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    Corini, Palermo-Catanzaro: “In questo momento ci gira tutto male”

    Una vittoria nelle ultime sei partite disputate. Il Palermo di Corini, reduce dal pari contro la Ternana, vuole assolutamente invertire il trend per non veder allontanarsi la vetta della classifica. La sfida del Barbera, però, metterà difronte i rosanero al Catanzaro, una delle sorprese di questo inizio di Serie B. Due squadre a pari punti e che non stanno vivendo un momento semplicissimo, ma i calabresi sono reduci dalla vittoria nell’ultimo turno nel derby con il Cosenza. Un entusiasmo ritrovato e spinto anche dai tifosi, più di mille sono attesi in Sicilia. Un match dunque importante per entrambe le formazioni e sarà l’antipasto di un weekend cadetto ricco di match interessanti. Alla vigilia della gara contro i giallorossi in conferenza è intervenuto proprio Eugenio Corini.
    Palermo-Catanzaro, conferenza Corini
    L’allenatore del Palermo ha analizzato la prossima sfida contro il Catanzaro: “Il loro percorso parte da lontano, l’anno scorso hanno fatto un grande campionato e si portano dietro l’entusiasmo. La squadra gioca con leggerezza e entusiasmo, giocano bene e hanno qualità. Troveremo un avversario tosto. Noi vogliamo dare continuità al pareggio di Terni e soprattutto all’atteggiamento mostrato. Chi verrà allo stadio vedrà una squadra con tanta voglia di lottare. Subiamo critiche ma abbiamo voglia di reagire. Io sento l’appoggio della società e dei giocatori altrimenti se sapessi di non aver un gruppo coeso non sarei qui a parlare in questo modo. La delusione può trasformarsi in gioia”. Sulla condizione della squadra: “Mancano cinque giocatori importanti. Lucioni ha avuto la febbre e ha fatto solo la rifinitura. Mi dà fastidio non disporre di tutta la rosa a disposizione. Di Francesco ha un minutaggio ridotto”. Sul momento: “Non ci va bene niente e gran parte della tifoseria è delusa ma dobbiamo accettarlo. Il nostro atteggiamento può trascinare il pubblico. I momenti di difficoltà ci sono e bisogna affrontarli da uomini. Il confronto è sempre stato costruttivo. La squadra è connessa, tutti siamo dentro e ci sentiamo la responsabilità. La sconfitta contro il Lecco ha lasciato scorie ma per me la squadra ha reagito bene nelle gare successive”. In chiusura sulle critiche e le voci di possibili problemi nello spogliatoio: “Sono tutte minchiate”. LEGGI TUTTO

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    Samp-Palermo: ultima chiamata per Pirlo

     / Calcio / Serie BOggi 7 gare della 12ª giornata di B: il tecnico dei blucerchiati si gioca il posto contro i siciliani di Corini che in trasferta hanno raccolto 13 punti su 15. Il Venezia va a Terni, il Catanzaro riceve il ModenaGianluca Scaduto04 LEGGI TUTTO

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    Samp: brividi per Pirlo. Occhio a Venezia-Parma

