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    Chiellini trionfa in MLS con Los Angeles, i complimenti di Serie A e Juventus

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Tra le mura casalinghe del Banc of California il Los Angeles FC di Giorgio Chiellini vince il suo primo titolo di Major League Soccer (MLS), battendo nella finalissima Western-Eastern Conference il Philadelphia Union. Partita spettacolare e piena di colpi di scena inaspettati: i padroni di casa passano in vantaggio al 29′ con Acosta, ma vengono riacciuffati al 59′ della ripresa dal gol di Gazdag. Poi, all’83’, il Los Angeles torna in vantaggio con la rete di Murillo, ma appena 2′ più tardi (85′) Elliott sigla il 2-2 che porta la sfida ai tempi supplementari. Con la gara che sembra ormai indirizzata verso la sentenza dei calci di rigore il portiere Crépeau si fa espellere al 116′, costringendo Los Angeles a mettere in campo McCarthy. Al 124′ Elliott sigla però il 3-2 ospite, avvicinando sensibilmente Philadelphia alla vittoria del titolo, ma al 128′, all’ultimo rintocco, ci pensa Gareth Bale a prolungare il match fino ai tiri dagli undici metri. E qui ci pensa proprio McCarthy, l’eroe inaspettato: il portiere di riserva rimedia al tiro dal dischetto sbagliato dall’ex Fiorentina Tello parando quelli di Martinez e Wagner (dopo l’errore di Gazdag), concedendo dunque a Sanchez l’opportunità di segnare il rigore decisivo.

    Chiellini vince la Mls, la Juve e la Serie A si congratulano

    Pur essendo rimasto in panchina, Giorgio Chiellini non è riuscito a contenere tutta la gioia per il traguardo raggiunto con quella che lo scorso giugno è diventata la sua nuova squadra, dopo 17 anni di Juventus: “Una prima volta epica, insieme! Andiamo LA, oggi è il nostro giorno!”, ha scritto il 38enne difensore centrale. Al coro si è aggiunto subito il club bianconero: “Chiellini conquista la Mls con il Los Angeles FC, complimenti Giorgio!”, recita il tweet pubblicato pubblicato sul profilo ufficiale della società. Infine, sono arrivate le congratulazioni anche della Serie A: “Congratulazioni per la tua prima MLS Cup, Giorgio! Festeggia come solo tu sai fare, te lo meriti!”.
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    Juve-Inter a Doveri. E i tifosi bianconeri mugugnano: scopriamo perché

    TORINO – Premesso che non serve sforzarsi più di tanto, trattandosi di un evento accaduto il 12 gennaio di quest’anno, chi ha buona memoria non dimentica. E quando a metà settimana il nome dell’arbitro Daniele Doveri è stato abbinato a Juventus-Inter, beh, più di un tifoso bianconero si sarà fatto un’amara risatina oppure avrà sbuffato. Già, perché quasi undici mesi fa a San Siro ci si giocava la Supercoppa tra i nerazzurri allora campioni d’Italia e la Juve che, con Andrea Pirlo al timone, una Coppa Italia se l’era portata a casa. Ebbene, alla fine di quella partita gli sconfitti, dentro e fuori dal campo, non la presero benissimo.

    Quel precedente

    Il trofeo in mano ad Alexis Sanchez (autore del gol partita in coda al secondo tempo supplementare) e compagni fu diretta conseguenza di un 2-1 marchiato dalle reti di Weston McKennie, Lautaro Martinez su rigore e, appunto, il Niño Maravilla. Ma per Tuttosport la direzione di gara di Doveri non meritò più di un misero 5 in pagella. Il penalty assegnato all’Inter per fallo di Mattia De Sciglio su Edin Dzeko non scatenò le polemiche che sarebbero scaturite dagli altri episodi, tali da giustificare il voto di cui sopra. Quali? Detto che anche i tifosi nerazzurri se la presero in avvio con Doveri per un presunto rigore non fischiato dopo contatto Chiellini-Barella, gli juventini urlarono per una mancata sanzione a carico di Alessandro Bastoni, reo di aver rifilato una manata in faccia a McKennie: gesto involontario, ma danno chiaramente procurato. E rigore netto per gli ospiti, non assegnato né da Doveri né tantomeno su consiglio di un Var particolarmente silenzioso. Era il minuto 93, non esattamente un dettaglio, quella sera.

