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    Spalletti e Giuntoli, gli architetti del “Napoli meraviglia”

    TORINO – Il combinato disposto tra il mercato attuato da Cristiano Giuntoli con la gestione (tattica e di gruppo) messa in atto da Luciano Spalletti ha portato alla fantastica prestazione del Napoli contro il Liverpool. La rivoluzione d’estate, con l’addio dei “senatori” più rappresentativi della squadra (da Insigne a Ospina, da Mertens a Koulibaly) avevano fato temere in un ridimensionamento tecnico conseguente alla necessità di abbattere il monte ingaggi. Invece dietro alla rivoluzione c’era un progetto ben chiaro di ringiovanimento con l’innesto di nuovi giocatori di cui, appunto, il tecnico, ha approvato in toto l’inserimento in rosa. Non è un caso che, dopo i primi vagiti pubblici di Kvaratskhelia, lo stesso Spalletti abbia sibilato: «non avete ancora visto niente…». L’inserimento dei nuovi è stato reso più semplice perché si sono inseriti in un canovaccio tattico a cui il tecnico lavora già da un anno e, anzi, aver liberato la rosa da dinamiche troppo consolidati, da abitudini e frequentazioni ambientali, ha evidentemente introdotto una freschezza perduta, una leggerezza che consente di seguire meglio le indicazioni del tecnico e che foraggia una nuova voglia di successi.
    CONTINUITA’L’abilità di Giuntoli, in questi due anni, è stata quella di mantenere competitiva la rosa limando i costi sia negli ingaggi , sia nei cartellini. E se il monte ingaggi in due anni è sceso da 155 milioni ai 75 attuali, è altrettanto clamoroso il fato che contro il Liverpool siano scesi in campo 10 giocatori pagati da 25 milioni in giù: Lobotka il più caro, Kvaratskhelia il più economico (oh sì..) per 10 milioni. Poi, certo, non ha molto senso paragonare il Napoli con la rosa del Liverpool perché una partita non cancella il fatto che negli ultimi 5 anni gli inglesi hanno vinto una Premier (gli unici che sono riusciti a interrompere il dominio del City), giocato tre finali di Champions conquistandone una e un mondiale per club. Insomma, gli investimenti sono serviti a qualcosa in termini di continuità. La stessa che ora, sempre mantenendo le proporzioni, pretende Spalletti che non ha nessuna intenzione di essere ricordato a Napoli per un solo evento memorabile. Immediatamente dopo la partita, il tecnico ha fatto di tutto per posizionare la vittoria nell’archivio dei bei ricordi spiegando, ai cronisti che avevano ancora negli occhi la bellezza della vittoria, che l’importante sarà «ripetersi subito contro lo Spezia». E quel che conta è che lo crede davvero: ricordate quando Antonio Conte si dannava per cancellare l’abitudine mentale alla “pazza Inter”? Ecco: una cosa del genere. Solo che invece di “pazzia” qui c’è in ballo la voglia di andare oltre se stessi. Come se ogni partita si giocasse contro il Liverpool.

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    Napoli freme per il ritorno in Champions. Osimhen in campo: più sì che no

    INVIATO A NAPOLI – La Napoli calcistica freme per il ritorno in Champions League due anni dopo: grande attesa e stadio Maradona esaurito per il vernissage di questa sera contro il Liverpool vice campione d’Europa. E il buongiorno della Champions lo ha dato un ex mai dimenticato: Dries Mertens, fotografato dalla moglie mentre, con la figlia in braccio, guarda il mare dalla sua casa sul golfo e saluta con un «Buongiorno Napoli». Probabile che stasera ci sia anche lui, sulle tribune dell’impianto di Fuorigrotta a tifare per i suoi ex compagni. Una presenza che farà felici i tifosi partenopei i quali, però, in queste ore sono comprensibilmente più in ansia per i destini di un altro attaccante, quell’Osimhen uscito malconcio dalla gara contro la Lazio e in dubbio per stasera. Le prove della mattinata, tuttavia, hanno aumentato l’ottimismo sdoganato da Spalletti già alla vigilia. La sensazione, dunque, è che l’attaccante nigeriano ci sarà, con Politano sulla destra al posto di Lozano. Assente, invece, il presidente Aurelio De Laurentiis, bloccato alla Mostra del Cinema di Venezia per ragioni professionali. Ma il kolossal, stasera, si girerà al Maradona e sarà comunque un successo.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Psg-Juve: Allegri intanto vince all'ippodromo

