consigliato per te

  • in

    Juve-Psg. Di Maria, bandiera bianca in extremis. Il retroscena, le soluzioni

    PARIGI – Colpo di scena e non positivo per la Juventus che domani sera a Parigi affronterà il PSG. Infatti dopo la rifinitura sostenuta alla Continassa il club bianconero ha comunicato l’elenco dei convocati e non figura Angel Di Maria! L’argentino evidentemente al termine della seduta ha avvertito un problema muscolare, probabilmente ancora all’adduttore, che aveva allarmato a fine primo tempo Allegri tanto che a Firenze lo aveva lasciato negli spogliatoi dopo l’intervallo.
    A questo punto viene meno la fantasia del Fideo per cercare di contrastare il Trio dei Mostri ovvero Messi-Mbappé-Neymar.
    Ora è possibile che il tecnico toscano possa decidere di variare il modulo e schierare dall’inizio sia Vlahovic che Milik per un 3-5-2 oppure un 4-4-2 che garantisca comunque la presenza di almeno due attaccanti a insidiare l’area di rigore di Donnarumma.
      E’ già la seconda volta che ci sono criticità sulla gestione del sudamericano: dovette uscire nella ripresa all’esordio col Sassuolo e nel dopo gara il tecnico ammise che forse avrebbe potuto toglierlo prima visto che da alcuni giorni avvertiva un leggero fastidio. Ora il nuovo stop dopo la mezza partita disputata al Franchi in cui a un paio di colpi di classe ha contrapposto un intervento goffo e mal riuscito sulla respinta della difesa che ha permesso a Sottil di azionare il contropiede del pareggio.
    Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

  • in

    Ludogorets-Zalgiris e Malmoe-Sivasspor, il pronostico è doppio

    Spareggi di Europa League, ecco l’analisi delle partite di due “deluse”, Malmoe e Ludogorets. Già, perchè le due squadre avevano come obiettivo l’approdo ai playoff di Champions ma l’avventura dei bulgari si è fermata al terzo turno preliminare, contro la Dinamo Zagabria, mentre quella degli svedesi è stata interrotta a sorpresa dai lituani dello Zalgiris (poi mandati a casa dal Bodo Glimt) al secondo turno.
    Mettiti alla prova e fai i tuoi pronostici sulle partite di Europa League
    Zalgiris, serve un altro miracolo
    Il calendario consegna ora al Ludogorets proprio i giustizieri del Malmoe e il pronostico sulla carta è favorevole ai campioni in carica di Bulgaria. Difficile che lo Zalgiris possa ripetere il “miracolo” nella tana dei bulgari. A Razgrad l’opzione da provare è la combo 1 + Over 2,5, in alternativa l’1 handicap.
    Sivasspor ancora in vacanza
    E il Malmoe? Si giocherà l’accesso in Europa League contro un Sivasspor che ha all’attivo “solo” tre match di campionato. Peccato per i turchi che siano stati un flop alla luce del solo punto raccolto e degli 8 gol imbarcati. Anche questa sfida profuma di segno 1, con il Malmoe che dovrebbe andare a segno da 2 a 4 volte: esito “Multigol casa 2-4”.
    Vuoi rimanere aggiornato in tempo reale sui pronostici? Iscriviti Gratis al Gruppo Telegram di GOLLO, il predictor del Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Pronostico Zurigo-Linfield, svizzeri favoriti