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Brescia-Feralpisalò 1-1), la 9ª giornata di Serie B prosegue oggi con sette gare, quattro alle 14, tre alle 16.15, orario che concentra le sfide che fanno più notizia. A iniziare da Venezia-Parma, autentico incrocio per la A. Gli emiliani sbarcano al Penzo ancora imbattuti e dopo aver fatto 20 punti su 24. Pecchia sta sviluppando al meglio il buon lavoro della passata stagione ma è anche vero che quello di Venezia potrebbe essere un test ben più probante di quelli affrontati finora. Anche se, i lagunari, pur non demeritando, nell’ultima uscita interna hanno perso dal Palermo, l’altro nome pesante nella lotta per la A diretta. Ecco, qui sta il punto: il Venezia può ambire ai primi due posti? Sì, per come la squadra di Vanoli ha reagito dopo il ko coi siciliani, andando a vincere in casa del Modena che era ancora imbattuto. Anche se l’1-3 subito dal Palermo rischia di pesare nella bagarre per la A diretta. Tuttavia, le maggiori attenzioni della giornata vanno verso lo stadio Del Duca di Ascoli, dove arriva la Samp: Pirlo si gioca il suo futuro in blucerchiato. Il club di Radrizzani e Manfredi ha seguito una linea precisa su di lui. Fin dal 18 settembre, cioé la sera del ko a Marassi col Cittadella, ha deciso che Pirlo sarebbe comunque andato avanti fino alla sosta per le nazionali, cioé fino a questa 9ª giornata. I successivi preoccupanti rovesci non hanno fatto cambiare idea, oggi però si tirano le somme sul Maestro. Non c’è dubbio: gli è stata affidata una squadra incompleta e che per quest’anno può scordarsi la A. Ma comunque, un organico simile non può valere il penultimo posto. E occhio all’Ascoli, che è in crescita (5 punti nelle ultime 3 gare), dove si sta imponendo in avanti il portoghese Pedro Mendes (già 5 reti). Attacco blucerchiato che sarà privo della stellina Pedrola (dovrebbe rientrare dopo la sosta), l’unica dolce nota di questo terribile avvio di stagione della SamPirlo. Sempre alle 16.15, c’è Cittadella-Ternana, entrambe vincenti nell’ultimo turno, veneti in zona playoff come ai tempi belli, umbri che dopo il 3-0 alla Reggiana, il primo successo stagionale, potrebbero aver iniziato un altro campionato. Le quattro gare delle 14. Il Palermo va a Modena, se vince mette pressione a Parma e Venezia, visto che giocano dopo. Siciliani in grande crescita, secondi a -4 dal Parma, c’è da capire come il Modena reagirà al primo ko stagionale, nello scorso turno col Venezia. Al Braglia, atteso maxi supporto dei tifosi rosanero che saranno diverse migliaia. Il Cosenza che respira aria di playoff, riceve il Lecco ultimo (il tecnico Foschi è in discussione): per Caserta, l’allenatore dei calabresi, l’occasione per dimostrare che la squadra ha buoni valori e può ambire (almeno) a una stagione tranquilla. Occhio al Catanzaro, terzo a -5 dal Parma: va a Bolzano, in casa di un Sudtirol che solo nell’ultimo turno, a Palermo, ha perso l’imbattibilità, potrebbe essere una gara spartiacque per entrambe. Da brividi Reggiana-Bari. I granata di Nesta sono appena sopra la zona playout e devono riscattare il preoccupante blackout di Terni. I pugliesi vivono una fase delicata. La piazza è in subbuglio perché il Bari ha fatto finora 8 punti, la metà di quanti ne aveva un anno fa dopo otto giornate. La squadra di Mignani è quella che pareggia di più (6 volte su 8) e nell’ultima gara – l’1-1 al San Nicola col Como, coi lariani capaci di segnare il gol del pari in 10 – è esplosa la contestazione della tifoseria barese, delusa fin dall’estate per le scelte di mercato operate dal club. I numeri della scorsa stagione, chiusa al 3° posto in campionato e poi con la finale playoff-beffa contro il Cagliari, sono un lontano ricordo. La 9ª giornata si chiude domani con due gare, fischio d’inizio alle 16.15: Como-Cremonese e Spezia-Pisa. LEGGI TUTTO

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    Samp-Catanzaro: Pirlo si gioca tutto

