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    Juve-Barcellona, i convocati di Koeman: solo due centrali di ruolo

    Ronald Koeman volerà a Torino con soltanto due centrali di ruolo. Il tecnico del Barcellona ha diramato la lista dei convocati per la super sfida di Champions contro la Juve: come previsto, oltre allo squalificato Piqué, non ci saranno gli infortunati Ter Stegen, Umtiti e Coutinho. Si sperava almeno di recuperare il giovane Oscar Mingueza, ma il problema al bicipite femorale della gamba sinistra non gli permetterà di prendere parte al match. Presente Miralem Pjanic, che farà così ritorno per la prima volta all’Allianz Stadium.
    Occhio a Messi leone ferito
    Barcellona, i convocati di Koeman
    Portieri: Neto, Iñaki Peña, Arnau Tenas
    Difensori: Sergi Roberto, Dest, Lenglet, Araujo, Junior, Jordi Alba
    Centrocampisti: Busquets, De Jong, Pjanic, Aleñá, Riqui Puig
    Attaccanti: Messi, Griezmann, Ansu Fati, Pedri, Dembélé, Braithwaite, Trincao LEGGI TUTTO

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    Cristiano Ronaldo è appeso al tampone: oggi il test decisivo

    TORINO – Oggi siamo al quindicesimo giorno di isolamento per Cristiano Ronaldo, risultato positivo al Coronavirus martedì 13 ottobre nel ritiro del Portogallo. E siamo all’ultimo giorno utile per rientrare nella lista dei convocati in Champions: se entro questa sera il tampone a cui il fuoriclasse portoghese si è sottoposto non darà esito negativo dovrà dire addio alla sfida contro il Barcellona e, soprattutto, contro Leo Messi.
    Nei precedenti test fatti nel week end sarebbe emerso che la sua carica virale sia bassa, ma in casa bianconera non c’è troppo ottimismo sulla possibilità di riabbracciare il penta Pallone d’Oro per il debutto casalingo in Champions. Ovvio, la speranza resterà viva fino alle 21, poi Andrea Pirlo valuterà come sostituirlo. Per colpa del virus Cristiano Ronaldo ha già saltato tre partite (Crotone, Dynamo Kiev e Verona), ma in queste due settimane è sempre stato asintomatico, cioè non ha mai avuto i sintomi più comuni come febbre e dolori muscolari, tanto che ha continuato a svolgere attività fisica nella sua palestra super attrezzata. LEGGI TUTTO

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    Juve, emergenza in difesa contro il Barcellona: McKennie si scalda

    TORINO – Salvo miracoli, la Juventus domani affronterà il Barcellona con una difesa in emergenza e tutta da inventare. Allo stop di Kiev di Giorgio Chiellini, domenica col Verona si è aggiunto quello di Leonardo Bonucci. Infortuni non gravi (nessuna lesione per entrambi), ma difficilmente superabili nelle prossime 24-48 ore. Il capitano lavorerà a parte anche oggi e dovrebbe rientrare tra la trasferta in casa dello Spezia (domenica) e quella in Ungheria, nella tana del Ferencvaros (mercoledì prossimo, 4 novembre). Il vice-capitano, cioè Bonucci, non è abituato a fermarsi e soprattutto non è nuovo a clamorosi rientri. Magari l’ex Milan stupirà nuovamente, però al momento non arrivano segnali troppo positivi dalla Continassa. Clamoroso sarebbe anche un rilancio di Matthijs De Ligt, che per carattere probabilmente darebbe anche la propria disponibilità a ripresentarsi in campo due mesi e mezzo dopo l’operazione alla spalla di agosto. «È pronto fisicamente e mentalmente, adesso attendiamo il via libera del medico ortopedico», ha raccontato Pirlo sabato. Anche sull’olandese, però, filtra la volontà di non correre rischi. Tutti motivi che hanno già consigliato ad Andrea Pirlo e al suo staff di studiare nuove soluzioni per il big match di domani contro Leo Messi. Aspettando le prove di quest’oggi, è già stato preallertato Weston McKennie, con Gianluca Frabotta come piano B.

    IL JOLLY AMERICANO – L’ex Schalke 04, rientrato domenica tra i convocati dopo il breve stop causa Covid, è un centrocampista, ma da buon jolly quale è nella pur giovane carriera è stato impiegato anche in difesa. Con il club tedesco si è disimpegnato bene anche come terzino destro (nel 4-4-2) o centrale di destra (nel 3-5-2). Ovviamente in emergenza.
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    Diretta Atalanta-Ajax ore 21: probabili formazioni, come vederla in tv e in streaming

    BERGAMO – Appuntamento con la storia per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini che, alle ore 21, torna a giocare una sfida europea nel suo stadio dopo esser scesa in campo prima al Mapei Stadium di Reggio Emilia e poi al Meazza di Milano. La Dea affronterà al Gewiss Stadium l’Ajax nella seconda giornata della fasea a gironi di Champions League. Gli olandesi, dopo la sconfitta all’esordio contro il Liverpool (1-0), hanno battuto in campionato il Venlo con uno storico 13-0. L’Atalanta, invece, nonostante la vittoria nell’esordio stagionale in Europa, è reduce da due ko consecutivi in campionato. Dopo il netto 4-1 in casa del Napoli, infatti, è arrivata anche la sconfitta interna contro la Sampdoria. Gli orobici, dunque, avranno bisogno di riscattare gli ultimi risultati. Questo sarà il primo incontro in assoluto tra Atalanta e Ajax e il primo match dei bergamaschi con una squadra olandese in tutte le competizioni europee.
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    Atalanta-Ajax: come vederla in tv e in streaming
    Atalanta-Ajax è in programma alle ore 21 al Gewiss Stadium di Bergamo e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 1 e Sky Calcio 2. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Sky Go.
    Le probabili formazioni di Atalanta-Ajax
    ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez; Muriel, Zapata. ALL.: Gasperini.
    A DISP.: Gollini, Rossi, Ruggeri, Palomino, Depaoli, Mojica, Pessina, Lammers, Ilicic, Miranchuk, Diallo.
    AJAX (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez, Tagliafico; Gravenberch, Blind, Klassen; Neres, Traorè, Tadic. ALL.: Teg Hag.
    A DISP.: Stekelenburg, Scherpen, Alvarez, Klaiber, Promes, Ekkelenkamp, Labyad, Antony, Brobbey.
    ARBITRO: Skomina (Slovenia). LEGGI TUTTO

