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    Conte nella conferenza pre Atalanta-Napoli: “Kvara uno scossone”

    15:22

    Conte: “Situazioni pompate a livello mediatico”

    “Dobbiamo alimentare la passione dei tifosi, dando tutto e sudando la maglia: il tifoso questo deve apprezzare, noi dobbiamo dare tutto fino all’ultima goccia di sudore. E’ difficile vincere se non produci qualcosa di bello in campo. Ci sono anche situazioni pompate a livello mediatico, ma se produci tanti punti non penso sia fortuna o perché altre squadre performano meno. Noi stiamo crescendo e ci stiamo adattando a tante situazioni e a tempistiche, per esempio all’arrivo di calciatori all’ultimo dopo che avevo già impostato la squadra”.

    15:06

    Conte: “Atalanta-Napoli non vale lo scudetto”

    “La classifica dice che siamo in testa e che l’Atalanta è vicina, non me la sento però di dire che è una sfida scudetto, noi dobbiamo fare ancora degli step, è ancora presto. Noi andiamo avanti senza guardare gli altri, facendo punti e mettendo fieno in cascina. Siccome già ne abbiamo un po’, domani non andiamo già impiccati, ma sarà una sfida che ci dirà sul nostro percorso”.

    14:50

    “Il Napoli deve metabolizzare l’uscita di Kvara”

    “Kvara e il club hanno trovato la soluzione per uscire e il gruppo ha dovuto metabolizzare l’uscita. La realtà ti impone di metabolizzare subito”.

    14:37

    Conte: “Lo scossone Kvara può creare scompensi”

    “Gennaio è un mese particolare, sono andati via dei giocatori. Per delle dinamiche che si creano nello spogliatoio è inevitabile che scossoni così possano creare dei piccoli scompensi. Dobbiamo mantenere l’unità che abbiamo e ritrovare l’alchimia per sopperire all’assenza di Kvara. Sono dinamiche calcistiche, ci sono sempre passato ma spero che ce ne siano sempre meno in futuro”.

    14:30

    Il gap con l’Atalanta: la risposta di Conte

    “Gap con l’Atalanta? Ne hanno vinte undici consecutive, stiamo parlando di una squadra forte che ha la consapevolezza di essere forte. Hanno vinto l’Europa League, sono una realtà perché quando vinci assumi la fiducia di giocartela con tutti”.

    14:24

    Conte: “Sono qui per aiutare il Napoli”

    “Neres il post Kvara o arriva altro dal mercato? Fate questa domanda a chi opera sul mercato. Io sono venuto qui per aiutare il Napoli in un momento di difficoltà, ho sposato questo club per il piacere di vivere questa esperienza, in una città con grande passione. Noi dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe quella cattiveria per migliorare e stare tra le prime. Rimaniamo concentrati perché stiamo facendo qualcosa di bello, e io devo tutelare i ragazzi”.

    14:18

    Conte: “Senza Kvara è un Napoli diverso”

    “Noi abbiamo fatto 47 punti, non ci soffermiamo su Kvara perché rispetto allo scudetto siamo senza quattro giocatori, cioè Kim, Osimhen, Zielinski e Kvara. Ognuno può dure la propria, che il Napoli ne esce rinforzato o indebolito. Penso anche a Mario Rui e Elmas, tante volte si dice c’è l’ossatura. Ora questo è un altro Napoli con la partenza di Kvara, diverso rispetto a quello dello scudetto. Continuiamo a lavorare, va dato merito ai ragazzi, ma non dimentichiamo che questo è un Napoli diverso, soprattutto ora che è andato via un altro pezzo da 90”.

    14:10

    Conte, i numeri del suo Napoli

    Il Napoli ha vinto le ultime cinque partite di Serie A, le tre più recenti senza subire gol. Sotto la guida di Conte i partenopei non sono mai andati né oltre i tre clean sheet di fila né oltre i cinque successi consecutivi.

    14:00

    A che ora parla Conte

    Conte, alla vigilia di Atalanta-Napoli, interverrà in conferenza stampa a partire dalle 14:15.

