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    Diretta Inter-Barcellona ore 21: probabili formazioni e dove vederla in tv e in streaming

    MILANO – Vincere e ripartire. È questo il diktat in casa Inter in vista della sfida di stasera alle 21 al Meazza contro il Barcellona valida per il terzo turno della fase a gironi di Champions League. I nerazzurri di Simone Inzaghi sono reduci dal ko contro la Roma di sabato in campionato, il quarto dopo appena 8 giornate. In ottica qualificazione, e anche per il morale, sarebbe importantissimo conquistare una vittoria stasera: l’Inter è infatti a quota tre punti dopo la sconfitta al debutto contro il Bayern Monaco (2-0) al Meazza e la vittoria con lo stesso risultato in casa del Viktoria Plzen. Stessa situazione di classifica per i blaugrana di Xavi che, dopo aver superato con un netto 5-1 i cechi all’esordio, nonostante un’ottima prestazione, si sono arresi ai bavaresi per 2-0 all’Allianz Arena. I nerazzurri hanno vinto solo due delle 14 partite in competizioni europee contro il Barcellona (4N, 8P): 2-1 in Coppa delle Fiere nel gennaio 1970 e 3-1 in Champions League nell’aprile 2010. L’Inter ha inoltre perso sei partite di Champions League contro il Barcellona, record negativo per la formazione milanese contro una singola avversaria. Il Barcellona, dall’altra parte, solo contro il Celtic (8) ha collezionato più successi nella competizione.
    Dove vedere Inter-Barcellona in tv e in streaming
    Inter-Barcellona, terzo turno della fase a gironi di Champions League, è in programma alle ore 21 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e sarà visibile in diretta su Sky Sport Uno e Mediaset Infinity e in chiaro su Canale 5. Inoltre sarà disponibile anche in streaming su Now e sulla piattaforma Sky Go.
    Inter-Barcellona: le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Martinez, Correa. Allenatore: Inzaghi.
    A disposizione: Handanovic, Acerbi, D’Ambrosio, Bellanova, Dumfries, Gosens, Zanotti, Gagliardini, Asllani, Carboni, Dzeko. 
    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Christensen, Eric Garcia, Marcos Alonso; Busquets, Pedri, Gavi; Raphinha, Lewandowski, Dembele. Allenatore: Xavi Hernandez.
    A disposizione: Inaki Pena, Arnau Tenas, Piquè, Jordi Alba, Balde, Pablo Torre, Kessie, Casadò Torras, Ansu Fati, Ferran Torres. 
    ARBITRO: Vincic (Slo).
    GUARDALINEE: Klancnik (Slo)-Kovacic (Slo).
    IV UOMO: Obrenovic (Slo).
    VAR: Van Boekel (Ola).
    ASS. VAR: Higler (Ola). LEGGI TUTTO

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    Inter, leggero affaticamento per Lautaro Martinez: da valutare per il Barcellona

    Inter, Lukaku ancora a parte
    I nerazzurri, che si sono ritrovati nel centro sportivo di Appiano Gentile reduci dalla sfida con la Roma, si sono allenati a gruppi. L’attenzione però, Lautaro Martinez a parte, verte tutta sula situazione legata a Romelu Lukaku: l’attaccante belga salterà certamente la sfida contro il Barcellona e la speranza dello staff medico interista è quella di riuscire a recuperarlo per la trasferta di sabato, a Reggio Emilia, contro il Sassuolo.  LEGGI TUTTO

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    Juve Women-Koge 2-0: decidono Gunnarsdottir e Cantore

