MILANO – “Ci siamo riportati a +6, giocare sapendo che le dirette inseguitrice si sono avvicinate c’è una bella pressione, che aumenterà sempre più”. C’è grande soddisfazione nelle parole di Conte nel post-partita di Inter-Atalanta e non potrebbe essere diversamente. Soprattutto perché si è vinto contro una big della Serie A: “Abbiamo giocato contro una squadra che prende punti a tutte le grandi, è difficile, ostica, rischi di prendere un’imbarcata. Loro l’hanno preparata molto meglio rispetto alle altre volte, forse sapevano che potevamo fargli male. Sono stati meno arrembanti infatti. Sono tre punti importanti, stacchiamo l’Atalanta anche per il discorso scudetto, andiamo a 13 punti e sono tanti. L’Atalanta è una squadra che, insieme alle altre sei, poteva ambire non solo alla Champions ma anche allo scudetto. Merito a Gasperini e al club, hanno giocatori di grande livello”, ha aggiunto Conte a Sky.
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Conte: “L’Atalanta ci temeva”
“Abbiamo fatto un solo tiro nello specchio, è vero, ma abbiamo fallito grandi occasioni. Loro si sono resi pericolosi con due calci d’angolo, anche noi, ma ci sono state altre situazioni per fare gol. La partita è stata molto tattica, ma chi gioca contro di noi ci mette sempre qualcosa in più. Loro erano meno aggressivi perché ci temevano. Abbiamo il migliore attacco e oggi giocavamo contro il secondo miglior attacco. Abbiamo trovato il giusto equilibrio, i giocatori ora riconoscono le diverse fasi della partita per capire quando aspettare e quando aggredire. L’anno scorso l’atteggiamento aggressivo ci ha portato al secondo posto e in finale di Europa League, ma ci mancava lo step dell’equilibrio, che ora abbiamo. Oggi contro il miglior secondo attacco abbiamo concesso solo due situazioni da calcio d’angolo: noi abbiamo prodotto poco, ma loro ancora meno”.
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Conte e i 40 euro
“Lautaro? Un grande applauso per lui, si è impegnato anche nella fase difensiva e si è sacrificato molto, abbassandosi e coprendo per poi dare pressione in fase di uscita. Tutti i ragazzi però hanno fatto bene, sono impegnati e devoti alla causa perché sanno bene che per vincere bisogna sacrificarsi tutti insieme. Se mi guardo in tasca trovo 40 euro, non lo scudetto, mi sono rimasti solo quelli perché ho fatto benzina (ride, ndr). Detto questo, continuiamo così prima della sosta, abbiamo Torino e Sassuolo, poi riposeremo, ricarichiamo le batterie e ci prepariamo. Faccio un applauso a chi gioca meno come Gagliardini, D’Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Vecino, Young, loro sono la vera forza. Anche D’Ambrosio, oppure Kolarov che ci ha dato esperienza e saggezza. È giusto dare merito a questi ragazzi”.
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