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    Conte show: “Var da censura, mica è pallavolo. Marotta? Non siamo amici…”

    Napoli-Roma, la conferenza stampa di Conte
    Il tecnico del Napoli si dice soddisfatto di quanto fatto fino a oggi, ma il campionato è ancora lungo: “Ci sono tante squadre in pochissimi punti, stiamo facendo bene ma anche le altre, non c’è un’altra che si è staccata. C’è un po’ di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in classifica dopo 12 giornate. Ce ne sono talmente tante in pochi punti che uno farebbe pure fatica ad elencarle”.
    Attenzione alla Roma, avversario da non sottovalutare nonostante il momento di difficoltà: “Quando cambi allenatore c’è un imput importante, loro sono al terzo cambio, è inevitabile. Se fosse rimasto Juric avremmo saputo un po’ dal punto di vista del gioco e di sistema ed ora è tutto un po’ un punto interrogativo, non abbiamo grandi notizie. Non sappiamo come vorranno affrontarci e quindi pensiamo a noi stessi, c’è voglia ed entusiasmo di continuare questo percorso sapendo che sarà una gara difficile contro un’ottima squadra che ha avuto delle difficoltà”.
    Conte ritroverà, dopo tempo, Claudio Ranieri, una partita che riserverà qualche trappola: “È una partita di calcio, mica rischiamo la vita (ride, ndr), è un rischio sportivo. Chi ne può uscire meno contento? Sicuramente mi fa piacere incontrare Claudio, c’è grande stima nei suoi confronti, anche dell’amicizia. Sono contento per lui, pensavo tornasse per una nazionale, ma la finestra del cuore per la Roma e per il Cagliari era sempre aperta e sono contento per lui, per la sua famiglia, vivono a Roma. Sarà una partita tosta, non dimentichiamo che la Roma l’anno scorso è finita davanti a noi, fanno l’Europa League, ha fatto un ottimo mercato, ma non sta rendendo secondo aspettative e rose. Mi auguro tutti inizi a funzionare dopo il Napoli”.
    Svelato anche un retroscena: “Una telefonata a Claudio l’ho fatta, per dargli il bentornato, ma era il minimo. C’è amicizia anche tra le moglie, lui è uno davvero a modo, di altri tempi, non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene ma tranne nelle due gare con noi”.
    Sull’entusiasmo travolgente dei tifosi partenopei: “Da parte nostra deve esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi, possiamo solo lavorare come stiamo facendo, fare di più, abbiamo intrapreso questo percorso insieme e questo entusiasmo che s’è creato non può far altro che farmi piacere. I ragazzi sanno che lavoriamo per non deludere i nostri tifosi, io dico sempre che potremo vincere o perdere ma i tifosi dovranno sempre vedere che ce l’abbiamo messa tutta”.
    Conte sulla decisione Var in Inter-Napoli
    Le parole dell’allenatore azzurro sulla decisione del Var nell’ultimo incrocio con l’Inter hanno fatto non poco discutere. Incalzato nuovamente, il mister è un fiume in piena: “Non lo so, sinceramente. Ho sollevato una discussione costruttiva, per costruire qualcosa di migliore, sicuramente oggi ci sono dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che Mariani ha deciso, io non pensavo ci fosse stato un contatto col VAR, ma nella registrazione il VAR si limita a dire che c’è contatto, ma il calcio è uno sport di contatto. Se vogliamo parlare a livello costruttivo, e non polemico, dobbiamo dare un aiuto migliore a Mariani rispetto a San Siro. Ti limiti a dire che c’è un contatto, ma che contatto? Lieve, leggero? Mica è la pallavolo? Spero tutti abbiano fatto una riflessione, anche loro stessi. Si utilizzi meglio, si dia un aiuto all’arbitro, in quel momento l’arbitro può aver visto una cosa, lo strumento tecnologico deve aiutare. È semplice. Uno può dire c’è contatto, ma vieni a valutare se confermarlo o toglierlo. Io capisco gli arbitri che appena chiamati dicono ‘ecco cambierà subito la decisione’, ma tu la vedi e puoi confermare o cambiare”.
    E poi aggiunge: “Mi dispiace, Mariani aveva condotto bene la gara, oggi mi rendo conto che nessuno l’ha aiutato. Poi magari lo rivedeva e confermava, l’avrei accettato, oggi non sapremo mai cosa avrebbe pensato. Non è da censurare, ma chi non ha dato l’opportunità a Mariani di confermare o cambiare. Qui ogni cosa viene vista come polemiche nelle trasmissioni, mi auguro le mie parole siano costruttive. Ma per il bene di tutte le squadre”.
    Marotta ha affermato che Conte “parla per un obiettivo”. Il tecnico risponde così: “Ringrazio il direttore (ride, ndr). Presidente? Per me è stato direttore, sarà direttore, abbiamo avuto modo di lavorare insieme per tanti anni, mi fa piacere che abbia capito che sono uno intelligente, ha detto sono intelligente (ride, ndr), faccio una buona comunicazione, non lo so, sicuramente gli obiettivi miei e suoi stridono, non sono comuni. Non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari e rivali”.
    Conte, il punto sugli infortuni e le scelte sulla formazione titolare
    Intanto arriva una buona notizia: il rientro a pieno regime di Lobotka. “Dati alla mano nelle ultime 5 ne abbiamo vinte 3, pareggiato a San Siro e perso con l’Atalanta. Male male non è andata senza Lobotka, senza nulla da togliere a Lobotka, ma altrimenti sembra che abbiamo fatto un disastro e non è stato sostituito bene. Chiariamo bene i fatti, nelle 5 gare ne abbiamo vinte 3 e pareggiato con l’Inter che ci ha dato 40 punti e perso con l’Atalanta. Chi l’ha sostituito ha fatto bene, farò delle valutazioni sapendo che Gilmour mi dà garanzie al 200%, non al 100%”.
    Anche su Lukaku e Mc Tominay le sensazioni sono buone: “Lukaku e McTominay si sono allenati, non c’è alcun problema. Olivera s’è allenato ieri, oggi e c’è anche domani per fare le ultime valutazioni e decidere. Valuteremo chi è tornato con qualche acciacco, ma ci sono ancora 48 ore per smaltire eventualmente un po’ di fatica”.
    Si vedrà David Neres dal primo minuto? “David sta facendo bene, si impegna, lavora, è una risorsa importante, lo è stata e lo è nel presente. È un giocatore che cerchiamo anche di creargli delle situazioni per esaltare ancora di più le sue caratteristiche, ma sono contento di ciò che ci sta dando, ha sempre giocato anche se in spezzoni, tranne a San Siro dove c’erano situazioni contingenti e vedevo altro. Ma è un giocatore che ti può creare situazioni dal nulla ed in più è molto positivo, sono molto contento di lui”.
    Su Rahmani e Buongiorno: “Soprattutto Alessandro, considerando l’età, ha ampi margini e sta migliorando su molti aspetti, è riflessivo, ricettivo, quando gli fai vedere qualcosa assorbe subito, di fianco ha la fortuna di avere uno come Amir che è un soldato, un robot, lui è calibrato, è un computer, mi ha sorpreso perché è un grande lavoratore. Le cose gliele devi dire, ma le immagazzina e le fa subito. Sono contento per loro, ma ho anche Rafa Marin dietro che sta lavorando tanto ed anche lui è cresciuto, abbiamo Jesus che è un veterano e all’occorrenza può darci una mano, ma come dico sempre i difensori sono bravi se tutta la fase difensiva viene fatta insieme”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Empoli difficile. Napoli? Lavori in corso, c’è troppa esaltazione”

