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    Conte ricorda Ventrone: il commovente post sui social 

    LONDRA (Regno Unito) – Antonio Conte ha dedicato un commovente post all’amico e collega Gian Piero Ventrone, recentemente scomparso. Troppo grande il dolore per averlo perso proprio mentre lavoravano insieme al Tottenham. Il tecnico continua a piangere la perdita e lo fa con un messaggio social: “Ciao Gian Piero, mi mancherai” la dedica posta accanto a tre foto del tecnico pugliese e del preparatore atletico. LEGGI TUTTO

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    Ventrone, l’omaggio straziante del Tottenham: “Grazie Prof”

    Lacrime e ricordo. È stato un pomeriggio di emozioni quello vissuto dal Tottenham che, grazie alla rete di Kane, ha battuto il Brighton di Roberto De Zerbi. Una vittoria dedicata a Gian Piero Ventrone, il preparatore atletico degli Spurs scomparso in settimana. Conte non è riuscito a trattenere le lacrime durante il minuto di raccoglimento prima del fischio d’inizio e al termine della contesa ha commentato: “Trovare le parole per Gian Piero in questo momento è molto difficile, siamo davvero devastati dal dolore. Nessuno si aspettava questa situazione”.

    L’omaggio del Tottenham a Gian Piero Ventrone

    I calciatori, intanto, hanno voluto omaggiare il loro ex preparatore atletico indossando una maglia celebrativa durante il riscaldamento. Ma non solo: sul profilo Twitter del club, infatti, è stata postata la classica t-shirt degli Spurs con la scritta Gian Piero e le firme di tutti i giocatori e lo staff. Un ricordo emozionante di un professionista e uomo esemplare.

    Ventrone, il ricordo di Capello e Castellacci: “Sempre avanti, una pugnalata” LEGGI TUTTO

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    Conte alla Juve, cosa dicono le quote

    L’avvistamento di Antonio Conte a Torino (che ha approfittato della pausa per le nazionali per fare ritorno in città) è bastato per accendere l’entusiasmo di tanti tifosi bianconeri che sognano il ritorno del tecnico salentino sulla panchina della Juventus. Anche sulle lavagne dei bookie il tema è più che mai attuale: in caso di esonero di Allegri quale potrebbe essere il prossimo allenatore della Juve? Ecco cosa dicono le quote a proposito.
    Panchina Juve, Pochettino, Zidane e Conte
    La dirigenza bianconera a parole ha confermato Allegri sulla panchina della Juve ma servono i risultati perchè la fiducia non può essere illimitata. Intanto, per avere il termometro della situazione anche per quanto riguarda le quote, va detto che alla data del 25 dicembre l’opzione “Allegri allenatore della Juventus” è offerta a 1.57.
    Restando in questa tipologia di scommessa, la prima alternativa risponde al nome di Pochettino bancato a 6 e a seguire c’è Zidane a 7.50.
    Suggestivo ma sulla carta meno probabile il ritorno di Antonio Conte alla guida della Juve: a tale eventualità è assegnata una quota pari a 20 volte la posta. LEGGI TUTTO

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    Conte e l'ultimo saluto alla Regina: “Sono stato a Buckingham Palace”

    Conte e l’omaggio alla Regina Elisabetta II
    L’allenatore salentino si è voluto unire al dolore del popolo britannico: “Quello che è successo negli ultimi giorni in Inghilterra è straordinario. Purtroppo la Regina è morta. Eravamo tutti tristi. Perché parliamo di una persona che ha servito in modo fantastico questa nazione. Credo che in questo momento ci sia grande tristezza nel Paese. A Londra ho vissuto questa atmosfera. Venerdì sono stato a Buckingham Palace come una persona normale, quale sono. Ho indossato un cappello per vivere questo momento. Sono sicuro che ricorderemo tutto questo per il resto della nostra vita. Condoglianze da parte mia, del club e dei giocatori alla Famiglia Reale”.  LEGGI TUTTO

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    Winks alla Sampdoria, si rinnova la tradizione inglese

