TORINO – Un affare per tutti. Ma proprio per tutti. Società interessate, giocatori coinvolti e, soprattutto, blianci correlati. È appunto valutando anche l’aspetto finanziario, per il quale i dirigenti di questo calcio moderno devono sempre avere un occhio di riguardo, che tra Torino e Inter è venuta l’idea di scambiarsi Izzo e Vecino. Il resto, cioè l’aspetto tecnico – e magari i risvolti positivi nei rispettivi spogliatoi -, per quanto importante, arriva dopo. I due club avevano pensato di concretizzare quest’operazione già nel mercato estivo ma ad un certo punto hanno voluto provare a vendere (bene) i rispettivi giocatori in esubero e poco graditi (tatticamente parlando, di sicuro) ai loro allenatori. La Fiorentina, la Roma (prima di chiudere per Smalling che ha concretizzato nell’ultima ora dell’ultimo giorno utile) e la Lazio avevano manifestato interesse per il difensore granata. L’Inter, dal canto suo, era in parola con il Napoli per Vecino, ma all’ultimo istante De Laurentiis si è defilato.
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Un affare per 2
Il centrocampista uruguaiano, infatti, è ancora in fase di recupero dopo l’intervento chirurgico al menisco. Sarà pronto per metà novembre. Così, subito dopo la chiusura del mercato, Vagnati e Ausilio, con il benestare di Cairo e Marotta, si sono dati appuntamento prima di dicembre per cercare di mettere a segno – cioè, appunto, a bilancio – una plusvalenza da 25 milioni: tale è la valutazione che le due società hanno deciso di dare ai propri giocatori. Uno scambio alla pari che comunque, al di là dell’aspetto economico, può portare anche vantaggi tecnici. Si sa che Izzo sarebbe l’ideale per la difesa a tre di Antonio Conte tant’è che il tecnico leccese lo avrebbe accolto volentieri già la scorsa estate. La stagione dei nerazzurri sarà particolarmente lunga e ricca di impegni importanti (in testa la Champions League) e uno come Izzo farebbe di sicuro comodo in prospettiva turnover. […]
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