    I turni preliminari delle coppe europee entrano sempre più nel vivo. Al termine delle gare di ritorno del terzo turno di qualificazione, infatti, l’Europa League sceglierà le squadre che prenderanno parte ai playoff. Una delle sfide in programma vede in campo un italiano, si tratta di Wilfried Gnonto. Il suo Zurigo affronta in casa il Linfield.
    Zurigo-Linfield, indovina il risultato e vinci i premi in palio!
    Per le quote ok segno 1 e Over 2,5
    Lo Zurigo sta faticando in avvio di campionato ma in Europa ha dato vita a prestazioni di spessore. Nel turno precedente di Champions gli svizzeri hanno perso col Qarabag al termine di un doppio confronto ricco di reti, con eliminazione incassata solo ai tempi supplementari. L’avventura europea prosegue dunque in Europa League, per adesso con ottimi risultati visto il 2-0 inflitto ai nordirlandesi del Linfield all’andata.
    Una prova di concretezza quella offerta dagli elvetici (tre tiri nello specchio della porta e due gol), che si sono imposti con un gol per tempo il secondo dei quali è a firma azzurra, quella di Wilfried Gnonto.
    Da vedere se lo Zurigo si accontenterà di gestire il vantaggio oppure se non vorrà fare calcoli, facendo la sua partita.
    Per le quote nessun dubbio a riguardo, partita da segno 1 e Over 2,5. Per chi non è interessato a questi due esiti, il consiglio è di provare l’opzione “Over 0,5 primo tempo+Over 0,5 secondo tempo”.
    Ovvero, almeno una rete (a prescindere dalla squadra che la metterà a segno) in ciascuna delle due frazioni di gioco.
    Vuoi rimanere aggiornato in tempo reale sui pronostici? Iscriviti Gratis al Gruppo Telegram di GOLLO, il predictor del Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Hjk-Maribor, pronostico a base di “Multigol”

    Hjk-Maribor è una delle partite di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League. Finlandesi in una posizione di chiaro vantaggio dopo il 2-0 con cui hanno battuto gli sloveni all’andata ma c’è una gara di ritorno da giocare… e decifrare in chiave scommesse e pronostici.
    Preliminari di Europa League, fai i tuoi pronostici
    Sloveni abbonati a No Goal e Under 2,5
    Un po’ a sorpresa, dunque, l’Hjk è andato a  vincere per 2-0 in Slovenia in casa di un Maribor che in campionato sta andando a corrente alternata e che, il club finlandese, è stato retrocesso dalla Champions al termine del secondo turno eliminatorio.
    Vincere con almeno due reti di scarto in casa dei finlandesi non sarà semplice, anche alla luce delle statistiche fatte registrare dal Maribor. Nei cinque incontri precedenti, in Europa, gli sloveni hanno “visto” solo No Goal e Under 2,5.
    Le quote non a caso mettono l’accento proprio su queste due opzioni. Come alternativa, sempre ipotizzando un match con poche reti totali, è da suggerire l’esito Multigol 1-2 al 90′.
    Vuoi rimanere aggiornato in tempo reale sui pronostici? Iscriviti Gratis al Gruppo Telegram di GOLLO, il predictor del Tuttosport LEGGI TUTTO

  • in

    Di Maria fa il corso di juventinità: sorrisi e stupore tra Stadium e Museum

    TORINO – Le prime parole da bianconero deluxe sono già storia, ora è il momento di sciropparsi il mini-corso accelerato di juventinità, toccato a tutti i nuovi acquisti. Angel Di Maria sta man mano conoscendo il suo nuovo mondo, la Continassa, e oggi è il giorno del giro tra Museum, prato dello Stadium e tutto quanto ruota attorno al club più titolato d’Italia. La storia della Juventus racchiusa tra il teatro dei sogni bianconeri – presente e futuro – e il racconto di un passato che non si dimentica mai, come il Pallone d’Oro vinto da Omar Sivori nel 1961, osservato da vicino dal Fideo al J-Museum, e l’ingresso del campione argentino nella sala dei trofei dove si staglia l’inconfondibile Champions League, sogno-obiettivo della Juve e che Di Maria ha vinto una sola volta nel 2014 con la 22 del Real Madrid. Lo stesso numero di maglia che l’ex Paris Saint-Germain indosserà in bianconero, almeno per una stagione intera. E il popolo juventino non vede l’ora di vederlo in azione.Guarda la galleryDi Maria, le immagini del suo primo tour juventino LEGGI TUTTO

