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    Juve, Chiellini atteso a Torino per la firma

    TORINO- Comincerà il capitano, potrebbe chiudere il vice, da poco investito ufficialmente del ruolo da Massimiliano Allegri. La prima settimana d’agosto della Juventus, importantissima per una serie di motivi, dall’inizio del mese in cui comincerà il campionato al primo confronto di alto livello (domenica con il Barcellona)passando per il ritorno di tutti i nazionali ancora in vacanza, si aprirà domani con la firma di Giorgio Chiellini sul contratto che lo legherà alla Juventus per un altro anno […]

    La firma di Chiellini e l’attesa per Dybala

    […] Se la firma di Chiellini è una certezza, quella di Dybala è ancora da costruire. I lavori, però, sono in corso e dopo una certa rigidità nei mesi scorsi il clima tra la Juventus e la Joya si è ammorbidito. A dare l’accelerata decisiva dovrebbe essere l’incontro tra il dg bianconero Federico Cherubini e l’agente di Dybala, Jorge Antun, atteso prima della fine della settimana. Antun infatti, arrivato dall’Argentina la scorsa settimana, terminerà a breve la quarantena e potrà così incontrare di persona Cherubini. Difficile che i due riescano a mettere a posto subito tutti i tasselli del puzzle, ma ci sono buone possibilità che riescano a incanalare la trattativa su una strada che porti a breve al prolungamento del contratto di Dybala, in scadenza il 30 giugno 2022.

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    Salvetti:”Allegri e Chiellini? Vi dico tutto”

    «E’ il segno di una città che nei decenni ha sfornato tanti campioni e tanti personaggi, bravi non solo tecnicamente, ma dotati di grande appeal con l’opinione pubblica: come è stato Armando Picchi e come sono Giorgio Chiellini e Massimiliano Allegri. Ma vorrei ricordare anche Igor Protti e Cristiano Lucarelli, che quando il Livorno era in Serie A sapevano attrarre grande attenzione quando giocavano ma anche quando parlavano, come Chiellini e Allegri nella Juve»

    A proposito di personaggi sportivi livornesi, è fresco l’argento olimpico di Aldo Montano.

    «L’argento di Montano è la 99ª medaglia olimpica di Livorno, a testimonianza del connubio unico tra lo sport e la città: la più rappresentata d’Italia a Tokyo in rapporto al numero di abitanti e la più medagliata, 556 medaglie, tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei».

    Un connubio tra sport e città che vive un momento di­fficile con il Livorno: qual è la situazione?

    «Il Livorno ha vissuto un periodo straordinario, dal 1991, quando era fallito e finito in Eccellenza, a 4-5 anni fa. Grazie ai presidenti, Caresana, Achilli e il primo Spinelli, capace di dare tanto, è risalito con una scalata incredibile: io da giornalista di Granducato Tv ho raccontato sei promozioni. In 14 anni dall’Eccellenza alla Coppa Uefa, un record: solo il Chievo ha fatto altrettanto. Poi purtroppo in sette anni dalla Serie A è passato a sparire dal calcio. Ora siamo qui a cercare di ricosturire un futuro, per ripartire dopo che chi ha gestito il Livorno negli ultimi tempi ha fatto danni»

    Tornando ad Allegri e Chiellini, che livornesi sono?

    «Allegri è un livornese a 360 gradi: spontaneo, genuino, molto pronto al confronto e anche molto schietto. Chiellini ha la forza interiore, la grinta e il carattere dei livornesi nel giocare a calcio. Fuori dal campo è un ragazzo con valori e riferimenti molto chiari che gli ha dato la famiglia, molto più calmo e pacato rispetto ad Allegri. Entrambi hanno il carattere, la grinta, l’orgoglio e diciamo anche la sfrontatezza dei livornesi: Allegri sempre e comunque, Giorgio soprattutto in campo».

    Con Allegri giocava da bambino: com’era?

    «Era il più bravo di tutti calcisticamente, era il capitano della squadra… e poi era indubbiamente esuberante, simpatico, divertente come è adesso»

    Voi compagni pensavate che potesse giocare in Serie A?

    «Sì. Non ci saremmo aspettati, neppure quando era un calciatore affermato, che potesse diventare allenatore, anche per questo carattere. Invece in realtà questo è un punto di forza, comune a tanti allenatori toscani: Allegri, ma possiamo metterci Mazzarri, Sarri stesso, Spalletti, ora Cristiano Lucarelli. Sono tanti allenatori toscani che hanno successo per la capacità di vivere lo spogliatoio e le sue sfumature, capire se uno ha il broncio o se è troppo svagato, e sanno gestirlo».

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    Chiellini-Cuadrado, anche Allegri ci mette la firma: decisivi!

    TORINO – Poco prima o poco dopo, se non durante: ma i tempi grosso modo sono quelli. Il prolungamento del contratto di Paulo Dybala potrebbe arrivare (o quantomeno essere discusso) in concomitanza con gli annunci dei nuovi contratti di altri due campioni che hanno contribuito in maniera determinante a scrivere questi ultimi clamorosi anni di storia del calcio a tinte bianconere: Giorgio Chiellini e Juan Cuadrado. Due pilastri, due totem. Perché, vabbé, “Re Giorgio” alla Juventus c’è cresciuto come calciatore e come uomo (il suo tesseramento risale addirittura al 2005). Ma pure Cuadrado (2015) il sue bel pezzettone di strada con la Vecchia Signora d’Italia l’ha percorso ed è intenzionato a proseguire ancora per un po’.

