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    Coda show e il ritorno al 4-2-3-1: così il Genoa progetta il ritorno in Serie A

    TORINO – E all’improvviso sul Genoa splende il sereno. Le prime due uscite della squadra (sconfitte contro Lucerna e Maiorca) avevano fatto sorgere dubbi sulla reale consistenza dei rossoblù. Gli stessi dubbi che il clamoroso 4-1 rifilato alla Lazio (con tripletta di Coda superstar) hanno spazzato via. La squadra c’è e probabilmente merita di essere considerata in pole position nella lotta per la Serie A, anche se la concorrenza sarà folta e qualificata. Blessin, che ora invita a non esaltarsi troppo come prima non era il caso di deprimersi, chiede a tutti di restare con i piedi per terra, è solo precampionato e ogni risultato ha un peso relativo. Significativo, però, come l’eclatante successo sia giunto tornando al 4-2-3-1 della passata stagione, riportando Coda padrone unico dell’attacco, supportato da tre giocatori offensivi, accantonando quel 4-2-2-2 con il quale, nelle prime infruttuose amichevoli, non erano arrivati né gol né occasioni. La squadra nel frattempo è rientrata in sede e il ds Ottolini, al lavoro da pochi giorni, ha parlato di una rosa composta al 90%, presto ci saranno incontri con Blessin per capire che cosa manca.
    Obiettivo, 20mila abbonamenti
    Al netto di alcuni elementi ancora da smaltire, forse non guasterebbe avere qualche ricambio in più di spicco al posto di quelli che oggi partono titolari: più o meno servirebbe ancora un giocatore per reparto, operazioni da compiere quando sarà finito lo smaltimento degli esuberi. Al resto, poi, penserà come sempre la spinta dello straordinario popolo rossoblù, galvanizzato dalla vittoria sulla Lazio e che ogni giorno accorre per sottoscrivere gli abbonamenti. L’obiettivo di arrivare a 20mila tessere è ampiamente alla portata, con la possibilità di riempire entrambe le gradinate e rendere Marassi la tana su cui costruire il ritorno in A. Perché, come dicono quelli della 777 Partners, in B “only one year”, solo per un anno.
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    Genoa alla ricerca del gol, Sansone anche per innescare Coda

    TORINO – Il Genoa si sta preparando alla Serie B in maniera diversa dalle altre squadre. Il tecnico tedesco Blessin ha scelto di giocare le amichevoli contro avversari di rango, niente vendemmiate di gol contro formazioni di dilettanti. E così stanno arrivando anche le inevitabili battute d’arresto, prima col Lucerna (2-0), ieri col Maiorca (1-0). Non sono tanto i ko a preoccupare ma il fatto che la squadra fatichi a segnare, proponendosi poco in avanti, lo stesso problema che è stato alla base della retrocessione. Certo, è arrivato bomber Coda, capo cannoniere degli ultimi due tornei di B con 42 gol totali. Ma chi lo innesca? Così nelle ultime ore ha preso campo un nome nuovo, non semplice da raggiungere, ma il Genoa ci prova: Nicola Sansone, 31 anni il 10 settembre, ala sinistra che segna e soprattutto fa segnare (228 gare in A con 33 gol e 56 assist) che potrebbe fare al caso del Grifone, non fosse per un ingaggio da 1 milione che è il principale ostacolo alla trattativa (per Coda, il Genoa s’è spinto a 750mila). Non solo, Sansone, nato in Germania, sarebbe d’aiuto anche per Blessin, tradurrebbe al volo le indicazioni del tecnico che comunque, sta andando a lezione d’italiano.