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    Juve-Barcellona, la probabile formazione di Pirlo

    TORINO – Con o senza Cristiano Ronaldo: è questo il primo dubbio che Andrea Pirlo scioglierà oggi alla vigilia di Juventus-Barcellona. Senza CR7, toccherebbe alla coppia Morata-Dybala scendere in campo domani sera, come contro il Verona o nella ripresa di Kiev in Champions. Con CR7, invece, sarebbe Morata l’indiziato a fare coppia con il fuoriclasse portoghese: al debutto europeo il bomber spagnolo ha segnato una doppietta mentre Dybala è apparso ancora un po’ indietro di condizione, nonostante i 90’ minuti macinati domenica sera. LEGGI TUTTO

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    Diretta Shakhtar Donetsk-Inter ore 18.55: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    KIEV (UCRAINA) – L’Inter di Antonio Conte, tornata al successo contro il Genoa (2-0) dopo tre partite consecutive senza vittorie (Lazio, Milan e Borussia Moenchengladbach), alle ore 18.55, al Kiev Olympic Stadium, affronta lo Shakhtar Donetsk nella seconda giornata della fase a gironi della Champions League. Al debutto i nerazzurri non sono riusciti ad andare oltre il 2-2 in casa contro il Borussia Moenchengladbach, mentre gli ucraini hanno battuto in trasferta il Real Madrid (3-2). Quella che attende oggi Lukaku e compagni, dunque, è una sfida complicata, ma importantissima per il cammino europeo. Le due formazioni si sono ritrovate una di fronte all’altra appena due mesi fa, il 17 agosto, nella semifinale di Europa League. Ad avere la meglio fu l’Inter con un pirotecnico 5-0. 
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    Shakhtar Donetsk-Inter: dove vederla in tv e in streaming
    Shakhtar Donetsk-Inter è in programma alle ore 18.55 al Kiev Olympic Stadium e sarà visibile in esclusiva in diretta su Sky Sport 1 e Sky Calcio 2. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Sky Go.
    Shakhtar Donetsk-Inter: probabili formazioni
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Trubin; Dodò, Khocholava, Bondar, Kornienko; Maycon, Marcos Antonio; Tetè, Marlos, Solomon; Dentinho. ALL.: Luis Castro.
    A DISP.: Shevchenko, Pyatov, Mampasi, Cipriano, Vitao, Sudakov, Goncharuk, Shostak, Vyunnik. 
    INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Vidal, Brozovic, Young; Barella; Lukaku, Martinez. ALL.: Conte.
    A DISP.: Padelli, Stankovic, Ranocchia, Moretti, Kolarov, Darmian, Perisic, Nainggolan, Vezzoni, Eriksen, Bonfanti, Pinamonti.
    ARBITRO: Kabakov (Bulgaria). LEGGI TUTTO

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    Champions, Juve-Barcellona: occhio a Messi leone ferito

    Il tutt’altro che brillante ruolino di marcia del Barcellona – che, negli ultimi anni, ha raccolto solo grandi delusioni in giro per l’Europa – non è di certo foriero di buone notizie per i tifosi catalani. Detto questo, il calendario dà a Messi e compagni un’immediata opportunità di riscatto dopo la dolorosa, quanto polemica, sconfitta rimediata al Camp Nou, sabato scorso, nel Clásico (1-3). Ed è proprio con questo spirito che sia Ronald Koeman che lo spogliatoio blaugrana si stanno preparando alla battaglia di Torino. Anche perché è arrivato il momento di capire se il tecnico olandese sia già riuscito a fare breccia nella testa dei propri ragazzi e, quindi, sia già in grado di provocare una loro reazione d’orgoglio. Quella che, per dirla tutta, è mancata contro il Real Madrid, in maniera particolare dopo il rigore della discordia concesso ai blancos e trasformato da Sergio Ramos.

    Ed è Koeman il primo a sapere che, in attesa di trovare la quadratura del cerchio dal punto di vista tecnico-tattico, l’aspetto caratteriale diventa fondamentale per rimanere a galla sia in Liga che in Champions. Fino a qualche tempo fa, soltanto un eretico avrebbe potuto associare il concetto di “rimanere a galla” con un club bello e vincente come il Barça. I tempi, però, sono cambiati e oggi non è più così. Parafrasando l’allenatore blaugrana, infatti, «dopo quello che è successo la scorsa stagione (riferendosi all’8-2 incassato contro il Bayern Monaco nei quarti di finale della massima competizione europea, ndr), non siamo più i principali favoriti, anche se è vero che possiamo arrivare lontano». Un esemplare esercizio di franchezza, arrivato alla vigilia della super sfida contro l’eterno rivale, che fa onore all’ex commissario tecnico oranje, ma che non è riuscito a sortire gli effetti sperati. Almeno non di fronte alla camiseta blanca del Real Madrid. Ed è per questa ragione che il big match di domani sera allo Stadium contro i campioni d’Italia diventa un banco di prova importante per capire di che pasta è fatto il nuovo Barça di Koeman.
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