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    Arthur, retroscena Barcellona: “Un giocatore si è opposto al ritorno”

    Lo spogliatoio del Barcellona avrebbe impedito l’arrivo di due giocatori durante lo scorso mercato invernale: lo ha rivelato il podcast ‘Barça reservat’ di Catalunya Ràdio. Xavi voleva rinforzare la rosa con un centrocampista di buona tecnica e abile nell’ultimo passaggio oltre che con un terzino destro che potesse giocare come difensore centrale. Per il centrocampo avrebbe pensato a un calciatore che conoscesse la società e che stesse giocando poco, per cui avrebbe candidato Arthur. 

    Busquets e Dembélé, veti su Arthur e Pavard al Barcellona

    Sergio Busquets, capitano del Barca, avrebbe però sconsigliato di ingaggiare il centrocampista brasiliano. Perché? Il capitano avrebbe puntualizzato che Arthur aveva condotto una vita disordinata durante la sua permanenza al Barcellona e che non sarebbe stato un buon esempio per i giovani. Altro veto sarebbe stato posto su Benjamin Pavard su suggerimento del connazionale Ousmane Dembélé che avrebbe evidenziato che Pavard è un giocatore conflittuale che crea problemi nello spogliatoio. Come noto, Arthur è poi rientrato alla Juve dal prestito al Liverpool ed è stato girato alla Fiorentina mentre Pavard è finito all’Inter mentre il Barcellona ha preso in prestito l’ex bianconero Cancelo. LEGGI TUTTO

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    Da Taremi a David: come cambiano le strategie delle big dopo l’addio al Decreto Crescita

    L’abolizione dello sconto fiscale per i calciatori acquistati dall’estero cambia i piani di diversi club. Ecco come si può evolvere il mercato

    Taremi, Hojbjerg e David. L’alt è improvviso, i lavori si fermano subito per i talenti stranieri più cercati per gennaio. La notizia della riforma del Decreto Crescita, con l’abolizione dello sconto fiscale per chi arriva da oltre frontiera, è un pugno in faccia a tante trattative appena avviate dopo la sbornia estiva. LEGGI TUTTO

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    Berardi in formato Nazionale infiamma il mercato: la Juve ci prova ancora

    Il fantasista del Sassuolo sta dando spettacolo anche in azzurro e attira di nuovo le attenzioni delle big, bianconeri in primis ma non solo

    Altri due gol con la maglia della Nazionale per mandare un messaggio… alla Juventus. Domenico Berardi è stato il grande protagonista della vittoria dell’Italia contro Malta e magari nel mercato di gennaio il suo nome sarà di nuovo tra i più gettonati. Già due mesi fa è stato vicino a lasciare il Sassuolo e ad approdare a Torino, sponda bianconera naturalmente.  LEGGI TUTTO

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    Mercato Juve, non solo Sudakov: il nome nuovo che segue Giuntoli

    La Juventus è sempre attiva sul mercato, soprattutto quello che riguarda i giovani. Sul taccuino di Giuntoli sarebbe finito Sudakov, giovane promessa che milita nello Shakhtar Donetsk .Georgiy Sudakov è un giocatore che la Juventus sta seguendo già da tempo, addirittura le prime segnalazioni sono arrivate due anni fa. “É un giocatore molto offensivo, quindi un calciatore diverso da Pogba che può essere utile un domani per avere una caratteristica tattica differente. Trattare con lo Shakhtar Donetsk. è sempre molto complicato ma sicuramente Sudakov piace sia a Giuntoli sia a Manna.
    Non solo Sudakov sulla lista della Juventus
    Non solo Sudakov, c’è anche un altro giocatore  tra gli osservati speciali dell’ultimo turno di Champions League tra lo Shakhtar e l’Anversa. L’osservatore che ieri era presente alla partita di Champions League degli ucraini ha visionato anche il centrocampista giovanissimo Arthur Vermereen. Il giocatore dell’Anversa è sul tacquino di tanti grandi club europei tra cui il Barcellona e il Milan che lo aveva seguito l’anno scorso. Si tratta di un classe 2005, che la Juventus è andata a vedere da vicino, un mediano bravo nell’interdizione ma anche nello sviluppo del gioco. Il suo attuale allenatore Van Bommel ha valorizzato bene Vermereen e lui avrebbe anche quasi le caratteristiche simili a quelle di Pogba. Prezzo? Siamo intorno ai 10-12 milioni di euro, poi se un domani dovesse esserci un’asta con una concorrenza di più club è ovvio che chi lo deve vendere potrebbe approfittarne. LEGGI TUTTO

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    Un buon mediano e l’idea del signor Giacchetti: così nacquero le comproprietà

    La divisione dei cartellini tra due società fu introdotta nel 1959 grazie a Dell’Angelo, centrocampista di talento che però a Firenze non avrebbe trovato spazio. E allora…

    Fine anni Cinquanta, l’Italia vive il miracolo economico, dopo la guerra sono tornate le speranze, il futuro non è più un vicolo stretto e buio, si ragiona in grande, ci sono finalmente i soldi (quelli del Piano Marshall). Le case si riempiono di elettrodomestici, si firmano le cambiali, ci s’indebita, ma poi verrà qualcuno a pagare… Anche il mondo del calcio è coinvolto in questo gigantesco circo consumistico: i presidenti spendono e spandono, comprano questo e vendono quello, promettono successi ai tifosi, e pazienza se non mantengono, l’importante è che la ruota giri e il pubblico corra negli stadi e nelle ricevitorie a giocare la schedina del Totocalcio. Sembra un Paese impazzito quello in cui nasce il primo vero calciomercato, con sede ufficiale all’Hotel Gallia di Milano, dirigenti di società in giacca e cravatta, belle donne in attesa nella hall, bicchieri di whisky e un desiderio irresistibile di essere ciò che non si è. E poi, lassù all’ultimo piano, in una suite da mille e una notte, c’era il Principe Raimondo Lanza di Trabia, proprietario del Palermo, abituato a ricevere i colleghi e a discutere di contratti completamente nudo, sdraiato nella vasca da bagno, mentre sorseggiava champagne. A lui, a Gipo Viani e al presidente della Spal Paolo Mazza si deve l’invenzione del calciomercato moderno. LEGGI TUTTO

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    I talenti crescono in provincia: Colpani e Henrique pronti al salto di qualità

    Ecco a chi interessano i gioielli di Monza e Sassuolo che stanno brillando in Serie A

    Andrea Colpani e Matheus Henrique sono divisi da un anno e mezzo d’età (il talento del Monza è nato nel maggio 1999, quello del Sassuolo nel dicembre 1997), ma sono accomunati dal grande inizio di stagione e da un mercato che nella finestra di gennaio, o più probabilmente in quella dell’estate 2024, li vedrà protagonisti. Perché le loro prestazioni non stanno passando inosservate e tanti club hanno bisogno di ragazzi con le loro caratteristiche, ovvero talento, senso del gol e corsa.  LEGGI TUTTO