    TORINO – Sapremo stasera se si rivelerà un presagio o meno. Nella speranza di poter esultare anche al Parco dei Principi, Massimiliano Allegri intanto lo ha fatto nell’albergo parigino che ospita la Juventus, davanti allo schermo su cui ha visto in streaming la sua puledra di 2 anni, Estrosa, vincere una gara per esordienti all’Ippodromo Capannelle di Roma. Montata dal fantino Di Tocco, in giubba amaranto in omaggio a Livorno, Estrosa ha conquistato il Premio Chiese Trofeo ITM Irish Thorougbred Marketing, affermazione per cui Allegri si è detto entusiasta attraverso le parole di due suoi rappresentanti presenti sul campo. Alla gara, tra l’altro, ha assistito di persona Bruno Giordano, per seguire la cavalla del suo amico Antonio Di Carlo, ex centrocampista della Roma, giunta terza.
    Una vittoria, quella della puledra di Allegri, non di “corto muso”, espressione resa celebre fuori dal contesto ippico proprio dal tecnico bianconero per descrivere una vittoria di misura. La puledra di Allegri ha invece dominato, vincendo di quasi 3 lunghezze. Praticamente un 3-0. Stasera contro il Psg il tecnico si accontenterebbe di meno.
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    Juve-Psg. Di Maria, bandiera bianca in extremis. Il retroscena, le soluzioni

    PARIGI – Colpo di scena e non positivo per la Juventus che domani sera a Parigi affronterà il PSG. Infatti dopo la rifinitura sostenuta alla Continassa il club bianconero ha comunicato l’elenco dei convocati e non figura Angel Di Maria! L’argentino evidentemente al termine della seduta ha avvertito un problema muscolare, probabilmente ancora all’adduttore, che aveva allarmato a fine primo tempo Allegri tanto che a Firenze lo aveva lasciato negli spogliatoi dopo l’intervallo.
    A questo punto viene meno la fantasia del Fideo per cercare di contrastare il Trio dei Mostri ovvero Messi-Mbappé-Neymar.
    Ora è possibile che il tecnico toscano possa decidere di variare il modulo e schierare dall’inizio sia Vlahovic che Milik per un 3-5-2 oppure un 4-4-2 che garantisca comunque la presenza di almeno due attaccanti a insidiare l’area di rigore di Donnarumma.
      E’ già la seconda volta che ci sono criticità sulla gestione del sudamericano: dovette uscire nella ripresa all’esordio col Sassuolo e nel dopo gara il tecnico ammise che forse avrebbe potuto toglierlo prima visto che da alcuni giorni avvertiva un leggero fastidio. Ora il nuovo stop dopo la mezza partita disputata al Franchi in cui a un paio di colpi di classe ha contrapposto un intervento goffo e mal riuscito sulla respinta della difesa che ha permesso a Sottil di azionare il contropiede del pareggio.
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    Ludogorets-Zalgiris e Malmoe-Sivasspor, il pronostico è doppio

    Spareggi di Europa League, ecco l’analisi delle partite di due “deluse”, Malmoe e Ludogorets. Già, perchè le due squadre avevano come obiettivo l’approdo ai playoff di Champions ma l’avventura dei bulgari si è fermata al terzo turno preliminare, contro la Dinamo Zagabria, mentre quella degli svedesi è stata interrotta a sorpresa dai lituani dello Zalgiris (poi mandati a casa dal Bodo Glimt) al secondo turno.
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    Zalgiris, serve un altro miracolo
    Il calendario consegna ora al Ludogorets proprio i giustizieri del Malmoe e il pronostico sulla carta è favorevole ai campioni in carica di Bulgaria. Difficile che lo Zalgiris possa ripetere il “miracolo” nella tana dei bulgari. A Razgrad l’opzione da provare è la combo 1 + Over 2,5, in alternativa l’1 handicap.
    Sivasspor ancora in vacanza
    E il Malmoe? Si giocherà l’accesso in Europa League contro un Sivasspor che ha all’attivo “solo” tre match di campionato. Peccato per i turchi che siano stati un flop alla luce del solo punto raccolto e degli 8 gol imbarcati. Anche questa sfida profuma di segno 1, con il Malmoe che dovrebbe andare a segno da 2 a 4 volte: esito “Multigol casa 2-4”.
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    Pronostico Zurigo-Linfield, svizzeri favoriti

