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    Marotta: “Noi i più bravi in Italia. Conte-Inter? Ottimista”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter Giuseppe Marotta ha parlato prima della festa dei nerazzurri campioni d’Italia. Marotta ha parlato della grande giornata di festeggiamenti con qualche rammarico: “È una sensazione agrodolce. Festeggiare è bellissimo, purtroppo però lo possiamo fare solo parzialmente. Molti tifosi sono fuori e non possono condividere con tifosi e squadra il momento dello scudetto”.
    Marotta: “Essere campioni d’Italia non è banale”
    L’ad ci ha tenuto a sottolineare nuovamente l’importanza di questo scudetto: “Vincere quest’anno? Ogni vittoria è sempre un momento di grande gioia, vincere con l’Inter in questo periodo storico è sicuramente qualcosa di indimenticabile. Per me e per tutti – aggiunge – È frutto di sacrificio e lavoro da parte di squadra, allenatore e società. Ha un valore smisurato. Essere campioni d’Italia non è qualcosa di banale, significa essere i più bravi nello scenario del calcio professionistico”.
    Marotta: “Ottimista su Conte”
    Il tema più caldo dell’estate in casa Inter è il futuro di Antonio Conte ma Marotta tranquillizza il popolo interista: “Sono sempre ottimista, oggi vogliamo gustarci questa giornata. Da domani ci immergeremo nella nuova stagione cercando di fare sempre gli interessi dell’Inter nel rispetto dei professionisti che ci lavorano”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Sampdoria 5-1: show di Sanchez, lo scudetto non sazia Conte

