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    Pjanic è ostaggio di Ramsey. La Juve non può avere entrambi

    Miralem Pjanic aspetta, perché tanto non può fare molto altro a Barcellona di questi tempi. Ronald Koeman continua a tenerlo ben oltre i margini del suo progetto, mandandogli chiari segnali: se vuoi giocare, devi farlo altrove. E il fatto che Massimiliano Allegri gli abbia fatto capire che lo accoglierebbe a braccia aperte, alimenta la speranza nel regista bosniaco che, pure lui, tornerebbe di corsa alla Juventus, dopo un anno d’inferno in Catalogna. Peraltro, non sono mancati i contatti fra il suo agente Fali Ramadani e la Juventus, altro fattore importante. Il problema, tuttavia, è che fra Pjanic e il club bianconero si è messo Aaron Ramsey.Guarda la galleryJuve, Allegri e la super coppia Ronaldo-Dybala

    Se Ramsey rimanesse alla Juve, per Pjanic non ci sono possibilità di tornare

    Se il centrocampista gallese rimanesse alla Juventus, per Pjanic non ci sono possibilità di tornare. Questione di liste (la rosa della Juventus è già molto abbondante e qualcuno potrebbe rimanere fuori dalla Champions, per esempio, anche solo con l’arrivo di Locatelli) e questione di stipendi, perché Ramsey guadagna circa 15 milioni lordi e Pjanic, pur con un eventuale (ma per ora non garantito) aiutino del Barcellona, peserebbe per 12. O l’uno o l’altro. E in questo momento alla Juventus c’è Ramsey, che ha già ampiamente fatto capire alla società che non ha intenzione di abbandonarla. Soprattutto se le alternative sono club di seconda fascia della Premier League. Ramsey lascia la Juventus solo per una squadra di blasone e possibilità di vincere equivalenti. E quel tipo di squadra, al momento, non è interessata a Ramsey.

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    Ronaldo, la Juve, il Psg e l’obiettivo Mondiale: tra presente e futuro

    TORINO – Ora che Leo Messi s’è accasato al Paris Saint-Germain, vuoi vedere che l’emiro sta già pianificando quello che nessuno avrebbe mai immaginato? Riunire sotto la Tour Eiffel i due colossi del calcio mondiale, la Pulce e Cristiano Ronaldo: cose da pazzi, verrebbe da commentare, se non fosse che nell’estate 2022 scadrà il contratto del fuoriclasse portoghese con la Juventus. E insomma: se il Psg ha preso l’argentino a parametro, perché non dovrebbe farcela con il penta Pallone d’Oro, tanto più che fino a qualche giorno fa l’accostamento tra CR7 e il Paris era dato quasi per scontato nel gossip di radiomercato? Al netto dei punti interrogativi, dalla Spagna alla Francia prima di sconfinare nella Germania, fioccano le indiscrezioni su ciò che Ronaldo farà una volta che l’esperienza bianconera avrà fine. Intanto, al netto di eventuali sorprese di mercato e del fatto che quest’anno le rotazioni di Massimiliano Allegri (magari in stile Zinedine Zidane ai tempi del Real Madrid) dovrebbero coinvolgere anche lui (che probabilmente non la prenderà benissimo), c’è la ragionevole certezza che Cristiano non si muoverà da Torino.Guarda la galleryJuve, Allegri e la super coppia Ronaldo-Dybala

    Ronaldo, il futuro è già adesso

    Il futuro resta un’ipotesi, ma il futuro è già adesso, considerate le voci sul destino di Ronaldo al termine del quadriennio in bianconero. Il Paris Saint-Germain sul tema è sempre molto caldo e l’avvento di Messi non ha ridotto le capacità di spesa del presidente Nasser Al-Khelaifi. Tanto più che il richiamo dei Mondiali in Qatar nell’autunno 2022 resta fortissimo e nei piani del campione c’è l’ambizione di condurre il Portogallo a una cavalcata indimenticabile. La pista parigina è dunque la più sponsorizzata da chi conosce bene le strategie del Psg e anche l’agente Jorge Mendes, che sa fare benissimo il suo lavoro, ha avuto vari contatti per sondare il terreno durante l’estate, a margine ma non troppo da Euro 2020. Non se n’è fatto nulla, ma è possibile che se ne riparli, a meno che Cristiano non manifesti esplicitamente il desiderio di tornare subito a Lisbona, nel suo Sporting che lo riaccoglierebbe a braccia spalancate. La sensazione è che il ritorno a casa sia una destinazione quasi scritta nel suo futuro, ma ad oggi CR7 si sente ancora lontano dalla prospettiva di apporre una firma sull’ultimo contratto della sua carriera professionale. Al tempo stesso non sembrano decollare né le alternative esotiche, legate a un presunto trasferimento in un club della Major League Soccer americana, né soluzioni a loro modo eccentriche come l’Estremo Oriente o gli Emirati Arabi.

