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    Juve-Barcellona, si pensa ad un altro scambio: ecco tra chi

    TORINO – Il mercato è finito, ma i contatti continuano. A volte quello che non si concretizza in una sessione, può realizzarsi in quelle successive. È successo con Federico Chiesa, trasferitosi dalla Fiorentina alla Juventus con un anno di ritardo, e potrebbe ricapitare con Ousmane Dembele del Barcellona. Il 23enne esterno d’attacco francese è nei pensieri del dg Fabio Paratici da alcuni mesi. Juventus e Barcellona, prima a luglio e poi a fine settembre, hanno accarezzato l’idea di scambiarsi Dembele e Douglas Costa. Era un’ipotesi da ultimi giorni di mercato. Un piano b legato alle eventuali difficoltà nel cedere ad altre squadre il transalpino e il brasiliano. Alla fine Douglas è andato in prestito al Bayern e il suo ritorno in Baviera ha sbloccato l’operazione Chiesa, primo nome nella lista juventina. Dembele, invece, ha risposto “no, grazie” al Manchester United. L’ex Borussia Dortmund ha sperato fino all’ultimo di sbarcare a Torino nello scambio con il brasiliano. Non se ne è fatto nulla, però la situazione non è cambiata. Dembele, dopo le esperienze in Francia, Germania e Spagna, non ha intenzione di rinnovare con i catalani (scadenza 2022) e ha in testa l’Italia e la Juventus come prossime tappe.
    Juve, ecco dove può andare Sarri se si svincola

    Tutt’altro che incedibile
    Dalle parti del Camp Nou non si disperano, anzi: il francese è tutt’altro che incedibile. Da qui a gennaio (mercato invernale) o giugno possono cambiare tante cose, ma l’ipotesi Dembele-Juventus ha ottime possibilità di resistere. Stando a quanto filtra dalla Francia e dalla Spagna, continuano i contatti tra l’entourage dell’attaccante del Barcellona e i dirigenti della Continassa. Dembele in Catalogna non è esploso in tutto il suo talento e ha avuto non pochi problemi, non solo fisici (20’ in questa stagione; appena 9 presenze nel 2019-20). […]
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    Juve, ecco dove può andare Sarri se si svincola

    Il definitivo “Sarri… vederci e grazie”, insomma, è prossimo a concretizzarsi a detta del grande amico del tecnico toscano, Virgili. Sapendo un po’ come va il mondo (del calcio in particolare) e sapendo che l’esonero – ovviamente – non è scaturito in un clima da vogliamoci tutti bene, beh, è facile ipotizzare che Maurizio Sarri non pensi alla risoluzione del contratto solo in quanto filantropo e benefattore. Magari nemmanco in quanto (pur enorme) appassionato di calcio, di panchi- na e di allenamenti. Da un lato smania dalla voglia di tornare a fare il mestiere che ama (e che oggettivamente è bravissimo a fare) e dall’altro sa, giocoforza, che a breve potranno presentarglisi occasioni per tornare a svolgerlo ad alti livelli. Meglio ancora se in Italia: non dimentichiamo che il desiderio di riavvicinarsi alle sue terre d’origine è stato una concausa (dichiarata, peraltro) del divorzio dal Chelsea e dell’approdo alla Juventus, un’annata fa. Le indiscrezioni attorno al tecnico toscano sono già parecchie e si concentrano per lo più in centritalia, poco più su rispetto a quella Napoli in cui Sarri ha compiuto il grande salto. Le voci sono legate alla Fiorentina, ad esempio, squadra cui la famiglia Sarri è particolarmente legata.
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    “Sarri vuole allenare e si sta liberando dal contratto con la Juve”

    Amico, confidente e confessore prediletto. Aurelio Virgili, fiorentino e tifoso della Fiorentina, è l’uomo che ha ascoltato mille volte Maurizio Sarri sfogarsi di notte alle vigilie delle partite ed è anche il suo amuleto. Tanto che l’allenatore toscano in estate ha dedicato all’ex collega dei tempi in banca lo scudetto vinto con la Juventus. Virgili è uno dei pochi ad aver accesso al ritiro toscano di MS in questo periodo senza panchina. «Quando recentemente sono stato a mangiare a casa di Maurizio – racconta – non ho visto dove ha sistemato la medaglia del tricolore, ma io gli ho regalato un bottiglia personalizzata dedicata al trionfo». […]
    Su quale panchina immagina Sarri?
    «Io, come tutti i tifosi della Fiorentina, pur avendo il massimo rispetto per Beppe Iachini, ho un sogno: Maurizio a Firenze. Vederlo vincere con la Fiorentina sarebbe il massimo».