    TORINO – Una vita tra Londra e (al massimo) dintorni. Harry Winks è nato a Hemel Hempstead, alle porte della Greater London, e non ha mai indossato una maglia che non fosse quella del Tottenham, il cui stadio si trova a neanche un’ora dalla città d’origine. Ha cominciato nel 2002, quando aveva sei anni, ed è stato così fino a questa stagione. Quella destinata a segnare l’inizio di una nuova avventura. Perché Winks si appresta a diventare il rinforzo di una Sampdoria obbligata a un mercato estremamente creativo: soldi non ce ne sono, occorre battere strade alternative. Come quella del solido centrocampista inglese, che si è trovato progressivamente fuori dalle scelte operate da Antonio Conte. Tra la prospettiva di un anno di poca gloria e la possibilità di essere protagonista, la scelta non si pone. Prestito di un anno e poi si vedrà. Winks si appresta a diventare la nuova guida del centrocampo della squadra di Marco Giampaolo.

    Il grande scozzeseE la Sampdoria, da parte sua, riprende la tradizione che la porta a pescare in Inghilterra. Winks troverà in blucerchiato Ronaldo Vieira, guineano naturalizzato inglese e preso dal Leeds nel 2018. Faranno reparto assieme. In passato a Genova si sono presentati eccellenti giocatori, che hanno lasciato un segno. Come Graeme Souness, scozzese punto di forza del Liverpool dominatore degli anni Ottanta: cinque titoli in campionato e tre Coppe dei Campioni, tra le tante cose vinte dal solido centrocampista. Si presenta alla Sampdoria nel 1984, dopo aver sollevato l’ultima Coppa all’Olimpico contro la Roma. Qui trova Trevor Francis, attaccante inglese di gran classe e di fisico fragile, arrivato due anni prima dal Manchester City. Sono i primi passi della squadra che Paolo Mantovani vuole portare tra le grandi, contribuiscono nel 1985 alla conquista del primo titolo, battendo in finale il Milan. Souness segna la rete decisiva dell’1-0 all’andata, mentre Francis chiude il torneo come miglior marcatore con 9 gol.

    La regia di BradyInsieme con Francis era stato tesserato anche Liam Brady. Non dal campionato inglese, che aveva frequentato con l’Arsenal, ma dalla Juventus. L’irlandese era stato sedotto e abbandonato, quando il club bianconero si era affidato al duo straniero Platini-Boniek. Prima di congedarsi nel 1982, aveva segnato a Catanzaro il rigore dello scudetto all’ultima giornata, con le valigie già pronte. Regista dalle grandi doti tecniche, resta in blucerchiato per due anni, senza trofei ma con prove sempre all’altezza. In Italia ci saranno ancora Inter e Ascoli, prima del ritorno in Inghilterra al West Ham. Gli anni Novanta sono invece caratterizzati da David Platt, anch’egli arrivato dalla Juventus, dove non aveva convinto: firma la Coppa Italia 1994. Con loro altri inglesi apprezzati in blucerchiato, come Des Walker, insieme con meteore quali Danny Dichio e Lee Sharp. Ora tocca a Winks inserirsi nel filone giusto.
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    Lite Tuchel-Conte: squalifica per il tedesco, multa all'ex ct

    Un turno con la sospensiva per Tuchel
    L’allenatore dei Blues dovrà pagare una multa di 35mila sterline e in più è stato fermato per un turno con la sospensiva, in attesa della pubblicazione della motivazione scritta che ha portato la Commissione disciplinare alla decisione. Questo significa che non è ancora ufficiale la sua assenza in panchina per la prossima partita con il Leicester. Per quanto riguarda il manager degli Spurs, invece, è stata comminata solo una multa da 15mila sterline. Entrambi potranno in ogni caso appellarsi contro la decisione della FA. LEGGI TUTTO

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    Kulusevski show, poker Tottenham. Pari Liverpool, vince il Chelsea

