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    Allegri, conferenza Juve-Salernitana: “Ecco chi gioca, Yildiz no sicuro”

    TORINO – Accorciate le distanze dall’Inter, ora di nuovo a -2, la Juve giovedì alle ore 21 fa il proprio esordio stagionale in Coppa Italia e ospita all’Allianz Stadium la Salernitana, avversaria anche domenica in campionato all’Arechi. I bianconeri fanno il proprio ingresso nel tabellone mentre i granata di Pippo Inzaghi hanno già estromesso dalla competizione Ternana (1-0) e Sampdoria (4-0). La Vecchia Signora fin qui ha fatto benissimo ed è reduce da tredici risultati utili consecutivi, dieci vittorie e tre pareggi. I campani, invece, partiti con il freno a mano tirato, sono in netta ripresa e nelle ultime due sfide hanno pareggiato contro il Milan (2-2) e battuto l’Hellas Verona al Bentegodi (1-0) nello scontro diretto per la salvezza. La vincente sfiderà ai quarti il sorprendente Frosinone di Eusebio Di Francesco, vittorioso per 4-0 al Maradona contro il Napoli. Massimiliano Allegri, tecnico dei bianconeri, ha presentato l’ottavo di Coppa Italia nella consueta conferenza stampa della vigilia. 

    Allegri: “Perin, Rugani e Chiesa titolari”

    Il tecnico bianconero ha esordito: “È una competizione a cui teniamo. Quest’anno giochiamo per Coppa Italia e campionato, affrontiamo una squadra che ha vinto a Verona. Noi dobbiamo cercare di passare il turno e approdare ai quarti. Nonge? Non partirà titolare ma in partita potrà avere spazio. Formazione? Domani mattina deciderò, sicuramente giocherà Perin in porta oltre a Rugani e Chiesa. Andrà in campo la miglior formazione per ottenere il massimo risultato. Le partite si vincono sul campo”. LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Juve-Salernitana: segui la diretta

    TORINO – Accorciate le distanze dall’Inter, ora di nuovo a -2, la Juve giovedì alle ore 21 fa il proprio esordio stagionale in Coppa Italia e ospita all’Allianz Stadium la Salernitana, avversaria anche domenica in campionato all’Arechi. I bianconeri fanno il proprio ingresso nel tabellone mentre i granata di Pippo Inzaghi hanno già estromesso dalla competizione Ternana (1-0) e Sampdoria (4-0). La Vecchia Signora fin qui ha fatto benissimo ed è reduce da tredici risultati utili consecutivi, dieci vittorie e tre pareggi. I campani, invece, partiti con il freno a mano tirato, sono in netta ripresa e nelle ultime due sfide hanno pareggiato contro il Milan (2-2) e battuto l’Hellas Verona al Bentegodi (1-0) nello scontro diretto per la salvezza. La vincente sfiderà ai quarti il sorprendente Frosinone di Eusebio Di Francesco, vittorioso per 4-0 al Maradona contro il Napoli. Massimiliano Allegri, tecnico dei bianconeri, alle 14 presenta l’ottavo di Coppa Italia nella consueta conferenza stampa della vigilia.  LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Juve-Roma: segui la diretta

    TORINO – La Juve vuole chiudere alla grande il suo 2023 e sabato alle ore 20.45 ospita all’Allianz Stadium la Roma nel big match della 18ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri sono reduci da dodici risultati utili consecutivi e rappresentano la grande rivale dell’Inter nella lotta scudetto. Dopo il pareggio di Marassi contro il Genoa (1-1), la Vecchia Signora ha subito ritrovato il successo battendo 2-1 il Frosinone allo Stirpe grazie alla prima rete nel massimo campionato di Kenan Yildiz, un autentico gioiellino, e al ritorno al gol di Dusan Vlahovic, a secco dalla sfida del 26 novembre contro l’Inter, entrato dalla panchina. Di fronte ci sarà una Roma che, nonostante un avvio con il freno a mano tirato, nell’ultimo turno ha battuto 2-0 i campioni d’Italia del Napoli. I giallorossi di José Mourinho arrivano a Torino con l’obiettivo di far punti per avvicinarsi al quarto posto che al termine della stagione significherebbe qualificazioni alla Champions League. Nella conferenza stampa della vigilia in programma alle ore 14, il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri presenta la sfida.  LEGGI TUTTO

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    Allegri, conferenza Sassuolo-Juventus: segui la diretta