    La probabile formazione di Allegri per Juve-Inter

    Dubbi e domande

    Proteste a parte, l’Inter strappò la Supercoppa alla Juve soprattutto perché Alex Sandro al 121’ incappò in quelle giornate in cui il brasiliano gradisce fare regali all’avversario di turno (nel caso, si trattò di un controllo di palla nettamente sbagliato e che favorì la rete del 2-1 finale), ferma restando un’onesta prova da parte dei bianconeri a quell’epoca indietro di undici punti in classifica in campionato rispetto ai rivali. Ciò non toglie che Doveri più di un dubbio l’avesse lasciato, specialmente nei ricordi degli sconfitti. Ed ora? Quello di domenica per il fischietto della sezione di Roma sarà il primo derby d’Italia a casa della Juventus, perché per il resto aveva avuto il privilegio di dirigere altre due sfide dirette, sempre a San Siro e sempre in campionato: il 16 maggio 2015, 2-1 per i bianconeri, reti di Mauro Icardi, Claudio Marchisio su rigore (e ti pareva…) e Alvaro Morata nel finale; il 17 gennaio 2021, netto 2-0 nerazzurro sui bianconeri trafitti dall’ex Arturo Vidal e da Nicolò Barella in uno dei derby d’Italia più sbilanciati di questo secolo, per la soddisfazione dell’allora tecnico interista Antonio Conte. Allo Stadium la prossima “sentenza”, mentre sui social già circolano commenti di sostenitori juventini sicuri di come andrà. C’è chi ha scritto: «Sarà la 200ª direzione di Doveri: come la festeggerà?». Del resto, che derby d’Italia sarebbe senza almeno una polemica che duri il più a lungo possibile?

    Guarda la galleryJuve, in campo contro l’Inter con una maglia specialeSullo stesso argomentoJuve a Doveri: il pestone di Dzeko a De Sciglio trasformato in rigore per l’InterSerie AIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Chiellini campione eterno: trionfo in Western Conference e finalissima Mls

    Giorgio Chiellini non ha perso il vizio della vittoria. Attualmente al Los Angeles Fc, l’ex storico difensore e capitano della Juventus ha trionfato in finale di Western Conference (dopo aver eliminato in semifinale i rivali del Los Angeles Galaxy) contro l’Austin con un netto 3-0 firmato Arango, Urruti (autogol) e Opoku. La vittoria gli consentirà di giocare la finalissima di Mls, in programma il 5 novembre contro il Philadelphia Union che si è invece imposto in finale di Eastern Conference vincendo 3-1 contro New York City. L’ex bianconero, che fino ad ora ha totalizzato 12 presenze con la sua nuova squadra in America, ha giocato 45 minuti prima di lasciare il posto a Ibeagha. LEGGI TUTTO

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    Torino-Juventus social: cuori Chiellini, applausi Di Maria

    Il gol di Vlahovic ha deciso Torino-Juventus. Tre punti per la squadra bianconera, una boccata d’ossigeno per Massimiliano Allegri e una gioia per i tifosi per il derby vinto. A festeggiare con loro anche Giorgio Chiellini e Angel Di Maria, che hanno esultato dai loro profili social. L’ex capitano della Juve ha pubblicato la foto della rete di Vlahovic accompagnata da un cuore bianco e uno nero. Il fantasista argentino ha invece utilizzato una Instagram story con scritto “Vamosssss. Fino alla fine” mostrando il televisore di casa sua e l’abbraccio dei suoi compagni a fine gara. Sottofondo musicale: l’inno della Juve. LEGGI TUTTO

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    Maccabi-Juventus: cosa c’è da sapere sul Sammy Ofer Stadium. Ecco perché Bonucci lo ricorda…

    INVIATO AD HAIFA
    Lo stadio in cui giocherà la Juventus questa sera è il nuovissimo Haifa International Stadium, meglio noto come io Stadio Sammy Ofer. Dal nome del magnate – impero marittimo, settore bancario e immobiliare – che in sostanziosa parte lo ha finanziato donando oltre 20 milioni di dollari su comunque oltre mezzo miliardo di dollari spesi in tutto) per la sua realizzazione.
    L’impianto è stato costruito a partire dal 2009 ed è stato inaugurato nel 2014. E’ utilizzato da Maccabi Haifa, Hapoel Haifa e a volte anche dalla Nazionale israeliana. L’italia vi ha giocato il 5 settembre 2016 in occasione della partita di qualificazioni ai Mondiali del 2018 e nell’occasione ha battuto Israele per 3 gol a 1 con i gol di Pellè, Candreva su rigore e Immobile. Il ct era Ventura,  Chiellini venne espulso. Da segnalare la presenza di Bonucci in campo (nella BBBC) e Rugani in panchina. Stasera, dunque, tira aria di deja vu per i due difensori i quali confidano che si ripeta anche il risultato.
    La capienza dell’impianto è di 30.780 posti tutti esauriti in prevendita per ogni partita.
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    Maccabi-Juventus: cosa c’è da sapere sul Sammy Ofer Stadium. Ecco perché Bonucci lo ricorda…

