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    Buffon, ecco dove può andare: c’è anche il Barça di Messi!

    TORINO – Meriterà uno Stadium pieno, appena sarà possibile. Che sia per una passerella in borghese prima di una partita, per un’amichevole tra la Juventus e la squadra con cui, forse, giocherà, oppure per un match d’addio al calcio, Gigi Buffon si merita il saluto di tutti i tifosi juventini che possono essere contenuti dallo stadio in cui lui ha dato un contributo decisivo a scrivere uno dei capitoli più entusiasmanti di oltre 120 anni di storia bianconera. […]

    Buffon e il futuro, spunta il Barça

    Di certo Buffon si è accorto che il ruolo di secondo delle ultime due stagioni non gli va più: «O smetto o se trovo una sistemazione che mi dà stimoli per giocare o per fare un’esperienza di vita diversa la prendo in considerazione». Una sistemazione sono pronti a offrirgliela Olympiacos, Eintracht Francoforte, Galatasaray, Dynamo Kiev e lo Sporting dove è cresciuto, e dove magari finirà la carriera, il suo amico Cristiano Ronaldo: «Ho un ottimo rapporto con lui, mi sta molto simpatico. Ha fatto un sacco di gol come sempre, però il singolo viene esaltato quando la squadra raggiunge traguardi importanti. Se non succede anche il singolo ne risente». Buffon potrebbe però trovarsi anche a dividere lo spogliatoio con il rivale di CR7, Leo Messi: perché anche il Barcellona sta pensando a Super Gigi, che però dovrebbe accettare di nuovo di essere il dodicesimo.

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    Buffon, l'annuncio: “A giugno lascio la Juve”

    TORINO – Buffon saluta la Juventus: “Il mio futuro è chiaro e delineato. Quest’anno si chiuderà in maniera definitiva questa bellissima e lunghissima esperienza con la Juve. O smetto di giocare o se trovo una situazione che mi dà stimoli per giocare o fare un’esperienza di vita diversa lo prendo in considerazione. Penso di aver dato tutto per la Juve. Ho ricevuto tutto e più di così non si può fare. Siamo arrivati alla fine di un ciclo ed è giusto che uno tolga il disturbo” ha dichiarato il portiere bianconeri in un’intervista a bein Sports. 
    Buffon, addio alla Juve: l’annuncio
    Buffon ha parlato anche della stagione, spiegando: “Ci è mancata continuità. Alla fine nelle partite che abbiamo giocato contro le prime 5-6 squadre della classifica spesso abbiamo vinto, ogni tanto pareggiato e alcune volte perso. Però ce la siamo sempre giocata alla pari. Invece contro le squadre meno blasonate abbiamo perso punti stupidi. Questo significa che sei una squadra che deve ancora crescere caratterialmente”.

    Sui Social: “È la fine del mio secondo tempo alla Juve”
    L’ex portiere del Psg si è espresso anche via social pubblicando una foto su Instagram con la seguente didascalia: “Ogni inizio ha anche una fine. E questa è la fine del mio secondo tempo alla Juve. Una decisione presa, maturata e comunicata già da mesi. Ma non una decisione facile. Perché non è facile tagliare questo cordone, qua dove c’è la mia storia, la mia gioia, le mie lacrime, la mia casa. Ma so che quel momento è arrivato. Non esiste un grazie grande abbastanza. Ho dato tutto. Ho ricevuto di più. Il tempo che verrà è tutto da scrivere. E da vivere. Sempre, fino alla fine”. LEGGI TUTTO

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    Juve, attesa Paratici: Cherubini c’è

    L’edizione digitale del giornale, sempre con teOvunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.Sempre con te, come vuoiABBONATI ORALeggi il giornale LEGGI TUTTO

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    De Ligt è incedibile: la Juve ha detto no a Chelsea e Barcellona

    TORINO – Un corteggiamento prima discreto, poi più insistente. Con sempre la identica risposta “no, grazie”. L’oggetto del desiderio è Matthijs de Ligt, le richieste sono arrivate – in ordine temporale – prima dalla Premier League, quindi dalla Liga. E se sulla prima avance ora si è chiarito chi l’avesse fatta (il Chelsea e non il Manchester United), sulla seconda si è subito saputo bene chi avesse bussato alle porte della Juventus. E si tratta proprio del club che, fino all’ultimo momento, aveva cercato di portare a casa il talento difensivo cresciuto nell’Ajax: ovvero, il Barcellona. La storia risale a due stagioni fa, quando la banda di ragazzini allenata da Erik ten Hag sfiorava la finale di Champions League, eliminata al penultimo atto dal Tottenam, dopo aver buttato fuori la Juventus ai quarti. All’epoca i blaugrana avevano conquistato cuore e prestazioni di Frenkie de Jong e avevano cercato di rinvigorire la tradizione olandese mettendo sotto contratto anche il “gemello” De Ligt. Un tentativo andato a infrangersi di fronte al gioco d’anticipo bianconero e alla determinazione del centrale, che aveva detto sì a un contratto quinquennale da 7 milioni e mezzo netti a stagione, con 75 milioni che avevano preso la via di Amsterdam e altri 10 e mezzo quella di Mino Raiola, agente del talento, sotto la forma di “oneri accessori”. LEGGI TUTTO