    TORINO – Dopo le cinque gare di ieri, l’8ª giornata di Serie B prosegue oggi con le restanti cinque partite. Fra le quattro gare delle 16.15, brividi a Marassi, dove la Samp di Pirlo ospita il Catanzaro di Vivarini, l’ex regista della Juve si gioca la panchina. In teoria al Maestro dovrebbe essere dato tempo fino alla gara del 7 ottobre ad Ascoli, quella prima della sosta per le nazionali. Ma è chiaro che se la Samp – precipitata al penultimo posto dopo i risultati di ieri – dovesse perdere la quarta gara su quattro al Ferraris, la posizione di Pirlo si farebbe critica: la classifica piange e annuncia una stagione difficile, se non arriva la svolta. E attenzione al Catanzaro: i calabresi non erano così competitivi da decenni, sono l’unica neo pronossa che possa coltivare sogni di gloria e hanno dimostrato di aver assorbito il terribile 0-5 che gli ha inflitto il Parma in casa quando erano entrambe appaiate in testa. Poi il Catanzaro ha sfiorato la vittoria a Bari (2-2) e impattato col Cittadella in casa (1-1), ma la squadra c’è tutta e ha le carte in regola per un campionato importante. Il clou però, si gioca alle 18.30, allo Zini la Cremonese ospita la capolista Parma. I padroni di casa cercano ancora il primo successo interno, da due turni sono sotto la guida di Giovanni Stroppa (subentrato a Davide Ballardini), nei quali hanno raccolto 4 punti (2-2 all’esordio con l’Ascoli, promettente 1-2 a Cosenza). Bomber Coda è a 5 reti, cioé ha già segnato la metà dei gol che aveva realizzato nella scorsa stagione al Genoa, frenata da qualche incomprensione. E infatti questo Coda somiglia di più a quello leccese quando in due stagioni segnò 42 gol e portò i salentini in A. Di sicuro oggi tanti tiferanno Cremonese: i grigiorossi se vincono si rilanciano anche in chiave A diretta ma sopratutto fermerebbero la fuga del Parma. Gli emiliani di Pecchia stanno realizzando la miglior partenza in B della loro storia. Sono imbattuti e hanno raccolto 5 vittorie e 2 pari. Insomma, il Parma – squadra tecnicamente di Serie A ma al terzo anno di B – se supera anche questo esame, forse più probante di quelli affrontati finora, può veramente dire di essere la squadra da battere. Le altre gare delle 16.15. Intrigante Bari-Como. I pugliesi nell’infrasettimanale hanno incassato a Parma la prima sconfitta in campionato ma la squadra (quella che pareggia di più, 5 volte su 7), è attardata in classifica. In più, in settimana nella piazza ha tenuto banco la polemica sulle “negatività” che affliggono il Bari e che ha coinvolto prima lo storico capitano Di Cesare, poi anche la dirigenza. Legittimi e fondati i dubbi espressi dalla tifoseria sull’operato della società negli ultimi mesi. E dunque chissà che clima maturerà oggi al San Nicola, dove sbarca un Como che è la squadra del momento, la più in palla, reduce da 4 vittorie di fila. Moreno Longo, dopo un esordio in campionato choc (ko a Venezia, 3-0) sta facendo un gran lavoro e alle spalle ha la società più ricca d’Italia, i fratelli indonesiani Hartono. Il test di oggi dirà se il Como può lottare pure per la A diretta, anche se giustamente Longo parla di obiettivo playoff, perché il valore della squadra sembrerebbe quello ma i risultati degli ultimi tempi autorizzano a sognare in grande. Discorso simile per il Palermo che ha gli stessi punti del Como. Oggi la corazzata di Corini ha un test-verità in casa col Sudtirol (che esattamente un anno fa sbancava il Barbera e metteva le basi per diventare la squadra rivelazione della scorsa stagione). In settimana, la bella vittoria dei rosanero a Venezia (1-3) lascia intuire che il Palermo abbia i mezzi per aumentare il passo e mantenersi in zona A diretta, specie dopo che si è sbloccato bomber Brunori (suoi i tre gol al Penzo). Ma non va dimenticato che nell’ultimo turno in casa, il Palermo ha perso dal Cosenza, per questo che la gara col Sudtirol sembra una verifica chiave sulle potenzialità della squadra di Corini. Gli altoatesini di Bisoli sono ancora imbattuti ma vengono da tre pari di fila in cui hanno sofferto non poco. Pesa l’assenza in attacco, per infortunio, dell’albanese Merkaj, acquistato in estate dall’Entella in C: nelle prime gare era stato sempre decisivo e aveva segnato già 2 gol al debutto nella categoria. Dopo il suo infortunio, l’attacco è tornato quasi  tutto sulle spalle del pur ottimo Odogwu, ma la squadra ne sta risentendo anche se comunque il Sudtirol pare in grado di bissare la scorsa fantastica stagione. Infine, in chiave salvezza, si gioca Cittadella-Lecco. Nei veneti, a quota 9 punti, reduci dall’ottimo 1-1 di Catanzaro, c’è la sensazione che stia funzionando la mezza rifondazione della squadra operata in estate. Nel Lecco invece, che per le note vicende giudiziarie ha iniziato dopo la stagione e ha disputato solo 4 gare (con un punto raccolto), traballa la panchina di Luciano Foschi, l’uomo che ha riportato i blucelesti in B dopo mezzo secolo. LEGGI TUTTO