    IL TEMPO Certo a Blessin va dato tempo e anche una certa comprensione: col Maiorca, il Genoa è andato all’intervallo sullo 0-0 con la squadra titolare che nel primo tempo aveva fatto il suo, il gol degli spagnoli è arrivato nella ripresa, dopo gli inevitabili cambi. Resta il fatto che la squadra attuale, al di là degli interpreti, fatica a cambiare passo. E il prossimo test, sarà ancora più probante: mercoledì 27 alle 17 amichevole con la Lazio allo stadio di Grassau (porte chiuse, diretta su Dazn). E chissà che contro Sarri, possa arrivare almeno il primo gol rossoblù dell’estate, in attesa di un inizio di campionato di B con un calendario non certo in discesa. Dal week end di Ferragosto in poi, il Genoa affronterà Venezia in trasferta, Benevento al Ferraris, Pisa fuori casa, Parma a Marassi e visita al Palermo. Blessin ha tre settimane per risolvere il problema, un avvio di campionato col piede sbagliato non è concesso. Anche se, per le gare interne, il Genoa avrà la spinta straordinaria della Nord e uno stadio pressoché pieno, quota 20mila abbonamenti è alla portata. LEGGI TUTTO

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    Genoa, inizio shock. E quel… Caso sul mercato

    TORINO – Il Genoa che si ritrova in B dopo 15 anni, dovrà misurarsi con un calendario tostissimo in avvio di campionato. Il computer non è stato benevolo col Grifone, soprattutto nelle prime 5 giornate. Si parte dalla trasferta di Venezia, poi esordio casalingo col Benevento, quindi fuori casa a Pisa (c’è un bel gemellaggio fra le due tifoserie), al Ferraris col Parma, quindi trasferta a Palermo. Un percorso che però non spaventa l’allenatore Blessin, anzi. “Affrontare le grandi all’inizio è stimolante. Ci farà capire da subito le nostre potenzialità, sono felice di questo calendario”, ha dichiarato il tecnico tedesco. Tuttavia nella tifoseria, pur compatta nell’appoggio alla 777 Partners (si punta a 20mila abbonamenti), iniziano a serpeggiare i primi malumori, specie dopo il ko nell’esordio in amichevole col Lucerna (2-0). In realtà Blessin con gli svizzeri ha fatto parecchi esperimenti e schierato diversi Primavera, non disponendo degli ultimissimi acquisti, dunque non ha molto senso farsi già ora un’idea precisa del Genoa che verrà.
    IL BABY CONTESO Quel che desta perplessità però, è la possibile cessione dell’attaccante-trequartista Giuseppe Caso, 24 anni il 9 dicembre, inseguito da tutta la B che conta e che sarebbe vicinissimo al Frosinone, si dovrebbe chiudere la prossima settimana. Va ricordato che Caso è stato convocato dal ct Mancini nell’ultimo stage azzurro. Che negli ultimi mesi dell’ultima stagione di B, era l’uomo in più del Cosenza, che s’è salvato ai playout grazie alle sue giocate, ogni allenatore avversario che lo affrontava studiava qualcosa per provare a limitarlo. Insomma, se restasse al Genoa, Caso sembrerebbe l’uomo giusto per innescare al meglio il bomber Coda. E invece no, con ogni probabilità partirà, vista anche la delicata situazione contrattuale (va in scadenza nel 2023). Ma il rischio di rimpiangerlo, in un Genoa che è retrocesso perché era quasi inesistente in avanti, è molto alto. LEGGI TUTTO

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    Genoa, colpo di Coda e ora è in pole per risalire in Serie A