    Premier League, calendario e risultati
    Premier League, la classifica
    Núñez e Salah salvano Klopp: 2-2 in rimonta col Fulham
    La squadra di Klopp, reduce dal netto successo nel Community Shield, mostra un evidente passo indietro nel gioco rispetto al match contro il Manchester City. Buone indicazioni, invece, per i Cottagers, che oggi lascia in panchina quasi tutti i nuovi acquisti, da Leno a Solomon a Mbabu, e che proveranno ad affidarsi alla vena realizzativa del centravanti serbo (capocannoniere con ben 43 gol nella scorsa Championship) per giocarsi la permanenza nella massima serie inglese. Il nuovo acquisto Núñez parte dalla panchina, con Klopp che sceglie Diaz, Salah e Firmino per il tridente d’attacco: buon avvio del Fulham, che si fa vedere spesso dalle parti di Alisson senza però impensierirlo. Dall’altro lato è invece l’egiziano ex Roma ad essere il più propositivo, mettendo i brividi alla porta dei londinesi con un colpo di testa fuori di poco. Al 32′, dopo un gol annullato a Diaz per fuorigioco di Robertson, il Fulham passa in vantaggio, con Mitrovic che inizia la stagione di Premier come aveva terminato la scorsa Championship: bel cross dalla destra di Tete, colpo di testa del serbo sul secondo palo che beffa Alisson. Il Liverpool prova a ridestarsi, sfiorando due volte il gol del pari con Diaz: prima il colombiano arriva in ritardo in spaccata su un cross di Robertson, e cinque minuti dopo colpisce il palo con un forte sinistro dall’interno dell’area. Nel secondo tempo Klopp si gioca la carta Núñez, che entra al 51′ al posto di Firmino: è però ancora il Fulham a rendersi più pericoloso in contropiede, colpendo anche un palo con Kebano al 57′. L’uruguaiano dei Reds al 61′ impegna per la prima volta Rodak, ma il suo colpo di tacco è troppo centrale per impensierire l’estremo difensore slovacco. Al 67′, però, l’ex Penarol trova il pari: cross basso di Salah e ancora con il tacco il centravanti trova il suo primo gol in Premier dopo quello in Community Shield. Cinque minuti dopo, però, Van Dijk atterra Mitrovic in area e l’arbitro fischia rigore: è lo stesso centravanti serbo a presentarsi dal dischetto, freddare Alisson e riportare i Cottagers in vantaggio. All’80’ i Reds pareggiano nuovamente: Salah approfitta di uno stop non perfetto di Núñez su cross di Arnold e di prima beffa Rodak con un tocco da pochi passi. Ultimo sussulto al 94′, quando Henderson colpisce la traversa con un tiro da fuori: 2-2 il risultato finale.
    Fulham-Liverpool 2-2, tabellino e statistiche
    Tottenham da urlo
    Successo convincente invece per il Tottenham di Antonio Conte, che in casa dilaga in rimonta sul Southampton. Il tecnico italiano schiera titolari l’ex atalantino Romero e gli ex juventini Bentancur e Kulusevski nel suo 3-5-2, mentre l’ex iterista Perisic si accomoda in panchina per lasciare il posto a Sessegnon sulla corsia mancina. I piani tattici degli ‘Spurs’ vengono però subito scompaginati dagli ospiti, che partono forte e trovano il vantaggio al 12′ con un destro vinente di Prowse. Immediata la reazione dei londinesi, costretti a inseguire ma capaci di restituire immediatamente il colpo: Kulusevski pennella per