    Empoli-Napoli, parla Antonio Conte
    Sono passati solo due mesi dall’inizio del campionato, è già possibile stilare un primo bilancio? “Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo soli tre mesi altrimenti si andrebbe a sottovalutare un po’ tutti il percorso che c’è da fare in una fase di ricostruzione come la nostra. Però c’è sicuramente la soddisfazione del lavoro, stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare e questo è ciò che conta di più. Ho un gruppo disponibile, c’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti, ma so bene che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona”.
    Si torna dopo due settimane di stop, quali sono le sensazioni? “Ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c’è stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera”.
    Il ritorno dei calciatori dalle nazionali non è stato dei migliori: “La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie”.
    Sull’Empoli, avversario ostico con la miglior difesa del campionato: “Parliamo di una squadra che ha subito l’unica sconfitta prima della sosta, negli ultimi minuti e su un campo difficile, contro la Lazio all’Olimpico. E’ molto ben organizzata, ha calciatori interessanti, sappiamo benissimo che il presidente Corsi è lungimirante, da tanti anni nel calcio ed ha creato qualcosa di sostenibile e crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente ho letto che Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata, ma bisogna essere pronti a scriverne altre, sappiamo che sarà difficile per la loro forza.
    Su Roberto D’Aversa: “Hanno un allenatore bravo che è anche un mio amico, oltre ad essere un professionista è anche una persona perbene e sono contento che si sta togliendo soddisfazioni. Dovremo fare attenzione. Ho letto anche delle dichiarazioni di alcuni giocatori che parlano di organizzazione e spirito di sacrificio e noi dovremo avere ancora più spirito per ottenere un risultato su un campo difficile”.
    Conte: “Ragioniamo di partita in partita”
    Dopo la sosta si apre un tour de force che potrebbe incidere molto sul cammino degli azzurri: “Chi mi conosce sa benissimo che non guardo oltre la prima partita, cerco di trasferire questo a tutti quelli che lavorano con me. Abbiamo l’Empoli che sta mettendo in difficoltà tutte le squadre, dovremo fare grande attenzione. Chi guarda dall’esterno è molto più superficiale, leggero nel dire che le prossime due sono alla portata e poi ci saranno tre più impegnative. Ogni gara va giocata, la prossima è quella della vita, ragioniamo di gara in gara, non si vince sulla carta, ma c’è il campo verde, l’arbitro, i tifosi, e dobbiamo dimostrare quel giorno lì di meritare i 3 punti. Poi arriverà quella dopo. Sarebbe sciocco pensare a lungo termine, ogni gara è difficile! Tutte quelle che abbiamo giocato e con l’Empoli sarà difficile. Alla sosta tireremo le somme, ma quando arriverà la sosta, quando arriverà! Oggi indirizziamo il nostro destino”.
    Come sta vivendo la pressione da quando è arrivato sulla panchina del Napoli? “La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco: a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono ‘mister, lo Scudetto’ ed io rispondo ‘pazienza’, le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Buongiorno colonna del Napoli”. Poi la frase sul test di Ventrone