  • in

    Psg verso il raduno, Galtier nell'ombra e ciao Pochettino

    TORINO – Lunedì 4 luglio si raduna il Paris Saint Germain, reduce dall’ennesimo titolo francese e, per la verità, anche dall’ennesima porta in faccia in Champions League. In Francia è il club più rappresentativo, soprattutto dopo aver raggiunto a quota record di 10 titoli l’ormai nobile decaduto Saint Etienne. Eppure a pochi giorni dal giorno che celebra ufficialmente il ritorno in attività, il Psg non ha ancora un allenatore… In effetti un tecnico ci sarebbe, l’argentino Mauricio Pochettino al quale nessuno ha ancora comunicato che la prossima stagione non si accomoderà sulla panchina del club parigino. Il successore è stato già individuato in Christophe Galtier che proprio da ieri non è più ufficialmente l’allenatore del Nizza. Ricapitolando: quello che vanta un contratto fino al 2023 a 12 milioni a stagione è in stand-by mentre chi non ha più un datore di lavoro al contrario si appresta a prendere in mano la squadra.
    SOLDI SOLDI Il presidente-padrone Nasser Al-Khelaïfi ha regalato al calcio europeo anche questo vero e proprio equilibrismo manageriale che comunque gli costerà un robusto indennizzo a Pochettino stimabile intorno alla ventina di milioni. La rivoluzione che ha portato l’ingresso di Luis Campos al posto di Leonardo nella gestione del mercato del club, si completerà quindi anche con Galtier, tecnico che con il Lille ha costruito un miracolo sportivo vincendo il titolo nel 2021. L’ossessione del presidente qatariota – divenuto una sorta di socio in pectore del presidente Uefa, lo sloveno Alexander Ceferin – resta la Champions League visto che in Francia ha fatto indigestione di trofei. Pochettino paga la prematura uscita di scena dell’ultima edizione, quella firmata dal Real Madrid dell’ex Carlo Ancelotti e dall’implacabile Karim Benzema, che sembrava cosa fatta con l’ingaggio di Lio Messi, Gianluigi Donnarumma, Sergio Ramos e Georginio Wijnaldum, al tirar delle somme solo comparse nel torneo, e con l’assegnazione dell’atto finale proprio a Parigi, al posto della russa San Pietroburgo. Per pianificare il riscatto oggi manca solo un tassello non certo trascurabile… un allenatore. LEGGI TUTTO

  • in

    Il rinnovo di Kroos spaventa il Real Madrid. E Vinicius…

    TORINO – La finale di Champions League di Parigi vinta contro il Liverpool rischia di essere l’ultima recita del triangolo magico, del cervello meréngue. Sì, perché tra i punti di forza madridisti c’è, senz’ombra di dubbio, il centrocampo. E proprio la mediana dei campioni d’Europa potrebbe perdere uno dei suoi interpreti principali, Toni Kroos. Il tedesco, infatti, dubita e non poco se firmare il rinnovo di contratto con la Casa Blanca: tra un anno scadrà il suo accordo e il club di Florentino Pérez ha messo sul tavolo il prolungamento per un’altra stagione. Kroos, però, ha  fatto capire che preferirebbe temporeggiare ancora: intende legarsi per un altro anno ai campioni d’Europa soltanto se riuscirà a dimostrare d’essere ancora a un livello d’assoluta eccellenza. Una dichiarazione che ha spiazzato la dirigenza blanca, che ha ribattuto di fidarsi totalmente del tedesco, indipendentemente dal fatto che decida di firmare in queste settimane oppure alla fine della prossima stagione. Ma non basta: dopo gli addii a Marcelo, Isco e Bale e gli arrivi di Tchouaméni e Rüdiger, un altro crack dei blancos oltre a Kroos è pervaso dai dubbi. Stiamo parlando di Vinícius Júnior: l’attaccante carioca infatti è rimasto spiazzato dalla proposta del club di allungare il vincolo che lo lega al Real Madrid fino al 2028. Vinícius preferirebbe prolungare fino al 2026 ed è quindi ipotizzabile che le due parti trovino l’accordo fino a giugno 2027. Nessun dubbio, invece, ha attanagliato Luka Modric, che ha rinnovato fino al 2023.
    INIMITABILI Appare dunque chiaro che, per quanto i meréngues si stiano muovendo bene sul mercato, difficilmente troveranno elementi come Modric e Kroos per un semplice motivo: sono inimitabili. L’atteggiamento del nazionale tedesco è comprensibile per chi lo conosce bene: tra le qualità principali di Kroos infatti c’è la totale trasparenza e onestà. Ciò che dice, ossia che vuole capire se è ancora a un livello Real, è assolutamente vero. Ha sempre affermato di trovarsi a suo agio e sentirsi importante a Madrid, ma nonostante abbia disputato una discreta finale non è assolutamente soddisfatto delle sue prestazioni in Champions League. Nelle prossime settimane sono attesi sviluppi. LEGGI TUTTO