    TORINO – Vincere e volare in vetta alla classifica almeno per una notte. È questo l’obiettivo in casa Juventus in vista della sfida in programma sabato alle 18 al Mapei Stadium contro il Sassuolo valida per la 5ª giornata del campionato di Serie A. I bianconeri, a parte il mezzo passo falso interno contro il Bologna (1-1), hanno poi fatto l’en plein facendo fuori una dietro l’altra Udinese (3-0), Empoli (2-0) e Lazio (3-1). In caso di successo anche contro i neroverdi, la Vecchia Signora scavalcherebbe momentanemente l’Inter, impegnata nel lunch match di domenica al Castellani contro l’Empoli – Andreazzoli ha preso il posto di Zanetti sulla panchina dei toscani -. Di fronte ci sarà però un Sassuolo voglioso di riscatto dopo un avvio col freno a mano tirato. La squadra di Dionisi, infatti, ha incassato tre ko (Atalanta, Napoli e Frosinone) e vinto solo contro l’Hellas Verona (3-1). Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri ha presentato così la sfida nella conferenza stampa della vigilia.  LEGGI TUTTO

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    Italia Under 21, Fagioli out: Nicolato svela i tempi di recupero

    Il ct dell’Italia Under 21 Paolo Nicolato ha annunciato l’indisponibilità di Nicolò Fagioli nel corso della conferenza stampa tenuta dalla Serbia dove domani, venerdì 24 marzo, alle 18 a Backa Topola gli azzurrini sfideranno in amichevole i padroni di casa.
    Italia Under 21, Nicolato: “Conto di recuperare Fagioli ma a oggi non si è allenato”
    Nicolato ha spiegato: “Fagioli non si è ancora allenato. È arrivato qui con un problema alla caviglia derivato dall’ultimo turno di campionato nel corso di Inter-Juventus. È un ragazzo che sicuramente conto di recuperare, ma a oggi non si è ancora allenato”. Insomma, solo un incidente di percorso per Fagioli, tesoro della Juve e dell’Italia: con l’Under 21 in vista Europeo. Il centrocampista potrebbe recuperare per Italia-Ucraina Under 21 in programma lunedì 27 marzo allo stadio “Granillo” di Reggio Calabria con calcio d’inizio alle 20. LEGGI TUTTO

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    Roma, Mourinho: “Il Napoli ha vinto lo scudetto. Zaniolo? Purtroppo resta qui”

    ROMA – Il big match della prima giornata del girone di ritorno di Serie A mette di fronte domenica alle 20.45 al Maradona Napoli e Roma. Gli azzurri hanno chiuso a 50 punti il giro di boa e hanno collezionato 16 vittorie, due pareggi (Fiorentina e Lecce) e una sola sconfitta (1-0 contro l’Inter al Meazza firmato Dzeko). I giallorossi, invece, sono terzi a pari punti con Lazio e Inter, a -13 dalla capolista che Mourinho vuole fermare. All’andata all’Olimpico fu vittoria partenopea firmata Osimhen, ora però i capitolini stanno attraversando un buon momento e sono reduci dal doppio 2-0 contro Fiorentina e Torino. Lo Special One, che in settimana ha festeggiato i suoi 60 anni, ha presentato in conferenza stampa la supersfida contro il Napoli di Luciano Spalletti. 

    Zaniolo come verrà gestito?

    “Non ti posso rispondere, purtroppo sembra che ho ragione io. Purtroppo, quello che ho detto dopo lo Spezia sembra che stia diventando relatà”.

    Perché purtroppo?

    “Perché è un mese che il calciatore dice di voler andare. Dopo lo Spezia ho dato il lunedì libero, mentre martedì era un allenamento opzionale. Tutti i calciatori che non hanno giocato a La Spezia si sono allenati, tanti giocatori in campo sono venuti comunque. Questi sono i giocatori che vogliono gli allenatori. Anche chi non gioca deve pensare che la squadra potrebbe aver bisogno di lui. Questi voglio. Se un calciatore dice sempre a tutti che non vuole vestire la maglia della Roma, io devo dire purtroppo. La situazione ideale è che il calciatore sia felice. Io ho detto che mi aspettavo la sua permanenza, ma ad oggi aggiungo purtroppo. Oggi dico nuovamente che Zaniolo non sarà a disposizione, che ci concentriamo sulla partita e che il mio focus è sui giocatori che ci saranno. Non è il caso di Zaniolo”.

    Che Napoli si aspetta?