    Napoli, il commento di Conte sul mercato

    La conferenza inizia subito con il tema mercato: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione chiara sulle cose da fare. Per un club come Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin ha buone prospettive, un giovane. Lo stessovale per Buongiorno, anche lui giovane, prospetti che per anni possono essere colonne. Si ragiona anche sul presente per migliorare e c’è stata una grande occasione con Spinazzola e l’abbiamo colta. Stiamo facendo mercato in modo giusto, quello che deve fare il Napoli”.

    Quindi sull’ultima stagione degli azzurri: “È inevitabile che certe scorie non sono del tutto andate, non dimentichiamo che è stata veramente molto deludente, sotto ogni punto di vista. Io ho provato a metterci una pietra sopra con i ragazzi, di concentrarci sulla rivoluzione che ci attende, ma non dimentichiamo quella stagione, teniamola lì. Nessuno è contento ed abbiamo quell’esperienza così come due anni fa abbiamo l’esperienza della vittoria. Ci deve far diventare gente più esperta. E’ giusto metterlo in un cassetto, ma nell’eventualità lo riapriamo per rinfrescarci la memoria”.

    Napoli, Conte su Osimhen e lo scudetto

    Conte ha poi affrontato il tema del futuro di Victor Osimhen: “È un top player, un professionista con cui io ho parlato a lungo. È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Quello che conta è il presente, del futuro non mi interessa”.

    Sullo scudetto: “È stato un gap netto, sono 41 punti di distanza dall’Inter, fino a -15 dalla quinta per la Champions e -10 dalle romane. Questa è la realtà dei fatti. Chi fa pronostici e previsioni deve essere ragionevole, altrimenti si finisce in qualcosa non dico di ridicolo, ma non veritiero. C’è questo margine, in più è andato via un giocatore simbolo come Zielinski che ha rinforzato proprio l’Inter, non sappiamo il nostro mercato come finirà. C’è un accordo, potremmo perdere Osimhen, il più forte, che ha fatto la differenza nell’anno dello Scudetto… Detto questo, a me questi giochino non fanno paura, se vogliono metterci pressione non è un problema, lo accetto, li lasciamo parlare, noi parliamo poco e siamo concentrati dopo un anno assurd e ingiustificabile. Abbiamo il dovere di migliorare, tornare nelle coppe, dalla porta principale, questo è l’obiettivo realistico.”

    Napoli, Conte: “Ho trovato un gruppo consapevole”

    Quindi un commento sulla squadra dopo i primi giorni di ritiro: “Ho trovato calciatori molto responsabili, hanno capito gli errori commessi. Quando abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti, mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. I ragazzi hanno fatto una riflessione e penso di ritrovarli con più esperienza. Nei loro occhi ho visto un po’ di delusione quando hanno parlato dell’anno scorso. Il ritiro? Non mi capitava da tanto di vivere un ritiro in mezzo alla gente, sono tornato indietro nel tempo, quando ho iniziato e si andava in montagna. Sono emozioni forti, rivivendo il percorso fatto. In albergo c’è infatti una foto del mio Siena quando abbiamo vinto la B, facemmo ritiro a Dimaro. Queste emozioni mi stanno facendo molto bene”.