    I turni preliminari delle coppe europee entrano sempre più nel vivo. Al termine delle gare di ritorno del terzo turno di qualificazione, infatti, l’Europa League sceglierà le squadre che prenderanno parte ai playoff. Una delle sfide in programma vede in campo un italiano, si tratta di Wilfried Gnonto. Il suo Zurigo affronta in casa il Linfield.
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    Per le quote ok segno 1 e Over 2,5
    Lo Zurigo sta faticando in avvio di campionato ma in Europa ha dato vita a prestazioni di spessore. Nel turno precedente di Champions gli svizzeri hanno perso col Qarabag al termine di un doppio confronto ricco di reti, con eliminazione incassata solo ai tempi supplementari. L’avventura europea prosegue dunque in Europa League, per adesso con ottimi risultati visto il 2-0 inflitto ai nordirlandesi del Linfield all’andata.
    Una prova di concretezza quella offerta dagli elvetici (tre tiri nello specchio della porta e due gol), che si sono imposti con un gol per tempo il secondo dei quali è a firma azzurra, quella di Wilfried Gnonto.
    Da vedere se lo Zurigo si accontenterà di gestire il vantaggio oppure se non vorrà fare calcoli, facendo la sua partita.
    Per le quote nessun dubbio a riguardo, partita da segno 1 e Over 2,5. Per chi non è interessato a questi due esiti, il consiglio è di provare l’opzione “Over 0,5 primo tempo+Over 0,5 secondo tempo”.
    Ovvero, almeno una rete (a prescindere dalla squadra che la metterà a segno) in ciascuna delle due frazioni di gioco.
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    Hjk-Maribor, pronostico a base di “Multigol”

    Hjk-Maribor è una delle partite di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League. Finlandesi in una posizione di chiaro vantaggio dopo il 2-0 con cui hanno battuto gli sloveni all’andata ma c’è una gara di ritorno da giocare… e decifrare in chiave scommesse e pronostici.
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    Un po’ a sorpresa, dunque, l’Hjk è andato a  vincere per 2-0 in Slovenia in casa di un Maribor che in campionato sta andando a corrente alternata e che, il club finlandese, è stato retrocesso dalla Champions al termine del secondo turno eliminatorio.
    Vincere con almeno due reti di scarto in casa dei finlandesi non sarà semplice, anche alla luce delle statistiche fatte registrare dal Maribor. Nei cinque incontri precedenti, in Europa, gli sloveni hanno “visto” solo No Goal e Under 2,5.
    Le quote non a caso mettono l’accento proprio su queste due opzioni. Come alternativa, sempre ipotizzando un match con poche reti totali, è da suggerire l’esito Multigol 1-2 al 90′.
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    Di Maria fa il corso di juventinità: sorrisi e stupore tra Stadium e Museum

    TORINO – Le prime parole da bianconero deluxe sono già storia, ora è il momento di sciropparsi il mini-corso accelerato di juventinità, toccato a tutti i nuovi acquisti. Angel Di Maria sta man mano conoscendo il suo nuovo mondo, la Continassa, e oggi è il giorno del giro tra Museum, prato dello Stadium e tutto quanto ruota attorno al club più titolato d’Italia. La storia della Juventus racchiusa tra il teatro dei sogni bianconeri – presente e futuro – e il racconto di un passato che non si dimentica mai, come il Pallone d’Oro vinto da Omar Sivori nel 1961, osservato da vicino dal Fideo al J-Museum, e l’ingresso del campione argentino nella sala dei trofei dove si staglia l’inconfondibile Champions League, sogno-obiettivo della Juve e che Di Maria ha vinto una sola volta nel 2014 con la 22 del Real Madrid. Lo stesso numero di maglia che l’ex Paris Saint-Germain indosserà in bianconero, almeno per una stagione intera. E il popolo juventino non vede l’ora di vederlo in azione.Guarda la galleryDi Maria, le immagini del suo primo tour juventino LEGGI TUTTO