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    Guarda la galleryLocatelli e il cane che significa Juve, da Chiesa a Bonucci FOTO LEGGI TUTTO

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    In Spagna: “Messi, clamorosa proposta in extremis del Barcellona”

    BARCELLONA – “Messi e il Barcellona hanno trattato fino all’alba un’offerta arrivata dopo gli addii”: è l’indiscrezione del media catalano Betevé, che racconta di un tentativo in extremis della dirigenza blaugrana per trattenere la Pulce dopo gli addii e la rottura. Fonti vicine al giocatore e al club avrebbero già smentito e la notizia non avrebbe trovato conferme, con l’argentino sempre più vicino al Psg.
    Betevé: “Rilancio del Barcellona per Messi”
    Il CEO del Barcellona, Ferran Reverter, avrebbe chiamato il padre dell’argentino, Jorge Messi, per un clamoroso affondo disperato dell’ultimo minuto, così sarebbe andata nella notte tra lunedì e martedì, con la trattativa che sarebbe stata condotta fino all’alba. Nessun riscontro, Messi rimane a un passo da Parigi con un contratto annuale da quasi 40 milioni di euro.
    La smentita
    La smentita alla notizia che il Barcellona avrebbe fatto un ultimo tentativo arriva tramite il “Mundo Deportivo”, la testata catalana che scrive di aver consultato in proposito “una fonte vicina al presidente Joan Laporta”, la quale ha “smentito categoricamente” il tentativo in extremis. LEGGI TUTTO

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    Juve e Ronaldo più vicini: con Messi al Psg cade l’ultimo dubbio

    TORINO – “Con il Paris Saint-Germain di mezzo un margine di imprevedibilità è bene tenerlo, ma è ormai ridotto al minimo”. Lo scrivevamo su Tuttosport di mercoledì, dopo aver spiegato come l’acquisto di Kaio Jorge rappresentasse un’ulteriore indizio, dopo le parole sempre più sicure di Federico Cherubini, Pavel Nedved e Massimiliano Allegri, della permanenza di Cristiano Ronaldo in bianconero: perché, da inizio estate, il brasiliano era il primo obiettivo per completare un attacco ancora forte di CR7 e perché, occupando l’unico posto da extracomunitario libero della Juventus, complicava decisamente l’eventuale ricerca di un sostituto del fuoriclasse portoghese. Tanto più che in questo caso il primo della lista era un altro brasiliano, Gabriel Jesus. La Juventus avrebbe potuto (e potrebbe) liberare un altro posto cedendo un extracomunitario all’estero, ma se avesse pensato di doverlo probabilmente utilizzare per un’operazione fondamentale come rimpiazzare Ronaldo non lo avrebbe già occupato con Kaio Jorge.Guarda la galleryMessi verso il Psg. Ecco la probabile formazione di Pochettino è stellare!

    Messi verso il Psg e la Ligue 1

    IL FATTORE MESSI – Restava, si scriveva, un piccolo margine di incertezza legato alla possibilità che il Psg sfruttasse tutta la sua forza economica per un improvviso assalto a CR7. Margine che probabilmente sarà spazzato via a breve. Perché il Paris Saint-Germain l’assalto lo sferrerà quasi certamente al neo svincolato di lusso Lionel Messi, che d’altra parte voleva trasferirsi a Parigi già un anno fa, quando era in rotta con l’allora presidente blaugrana Josep Bartomeu e chiese di poter sfruttare l’opzione che secondo lui gli consentiva di liberarsi a un anno dalla scadenza. La rivoluzione nel Barcellona, con il ritorno di Joan Laporta alla guida del club, aveva fatto cambiare idea alla Pulce, ma l’impossibilità per il Barça di rinnovargli il contratto (ne parliamo nella pagina a fianco) lo spinge di nuovo a Parigi dall’amico Neymar, con il quale si era trovato a meraviglia a Barcellona. Tanto più che i 117 milioni appena spesi dal Manchester City per Jack Grealish sembrano chiudere la strada che porta da Pep Guardiola, come ammesso dallo stesso tecnico catalano.

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    Guarda la galleryBonucci e Chiellini blindano la Juve, davanti ci pensa Dybala LEGGI TUTTO