    Un ritorno al Napoli?
    «Perché no? Maurizio è un professionista e la separazione con De Laurentiis non ha cancellato il rispetto reciproco».
    Fra quanto rivedremo Sarri protagonista?
    «Penso e spero prima di Natale. Con la Juventus, nonostante quello che si dica, non ha litigato. E lo dimostra il fatto che stia parlando con il club per risolvere il contratto. Stanno cercando un accordo che soddisfi tutti e che consenta a Maurizio di sentirsi libero di allenare e alla Juventus di risparmiare». […]
    C’è chi dice che più che l’esonero in sé, Sarri stia soffrendo il ritornello dei giocatori della Juventus, i quali da settimane ripetono: “Con Pirlo siamo tornati a divertirci”. Lo ha detto anche Ronaldo.
    «A me sembra un po’ ruffianeria, succede sempre così quando arriva un nuovo allenatore. Intanto alla seconda di campionato contro la Roma non mi sembra si siano divertiti troppo… Vediamo a fine stagione. Per il Pirlo campione, mi tolgo il cappello. Però parliamo di un tecnico che allena da due mesi. Non è ancora né Guardiola, né Mourinho». […]
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    Spezia, riecco Nzola: arriva svincolato dal Trapani

    LA SPEZIA -M’Bala Nzola e lo Spezia si ritrovano dopo due mesi: protagonista nello scorso campionato con la maglia bianconera e ora svincolato dal Trapani dopo le ultime tristi vicende societarie siciliane, l’attaccante si è legato ai liguri a titolo definitivo. “Per l’attacco torna M’Bala Nzola. L’attaccante classe 1996 ha firmato un contratto triennale con il club di via Melara. Nzola torna così in maglia bianca dopo essere stato grande protagonista nella scorsa stagione culminata con una storica promozione in Serie A. 17 presenze e 6 gol nella regular season, nei playoff 4 presenze e una rete, importantissima, contro il Chievo. Fisicità e tanta voglia di mettersi al servizio della squadra, una pedina importantissima nello scacchiere di mister Italiano, pronta a spiccare il volo con la maglia delle Aquile numero 18. Bentornato M’Bala!”, si legge sul sito spezzino. Nzola sarà doppiamente utile adesso che Andrej Galabinov si è infortunato. LEGGI TUTTO

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    Catalunya Radio: “Dembélé-Juve, non è finita. Matrimonio solo rimandato”

    Ousmane Dembélé stava per lasciare il Barcellona al termine del calciomercato, ma alla fine non c’è stato l’accordo con il Manchester United e il 23enne esterno francese continuerà a cercare di rientrare nei piani di Ronald Koeman, che ha ammesso di preferirgli sulle fasce Ansu Fati o Trincao. Il transalpino, però, avrebbe già in mente la sua futura destinazione: come riporta “Catalunya Radio”, sarebbe in trattativa con la Juventus per il suo acquisto alla fine della prossima stagione o per il 2022, data in cui scadrà il suo contratto con i blaugrana. L’interesse dei campioni d’Italia per Dembélé arriva da lontano e già a maggio ‘Mundo Deportivo’ aveva svelato la possibilità di uno scambio con Douglas Costa, passato poi in prestito al Bayern Monaco. La Juventus avrebbe ribadito il suo interesse per il campione del mondo, ex Rennes e Borussia Dortmund, ancora qualche settimana fa, senza però arrivare a dama. Ma il ‘matrimonio’ tra le due parti sembra essere soltanto rimandato. (Italpress)
    Pirlo benedice Chiesa: ecco perché sarà importante per la Juve LEGGI TUTTO

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    Juve, il mercato stavolta lo ha fatto Agnelli