    “Quello di sempre. Dico che hanno già vinto meritatamente lo scudetto, meritatamente. Complimenti. Sono un’ottima squadra, con un ottimo allenatore. Hanno 12 punti di distacco, senza una squadra che possa fargli paura. Lo scudetto è loro. Se mi dice che la Roma si scanserà ti dico no, ma hanno vinto già il campionato. Complimenti”.

    Il suo futuro qui a cosa è legato?

    “Capisco la domanda, ma me la deve fare la società. Io da giovane ero capace di discutere con la stampa per cose interne, ma la maturità aiuta a essere più equilibrato e meno egoista. Io capisco la tua domanda, ma me la deve fare la società quando sarà meglio per loro. Non ho risposte per te”.

    La rosa è la stessa di prima con Solbakken, ma senza Zaniolo e Karsdorp. La rosa è indebolita?

    “Voglio prima ringraziare tanta gente che non conosco per gli auguri di compleanno. Mi hanno inviato regali, sono emozionato. Domani giocano Zalewski a destra e Spinazzola a sinistra. Cristante, Matic e Pellegrini a centrocampo, Dybala e Abraham in attacco. Se si definisce la situazione di Eldor, abbiamo un giocatore in meno. Ma lui è un ragazzo fantastico che deve giocare e qui non ha avuto tante opportunità. Bisogna giocare, bisogna giocare sempre e anche prima di noi l’ha fatto poco. Lui ha bisogno di questi sei mesi di prestito, ne ha bisogno e lo merita. È uno dei nostri che va via, ma magari va via solo per sei mesi e poi tornerà. È importante per lui giocare. Se lui va via e non arriva nessuno, è pacifico dire che abbiamo una opzione in meno”.”. 

    Si aspettava qualcosa in più sul mercato?

    “No, perché la situazione del FFP è diventata più chiara per tutti. La gente ha una prospettiva più aperta di quelle che sono le limitazioni per la Roma. Questa uscita di Eldor significa un piccolo prestito oneroso con risparmio del suo stipendio, non ha alcun tipo di impatto sul mercato che possiamo o non possiamo fare. Non mi aspetto nulla. Mi aspetto più difficoltà perché ora la struttura competitiva cambia perché ora si inizierà a giocare spesso”. LEGGI TUTTO

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    Lazio-Fiorentina, Sarri: “Zaccagni deve essere arrabbiato”. E su Immobile e la quota Scudetto…

    Sul momento della squadra
    “La soluzione è l’equilibrio, nelle sensazioni e nell’analisi, senza andare mai in over di pessimismo o ottimismo. I nostri trascorsi ci dicono che questa è una partita a rischio, serve il salto di qualità definitivo. Abbiamo speso tante energie mentali, temo il down. La continuità è l’unica cosa che manca a questa squadra”.
    È orgoglioso dei progressi di Zaccagni?
    “No so se devo essere soddisfatto io o deve essere incazzato lui per non aver fatto questo prima. Io quando lo vedevo prima ho sempre avuto questa sensazione”.
    Come sta Immobile?
    “Non ha mai fatto un allenamento completo con la squadra. Il ragazzo ha sensazioni positive, i medici sono più cauti, l’ecografia sembra pulita. L’ultima parola spetta ai medici, lui vuole mettersi a disposizione per qualche minuto. Vediamo i riscontri di oggi, poi si deciderà”.
    Pensa di cambiare qualcosa nella formazione?
    “Ieri ci siamo allenati a 48 ore dalla partita. Se la stanchezza è solo fisica non ho preoccupazione, se è mentale è più difficile recuperare”.
    Che partita sarà domani con la Fiorentina?
    “All’andata fu vinta largamente a livello di punteggio, ma non di prestazione. Loro non hanno fatto meno di noi. In questa fase di stagione la Fiorentina non riesce a concretizzare le prestazioni che fa. È prima per baricentro, terza per tiri fatti, quarta per occasioni create per esempio. Nella partita singola è pericolosissima”.
    Si può migliorare anche una prestazione come quella contro il Milan?
    “Sicuramente. Dal punto di vista tattico abbiamo fatto il primo tempo meglio del secondo, dove abbiamo fatto più fatica a salire e scivolare, la squadra era meno corta e stretta”.
    Cancellieri rispetto ai primi mesi è migliorato o è peggiorato?
    “Ha fatto un miracolo. Un ragazzo che viene alla Lazio, dopo aver giocato 200 minuti in una stagione con il Verona, e a metà stagione ne fa già 540 è un miracolo”.
    Come sta Marusic?
    “Sta abbastanza bene, ha saltato uno spezzone solo perché ha avuto i crampi contro il Milan. Dovrebbe andare tutto nel verso giusto, stanno in grande condizioni sia lui che Hysaj”.
    Negli ultimi 5 campionati la media punti da Champions era di 73 punti: basteranno quest’anno?
    “Stai parlando con uno che ha perso un campionato con 91 punti, non è mai successo. Della media me ne faccio poco. La competizione aumenta, così come le prestazioni di tutte, poi i punteggi dipendono dalla quota salvezza. Se continuano a fare i punti, le soglie si alzano. Ogni campionato ha una storia a sé”.
    Quanto manca a Cataldi per arrivare al suo prototipo di centrocampista in stile Jorginho?
    “Lui deve fare Cataldi, gli manca poco. È cresciuto in maniera esponenziale, adesso è forte. È meno considerato rispetto ad altri perché è romano ed cresciuto qui nel vivaio. Se fosse stato pagato 20 milioni avrebbe avuto un’altra considerazione mediatica”. LEGGI TUTTO