    Napoli, Conte: “Kvara e Di Lorenzo? Promessa mantenuta”

    Conte è poi tornato a parlare delle situazioni legate a Kvaratskhelia e Di Lorenzo: “Il presidente mi aveva promesso che sarebbero rimasti ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

    Spazio poi al campo, con la sceltra tra la difesa a tre e quella a quattro: “Noi lavoreremo su un tipo di costruzione che va bene per entrambe. Cambierà il tipo di pressione che puoi andare a fare in campo. Anche il mercato è stato fatto in funzione di questa idea con calciatori come Buongiorno e Di Lorenzo. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei nostri calciatori, dando spazio alla qualità di giocatori come Kvara e Politano. La situazione è chiara dal punto di vista tattico, non voglio una squadra passiva. Dobbiamo fare la partita, poi è chiaro che quando giochi contro una squadra più forte devi anche saperti difendere”.

    Napoli, Conte sull’addio di Zielinski

    L’allenatore ha commentato il centrocampo a sua disposizione dopo l’addio di Zielinski: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Lo stesso vale per Folorunsho, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non è previsto l’arrivo di un nuovo centrocampista, poi in caso di cessione ci penseremo”.

    Conte non dimentica Ventrone: “Faremo lo yo-yo test”

    Conte ha poi dimostrato di non aver dimenticato l’ex preparatore atletico Gian Piero Ventrone, scomparso nel 2022, citando il metodo d’allenamento dello yo-yo test: “Lo faremo in corso d’opera, da ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta. L’approccio non può essere subito duro anche se per alcuni l’approccio soft può sembrare subito duro. Abbiamo iniziato a lavorare tatticamente e fisicamente, ho trovato disponibilità. Se vuoi fare un calcio aggressivo devi averlo nelle gambe, altrimenti resta un’idea. Lavoreremo il giusto, io ho lavorato tanto da calciatore, non c’è paragone oggi con quello che abbiamo fatto noi. Quando a volte mi dicono se davvero facevano quelle corse… è inevitabile che c’è una metodologia e servirà un adattamento, ma ha sempre dato frutti e la porteremo avanti includendo anche un miglioramento di stress, di fatica, resilienza, tutte situazioni su cui non si lavora più”.

    Napoli, l’idea di Conte su Raspadori e Lindstrom

    L’allenatore ha parlato del possibile ruolo dei due calciatori nell’attacco del Napoli: “Per quanto riguarda Lindstrom, lui faceva l’esterno alto nel 3-4-3 al Francoforte. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per quel che riguarda Raspadori, è un calciatore per cui ho in mente un ruolo da sottopunta, ma sicuramente non in fascia. Poi mi aspetto delle risposte forti da parte di tutti”.

    Su Oriali che invece lo ha seguito dopo il percorso insieme all’Inter: “Abbiamo avuto il piacere di conoscerci in Nazionale, dove mi è stato proposto da Tavecchio. Siamo partiti insieme in Nazionale e poi l’ho riportato con me all’Inter e gli ho chiesto di accompagnarmi in questa esperienza al Napoli. Lui poteva stare anche a casa, ed invece ha accettato di buon grado di venire con me. È un po’ il mio braccio destro. È una persona molto importante per me e mi fa piacere che mi abbia seguito qui con grande entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    Motta-Milan, Conte per Roma o Napoli: rivoluzione panchine, tutte le novità

    Mai come quest’anno friggono le panchine delle grandi. Detto che non c’è addirittura certezza pure del futuro di Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri – il primo dovesse perdere il campionato tornerebbe in discussione, mentre il collega, che a fine stagione avrà un solo anno con la Juve, potrebbe valutare cosa fare in futuro -, almeno due grandi e mezza sono già su piazza.
    La situazione di Roma e Milan
    Del Napoli si è detto e scritto tutto, ma alla lista si è aggiunta pure la Roma, non fosse altro perché Daniele De Rossi ha accettato la sfida di allenare fino al termine della stagione nella speranza di riuscire a conquistare la conferma (quanto ai tempi riuscì a Inzaghi con la Lazio). Pure Stefano Pioli non se la passa benissimo: lui ha un contratto fino al 2025 ma deve meritare sul campo la possibilità di restare al suo posto. Gerry Cardinale, proprietario del Milan, ha manifestato la sua insoddisfazione per la prima parte di stagione ma ha comunque ribadito la fiducia all’allenatore che però, per salvarsi, dovrà provare a riaprire la lotta scudetto oppure arrivare in fondo all’Europa League, missioni difficili ma non impossibili. LEGGI TUTTO