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    Sampdoria, Pirlo: “Classifica brutta, c’è solo un modo per venirne fuori”

    Gara della verità per la Sampdoria. A Marassi i blucerchiati cercheranno i 3 punti contro il Catanzaro, provando ad interrompere il trend negativo che si è acuito nell’ultima partita di campionato contro il Como. A suonare la carica nella conferenza stampa della vigilia Andrea Pirlo: il tecnico della Samp ha provato, con le sue dichiarazioni, a far venire fuori l’orgoglio della squadra.
    Sampdoria-Catanzato, le dichiarazioni di Pirlo
    Queste le dichiarazioni rilasciate da Pirlo: “La squadra è delusa per il ko col Como, abbiamo lavorato sull’aspetto mentale e su quello che non ci è riuscito in campo. Vedere la Sampdoria in quella zona di classifica stona, dispiace questo momento ma tutti crediamo nella squadra. Siamo consci dell’importanza che ha questa maglia, bisogna lavorare sugli errori commessi. Sapevamo non sarebbe stato un percorso semplice, ma dovremo uscirne a petto in fuori e testa alta. Non dobbiamo avere paura, il campionato è difficile ma se pensiamo negativo non andiamo avanti. Ora c’è bisogno di punti e dobbiamo ottenerli facendo venir fuori le prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    La Samp a Como per svoltare

