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    Affare Torreira-Torino: Cairo gioca la carta di bonus e presenze

    TORINO – La svolta narrata in esclusiva un paio di giorni fa ha messo in moto nuove trattative: siamo passati alla Fase 2, per Torreira. Il regista, finito ai margini a Londra, ha aumentato il carico delle pressioni sull’Arsenal. Vuole essere ceduto al Torino: in assenza di offerte di mercato diverse, mirabolanti non solo per le casse dei Gunners ma anche per lui, la rotta è tracciata nella testa dell’uruguaiano. Anche se è ancora a libro paga dell’Arsenal, Torreira è più interessato a tornare in Italia da Giampaolo che a convincere Arteta: con il tecnico spagnolo la rottura è acclarata da tempo e le mancate convocazioni del regista contro il Fulham (prima giornata di Premier), così come nelle amichevoli precedenti, stanno tutte lì a cristallizzare il caso.

    La strategia
    L’Arsenal pretende di recuperare almeno 24 milioni di euro, dopo averne spesi 30 due anni fa per prendere Torreira dalla Samp. A queste cifre i londinesi festeggerebbero persino una plusvalenza. La svolta di Cairo, materializzatasi nell’ultimo weekend, alimenta le nuove trattative: il Torino si è detto disposto a valutare un riscatto obbligatorio (connesso a un prestito oneroso), purché condizionato. Ed è questo uno dei nodi da sciogliere. Trattativa sempre complicata. Cairo propone una piattaforma economica costellata da più rate di pagamento e valorizzata, dal suo punto di vista, da un insieme di bonus e condizioni. Qualificazione in Europa League, presenze del regista, gol segnati e assist, convocazioni in Nazionale. Il tutto spalmato sopra un prestito oneroso biennale (con obbligo di acquisto nel 2022) oppure annuale, ma allora con un riscatto molto più condizionato dal rendimento individuale e di squadra. Materia complessa (perché le cifre cambiano a seconda della struttura finale dell’operazione), a cui si deve aggiungere la particolarità dell’ingaggio di Torreira.
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    Torino, il giovane Ben Kone di nuovo in prestito al Cosenza
    Le agevolazioni fiscali
    Come già spiegato nei giorni scorsi, per godere dal 1° gennaio 2021 delle notevoli agevolazioni fiscali garantite dal Decreto crescita del 2019, l’uruguaiano (ex doriano: da 2 anni all’estero) dovrà tornare in Italia e restare sul nostro suolo per almeno un biennio (e qui vale l’anno fiscale, cioè solare). Torreira potrebbe anche cambiare squadra nell’estate 2021 o dopo: purché restando in Italia almeno sino al 31 dicembre 2022. Soltanto così le agevolazioni fiscali rimarrebbero garantite. Invece di spendere 6 milioni lordi a stagione, Cairo verserebbe (tasse comprese) 3,7 milioni all’anno: un risparmio eccezionale, che spiana la strada al Torino ma rende necessario trovare con l’Arsenal un accordo allungato nel tempo […]
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    Dybala resta alla Juve: rincorsa per il rinnovo fino al 2025

    TORINO – Rinnovo del contratto di Paulo Dybala? C’è una certezza: da ieri le parti sono molto più vicine.
    Quantomeno geograficamente. Nel senso che l’agente del talento bianconero in scadenza tra due stagioni, Jorge Antun, è sbarcato in Italia. A Torino.

    A questo punto, però, occorre precisare. Trattasi di viaggio programmato da tempo e anzi – semmai – posticipato a causa della pandemia e delle difficoltà logistiche che ne sono scaturite. Trattasi di viaggio programmato da tempo e peraltro all’insaputa della dirigenza bianconera, nel senso di “non concordato” con il direttore generale Fabio Paratici. Antun aveva innanzitutto desiderio di incontrare Paulo per “fare strategia” e pianificare alcune questioni di vario genere. Tanto è vero che nei prossimi giorni l’agenda prevede alcuni incontri a Milano per parlare di nuove sponsorizzazioni e collaborazioni sul fronte del marketing, nonché la messa a punto di progetti di beneficenza che coinvolgono anche la mamma di Paulo, Alicia.
    Sarebbe tuttavia ingenuo pensare che l’occasione non possa tornare utile per riallacciare quei discorsi che – a parte sporadici contatti a distanza – sono stati formalmente congelati un mesetto e mezzo fa, in attesa di un faccia e faccia magari risolutore. Discorsi, ovviamente, legati al nuovo contratto di Dybala in bianconero. Antun resterà in Italia circa 3-4 settimane e da oggi a metà ottobre ogni giorno sarà buono per un summit con Paratici e Cherubini.
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    Riecco Khedira: rivede la Juve ma il futuro è lontano