    TORINO – Tutte le big della B volevano Massimo Coda per poter puntare alla promozione. L’ha spuntata il Genoa, che si aggiudica l’ormai ex bomber del Lecce facendogli firmare un ricco contratto triennale e versando ai salentini circa 3 milioni (non male per loro, una plusvalenza totale, era sbarcato in Puglia a parametro zero nell’estate del 2020).  La bontà dell’acquisto è indiscutibile: Coda è stato il capo cannoniere della Serie B delle ultime due stagioni, segnando 42 gol (22+20) ed è pratico di promozioni, non solo quella dello scorso maggio col Lecce, anche col Benevento nel 2019/20. Per la chiusura dell’affare si limano gli ultimi dettagli ma di fatto il colpo è chiuso e presto Coda sarà a Genova. Un affare abbastanza sorprendente, il club rossoblù aveva sempre negato l’interesse per lui. E gli si credeva, perché dall’arrivo del gm tedesco Spors, sul mercato il Genoa si è mosso quasi esclusivamente su prospetti giovani, che possano creare capitale. Coda invece, compie 34 anni il 10 novembre e l’acquisto fa mormorare a Genova. Si dice che stavolta il presidente Zangrillo, spesso sollecitato dalla tifoseria a intervenire sulle scelte discutibili di Spors, si sia fatto sentire con un colpo che mette il Genoa nella pole position provvisoria per la A e che di fatto sconfessa la linea verde del general manager.
    I MOVIMENTI Fra l’altro, l’arrivo di Coda, unito al controriscatto di Charpentier dal Frosinone, potrebbe far partire l’acerbo Kelvin Yeboah, uno dei pallini di Spors, giunto a gennaio senza incidere e anzi, contribuendo alla retrocessione: lo inseguiva lo Spezia, ora è spuntato anche il Feyenood, Yeboah adesso viene valutato 4,5 milioni, il Genoa ne spese 2 in più a gennaio per prelevarlo dagli austriaci dello Sturm Graz. Insomma, nel club rossoblù sta prevalendo l’idea di dare a Blessin (che è già in città per l’imminente inizio della stagione) una squadra con elementi di categoria in grado di vincere il campionato, perché come dice la proprietà dei 777 Partners, “only one year”, solo per un anno il Genoa deve stare in B. Intanto, con la cessione ormai definita di Cambiaso alla Juve, dal club bianconero dovrebbe arrivare in contropartita il difensore rumeno Radu Dragusin, 20 anni, valutato 5.5 milioni, nella passata stagione 20 presenze in A fra Sampdoria e Salernitana, da tempo considerato uno dei fiori all’occhiello del florido vivaio Juve. In porta, è arrivato dal Lipsia il portiere spagnolo Josep Martinez (coi tedeschi faceva la riserva, dunque, come minimo, si giocherà il posto da titolare col croato Adrian Semper, che in B vanta campionati di vertice col Chievo). In più Blessin ha ottenuto un suo fedelissimo, il centrocampista austriaco Stefan Ilsanker, 33 anni, si è svincolato da quell’Eintracht Francoforte che ha vinto l’Europa League (anche se il contributo del neogenoano è stato ridottissimo). Ma è il prossimo arrivo di Coda che fa entusiasmare la piazza: la campagna abbonamenti era subito partita col botto, con quota 3000 tessere raggiunte in men che non si dica. Adesso, l’arrivo del re dei bomber cadetti, darà nuovo entusiasmo e farà proseguire la luna di miele fra il popolo rossoblù e la 777 Partners, con una tifoseria che ha vissuto la retrocessione, dopo 15 anni di A, senza smettere di festeggiare per l’arrivo della nuova proprietà che ha posto fine al ciclo ormai esangue di Preziosi. LEGGI TUTTO

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    Ternana-Lecce: ok il Multigol Ospite 1-2

    Il Lecce dopo aver battuto in casa il Frosinone (1-0) grazie a un gol di Coda al 40′ del primo tempo si appresta a giocare in trasferta sul campo di una Ternana che non perde da 4 giornate consecutive.
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    Poche reti in vista in Ternana-Lecce, scopri l’esito
    Per le quote il match in programma allo stadio “Libero Liberati” si preannuncia molto equilibrato. Osservando il ruolino di marcia esterno del Lecce si nota subito come la compagine salentina abbia fatto registrare il segno X in 9 incontri su 16. Se poi focalizziamo l’attenzione solamente sui primi 45 minuti di gara la squadra giallorossa in trasferta ha addirittura chiuso la bellezza di 13 match in parità.
    La Ternana in casa invece è la squadra ad aver collezionato meno segni X, un solo pareggio alla 13ª giornata contro il Cittadella. I rossoverdi nelle restanti 15 gare interne hanno centrato per 8 volte il successo e subito per 7 volte la sconfitta.
    Il Lecce scende in campo per cercare di mantenere almeno il secondo posto, con un risultato differente dalla vittoria potrebbe rischiare di retrocedere in zona playoff. Poche reti nell’aria (i giallorossi in trasferta hanno regalato solo 5 volte l’Over 2,5), intriga il Multigol Ospite 1-2 al novantesimo. LEGGI TUTTO