    ALESSANDRIA – “Siamo quinti in classifica, loro sono prime, hanno più punti di noi, hanno giocato di più. Loro sono favorite”. Con un po’ di pretattica, il tecnico della Juventus Women Joe Montemurro aveva presentato così la sfida decisiva, al Moccagatta di Alessandria, per l’accesso ai gironi di Champions League contro il Koge, nel ritorno dell’ultimo turno preliminare della competizione. Dopo l’1-1 maturato all’andata in Danimarca, quando il colpo di testa di Nildén ha vanificato il momentaneo vantaggio delle padrone di casa, firmato in contropiede dalla Pokorny. Alle bianconere, per confermarsi per il secondo anno consecutivo nel gotha del calcio femminile europeo, cioè tra le migliori 16 del Vecchio Continente, serviva una vittoria e così è stato: le bianconere di Montemurro hanno staccato il pass superando 2-0 il Koge al “Moccagatta” di Alessandria con il gol di Gunnarsdottir all’11’ e la rete di Cantore al 77′. Lunedì alle 13 a Nyon ci sarà il sorteggio, con le 16 squadre suddivise in quattro raggruppamenti.
    Juve Women-Koge 2-0, la partita
    La Juve ha vinto 2-0: la formazione bianconera ha sbloccato il risultato all’11’ minuto di gioco del primo tempo con la rete di Gunnarsdottir. Il raddoppio è arrivato nella ripresa, al 77′, con il gol di Cantore (entrata in campo al posto di Girelli). 
    Guarda la galleryLa Juventus Women fa festa: bianconere ai gironi di Champions League
    Juve Women-Koge, dove vederla in tv e streaming
    La sfida tra la Juventus Women e le danesi del Koge è stata trasmessa in diretta streaming su Dazn, che dispone del canale tematico bianconero.
    Le formazioni ufficiali di Juve Women-Koge
    JUVENTUS WOMEN (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Salvai, Sembrant, Boattin; Gunnarsdottir, Pedersen, Grosso; Cernoia, Girelli, Beerensteyn. All. Montemurro. 
    KOGE (5-4-1): Skiba; Faerge, Svendsen, Norheim, Obaze, B.Marcussen; Pokorny, Jankovska, Jans, Floe; Carusa. All. Randa-Bolt. 
    Arbitro: Marriott (Inghilterra)Assistenti: Rashid e Ball (Inghilterra)IV uomo: Saunders (Inghilterra)
    Tutto lo sport di DAZN a 24,99€ anziché a 29,99€ al mese per 6 mesi. Attiva entro il 2 ottobre
    Guarda la galleryJuve Women, non basta Nildén: con il Koge finisce 1-1Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Koge-Juve Women 1-1: l'accesso ai gironi di Champions si decide al ritorno