    Juve, si riparte dai rinnovi di Chiellini e Cuadrado

    Paeraltro è curioso e fors’anche emblematico notare una sorta di scostamento rispetto agli accadimenti juventini di un anno fa, di questi tempi. La campagna acquisti 2020-21 si apriva con i proclami tesi allo svecchiamento dell’organico, ai rilievi – financo presidenziali – sul fatto che gli allora campioni d’Italia in carica (ma reduci dalla seconda eliminazione consecutiva agli ottavi di finale di Champions League) avevano uno degli organici più vecchi d’Europa. Ora si riparte dai rinnnovi di due ultratrentenni (Chiellini, peraltro, è più vicino ai 40 che ai 30: ne compirà 37 ad agosto).

    Se da un lato è vero che buona parte dello “svecchiamento” della rosa lo si è già fatto, e dunque ora non è il caso di andare troppo con l’accetta, è anche vero che, forse, quest’anno s’è deciso di non esagerare con i proclami: ché dai e ridai con le minacce dei prepensionamenti, poi finisce – come accaduto l’anno scorso – che proprio ai senatori ti devi aggrappare per acciuffare la qualificazione Champions per il rotto della cuffia, dopo che con i giovani s’è rischiato e fatto spesso il patatrac.

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    Chiellini, rinnovo dopo le vacanze. E quella difesa a tre….

    Matthijs De Ligt è l’erede. O, meglio, l’allievo. Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci i maestri o, come li ha definiti José Mourinho «i professori di Harvard della difesa». E Massimiliano Allegri gode, perché si ritrova con uno dei reparti difensivi più forti d’Europa, con due che hanno appena vinto, da protagonisti assoluti, l’Europeo e con il giovane centrale più forte in circolazione. Come dire: l’unico imbarazzo è quello della scelta. Anche se con un calendario così fitto di impegni e con i quasi 37 anni di Chiellini (li compirà il 14 agosto), la gestione della fatica è indispensabile, così avere tre fenomeni per due posti è il minimo indipensabile per chi ambisce a vincere tutto.

    Ci sarà spazio per tutti, insomma, anche per il quarto centrale che, allo stato attuale delle cose, sarebbe Merih Demiral, rientrato alla Continassa proprio ieri pomeriggio. Il condizionale è legato al mercato, dove il turco ha molte e remunerative richieste. E’ possibile che la Juventus possa anche decidere di monetizzare, anche in virtù di un’abbondanza che limiterebbe le presenze di Demiral, il quale ha chiesto più spazio. Tutto sarà più chiaro nel corso delle prossime due/ tre settimane, nelle quali il destino del quarto centrale juventino sarà chiaro.

    Se Demiral fosse ceduto, il quarto centrale potrebbe essere Daniele Rugani, che è tornato alla base dopo i prestiti al Rennes e al Cagliari della passata stagione. In teoria la Juventus stava cercando una sistemazione diversa per il difensore, ma il probabile passaggio del giovane rumeno Dragusin al Sassuolo (ne leggete diffusamente a pagina 5), cambia un po’ la posizione di Rugani nel caso di addio a Demiral.

    L’operazione più urgente in difesa, tuttavia, è il rinnovo di contratto di Chiellini che sta vivendo la paradossale situazione di essersi appena laureato campione d’Europa da capitano della nazionale italiana, ma di non avere un contratto e di essere, tecnicamente, un disoccupato. Si tratta, ovviamente, di una situazione abbastanza virtuale, perché fra la Juventus e il capitano azzurro (e bianconero) esiste giù completo accordo su tutto per rinnovare il contratto di un’altra stagione e per la firma, che sancirà ufficialmente la diciassettesima stagione a Torino, si sta aspettando solamente il rientro dalle meritate vacanze del neocampione d’Europa.

    Rientro che averrà fra il due e il tre agosto, in tempo per effettuare le ultime tre settimane di ritiro e preparazione in vista del campionato (che per la Juventus inizierà il 22 agosto a Udine). Allegri, a quel punto, avrà a disposizione tutti i difensori a sua disposizione e probabilmente partirà con un turnover studiato per preservare tutti. Anche se, con un tris come quello formato da De Ligt, Bonucci e Chiellini, non è da escludere a priori che, in determinate circostanze (magari anche a partita in corso) Allegri non decida di puntare sulla difesa a tre, che non è certamente lo schieramento preferito dal tecnico, ma può anche tornare utile e consente di sfruttare, tutto insieme, l’enorme potenziale che offre quel reparto alla sua Juventus. Professori e allievi, tutti insieme. LEGGI TUTTO

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    Juve, Chiellini firma il rinnovo. Dybala rientra e tratta

    TORINO – Prima di Cristiano Ronaldo, sicuramente Carlo Pinsoglio ritroverà Paulo Dybala in campo per le mitiche sfide a tiri in porta di fine allenamento. Già, perché se CR7 godrà di qualche giorno di vacanza in più come tutti i reduci dall’Europeo, la Joya, avendo saltato la trionfale Coppa America dell’Argentina, mercoledì vivrà fin dalla prima seduta l’Allegri bis. Un’opportunità per programmare una grande ripartenza dopo i tanti acciacchi dell’ultima stagione, ma anche un’occasione per far ripartire in prima persona le trattative per il rinnovo di contratto. L’accordo tra la Juve e il numero 10 scade nel 2022. Dybala, dopo una lunga fase di stallo, è pronto a riprendere il negoziato: stavolta al posto di Fabio Paratici (trasferitosi al Tottenham) ci sarà il suo successore Federico Cherubini dall’altra parte del tavolo. Rivedersi di persona sarà il primo passo della cosiddetta Fase 2, ma non l’ultimo: Paulo vuole capire bene il progetto che la Juventus ha in mente per lui e nelle prossime settimane è atteso a Torino anche Jorge Antun, il rappresentante dell’ex Palermo. LEGGI TUTTO