    Quasi quasi in stile Montesquieu: una divisione dei poteri (ma in questo caso, meglio ancora, delle competenze) teorizzata eppoi messa in pratica in maniera assai rigorosa. Trattasi di principio fondante della gestione bianconera in quest’ultimo decennio.
    Il presidente Andrea Agnelli ha sin da subito – 2010 – voluto avere un approccio aziendale, dunque creare ben specifiche aree di lavoro e conferire a ciascuna figura apicale la responsabilità del proprio operato. Sia pure all’interno di una visione di insieme condivisa. Il presidente che sceglie gli uomini, l’area amministrativa che… amministra, l’area sportiva che sceglie i calciatori e lo staff tecnico che li gestisce. Poi alla fine si tirano le fila e, se è il caso, si procede agli esoneri oppure alle risoluzioni dei contratti. […] 
    Ebbene, proprio partendo da questo contesto diventa rilevante fare un passo indietro e tornare a quell’eccezione (che conferma la regola) in cui Agnelli s’è espresso, eccome, sulle strategie di mercato. Addì 8 agosto 2020, saubito dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Lione: «Mi è capitato di sentire più volte che abbiamo una delle rose più vecchie d’Europa, quindi questo può essere un elemento di riflessione».
    Come si suol dire in tali casi, chi vuol capire capisca. Il dg Fabio Paratici ha capito (e comunque insieme con Nedved e Cherubini era stato co-autore della riflessione di cui sopra), e ha tramutato quella riflessione in azione. Presente, no?, l’infilata di parametri zero inanellati uno (o due) dopo l’altro dal 2010 in poi. Qualche gioiovane talento all’inzio (Pogba e Coman gli esempi più fulgidi, e due estati fa Rabiot) ma per lo più calciatori già esperti come Pirlo, Llorente, Khedira, DaniAlves. Poi ancora Ramsey, che “vecchietto” non era, tuttavia era reduce da un infortunio grave. Ebbene: da quest’anno stop, basta. Quest’anno, in ottemperanza al diktat presidenziale, s’è anzi proceduto a cedere (foss’anche mediante risoluzione del contratto) alcuni tra gli elementi più… datati della rosa. Sostituendoli solo e soltanto con giocatori under 25 o pochissimo di più (Morata) se non moltissimo di meno (McKennie, Kulusevski, Chiesa). I dati – che abbiamo raccolto nella tabella a lato – sono emblematici.
    Età media delle cessioni: 29,7. Età media degli acquisti 22,7. Tutti a disposizione di un tecnico 41enne, debuttante, che – ma guarda un po’ – proprio da Agnelli era stato predetto come nuovo allenatore della prima squadra, in tempi non sospetti. Erano insieme uno accanto all’altro alla conferenza di presentazione della stagione dell’Under 23, che Pirlo avrebbe dovuto guidare. Per inciso, alla presentazione di Sarri tecnico della prima squadra il numero uno bianconero non c’era mica sotto i riflettori. Stava in platea.
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    Mantova, preso l'attaccante Cortesi dal Brescia

    MANTOVA – Tramite un comunicato apparso sul proprio sito web il Mantova ha reso noto “di aver acquisito da Brescia Calcio i diritti delle prestazioni sportive dell’attaccante Matteo Cortesi. Classe 1997, l’attaccante è cresciuto nel Settore Giovanile del Como, con cui ha debuttato tra i professionisti nel campionato di Serie C. Dopo una breve parentesi in Sardegna, tra le fila della Primavera del Cagliari con cui ha conquistato il titolo di capocannoniere del torneo, Matteo Cortesi è tornato a vestire la maglia del Como prima di approdare al Brescia. Con le Rondinelle, l’attaccante ha vinto il campionato di Serie B 2018/19, raccogliendo complessivamente 9 presenze nel campionato cadetto. Il centravanti ha giocato l’ultimo campionato di Serie C con la Giana Erminio, mettendo a segno 5 gol in 22 presenze totali”. LEGGI TUTTO

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    Brescia, ecco Fridjonsson: “Ronaldo da sempre il mio riferimento”

    BRESCIA – “Ho scelto Brescia perché è un Club prestigioso e in cui hanno giocato diversi calciatori e icone di questo sport. Fin dall’inizio tutti hanno mostrato molto interesse nei miei confronti e penso sia un orgoglio: voglio riportare le Rondinelle dove meritano di stare, ossia in Serie A”. Parola di Holmbert Fridjonsson, attaccante islandese classe 1993 appena arrivato al Brescia dall’Aalesund. “Da sempre ho come punto di riferimento Cristiano Ronaldo, non solo per quello che fa in campo, ma anche per il modo in cui cura il corpo e ogni dettaglio – si legge sul sito del Brescia -. In Italia direi che il centravanti per eccellenza è stato Christian Vieri e l’ho seguito per tanto tempo, ma come dimenticare LucaToni? Bomber formidabile. Nell’ultima stagione ho fatto tanti gol e voglio ripetermi anche in Italia: l’importante è integrarsi bene e lavorerò duro per farlo al più presto e segnare reti pesanti per il Brescia. Sono sicuro di poter dare una mano al raggiungimento degli obiettivi!”.
    Via Del Neri, torna Lopez in panchina LEGGI TUTTO