Milan-Inter, Inzaghi: “Ultimo derby perso immeritatamente”. Su Lukaku…
RIYAD (ARABIA SAUDITA) – Sale l’attesa per la finale di Supercoppa italiana tra Milan e Inter in programma al King Fahd Stadium di Riyad (Arabia Saudita) mercoledì alle 20 italiane. I campioni d’Italia e i vincitori dell’ultima edizione della Coppa Italia si contenderanno il primo titolo della stagione in un derby dal sapore speciale. Si tratta di un replay della finale di Pechino del 2011, quando ad avere la meglio furono i rossoneri di Massimiliano Allegri che, nonostante lo svantaggio firmato Snejder, ribaltarono nella ripresa i nerazzurri di Gasperini grazie alle reti di Ibrahimovic e Boateng. Ora, però, è tempo di pensare al presente e Simone Inzaghi, nella conferenza stampa della vigilia, ha presentato così la supersfida contro il Milan di Stefano Pioli.
L’Inter si gioca il primo trofeo stagionale, come ci arrivate?
“Sappiamo l’importanza della partita di domani, per di più è un derby: ho letto che in finale è successo solo due volte nella storia, cercheremo di fare una grande gara in una partita importante. È il primo trofeo stagionale, vogliamo fare una grande gara”.
Può essere il derby del riscatto?
“Io lo considero un trofeo, l’abbiamo qui davanti a noi e non tutte riescono ad arrivarci. È il prosieguo della stagione scorsa, sappiamo cosa rappresenta: l’anno scorso l’abbiamo vinto quindi vogliamo difenderlo”.
Pioli ha ricordato di avervi battuto l’anno scorso e anche quest’anno. Cos’hanno lasciato queste sconfitte nei derby?
“Voglia in più. Il derby è una partita particolare, ne abbiamo fatti tanti la scorsa stagione: in campionato abbiamo vinto e perso, in coppa vinto nettamente. Sono partite sempre particolari, decise da episodi. Quello di quest’anno l’abbiamo perso non meritandolo, nel primo tempo il Milan è stato superiore ma nel secondo penso che l’Inter avrebbe meritato altro rispetto alla sconfitta”.
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C’è un segreto per far sì che l’Inter giochi come contro il Napoli o il Barcellona?
“Dipende sempre anche dagli avversari. Io, per come abbiamo iniziato questo 2023, sono più che soddisfatto, perché sono state quattro partite una diversa dall’altra con avversari diversi. Ne abbiamo vinte tre e pareggiata una, tolto Monza sarebbe percorso netto”.
Con le big finora avete fatto bene.
“Purtroppo il calcio non è una scienza esatta, delle gare giocate si è fatta un’analisi e, al di là di qualche infortunio nostro e qualche altro non dipeso da noi, la squadra ha sempre fatto buone gare nonostante quest’anno ho avuto scelte limitate per le defezioni a centrocampo e in attacco. Domani non si pensa a stanchezza o infortuni, ma solo alla coppa che è in palio”.
La partita di domani resta qui e vale quella coppa o può condizionare il resto della stagione?
“Condizionerà, come sempre se ne parlerà. L’anno scorso mi ricordo la finale di Supercoppa con la Juventus, vinta ai supplementari con fatica e goduta il giusto perché dopo tre giorni eravamo in campo a Bergamo: per due giorni e mezzo si è parlato della vittoria, ma poi come è giusto che sia si parlava dello 0-0 a Bergamo dove si poteva fare meglio, qualche scelta che purtroppo…. Sappiamo com’è il calcio, noi dobbiamo essere bravi a fare il nostro percorso e ora pensiamo solo al Milan, una partita che stiamo preparando al meglio nonostante la stanchezza e il viaggio. Domani serve una corsa in più per il compagno”.
Entrambe le squadre hanno difficoltà difensive.
“Beh, io penso alla mia. Troviamo una squadra forte, con attaccanti di valore, ma sappiamo che dobbiamo lavorare di squadra: spesso si parla, sbagliando, solo dei difensori. È l’Inter che deve fare una fase offensiva e difensiva da squadra per vincere queste partite importanti”. LEGGI TUTTO