    TORINO – Ancora lui e non è detto che, battistianamente parlando, non debbano rivedersi più. Intanto ieri è ricomparso in gruppo, Sami Khedira, per una sorta di “toccata e fuga”: si è allenato in parte con i compagni alla Continassa, in parte da solo, tra uno sbuffo e l’altro per la fatica che evidentemente s’accumula dopo settimane trascorse in infermeria. L’ultima stagione del centrocampista tedesco – appena 18 presenze con un intervento al ginocchio sinistro effettuato a dicembre e un recupero non così celere nel curriculum – si è conclusa il 12 giugno alla ripresa dei lavori post lockdown: mezz’oretta finale senza squilli contro il Milan in semifinale di Coppa Italia, quindi la lesione parziale del tendine del muscolo dell’adduttore della coscia destra. E lì il destino ha disegnato due sole parole nel cielo: ciao Juventus.

    All’alba del sesto anno di militanza bianconera, Khedira non è più al dentro o fuori. Le porte dell’uscita, in sostanza, sono già state indicate da tempo al suo entourage, che a sua volta si fa forte di un contratto in scadenza nel 2021 con opzione 2022. Un’intesa in vigore, dunque, c’è ancora al pari dei vantaggi di uno stipendio da 6 milioni di euro netti, diretta conseguenza dell’ultimo rinnovo cronologicamente siglato nel settembre 2018. Un ingaggio di cui ai piani alti della sede juventina farebbero assai volentieri a meno nel sacro rispetto di una politica basata sul taglio del monte ingaggi e su una rosa riverniciata.
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    Suarez fuori tempo: ora è no. Milik tiene in ansia Dzeko, Pirlo, Juve, Napoli e Roma

    TORINO – Arkadiusz Milik sta tenendo in sospeso tre squadre e un giocatore. Il suo «no» alla Roma, infatti, ha congelato una serie di affari già perfettamente suggellati da firme e documentazioni. Dzeko ha detto sì alla Juventus che, a sua volta, si è messa d’accordo con la Roma per il suo passaggio in bianconero sulla base di 16 milioni (e il bosniaco a Torino guardagnerebbe circa 7 milioni netti a stagione). Mentre la Roma è d’accordo con il Napoli per acquistare il suddetto Milik per 20 milioni e 5 di bonus.

    Milik, invece, non è d’accordo. Non vuole accettare la munifica offerta della Roma (4,5 milioni netti a stagione con premi che consentirebbero di avvicinarsi ai 5) e ha deciso di aspettare. Cosa? Magari proprio la Juventus, che due mesi fa, effettivamente, lo aveva sondato e gli aveva fatto capire che lo avrebbe ingaggiato. Ma tante cose sono cambiate nel frattempo, a partire dall’allenatore: prima c’era Maurizio Sarri che avrebbe gradito molto il polacco; adesso c’è Andrea Pirlo che ha, invece, espressamente chiesto di avere Edin Dzeko e lo ha reclamato anche domenica dopo l’amichevole contro il Novara.

    Milik, tuttavia, aspetta. E, per ora, rifiuta la Roma, con l’idea di liberarsi a parametro zero al termine della stagione e trovarsi poi una sistemazione da svincolato. Qualcuno del suo entourage gli ha fattonotare che la scelta comporterebbe non pochi rischi, primo fra tutti quello di non arrivare a disputare gli Europei, se il Napoli lo tenesse – come è probabile – in tribuna per tutta la stagione, compromettendone anche la prossima (chiedere a Rabiot per saperne di più). Ma Milik, per il momento, non sembra preoccupato.
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    Torino, il giovane Ben Kone di nuovo in prestito al Cosenza