Sessegnon che di testa fa 1-1 (21′). Il pari non può però bastare all’ambizioso Tottenham che mette la freccia e sorpassa al 31′ con un altro colpo di testa, stavolta di Dier su assist di Son. Prima del riposo poi vanno vicinissimi al bersaglio Davies (38′) e capitan Kane (47′), fermati entrambi dal portiere Bazunu. Il tris arriva invece a inizio ripresa, ma il gol di Sessegnon viene annullato per il fuorigioco. Ooco male perché nel cuore del secondo tempo arriva un micidiale uno-due si abbatte sui ‘Saints’: prima l’autorete di Salisu (61′) e poi il colpo mancino di Kulusevski a servire il poker (63′). E nella fase finale del match c’è spazio anche Perisic, dentro al 66′ al posto di Sessegnon, con il risultato che non cambia più: finisce 4-1 per gli ‘Spurs’ che lanciano un primo, forte messaggio alla concorrenza.
    Tottenham-Southampton 4-1: statistiche e tabellino
    Jorginho crea, Koulibaly conserva: il Chelsea piega l’Everton
    Era atteso forse dal debutto più insidioso il Chelsea di Tuchel, impegnato a Goodison Park contro l’Everton dell’indimenticato e indimenticabile Frankie Lampard. Rispondono presente i Blues, che in una gara aspra ed equilibrata si impongono 1-0 grazie al rigore trasformato da Jorginho e conquistano i primi tre punti della stagione. Nel primo tempo gara bloccata, con Mendy decisivo sul tentativo di Tarkowski nella migliore occasione capitata ai padroni di casa e con Sterling che si vede annullare per fuorigioco il primo gol con la maglia del Chelsea. Recupero monstre a causa del brutto infortunio alla caviglia riportato da Godfrey, uscito in barella e per il quale si teme un lungo stop, e amnesia decisiva da parte di Doucourè, che commette un fallo inutile su Chilwell, regalando  Jorginho l’opportunità di realizzare dal dischetto proprio un attimo prima dell’intervallo. Avvio di ripresa furente dei “Toffees”, che con Gray e lo stesso Doucourè vanno a un passo dal pari, costringendo prima l’ex-Milan Thiago Silva e poi il portiere Mendy a due salvataggi miracolosi. Primo e unico vero sbandamento della difesa ospite, già orchestrata dall’ex-Napoli Koulibaly, che a una manciata di minuti dalla fine lascia il posto al costosissimo nuovo acquisto Cucurella, che poco dopo essere entrato offre a Sterling il pallone del raddoppio, prodigiosamente sventato da Mykolenko. Finisce così, dopo altri 10 minuti di recupero, praticamente due tempi supplementari.
    Everton-Chelsea 0-1: tabellino e statistiche
    Gli altri match
    Nelle altre gare parte bene il Newcastle che con le reti di Schar (58′) e Wilson (78′) supera 2-0 il Nottingham Forest, neopromosso come il Bournemouth che invece debutta alla grande sconfiggendo in casa l’Aston Villa: anche qui 2-0 con le firme di Lerma (3′) e Moore (80′). Buona la prima poi anche per il Leeds, che davanti a propri tifosi piega in rimonta il Wolverhampton: vantaggio ospite con Podence (6′) prima della rimonta con l’acuto di Rodrigo (24′) e l’autorete decisiva di Ait Nouri (74′).
    Bournemouth-Aston Villa 2-0: statistiche e tabellino
    Leeds-Wolverhampton 2-1: statistiche e tabellino
    Newcastle-Nottingham Forest 2-0: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO

