Torino, Camolese: “Punti persi: si svolta con rinforzi di qualità e più personalità”
TORINO – L’esito della prova di Bergamo ne ha dato conferma: se il Toro fosse un cerchio, il lavoro portato avanti da Juric avrebbe compiuto attorno ai 320°. Che sono tanti considerato il punto di partenza, cioè due stagioni massimanente deludenti, ma che appunto non completano il cerchio. Mancano una quarantina di gradi, per completare l’opera. I granata hanno radicata una mentalità vincente che li porta a contrapporsi contro qualsiasi avversario con il medesimo approccio, tatticamente hanno una fisionomia precisa e globalmente produttiva, tecnicamente stanno crescendo anche grazie a una ritrovata sicurezza. Prodromica a una fiducia che si traduce, in campo, nella proposta di giocate non banali, nella generosità nei raddoppi, nella disposizione a tenere il baricentro alto anche quando di fronte c’è un avversario dai valori tecnici, quindi dal palleggio superiore. Ma proprio quest’ultima, contestualmente, è una variabile che il Toro in questa stagione ha dimostrato di non gestire sempre al meglio.Sullo stesso argomento LEGGI TUTTO