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 20.30, si chiude la 7ª giornata di Serie B con tre partite piuttosto interessanti. Il clou è Parma-Bari, possibile crocevia per la A. Gli emiliani giocano la seconda partita di fila in casa, nella prima, pur disputando una buona gara, hanno rischiato di perdere l’imbattibilità stagionale contro la Sampdoria, raggiunta solo all’83’ grazie al primo gol da professionista del difensore italo-australiano Alessandro Circati, classe 2003 ,dal 2021 al Parma, già nel giro della nazionale australiana. Quello coi blucerchiati è stato il secondo pareggio in campionato degli emiliani, per il resto ancora imbattuti e sempre vincenti, ora inseguiti dal Palermo che ha scavalcato il Venezia al 2° posto, battendolo ieri sera al Penzo 3-1. In precedenza gli emiliani furono bloccati sullo 0-0, sempre in casa, nel derby con la Reggiana. Resta il fatto che la squadra di Pecchia è considerata da tutti la prima favorita alla A, bisogna saper convivere con questa etichetta, come ha sottolineato lo stesso Pecchia. Sull’altro fronte il Bari di Mignani, la squadra che più pareggia in questa B. Sono 5 in tutto i pari dei galletti, di cui 4 nelle ultime 4 uscite, per un totale di 8 punti (è a -6 dal Parma) e con la squadra ancora imbattuta ma probabilmente ancora da assemblare al meglio, visto che i maggiori colpi il ds Polito li ha fatti nelle ultime ore del mercato. In avanti, nonostante qualche problema di infortuni e di sostituzione dei big dell’attacco della scorsa stagione, si sta mettendo in luce Sibilli, autentico trascinatore finora, il giocatore che a Pisa s’era solo intravisto a sprazzi, a Bari sta definitivamente sbocciando. Assai intrigante anche Como-Sampdoria. I lariani sono reduci dal promettente 3-0 ottenuto domenica a Cittadella, terza vittoria di fila per Longo che ha gettato la maschera: obiettivo playoff, ha dichiarato, che è poi quello che gli hanno già assegnato gli addetti ai lavori. Di certo c’è che la squadra, rispetto al disastroso esordio col Venezia (3-0), nel frattempo di strada ne ha fatta parecchia e ha un jolly da giocarsi, dovendo recuperare il derby interno col Lecco (dove da ieri sera, dopo il ko interno con la Feralpisalò, traballa la panchina di Foschi). Dovessero vincere oggi, zitti zitti i lariani potrebbero mettere nel mirino anche la A diretta che era poi l’obiettivo ventilato ad inizio stagione dalla famiglia Hartono, la più ricca proprietà d’Italia che dopo due annate d’assestamento in Serie B, avrebbe tanta voglia di completare il lavoro, avendo preso la società in C. Ma va detto che ci sono almeno 4 squadre sulla carta più attrezzate del Como. Longo però, sta facendo un ottimo lavoro, i nomi in B contano meno della compattezza di squadra e il Como delle ultime giornate è proprio quel che più sta mostrando, dunque vanno tenuti d’occhio, quantomeno. Al Sinigaglia però, sbarca la Sampdoria di Pirlo reduce dal partitone fatto al Tardini col Parma, un 1-1 che ha confermato l’imbattibilità esterna dei blucerchiati. Proprio qui sta il problema: fuori casa, la Samp ha quasi un passo da playoff, a Marassi invece, da ultimo posto, visto che ha sempre perso, come se il Tempio del Ferraris fosse un problema per i ragazzi di Pirlo. Intanto però, brilla la stella di Pedrola, l’ala giunta dal Barcellona, classe 2003, che al Tardini ha segnato il suo 3° gol in B. Tuttavia, complice anche il -2 di penalità in classifica che relega i blucerchiati in zona playout, il vero traguardo stagionale dev’essere la messa in sicurezza della stagione, non solo sul campo, vista la complessa situazione societaria. Si gioca anche Catanzaro-Citadella. I calabresi domenica hanno sfiorato la vittoria al San Nicola di Bari, un 2-2 con cui hanno archiviato il terribile 0-5 incassato nel turno precedente dal Parma, gara a cui erano arrivati con gli stessi punti degli emiliani. Insomma, la botta parrebbe metabolizzata, Vivarini e i suoi restano nei pressi della zona A diretta e al Ceravolo si continua a sognare. Discorso quasi opposto per il Citta, reduce dallo 0-3 incassato dal Como, risultato che ha cancellato l’euforia per lo storico successo ottenuto sulla Samp a Marassi nel turno precedente. Il tonfo col Como, coi granata veneti sotto di due reti dopo mezzora, è stato un episodio? La squadra può ambire a qualcosa di più della salvezza? Stasera nel catino bollente del Ceravolo, dove si canta a squarciagola anche se i propri eroi ne stanno prendendo cinque, una prima risposta. LEGGI TUTTO

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    Parma per la fuga, Samp per svoltare