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    Palladino: “La Juve è stata una grande scuola di vita. Allegri? Uno degli allenatori più vincenti”

    Rispetto alla Coppa, quanto e in cosa si immagina diversa la partita di domani?

    “Non c’è nessuna differenza. Semplicemente dobbiamo scendere in campo con la stessa intensità e mentalità: il Monza non deve cambiare perché deve giocarsela con tutti”.

    Quanto ti gratifica tornare a giocare con la Juve dopo il tuo arrivo all’andata?

    “Abbiamo tirato una bella linea sul girone d’andata. Il girone di ritorno è ancora più complicato. Le squadre si sono rafforzate, ci sono assetti e automatismi diversi. Noi non dobbiamo pensare agli elogi, fa piacere ma noi dobbiamo pensare alle partite del girone di ritorno, pensando a ciò che c’è da fare”.

    Che soluzioni ci sono da centrocampo in su?

    “Ce ne sono tante, ma è un vantaggio per un allenatore e si mette anche in difficoltà quello avversario. Io sono felice di avere tanti giocatori duttili e di aver recuperato Sensi e Rovella. Ho l’imbarazzo della scelta”.

    Qual è l’obiettivo?

    “Continuare a ricevere elogi. Tutti mi mettono in difficoltà, ma noi dobbiamo migliorare quotidianamente. E poi pensare alla salvezza. Tutto ciò che è stato fatto ormai è fatto, a me piace fare cose nuove…”.

    Quale giocatore toglierebbe alla Juve?

    “Ho avuto il piacere di conoscere Allegri per telefono e grazie a Galliani, che una sera ci ha presentati. Allegri è una persona molto semplice, rende anche il calcio molto semplice; è 6 volte Campione d’Italia e questo la dice lunga su di lui. Poi, più campioni ci sono più io sono felice: lo spettacolo è più bello, la mia squadra deve essere più attenta e questo la fa crescere”.

    In questa settimana il Monza ha avuto due eventi speciali…

    “I calciatori devono sapere di essere vicini ai tifosi. Ho voluto far capire a loro che è fondamentale regalare un semplice sorriso ad un bambino. È stata una bellissima settimana, che ci ha avvicinato tanto ai tifosi. La riproporremo”.

    Anche in attacco c’è abbondanza…

    “Per me è un vantaggio e mi mettono in difficoltà… Non ci dormo la notte per capire chi deve giocare. Per loro è uno stimolo”.

    Un viaggio straordinario il tuo con la Juve…

    “Della Juve ho un ricordo bellissimo, perché mi ha fatto crescere prima come uomo e poi come calciatore. Sono arrivato bambino e sono grato alla Juve, li ringrazierò per sempre. Il calcio è bello perché ti mette davanti a queste bellissime emozioni: tornare lì è affascinante, sarà una partita bellissima eD emozionante, ma al di là di tutto ci sono tre punti in palio importanti per il nostro cammino verso la salvezza. Sono sicuro che possiamo giocarcela”.

    Gli ultimi giorni di mercato sono quelli di Galliani: si aspetta qualcosa?

    “Sono tranquillo, Galliani nel mercato è il numero uno della storia del calcio. Io non dormo la notte per pensare alla formazione, ma del mercato non mi preoccupo. Galliani si occuperà delle vicende degli ultimi giorni, siamo in ottime mani”. LEGGI TUTTO