Dzeko-Juve, altro passo avanti. Suarez, c'è ancora una possibilità
Arkadiusz Milik ci sta pensando. Ed è un passo avanti rispetto a martedì quando non voleva neanche prendere in considerazione l’offerta della Roma. Si è preso 48 ore di tempo per riflettere, quindi tra oggi e domani potrebbe finalmente dire di sì ai giallorossi, sbloccando automaticamente il passaggio di Edin Dzeko alla Juventus. E’ stata un’altra giornata di attesa e di indiscrezioni, quasi tutte fasulle, come quella che raccontava dell’armadietto di Castelvolturno svuotato o di Milik che, lasciato il centro sportivo del Napoli, stava dirigendosi direttamente verso Roma, per raggiungere l’agente e il padre. Milik ieri era a Castelvolturno, non si è allenato con la squadra perché in questo momento è ai margini della rosa, ma finito il suo lavoro non ha liberato il suo armadietto ed è poi andato nella sua casa napoletana. Da lì ha iniziato a parlare con i suoi agenti e il padre, decidendo di iniziare la riflessione sul suo futuro. La Juventus ha ribadito l’impossibilità di mantenere la promessa di questa primavera, quando Milik era un obiettivo bianconero (ma c’era ancora Sarri in panchina, poi le cose sono cambiate). Nel frattempo gli è stato fatto notare come il rischio di stare fuori rosa per un anno (è l’avviso del Napoli) potrebbe non essere un affare, visto che perderebbe l’Europeo e non è detto che potrebbe trovare ingaggi molto superiori ai quasi 5 milioni che gli offre la Roma. Sulla base di questi ragionamenti, fra Roma e Napoli corre l’ottimismo e si accende la speranza di poter chiudere entro domani. […]
E nel caso venisse ingaggiato Giroud, ci sarebbe spazio (sia nella rosa che nel budget) per un altro attaccante. Magari proprio Luis Suarez, che oggi sosterrà l’esame di italiano con l’Università per gli stranieri di Perugia anche se in via telematica. Il bomber uruguaiano, in questo momento, non è più nelle priorità. Le tempistiche per ottenere il passaporto italiano necessario a essere tesserato, hanno suggerito alla Juventus di abbandonare la pista. Ma la sensazione è che sia un ciao, non un addio. un obiettivo bianconero (ma c’era ancora Sarri in panchina, poi le cose sono cambiate).
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