma soprattutto: come sarebbe finita la partita con l’Atalanta – se Vagnati avesse dato al tecnico croato i due/tre/quattro rinforzi di ruolo richiesti? Non Pelé e Maradona, eh; manco Messi, che pure era finalmente tornato sul mercato prima che il Psg lo soffiasse a Cairo («purtroppo non è in vendita» celiò il presidente un paio di estati fa). Un mediano di personalità e piedi decenti da affiancare a  Mandragora; un trequartista nato tale e non un riciclato alla Linetty, un’incognita alla Verdi , un ordinario alla Lukic, un mazzolatore come Rincon, un impalpabile come Baselli; un attaccante che  non sia un’altra prima punta (Jurix  dixit, con riferimenti a Sanabria e Zaza) e sappia integrarsi a Belotti; un difensore che compensi a perdita di Nkoulou, la partenza di Lyanco, le amnesie di Izzo, i limiti di Djidji, la giovinezza di  Buongiorno e non renda obbligatorio l’impiego di Rodriguez a  supporto di Bremer, l’unico di retroguardia oggi davvero affidabile  a 360 gradi. Già così il Toro avrebbe meritato non solo di non perdere, ma addirittura di vincere. Lo ha ammesso perfino Gasperini. Ora, se giammai è il caso di  esaltarsi o anche solo illudersi  per quanto di buono visto sabato- alla fine della fiera il Torino  ha comunque iniziato perdendo in casa) esattamente come aveva finito – mai come stavolta suona fuori luogo perseverare nel catastrofismo a prescindere. È certo legittimo lo scetticismo di tantissimi tifosi ustionati, da corsi e ricorsi  sempre terribilmente simili e urticanti, ma quanti hanno recensito lo stesso film già girato da Giampaolo & C. o non hanno guardato la partita oppure sono accecati dalla prevenzione, comprensibile ma in questo caso ingenerosa. Non per la società, sia chiaro, visto che le responsabilità dello sfascio degli ultimi anni è giusto che sempre lì ricadano, ma per i  segnali di gioco, di atteggiamento, di ritmo, di approccio al match, di  gestione delle difficoltà, di reattività e propositività.Guarda la galleryTorino beffato al 93′: Piccoli regala il successo all’Atalanta LEGGI TUTTO

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    Clamorosa idea di scambio last minute: Paratici su McKennie, Ndombele per la Juve!

    TORINO – Irrompe Fabio Paratici nel mercato della Juventus. L’ex dg bianconero, ora uomo mercato del Tottenham, si è fatto avanti per Weston McKennie, una delle sue tante intuizioni di scouting realizzate negli undici anni a Torino. Paratici aveva scovato il centrocampista americano seguendo la Bundesliga durante il primo lockdown e alla fine, visto il muro della passata stagione del Sassuolo per Manuel Locatelli, aveva deciso di affondare con un blitz dei suoi. A distanza di un anno la Juventus ha ingaggiato l’azzurro e la posizione di McKennie è segnalata in bilico. Così Paratici ha bussato alla porta dell’ex braccio destro Federico Cherubini, diventato il suo successore alla Juventus, per verificare la situazione del jolly statunitense. Il Tottenham cerca una mezzala, ma per fargli spazio vorrebbe prima vendere qualcuno. Ecco perché Paratici, nei contatti avuti con Cherubini, ha proposto uno scambio di centrocampisti: Tanguy Ndombele, già trattato dalla Juventus quando il francese giocava ancora nel Lione, per McKennie. Al momento è un’idea. Paratici e Cherubini ne stanno discutendo e, stando a quanto filtra dai salotti del mercato, per il momento ad avere maggiori dubbi sembra essere proprio la Juventus.Guarda la galleryUdinese-Juve, così giocherebbe Allegri senza Ronaldo LEGGI TUTTO