    TORINO -Oggi pomeriggio si chiude la 6ª giornata di Serie B con tre gare, fischio d’inizio alle 16.15. La capolista Parma riceve la derelitta Sampdoria (che però in trasferta è ancora imbattuta), reduce dal bruciante ko interno di lunedì scorso col Cittadella, tre sconfitte su tre per i blucerchiati a Marassi che, realisticamente, devono solo pensare a mantenere la categoria, visti i problemi che hanno anche a livello societario. Pirlo intanto, è finito sulla graticola ed è già partito il toto-sostituto. Si guarda a Pippo Inzaghi ma si pensa anche a Beppe Iachini, sempre molto amato in casa Samp, colui che la riportò in A 11 anni fa, disoccupato dalla primavera 2022 dopo il flop proprio col Parma. Tuttavia, la sensazione è che, comunque finisca oggi al Tardini, su Pirlo si tireranno le somme alla sosta di ottobre, anche perché martedì e mercoledì si torna subito in campo per il turno infrasettimanale. La piazza blucerchiata vorrebbe vedere una squadra per lo meno più solida, da trincea, il 4-3-3 di Pirlo finora ha mostrato grandi fragilità e poi, soprattutto, in B serve tutt’altro piglio. Il Parma di Pecchia invece, è reduce dallo 0-5 inflitto al Catanzaro, che prima della partita aveva gli stessi punti degli emiliani. Ora, col pari di ieri del Venezia a Brescia, c’è la possibilità di prodursi nella prima fuga del campionato. Comunque vada, sarà una festa: fra le due tifoserie c’è un solido e storico gemellaggio e da Genova arriveranno in oltre seimila. A Bari invece, sbarca il Catanzaro. I pugliesi, ancora imbattuti, cercano il decollo, visto che sono la squadra che pareggia di più (già 4 volte). Nonostante il ds Polito si sforzi di affermare il contrario, difficile dire che questa squadra sia più competitiva di quella della scorsa annata, chiusa al 3° posto e con la sconfitta in finale playoff dal Cagliari. Anche se non mancano gli elementi che potrebbero stupire. Come accaduto lo scorso turno a Pisa, pari strappato grazie al gol nel finale del belga-nigeriano Akpa-Chukwu, il bomber della Primavera a segno all’esordio in B,che ha trovato spazio anche per i problemi offensivi del Bari. Molta curiosità anche per il Catanzaro: come reagirà alla terribile lezione che gli ha inflitto il Parma una settimana fa? Ma se Vivarini e i suoi sapranno metabolizzarla, la squadra può comunque togliersi tante soddisfazioni, come dimostrato nei turni precedenti. Last but not least, Cittadella-Como, sfida verità per entrambe. Veneti gasatissimi per la storica vittoria di Marassi, la classifica inizia a farsi interessante e la domanda è: il Cittadella può tornare a competere per i playoff che dopo averli disputati per 5 stagioni di fila li manca da due annate? Forse sì, c’è da capire quanto di buono verrà fuori dalla rifondazione della squadra operata in estate, quando il dg Marchetti ha portato 10 nomi nuovi. Ragazzi promettenti, già ben integrati col nucleo storico (che tiene bene botta, vedere il gol a Marassi di Branca, uno che era andato a giocare anche nella B danese), insomma, sembra proprio un bel mix, giusto non porsi limiti. Dall’altra parte il Como di Longo, in ascesa e reduce da due vittorie di fila. L’ultima però, era sconsigliata ai deboli di cuore. I lariani stavano perdendo in casa dalla Ternana, gara ribaltata, fra l’83’ e il 95’, dal difensore olandese Cas Odenthal, 23 anni, ai primi gol italiani (è da noi da un anno), uno da tener d’occhio. E quando vinci così, potrebbe essere un segnale di svolta per una stagione il cui obiettivo sono i playoff. Cittadella permettendo, ovviamente, che zitto zitto ha lo stesso traguardo. LEGGI TUTTO

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    Samp a Cremona: Pirlo insegue la svolta