    MILANO – La vittoria dello scudetto non placa la fame di Antonio Conte: l’Inter messa in campo al Meazza, seppur priva di alcuni titolari (su tutti Lukaku), domina in lungo e in largo contro una Sampdoria nelle vesti di vittima sacrificale. Termina con un rotondo 5-1 figlio della rete di Gagliardini, della doppietta di Sanchez, della zampata di Pinamonti e del calcio di rigore di Lautaro Martinez. A Ranieri non basta il momentaneo 1-2, siglato dall’ex Keita Balde.
    Le scelte di Conte e Ranieri
    Con il 19° scudetto della propria storia conquistato la scorsa settimana, Antonio Conte concede un turno di riposo all’uomo simbolo della stagione, Romelu Lukaku. Nel classico 3-5-2 del tecnico salentino il tandem d’attacco è composto da Sanchez e Lautaro Martinez, con Hakimi e Young sugli esterni e l’inedito terzetto Vecino-Eriksen-Gagliardini in mezzo al campo. In difesa, a protezione di Handanovic, ci sono Bastoni, Ranocchia e D’Ambrosio. La risposta dell’ex Ranieri, reduce dal successo con la “sua” Roma, è affidata ad un 4-4-2: Bereszynski, Tonelli, Colley ed Augello davanti ad Audero e Candreva, Thorsby, Adrien Silva e Jankto dietro alle punte Keita Balde e Ramirez.
    Inter-Sampdoria 3-1 al 45′
    Chi si aspettava un Antonio Conte rilassato dopo il quinto titolo nazionale conquistato in carriera (tre quelli vinti con la Juve, uno con il Chelsea) resterà deluso: il tecnico salentino è una furia in panchina ed è protagonista di un’accesa discussione con Lautaro Martinez per una scelta di gioco ritenuta errata. La grinta dell’ex ct è contagiosa e l’Inter in campo viaggia a meraviglia, sbloccando il risultato già al 4′: El Toro, nelle vesti di rifinitore, serve Young in profondità, l’inglese mette in mezzo e Gagliardini beffa Audero in spaccata. La reazione doriana stenta ad arrivare, ad eccezione di una velleitaria conclusione di Keita, mentre tra le fila nerazzurre sale in cattedra Hakimi, che ingaggia un duello con il portiere italo-indonesiano, prodotto del vivaio bianconero, che respinge tre tentativi dell’esterno marocchino (mentre un altro termina in curva). Dopo aver trovato il terzo gol stagionale, Gagliardini impreziosisce la propria prestazione con l’assist del 2-0: è il 26′ quando l’ex Atalanta, dopo essere scappato via in mezzo al campo, regala il raddoppio a Sanchez con un delizioso tocco sotto. Al 35′ una fiammata della Samp riapre il match, seppur per pochi istanti: cross dalla sinistra di Jankto, Candreva calcia debolmente al volo, Handanovic smanaccia sulla linea (col pallone che non entra del tutto per questione di millimetri) e ribattuta violenta di Keita Balde a porta sguarnita. L’illusione dura due minuti scarsi, il tempo che impiega Sanchez per disegnare un piattone di prima intenzione dal limite sul bel suggerimento di Hakimi. Al Meazza si va al riposo sul 3-1.
    Segnano anche Pinamonti e Lautaro: Inter-Samp 5-1!
    Conte regala l’esordio stagionale a Radu al posto di Handanovic: è l’unica novità al rientro in campo dei neo-campioni d’Italia. Ranieri, invece, per nulla soddisfatto della prima frazione, ne cambia addirittura quattro: dentro Yoshida, Damsgaard, Ekdal e Verre, fuori Tonelli, Jankto, Thorsby e Ramirez. La prima chance della ripresa è ancora di matrice nerazzurra con protagonista Ranocchia, che non riesce a sorprendere Audero in rovesciata. La Samp cresce col passare dei minuti, pur senza produrre occasioni degne di note, ma l’atteggiamento dei suoi non piace al tecnico salentino, che inserisce forze fresche: Brozovic e Pinamonti fanno così il loro ingresso in luogo di Eriksen e Sanchez, quando il cronometro segna 55′ di gioco. Cinque minuti più tardi, invece, dopo un tentativo dalla distanza dell’ex Candreva che sorvola la traversa, è il turno di Barella, che fa tirare il fiato a Gagliardini: proprio il neoentrato offre un assist al bacio per Pinamonti, che sigla il 4-1 prima di lasciarsi andare alla commozione (61′). L’Inter non smette di attaccare e solo nove giri di lancetta la separano dalla quinta rete: arriva su calcio di rigore, concesso dal Var per un fallo di mano di Adrien Silva, e porta la firma Lautaro Martinez. Nel finale, che assume i crismi di una lenta attesa del triplice fischio, c’è spazio anche per Sensi, che prende il posto dell’argentino vicinissimo alla doppietta lampo e, sul lato opposto, per Quagliarella (cui fa spazio Keita).  LEGGI TUTTO

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    Inter, Conte campione d'Italia già la prossima giornata: ecco come

    La sconfitta del Milan in casa della Lazio avvicina ancora di più l’Inter di Antonio Conte allo scudetto numero 19. Ai nerazzurri, infatti, bastano quattro punti per laurearsi aritmeticamente campioni d’Italia. Un titolo che dalle parti di Appiano Gentile manca dalla stagione 2009-10 e che scriverebbe la parola fine all’egemonia della Juve dopo nove trionfi consecutivi. Lukaku e compagni, oltre all’ampio vantaggio di punti, hanno anche gli scontri diretti a favore sia sull’Atalanta (andata a Bergamo 1-1, ritorno al Meazza 1-0 per l’Inter) che sul Milan (2-1 per i rossoneri all’andata, 3-0 per i nerazzurri al ritorno) e il Napoli (vittoria per 1-0 a Milano e 1-1 a Napoli), mentre con la Juve la squadra di Conte deve ancora giocare la sfida di ritorno dopo aver vinto quella d’andata per 2-0. Al momento, però, la prima inseguitrici è proprio l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che conta 11 punti di distacco dalla capolista a cinque turni dalla fine del campionato. Conte e i suoi ragazzi, dunque, potrebbero festeggiare il tricolore già nel nel prossimo turno.  LEGGI TUTTO