    KOGE (Danimarca) – Reduce dalle fatiche in campionato nella sfida al vertice vinta 1-0 contro la Roma, la Juventus Women non va oltre l’1-1 in Danimarca contro il Koge nell’andata del secondo turno preliminare di Champions League. Padrone di casa avanti dopo 8′ in contropiede con il facile tap-in di Pokorny, pareggio firmato da Nilden con un ottimo colpo di testa al 21′. Le bianconere di Montemurro aumentano la pressione nella ripresa, ma neppure l’ingresso delle ‘titolarissime’ Pedersen, Beerensteyn, Girelli e Rosucci porta al sorpasso. L’accesso ai gironi della massima competizione europea per club si deciderà al ritorno al Moccagatta di Alessandria.Guarda la galleryJuve Women, non basta Nildén: con il Koge finisce 1-1
    Juve Women, le scelte di Montemurro: forfait di Gunnarsdottir
    Joe Montemurro si affida al 4-3-3 con l’inamovibile Peyraud-Magnin tra i pali, Nilden e Boattin terzine, Lenzini e Sembrant al centro della difesa, Caruso, schierata in extremis al posto di Gunnarsdottir, che ha accusato un problema alla gamba destra nel riscaldamento, a centrocampo con Zamanian e Grosso e Bonfantini e Cernoia ai lati del terminale offensivo Cantore. Il tecnico italo-australiano tiene a riposo Salvai, fresca di rientro contro la Roma dopo il lunghissimo infortunio, Pedersen, Rosucci, Beerensteyn e Girelli. Il Koge di Soren Randa-Boldt, invece, si presenta con un 5-4-1: Skiba in porta, pacchetto arretrato composto da Faerge, Svendsen, Norheim, Obaze e Marcussen, linea mediana formata da Pokorny, Jankovska, Uhre Nielsen e Floe Nielsen e la statunitense naturalizzata irlandese Carusa in attacco.
    Nilden risponde a Pokorny: 1-1 tra Koge e Juve Women
    Il primo squillo è della Juve Women, con Boattin che ci prova col mancino dopo soli 3′, portando a casa soltanto un angolo, quindi Cantore da due passi di testa si lascia ipnotizzare da Skiba, ma all’8′ passano le danesi: in contropiede, Carusa arriva sul fondo e regala un facile tap-in all’accorrente Pokorny. Le bianconere non si scompongono e si affidano ad un prolungato giro palla alla ricerca del varco giusto e per il gol del pareggio bisogna attendere il 21′, subito dopo una buona chance non sfruttata da Bonfantini: Boattin pesca Zamanian ed immediato cross in mezzo sul quale svetta Nilden. Le ragazze di Montemurro tengono il pallino del gioco in mano, ma né Zamanian (su punizione e da fuori), né Grosso (con un bel tiro dal limite alto di poco) trovano il sorpasso e si va al riposo sul risultato di 1-1. Carusa punge in avvio in ripresa, senza inquadrare la porta, la Juve Women risponde con un grande spunto di Nilden sull’out destro e Grosso che viene murata in extremis, quindi nuova occasione per le danesi: traversa clamorosa di Marcussen, l’azione prosegue e Peyraud-Magnin blocca in due tempi il destro di Faerge (55′). Montemurro non è del tutto soddisfatto e corre ai ripari, gettando nella mischia Pedersen e Beerensteyn in luogo di Caruso e Bonfantini, e all’olandese bastano una manciata di minuti per entrare in partita: subito dopo la punizione calciata fuori da Cernoia (65′), semina il panico nella difesa del Koge con finte e controfinte e una violenta conclusione che costringe al miracolo Skiba (69′). Peyraud-Magnin blocca sicura in presa alta un insidioso traversone delle padrone di casa, Cernoia ci riprova senza fortuna su un piazzato da buona posizione e a 11′ dal termine il tecnico bianconero si gioca la carta Girelli al posto di Grosso. Juve con il baricentro altissimo e in pianta stabile nella metà campo del Koge, che difende ordinato e non lesina qualche ripartenza, ma un’azione insistita all’83’ libera al tiro Pedersen, contenuta in angolo dall’estremo difensore avversario. La pressione aumenta e all’86’ Beerensteyn svirgola da ottima posizione, mentre Rosucci e Duljan rilevano Zamanian e Cantore. Lenzini si prende un giallo per un fallo tattico, ma il forcing finale non produce gli effetti sperati: la qualificazione ai gironi di Champions si deciderà al ritorno al Moccagatta.
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    Juve, gli ottavi di finale di Champions valgono 30 milioni

    TORINO – Dopo due turni di Champions League la Juventus ha visto sfuggire un potenziale guadagno di 5,6 milioni, ma se non dovesse centrare gli ottavi il prezzo da pagare sarebbe decisamente più alto, 30 milioni limitandoci a una eliminazione agli ottavi, che possono arrivare a 52 in caso di sconfitta in semifinali, al netto degli introiti da stadio. Accanto ai risultati sul campo ci sono ovviamente quelli economici, nel segno della sostenibilità, e con un bilancio che si è chiuso con un rosso da 250 milioni i ricavi Uefa sono una risorsa preziosa che, nel caso dovessero mancare, aggraverebbero una situazione già complicata.

    In cassa

    Fin qui il club di Andrea Agnelli ha già portato a casa 15,64 milioni per la partecipazione alla fase a gironi (la cifra rimarrà la stessa fino al 2023-24), 33 milioni per il ranking storico (è la squadra italiana che guadagna di più), 2 milioni per la prima parte del market pool (è la cifra più bassa tra le italiane perché legata al quarto posto nel passato campionato) e 2,73 milioni di base per la seconda parte di market pool, che accresce più si va avanti in Champions. A questo malloppo però bisogna decurtare 3,5 milioni di sanzioni per aver violato il Fair Play finanziario. In totale, sono 50 i milioni sicuri che finiranno nelle casse della società bianconera a prescindere dal cammino della squadra.

