TORINO – Da Di Maria a Berardi, passando per Zaniolo, Kostic e Pulisic. Ma che cosa, prima ancora che chi, sta cercando la Juventus per completare il suo tridente offensivo, che ha in Vlahovic e Chiesa due titolari designati? (E in Cuadrado un’alternativa di lusso, cui se ne aggiungeranno altre). La domanda sorge naturale passando in rassegna i giocatori citati: simili per certi versi, diversi per altri. La risposta parte dalla forza economica della Juventus: notevole, come prova l’operazione Vlahovic, ma non illimitata come quella di Manchester City o Paris Saint Germain. Allegri non può fornire per ogni ruolo un nome o un identikit preciso, certo di trovarsi in ritiro il giocatore indicato o uno dei migliori al mondo con quelle specifiche caratteristiche, acquistati a colpi di decine di milioni. La società bianconera può fare acquisti importanti, ma deve riuscire a rinforzarsi anche attraverso operazioni meno onerose, che però devono comunque portare alla Continassa giocatori di alto livello.
Le qualità cercate dalla Juve
Per far coesistere le due necessità è indispensabile un po’ di elasticità nella scelta degli obiettivi: ecco l’origine della relativa eterogeneità della rosa in cui la Juventus sta scegliendo l’attaccante esterno. Eterogeneità che riguarda anche la fascia preferita: consentita dalla duttilità di Chiesa, a proprio agio a destra e a sinistra. Quintetto eterogeneo, ma in cui tre elementi hanno diverse caratteristiche in comune: non a caso tra loro ci sono Di Maria, scelta designata delle ultime settimane, Berardi, che da prima alternativa sta diventando prima scelta, e Zaniolo, primo nome emerso dopo l’annuncio dell’addio a Dybala. Nell’evolversi delle preferenze tra i tre ha inciso anche il fattore economico, ma le qualità che la Juventus cerca emergono abbastanza chiaramente. Tutti e tre sono mancini che preferiscono giocare a destra (Berardi in modo quasi esclusivo) e tutti e tre amano accentrarsi per cercare l’assist o il tiro, due giocate in cui tutti e tre riescono a essere pericolosi (compreso Zaniolo i cui dati dell’ultimo campionato, riportati in basso, rappresentano un picco al di sotto delle sue medie normali). Tutti e tre tecnici e dinamici, in grado di saltare l’uomo, ma anche di lavorare in fase difensiva.
Curiosità e caratteristiche
Tra loro il Fideo si stacca, oltre che per valore assoluto ed esperienza superiori (controbilanciati dall’età) per la propensione al cross, in cui non spiccano né Berardi né Zaniolo. Spicca eccome, invece, Kostic, uno dei due elementi del quintetto che si discostano dai tre già citati. Anche lui è mancino, ma lui gioca rigorosamente a sinistra e da esterno puro: salta l’uomo e va al cross. Ne ha effettuati più di chiunque altro nei principali cinque campionati d’Europa. Meno fantasioso, potrebbe essere comunque una spalla preziosa per Vlahovic. Come Pulisic, unico destro del lotto, a proprio agio su entrambe le fasce, più portato a trovare l’assist per vie interne (anche nel suo caso il dato dell’ultimo campionato è inferiore alla media) che con il cross. Sempre di assist, però si tratta: quelli, qualche gol e la capacità di saltare l’uomo sono le tre cose che cerca la Juventus. LEGGI TUTTO