  • in

    Benzema, il record di Ronaldo e il Liverpool: “Voglio la Champions”

    MADRID (Spagna) – Vedrò se ho fatto la storia del club quando concluderò la carriera. In ogni caso, tutte le partite sono importanti per me. Cerco di fare qualcosa di nuovo ogni volta, di divertire i tifosi. Ovviamente, il mio sogno è vincere un’altra Champions League, ma per vincere dobbiamo prepararci molto bene”. Non si nasconde Karim Benzema, che nella storia del club c’è già, ma che in questo momento ha tutt’altro a cui pensare. L’attaccante francese ha ora nel mirino solo il Liverpool per l’ennesima finale del suo Real Madrid che si giocherà la possibilità di conquitsare il 14° trofeo continentale al termine di un cammino, condotto da Carlo Ancelotti, nel quale Benzema è stato un protagonista assoluto. 15 gol nel torneo, a sole due reti dal record di Cristiano Ronaldo, autore di 17 gol in una sola edizione di Champions League. CR7, nei suoi anni al Bernabeu, ha spesso messo in ombra il 34enne numero 9 delle merengues, ma ora il peso dell’attacco è tutto sulle sue spalle: “I record sono fatti per essere infranti. Per me però quello che conta di più è dare il massimo in campo per aiutare la squadra a vincere; se riesco a segnare o a fare un assist va bene, ma la cosa più importante è scendere in campo e vincere la partita. Il mio gol preferito di questa stagione? Sono stati tutti belli e importanti. Forse il più bello è stato il terzo contro il Psg o il rigore contro il Manchester City, ma anche il colpo di testa contro il Chelsea è arrivato grazie a una bella giocata”. 
    Benzema carica il Real: “Voglio la Champions”
    Il 34enne, in un’intervista a Uefa.com, ha prpseguito: “Sono emozioni che rimarranno per tutta la vita perchè il nostro percorso in Champions League non è stato facile. Abbiamo giocato contro il Paris Saint-Germain, che era favorito. Abbiamo giocato contro il Chelsea, campione in carica. Abbiamo giocato contro il Manchester City, che l’anno scorso è arrivato in finale .Questo dimostra che siamo un’ottima squadra e che non ci arrendiamo, che abbiamo forza mentale; siamo una squadra forte che, con l’aiuto dei tifosi, può ribaltare qualsiasi situazione.Ci sono giovani come Rodrygo, Vinicius Junior o Eder Militao che però hanno già giocato 70 o 100 partite. Alcuni ne hanno giocate 100, ma nel gruppo i più giovani ascoltano i più grandi. Noi diamo consigli e loro dicono quello che pensano: è così che funziona un gruppo. Non c’è differenza, a parte l’età, e andiamo tutti d’accordo”. In chiusura aggiunge: “Ci sono sempre più giocatori che migliorano dopo i 30 anni. Io mi prendo cura di me e sto molto attento a quel che faccio. Mi riposo il più possibile, mi alleno duramente, trovo il tempo per lavorare correttamente e in più penso che l’esperienza aiuti. Ecco perchè oggi mi sento benissimo, sia tecnicamente che mentalmente. Quando avevo 19-20 anni ero ossessionato dal calcio. Poi pian piano ti rendi conto che stare in campo non è tutto. Ci sono molte altre cose importanti: mangiare bene, dormire bene, riposarsi abbastanza, lavorare in palestra. Allora non lo facevo, perchè per me il calcio era solo ciò che succedeva in campo”. LEGGI TUTTO