    Sullo stesso argomentoJuve: il club sta con Allegri, ma vuole lo scattoJuventus

    Zero punti

    Ma se invece vediamo il percorso europeo e i potenziali introiti, le due sconfitte con Psg e Benfica hanno depauperato la società di 5,6 milioni perché l’Uefa garantisce 2,8 milioni per ogni vittoria e un milione per ogni pareggio nella fase a gironi. Fallite le prime due uscite, ne restano ancora 4: potenzialmente 11,2 milioni a disposizione se si vincono tutte le partite su un totale massimo (sei vittorie su sei) di 16,8. A questa cifra occorre poi aggiungere il gettone per la qualificazione agli ottavi di Champions, 9,6 milioni, che diventano 10,6 milioni per l’accesso ai quarti, 12,5 milioni per le semifinali fino a 15,5 che si aggiudicano le due finaliste. Senza guardare troppo in là e restando con i piedi ben piantati a terra, la Juventus ha zero punti in classifica, come il Maccabi Haifa, in un girone finora dominato da Psg e Benfica, a quota 6. 

    Le combinazioni

    Mercoledì sera Mattia Perin ha detto che la squadra crede ancora nella qualificazione perché, con 4 partite da giocare, in palio restano 12 punti, ma potrebbero non bastare per passare il turno. Posto che Bonucci e compagni le vincano tutte, cioè si impongano nel doppio confronto con gli israeliani (l’obiettivo è fattibile), espugnino il Da Luz di Lisbona (il coefficiente di difficoltà cresce di molto) almeno con un 2-0 (per la differenza reti in caso di arrivo alla pari) e battano all’Allianz Stadium il Psg delle superstar, bisogna vedere ciò che faranno francesi e portoghesi nel prossimo doppio confronto. Se il Psg raccogliesse sei punti contro il Benfica, con i bianconeri vittoriosi contro il Maccabi Haifa, si arriverebbe a Benfica-Juventus con le due squadre appaiate a quota 6: a quel punto, un successo bianconero proietterebbe la Juventus a 9, ma nell’ultima sfida i portoghesi andranno in Israele mentre a Torino arriveranno Messi e compagni. Ai bianconeri potrebbe bastare l’impresa di un pareggio, poiché con 10 punti non sarebbero raggiunti dai portoghesi seppure vittoriosi con il Maccabi. Il discorso cambia qualora Psg e Benfica si dividano il bottino (una vittoria a testa nel doppio confronto) oppure una delle due partite finisca in parità: a quel punto i portoghesi arriverebbero a quota 9 o 7 punti prima dello scontro diretto con i bianconeri. Nel primo caso, anche con una vittoria, la Juventus dovrebbe battere il Psg e arrivare a pari punti con i lusitani, 12; nel secondo caso, basterebbe un pareggio per arrivare di nuovo a pari punti (10) con i portoghesi (che nel frattempo hanno vinto contro il Maccabi) affidandosi poi alla classifica avulsa che tiene conto dei punti, della miglior differenza reti e del maggior numero di gol negli scontri diretti. 
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    Juve, il post Benfica e il post social: “Insieme”. Tifosi infuriati

    TORINO – All’indomani della sconfitta contro il Benfica nella seconda sfida di Champions League, la Juventus ha pubblicato un post sui profili social che rappresenta la squadra bianconera sotto la curva mentre – al termine della partita – si prende i fischi dei tifosi delusi. Il commento su Twitter è laconico: “Insieme”. Il post è stato ovviamente commentato dai tanti tifosi ancora infuriati con la squadra e con Allegri, del quale chiedono a gran voce la testa.
    #AllegriOut
    In queste ore i tifosi della Juventus si stanno scatenando contro il proprio allenatore, reo di non aver dato un gioco alla squadra. L’hashtag #AllegriOut è diventato di tendenza e sta invadendo tutti i social. Numerose le proteste dei sostenitori bianconeri, non soddisfatti del gioco della squadra e delle prospettive della stagione. In tanti chiedono l’esonero dell’allenatore, ritwittando il post e aggiungendo: “Esoneriamo Allegri, Insieme”.  LEGGI TUTTO