    TORINO – Dopo i quattro anticipi di ieri (Modena-Pisa 2-0, Palermo-Feralpisalò 3-0, Parma-Reggiana 0-0, Sudtirol-Ascoli 3-1), la 4ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre sei partite. La prima alle 16.15: al Rigamonti il Brescia fa il suo esordio in campionato ricevendo il Cosenza. Si gioca a porte chiuse perché i lombardi devono scontare la follia della gara di ritorno del playout della passata stagione. Anche allora a Brescia c’era il Cosenza che quando pareggiò, scatenò l’ira degli ultrà delle rondinelle, fecero sospendere la partita con lancio di fumogeni e invasione di campo, la gara non riprese più e il Cosenza ottenne anche la vittoria a tavolino. Curioso che si debba riprendere proprio dalla stessa sfida, per non parlare di un regolamento che ha riammesso in B una squadra sconfitta sul campo, vietando di premiare una possibile emergente dalla C. Quattro gare alle 18.30. La Sampdoria di Pirlo è di scena a Cremona e verrebbe voglia di dire, blucerchiati, battete un colpo. Non solo la Samp è reduce da due sconfitte di fila in casa (contro Pisa e Venezia, meno male che non era il palio delle Repubbliche Marinare) ma la squadra è uscita incompleta dal mercato. Nell’ultimo giorno neanche un colpo ma per puntare alla A servivano un portiere, un difensore e un bomber d’affidamento. Invece, il nulla, forse qualcuno arriverà in seguito, dagli svincolati. Ma con la squadra attuale, più che ai quartieri alti per i quali la rosa non è attrezzata, Pirlo dovrà pensare di evitare rischi. Sull’altro fronte la Cremonese degli ex genoani, Ballardini e soprattuuto Coda, quest’ultimo era stato anche a un passo dalla Samp, prima di firmare per i grigiorossi. Una Cremo che ha vissuto una partenza diesel ma che è reduce dalla vittoria di Terni nell’infrasettimanale, gara decisa proprio da Coda, 52 gol nelle precedenti 3 annate di B, promosso in A con Lecce e Genoa. Oggi fa il suo esordio anche il Lecco che il 30 agosto, assieme al Brescia, ha vinto la battaglia legale per un posto in B. I blucelesti, che tornano nella categoria dopo mezzo secolo, sono costretti a giocare all’Euganeo di Padova, in attesa che lo stadio di casa, il Rigamonti-Ceppi, sia a norma per la B. Oggi affrontano un Catanzaro che va tenuto d’occhio per come si sta facendo strada. Dopo lo 0-0 di Cremona, la squadra di Vivarini ha raccolto due vittorie di fila (2-1 alla Ternana e soprattutto 3-0 allo Spezia), risultati che pongono i calabresi come una possibile candidata nella lotta per la A anche se per patron Noto l’obiettivo è la parte sinistra della classifica. Già, però, vincessero oggi, affiancherebbero il Parma in vetta. Il Bari invece, è di scena a Terni. I pugliesi hanno completato l’organico solo nelle ultime ore di mercato con gli arrivi, soprattutto, di Aramu e Acampora. Ancora imbattuti, in classifica sono un po’ attardati, anche per il pari subito in casa dal Cittadella nell’infrasettimanale ma i mezzi per risalire non mancano. La Ternana invece, finora ha raccolto tanti complimenti ma zero punti in tre uscite. Lucarelli è alle prese con la complicata rifondazione di una squadra che ha cambiato pelle sul mercato, via i big, spazio a giovani promettenti. L’allenatore si sente sulla graticola e ha risposto da par suo, ci sono io in panchina perché tutti gli altri si sono rifiutati, ha detto. Ma anche perché ha un contratto fino al 2025, eredità della gestione Bandecchi. Sempre alle 18.30, il confronto fra due squadre che avrebbero ambizioni ma che finora stanno deludendo, Spezia-Como, entrambe con un solo punto (anche se hanno giocato solo due gare). Si gioca a Cesena per il lavori al Picco, chi perde oggi fra Longo e Alvini, potrebbe vedersela brutta. Clima teso soprattutto a La Spezia. Se a Como, coi soldi dei potenti fratelli Hartono, quasi non s’è badato a spese per fare una squadra competitiva, sui liguri ci sarebbe molto da dire. Nessuno aveva, potenzialmente, la liquidità del club di Platek, considerando il paracadute per la retrocessione (25 milioni) e le decine di altri milioni incassati con le cessioni dei big che avevano offerte. Eppure, il mercato è stato fatto al risparmio. Al momento, con la squadra attuale, è quasi una scommessa pensare di tornare subito in A. Alle 20.45, il turno si chiude con il derby veneto Cittadella-Venezia. I padroni di casa, rifondati in estate con 10 acquisti perlopiù giovani, in caso di successo in classifica acciuffano i lagunari a quota 7. Curiosità per Claudio Cassano, il 20enne di Trani e di scuola Roma che nell’ultima uscita ha incantato al San Nicola, dove esplose il suo celebre omonimo, Fantantonio da Bari. Ma la vera attesa è per il Venezia di Vanoli che ha chiuso il mercato senza cedere bomber Pohjanpalo mentre il prezioso Johnsen nelle ultime ore ha rifiutato il Real Valladolid. Ciò vuol dire avere i mezzi per andare in A, anche direttamente. Da quasi un anno Vanoli sta facendo un gran lavoro sulla panchina dei lagunari che può portare molto lontano, magari in quella A persa nel 2022. E intanto, vincere stasera vorrebbe dire acciuffare il Parma in vetta. LEGGI TUTTO