    TORINO – Cessione in casa del Torino, che “comunica di aver ceduto a titolo temporaneo al Cosenza Calcio il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Ben Lhassine Kone”. Con questa nota, il club granata ufficializza il ritorno in Calabria del giovane esterno d’attacco ivoriano, che nella scorsa stagione aveva raccolto 6 presenze e un assist in rossoblù. Classe 2000, preso nel 2017 dai granata dalla Vigor Perconti, Kone è un’ala sinistra brevilinea. LEGGI TUTTO

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    Udinese, Molina è ufficiale: l'esterno ex Boca era svincolato

    UDINE – La fascia destra dell’Udinese ha un nuovo proprietario, si chiama Nahuel Molina. L’ex calciatore del Boca Juniors arriva da svincolato, terzo acquisto friulano dopo Ouwejan e Forestieri. Ecco il comunicato del club di Pozzo: “È Nahuel Molina il terzo rinforzo dell’Udinese di questa campagna acquisti. L’esterno destro argentino si lega al Club fino al 30 giugno 2025. Nahuel Molina nasce il 6 aprile 1998, muove i primi passi nel calcio professionistico al Boca Juniors con cui debutta, il 18/2/2016, a 17 anni nel match di Primera Division contro il San Martin de San Juan. In tutto vestirà la maglia xeneizes 9 volte tra campionato e Copa Libertadores. Nel 2017 si trasferisce in prestito al Defensa Y Justicia dove rimane fino al 2018 collezionando, tra campionato, coppa e Copa Sudamericana, 24 presenze con un gol. Rientra al Boca prima di essere girato al Rosario Central con cui si consacra giocando 31 partite in due stagioni tra competizioni nazionali e Libertadores, realizzando anche un gol. Ha collezionato anche 6 presenze con la nazionale argentina Under 20. Benvenuto Nahuel!“.
    Marino: “E’ un giovane di grande valore”
    “Molina è un giovane di grande valore – dichiara il Responsabile dell’Area Tecnica Pierpaolo Marino – in grado di ricoprire la fascia destra con duttilità e tecnica. È bravo nel proporsi in fase offensiva ma anche nei ripiegamenti. Si tratta di un calciatore di grande prospettiva”. LEGGI TUTTO

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    Pescara, dalla Juve arriva Del Favero: ufficiale

    PESCARA – La carriera di Mattia Del Favero prende la via dell’Abruzzo: il portiere classe 1998, di proprietà della Juventus, è stato ceduto in prestito al Pescara. Con la squadra di Oddo, Del Favero si misurerà per la prima volta con la Serie B, avendo giocato in passato con la Juventus U23 e col Piacenza (nella scorsa stagione) in Serie C. Ecco il comunicato del Delfino: “Mattia Del Favero è un nuovo calciatore del Pescara. Arriva in prestito dalla Juventus: benvenuto in biancazzurro, Mattia!”. Del Favero lo scorso campionato è sceso in campo per 16 partite, subendo 13 gol e mantenendo la porta imbattuta in 7 di queste. LEGGI TUTTO

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    Lecce, Coda si presenta: “Ho scelto il Salento per Corvino”

    LECCE – Massimo Coda è stato per adesso l’acquisto più importante del Lecce retrocesso in Serie B: il centravanti ex Benevento, con la esperienza e il suo fiuto del gol, proverà a riportare i salentini di nuovo in Serie A. “Desideravo una piazza calorosa e importante – esordisce Coda in conferenza stampa – sono felice di essere qui, ma la mia scelta è stata il ds Pantaleo Corvino. Un direttore che ha fatto la storia del calcio e la fa tuttora. Voglio tornare a essere importante e voglio rendere felici i miei nuovi tifosi”. Coda parla poi del nuovo modulo che impiegherà il tecnico Eugenio Corini, il 4-3-3: “Non è la prima volta che ci gioco, l’abbiamo adottato al Benevento e alla Salernitana. È un modulo in cui bisogna sacrificarsi, ma a me piace partecipare alla manovra e spero di fare bene in tutte due le fasi, appena ritroverò la forma migliore. Corini è un uomo serio e motivato, dobbiamo seguirlo e apprendere in fretta le sue idee tattiche”. Una battuta anche sugli stadi vuoti: “L’assenza del pubblico inizialmente può penalizzarci visto, che questa è una piazza molto calorosa, ma dobbiamo superare questo ostacolo fino a quando non riapriranno gli impianti”. LEGGI TUTTO