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    Milan, Pioli: “Ennesimo step positivo”

    MILANO – Il Milan ritrova il successo casalingo in Champions League grazie al 3-1 contro la Dinamo Zagabria. Stefano Pioli soddisfatto della prestazione dei suoi, queste le parole a Sky Sport nel post-partita: “È l’ennesimo step positivo. L’avevo detto ai giocatori, che per la qualità che hanno non erano ancora a vincere una partita in Champions in casa. Lo meritavano i miei giocatori e i tifosi. Penso che si possa giocare ancora meglio, fare una partita più precisa e fare ancora più gol: ma stiamo giocando tanto e qualcosa si può concedere”.
    Giroud: “Abbiamo fatto bene”
    Ad aprire le marcature è stato il solito Olivier Giroud, queste le sue parole sempre ai microfoni di Sky Sport: “Partita semplice sì e no. Sul 2-1 non eravamo sereni, penso che abbiamo sfruttato questo punto contro il Salisburgo e volevamo vincere questa partita con il nostro modo di giocare. Penso che potessimo segnare di più e avere più precisione nell’ultimo passaggio. Siamo molto contenti, non era una partita facile ma abbiamo fatto bene”.
    Guarda la galleryIl Milan cala il tris alla Dinamo Zagabria: prima vittoria in ChampionsIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Milan-Dinamo Zagabria 3-1: che tris, Pioli è primo nel girone

    MILANO – Dopo il pareggio contro il Salisburgo all’esordio il Milan non sbaglia a San Siro e batte 3-1 la Dinamo Zagabria, che nella prima giornata aveva messo ko il Chelsea. Giroud (su rigore), Saelemaekers e Pobega, queste le firme del tris che lanciano Pioli primo nel gruppo E con 4 punti, davanti proprio alla Dinamo. In mezzo il 2-1 momentaneo di Orsic che prova a spaventare i rossoneri, bravi ad andare sul doppio vantaggio e a reagire senza scomporsi alla rete dei croati.Guarda la galleryIl Milan cala il tris alla Dinamo Zagabria: prima vittoria in Champions
    Giroud su rigore
    Il Milan va tanto con verticalizzazioni centrali dai centrocampisti agli attaccanti e con palloni sulla sinistra per Leao, che è libero come al solito di accelerare, puntare e inventare quando arriva vicino all’area. In molti ci provano, dal portoghese a Giroud, da Bennacer e Diaz a Saelemaekers, manca la mira giusta però. La Dinamo ci prova in contropiede, Moharrami e Orsic, carnefice del Chelsea, testano i riflessi di Maignan ma non spaventano più di tanto. I rossoneri controllano bene e sul finire del primo tempo trovano l’episodio: imbucata verticale di Tomori per Leao che viene steso in area, è netto il rigore. Dal dischetto Giroud è implacabile e fa 1-0 al 45′.
    Tris rossonero
    Ad inizio secondo tempo il Milan raddoppia: spunto di Leao a sinistra che si prende il fondo e crossa per Saelemaekers, bravo a chiudere di testa l’azione del 2-0 (47′). Il doppio vantaggio dura poco però perché Petkovic scambia molto bene nello stretto con Orsic che si incunea tra la difesa e infila Maignan, tenendo in gara la Dinamo. La partita viaggia in bilico, nel Milan cala la brillantezza offensiva e Pioli inserisce Pobega e De Ketelaere per Tonali e Giroud, col belga centravanti. E proprio il centrocampista sigla l’allungo decisivo al 77′: scarico e via, inserimento centrale e sinistro di prima che sbatte sulla traversa e gonfia la rete, 3-1. I minuti finali sono di gestione e controllo del match, San Siro può esultare.
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