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    Aboubakar, il trapianto di capelli e la decisione del Besiktas: cosa è successo

    Le bugie hanno sempre avuto le gambe corte. E’ sempre stato un detto che ha trovato spesso conferme e l’ultima è arrivata proprio dalla Turchia. Il giocatore del Besiktas, Vincent Aboubakar, è stato messo fuori rosa dal suo club, ma il motivo è particolare e riguarda un trapianto di capelli, lo stesso fatto da Klaassen dell’Inter. L’attaccante del Camerun, infatti, ha utilizzato alcue scuse paradossali per cercare di non far capire alla società dei suoi viaggi a Parigi per sottoporsi a questi interventi. 
    Aboubakar, il Besiktas lo mette fuori rosa
    In primis ha affermato che avrebbe accompagnato la moglie per un problema di salute. Il 31enne è volato più volte a Parigi anche nei mesi scorsi e ha utilizzato l’escamotage della bugia perché sapeva che il club non gli avrebbe lasciato il permesso di andare. Ma, una volta che ha effettuato l’operazione, gli è stato detto che per tre settimane avrebbe dovuto evitare di allenarsi per non colpire il pallone con la testa. Per questo al suo rientro non si è presentato agli allenamenti fingendo anche un infortunio. Il club turco però ha scoperto Aboubakar e oltre a una sanzione ha deciso di metterlo fuori rosa. LEGGI TUTTO

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    Elkann, Allegri e Conte: Juve, che sta succedendo

    Conte-Allegri, la verità
    La verità, tuttavia, è che Antonio Conte, il principale candidato a sostituire Allegri, non ha incontrato nessun dirigente della Juventus, ma ha solo dato la sua disponibilità a tornare alla Juventus attraverso una serie di dichiarazioni ai media, che ovviamente non sono piaciute granché ad Allegri, ma che non sono mai sbocciate in nessun tipo di contatto. Ma, al di là degli incontri o dei presunti tali, Conte può tornare davvero alla Juventus? Oggi è sostanzialmente impossibile dirlo, perché – come detto – Allegri è solidissimo e padrone della situazione, ma da qui all’estate devono e possono succedere tantissime cose. Provare a prevedere oggi uno scenario credibile significa tirare a indovinare: molto dipenderà dal risultato finale della squadra e dalla volontà di Allegri che, se non rinnova, si troverà con un solo anno di contratto, situazione che generalmente non gradisce. Ma è presto… LEGGI TUTTO

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    Conte corteggia la Juve: “Puoi sognare di sposarti un’altra volta, ma…”

    Il futuro di Antonio Conte è ancora incerto. Il tecnico leccese lo scorso anno ha chiuso malamente la sua avventura con il Tottenham e recentemente il suo nome è stato accostato al Napoli, prima dell’arrivo di Walter Mazzarri a sostituire Rudi Garcia.  L’ex allenatore di Juventus e Inter ha parlato di un suo possibile ritorno alla Vecchia Signora presso l’UniSalento dove ha ricevuto il premio Sport, Soft, Skill: “I matrimoni si fanno sempre in due, puoi sempre sognare e sperare di sposarti un’altra volta. L’importante è che ci sia condivisione di pensiero. In questo momento mi sto godendo il tempo libero che ho, continuo a studiare e guardarmi intorno per ampliare le mie conoscenze”.

    Conte all’evento Together

    Conte, tra le altre cose, aveva già dimostrato tutto il suo affetto per i bianconeri partecipando all’evento ‘Together, a Black and White Show’ insieme ad altre leggende juventine come Del Piero, Zidane, Trezeguet e molti altri. Durante la serata andata in scena al Pala Alpitour di Torino l’allenatore, visibilmente emozionato, aveva ripercorso i suoi momenti più belli con la Juventus e aveva parlato anche del suo futuro, ribadendo la volontà di riposare: “Io in panchina in Serie A? Per il momento mi godo la famiglia, c’è la volontà di riposare. Nel percorso poi possono succedere tantissime cose ma ora mi godo questa atmosfera e quello che ci circonda”. LEGGI TUTTO