    INVIATO AD HAIFA – Lo stadio in cui giocherà la Juventus questa sera è il nuovissimo Haifa International Stadium, meglio noto come lo Stadio Sammy Ofer. Dal nome del magnate – impero marittimo, settore bancario e immobiliare – che in sostanziosa parte lo ha finanziato donando oltre 20 milioni di dollari su comunque oltre mezzo miliardo di dollari spesi in tutto) per la sua realizzazione.

    L’impianto e il precedente

    L’impianto è stato costruito a partire dal 2009 ed è stato inaugurato nel 2014. E’ utilizzato da Maccabi Haifa, Hapoel Haifa e a volte anche dalla Nazionale israeliana. L’italia vi ha giocato il 5 settembre 2016 in occasione della partita di qualificazioni ai Mondiali del 2018 e nell’occasione ha battuto Israele per 3 gol a 1 con i gol di Pellè, Candreva su rigore e Immobile. Il ct era Ventura, Chiellini venne espulso. Da segnalare la presenza di Bonucci in campo (nella BBBC) e Rugani in panchina. Stasera, dunque, tira aria di deja vu per i due difensori i quali confidano che si ripeta anche il risultato. La capienza dell’impianto è di 30.780 posti tutti esauriti in prevendita per ogni partita.
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    Chiellini vola in Mls. Comanda Los Angeles, l'ex capitano Juve esulta: “Primi! E resteremo in testa!”

    TORINO – Mentre dall’altra parte del mondo la tifoseria della Juventus s’interroga su errori e omissioni della squadra di Allegri, inclusa l’evidente assenza di personalità, negli Stati Uniti c’è un club, il Los Angeles Fc in testa alla classifica della Western Conference del massimo campionato di calcio. E chi, per associazione d’idee, ha pensato non casualmente a Giorgio Chiellini – a proposito di giocatori e uomini forti in ogni senso – non sbaglia. «Primi ad Ovest! E non ci fermeremo!», è l’urlo di battaglia dell’ex capitano della Juve, tutto sorrisi e abbracci con i compagni di squadra per il successo conseguito nella notte italiana tra domenica e lunedì contro lo Houston Dynamo (3-1 con doppietta del messicano Carlos Vela, non una novità). La squadra californiana ha nove punti di vantaggio (64-55) in classifica sui texani di Austin dopo 32 giornate di campionato. Chiellini, giustamente, se la gode. L’obiettivo è il titolo: Los Angeles ha tutto per riuscirci.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Mls, frena il Los Angeles di Chiellini. L'Inter Miami vola con Higuain

    MIAMI (Stati Uniti) – L’Inter Miami di David Beckham può ancora credere alla qualificazione ai playoff di Major League Soccer. E deve questa speranza a Gonzalo Higuain. Nella nottata italiana, la formazione guidata da Phil Neville è riuscita ad imporsi per 2-1 sul Columbus Crew tra le mura casalinghe del Lockhart Stadium grazie a una doppietta del centravanti argentino, in rete al 25′ con un piattone rasoterra e all’82’ con una grandissima girata sul secondo palo in area piccola. Per la formazione ospite inutile il gol del momentaneo pareggio di Juan Camilo Hernández al 41′. Con questa vittoria l’Inter Miami sale a quota 39 punti nella classifica della Eastern Conference ed è a -2 dalla zona playoff, presidiata attualmente proprio dal Columbus Crew, al 7° posto con 41 punti.
    Il Los Angeles FC di Chiellini frena contro Minnesota
    Nella Western Conference il Los Angeles FC di Chiellini frena in trasferta contro Minnesota. All’Allianz Field finisce 1-1, con le firme di Kallman al 45′ per i padroni di casa e del solito Carlos Vela al 64′ per gli ospiti. Oltre all’ex capitano della Juventus, sostituito all’87’ da Segura, il tecnico Cherundolo ha schierato nell’undici titolare anche Gareth Bale e nella ripresa (62′) ha mandato in campo anche l’ex Fiorentina Cristian Tello. Il Los Angeles FC rimane dunque saldamente in vetta alla classifica con 62 punti, a +10 da Austin, che però ha una partita in meno.

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