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    Lo strano destino di Chiellini e Messi: capitani, vincitori… e “disoccupati”

    Dopo l’Europeo l’azzurro tratta per continuare con la Juve, Leo ha l’accordo con il Barça per dimezzarsi lo stipendio. Ma nessuno dei due ha firmato…Capitani, campioni e disoccupati, in attesa di firmare contratti più o meno definiti, ma non ancora chiusi. Lo strano destino di Giorgio Chiellini e Leo Messi, i “grandi vecchi” dell’Italia campione d’Europa e dell’Argentina vincitrice della Coppa America. LEGGI TUTTO

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    Locatelli insiste: solo Juve. Imminente il terzo summit

    TORINO – Quello di Manuel Locatelli non è un colpo di fulmine improvviso. È un sogno che coltiva da tanti anni e che, già dodici mesi fa, è stato a un passo dal realizzare. Il 23enne centrocampista del Sassuolo ha in testa soltanto la Juventus e continua a ribadirlo a tutte le persone che gli sono vicino. Tanto che il messaggio, oltre che a Juventus e Sassuolo, sembra arrivato forte e chiaro anche Inghilterra. L’Arsenal non si è ancora ritirata ufficialmente dalla corsa al campione d’Europa e per il momento è anche il club che ha presentato l’offerta più allettante al club della famiglia Squinzi: 40 milioni. Intanto, però, i Gunners non stanno di certo ad aspettare con le mani in mano e continuano lo shopping. A inizio settimana, infatti, è stato ufficializzato l’acquisto di Albert Sambi Lokonga, 21enne centrocampista belga, arrivato dall’Anderlecht per una cifra complessiva, tra fisso e bonus, superiore ai venti milioni. La tesi più gettonata nei salotti della Premier League è che l’affondo su Lokonga sia la conseguenza dei tentennamenti di Locatelli. Se l’Arsenal abbandonerà l’azzurro, si capirà a breve. Per il momento il Sassuolo non ha ricevuto segnali in questo senso. Arsenal o non Arsenal, comunque gli emiliani hanno capito perfettamente la scelta del giocatore e, visti gli ottimi rapporti con lui e con il club bianconero, si continua a lavorare per accontentarlo.Guarda la galleryJuve, Demiral torna e porta entusiasmo. Cherubini alla Continassa

    Il nuovo incontro tra Juve e Sassuolo

    TERZO SUMMIT – Proprio per questo l’accoppiata dirigenziale del Sassuolo Carnevali-Rossi, pur non accettando la prima offerta bianconera (prestito biennale con diritto di riscatto che diventa obbligo in caso di Champions per una cifra complessiva inferiore ai 40 milioni), non hanno salutato il dg juventino Federico Cherubini con un “non se ne fa nulla” dopo il vertice di venerdì scorso a Verona. Tutt’altro.

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    Gigio, Ramos e quel fantasma chiamato “scadenza di contratto”

    È il fenomeno dell’estate e una delle conseguenze della crisi. La promessa, per calciatori e procuratori, è quella di un ingaggio più ricco C’è fantasma che si aggira per l’Europa del calcio. Si chiama “scadenza di contratto”. È un fantasma curioso: a volte la sua apparizione può fare accapponare la pelle, altre volte invece può essere messaggero di buoni affari. LEGGI TUTTO

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    Il paradosso di De Paul: ricca cessione ma per l'Udinese sarà minusvalenza

    L’argentino, protagonista alla Coppa America, era stato oggetto di una rivalutazione a bilancio da 50 milioni. Effetto patrimoniale comunque positivo. Come per Musso Rodrigo De Paul, subito dopo la conquista della Coppa America giocata da protagonista, è volato a Madrid per firmare il contratto con l’Atletico. Si tratta, al momento, della seconda cessione più remunerativa per un club italiano in questo mercato condizionato dalla pandemia, dopo quella di Hakimi dall’Inter al Psg (68 milioni più 3 di bonus). Ma per l’Udinese si tradurrà in una minusvalenza a bilancio. Così come per Musso. LEGGI TUTTO

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    Juve, c’è il nodo Ramsey: non trova squadra

    TORINO – Otto milioni di euro netti all’anno. Già, non sono solamente i 7 noti a tutti, quelli che rappresentano l’ingaggio base, ma va aggiunto un milioncino di bonus. I classici premi che non guastano mai. Lo stipendio, centesimo più centesimo meno, di Aaron Ramsey fa riflettere il popolo juventino, soprattutto se confrontati con il rendimento offerto dal centrocampista gallese nel corso delle due stagioni torinesi.

    Ramsey si è integrato poco nel calcio di Sarri e Pirlo

    Era arrivato come colui che con qualità ed esperienza avrebbe potuto/dovuto far svoltare la squadra. Eppure al netto della fragilità dei suoi muscoli soggetti a frequenti infortuni, rimane forte la sensazione che il mancato impatto di Ramsey sui destini bianconeri dipenda da altro. S’è integrato poco, l’ex Arsenal, nel calcio di Maurizio Sarri prima, di Andrea Pirlo poi. E il ko al bicipite femorale maturato in Europa League contro il Napoli nell’aprile 2019 (Aaron era ancora un Gunner) ha davvero stoppato la sua ascesa.

    La morale, se c’è? Detto che Ramsey in avvio di Europeo non ha pronunciato parole carine sui bianconeri, adesso il gallese rischia di rivelarsi un peso a livello tecnico – Massimiliano Allegri non lo vedrebbe granché nella sua idea di Juve – e di sicuro il suo lauto ingaggio è un freno a eventuali nuovi investimenti, che ci saranno (per Manuel Locatelli, soprattutto) ma ridurre il monte stipendi resta un obiettivo alla Continassa.

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