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    City campione d'Inghilterra. Conte va in Champions, Ronaldo in Europa League

    Il Manchester City vince la Premier League 2021-2022: la squadra di Pep Guardiola, arrivata all’ultima giornata con un punto di vantaggio sul Liverpool di Klopp secondo in classifica, supera 3-2 in rimonta l’Aston Villa e rende inutile il successo dei Reds contro il Wolverhampton. A regalare l’ottavo successo in Premier (il secondo consecutivo) ai Citizens ci pensano Gundogan con una doppietta e Rodri, vanificando il 3-1 della squadra del Merseyside firmato da Mané, Salah e Robertson. Festa anche per Antonio Conte, che grazie al successo per 5-0 firmato Kulusevski e Son (doppietta per entrambi) e Kane contro il già retrocesso Norwich centra il quarto posto e la qualificazione in Champions League a discapito dell’Arsenal, che nonostante il successo per 5-1contro l’Everton paga le due sconfitte consecutive negli scorsi due turni e chiude al quinto posto. Europa League anche per il Manchester United di Ronaldo (oggi assente per infortunio), che si piazza al sesto posto nonostante la sconfitta contro il Crystal Palace, col West Ham che perde 3-1 col Brighton e si accontenta del settimo posto valido per l’accesso alla Conference League. In coda, a raggiungere Norwich e Watford in Championship è il Burnley, che lascia la Premier dopo sei anni chiudendo al terz’ultimo posto in classifica dopo il ko interno contro il Newcastle: si salva così il Leeds, che dopo un campionato pieno di difficoltà (fra i cattivi risultati e l’addio di Bielsa) approfitta della sconfitta dei Clarets, vince 2-1 fuori casa col Brentford e chiude in quart’ultima posizione a +3 su Pope e compagni: i Whites si presentaranno così per la terza volta di fila ai nastri di partenza del massimo campionato inglese. 
    Premier League, la classifica finale
    Premier League, risultati e calendario
    Gioia City: Guardiola vince la Premier League
    Il Manchester City vince la sua ottava Premier League, la seconda di fila: la squadra di Guardiola va vicina più volte al vantaggio nel primo tempo con Foden, Cancelo e Gabriel Jesus, ma a passare in vantaggio al primo vero affondo è l’Aston Villa: l’ex Roma Digne mette dentro un preciso cross per la testa di Cash, che firma l’1-0 al 37′. I Villans approfittano del momento e, in contropiede, vanno due volte vicini al raddoppio con Watkins, che in particolare nella seconda occasione si mangia letteralmente un gol già fatto. Ancora l’attaccante della squadra di Birmingham è impreciso in contropiede al 55′, graziando Ederson in uscita. Al 70′ però i Villans gelano Ederson e compagni: è l’ex Liverpool Coutinho a bucare la difesa del City e a far sognare i suoi ex tifosi Reds. Cinque minuti dopo, il neo entrato Gundogan firma di testa il gol dell’1-2, e al 79′ il Manchester Stadium torna a sperare: è Rodri a regalare il pareggio a Guardiola con un piatto destro dal limite dell’area. Due minuti dopo, dopo una grande azione di De Bruyne, ancora Gundogan ribalta il match e consegna di fatto il secondo scudetto di fila a Pep Guardiola: finisce 3-2, City campione d’Inghilterra. Nulla da fare dunque per il Liverpool, che vince 3-1 in casa contro il Wolverhampton e chiude a -1 dai Citizens: al 3′ Pedro Neto gela Anfield, battendo Alisson sfruttando un cross rasoterra di Jimenez. I Reds si riversano in attacco e lasciano spazio al contropiede degli ospiti, che vanno vicini al raddoppio al 18′ con Dendoncker. Al 24′ però Mané, imbeccato da Thiago Alcantara di tacco, batte José Sà con un destro preciso. Al 51′, tre minuti dopo l’ingresso in campo di Salah, è  ancora l’attaccante senegalese a far esplodere di gioia i tifosi dei Reds con un bel pallonetto vincente: l’arbitro però annulla per fuorigioco. All’83’ Salah fa 2-1, Robertson cala il tris nel finale ma non basta: le notizie che giungono da Manchester gelano la squadra di Klopp, che centra tre punti amari vista la contemporanea vittoria del City. 
    Manchester City-Aston Villa 3-2, tabellino e statistiche
    Liverpool-Wolverhampton 3-1, tabellino e statistiche
    Tottenham in Champions: festeggia Conte
    Antonio Conte festeggia il quarto posto e l’accesso alla prossima Champions League, col Tottenham che batte 5-0 il Norwich: sull’asse degli ex juventini Bentancur-Kulusevski (assist dell’uruguaiano per il tap-in dello svedese) gli Spurs passano in vantaggio al 16′. Il raddoppio è invece firmato da Kane al 32′, che di testa su assist ancora di Bentancur firma il suo 17° gol in campionato. Al 64′ è ancora Kulusevski a timbrare il tris: bravo l’esterno ad accentrarsi dalla destra e battere il portiere con un gran tiro a girare sul secondo palo. Grande soddisfazione anche per Son, che al 70′ e al 75′ firma la doppietta che gli permettere di vincere la classifica cannonieri con 25 reti. Vittoria inutile in chiave 4° posto per l’Arsenal, che batte 5-1 l’Everton e chiude a 69 punti in quinta posizione: è un rigore di Martinelli a portare in vantaggio i Gunners al 27′, che raddoppiano al 31′ grazie a Nketiah. Il tris dei londinesi è firmato Cedric, che al 57′ beffa Begovic con un gran destro da fuori, mentre sono Gabriel e Odegaard a timbrare il definitivo pokerissimo. Sul finale del primo tempo i Toffees, già certi della salvezza dopo il successo nello scorso turno, avevano dimezzato lo svantaggio con Van de Beek appena entrato al posto di Doucoure. Il Chelsea invece, già certo della terza posizione, chiude il suo campionato battendo 2-1 il già retrocesso Watford grazie ai di Havertz e Barkley. 
    Norwich-Tottenham 0-5, tabellino e statistiche
    Arsenal-Everton 5-1, tabellino e statistiche
    United, ko indolore: la sconfitta del West Ham vale l’Europa League
    Senza Cristiano Ronaldo out per un infortunio all’anca il Manchester United e col prossimo allenatore Ten Hag in tribuna, il Manchester United perde 1-0 contro il Crystal Palace ma si qualifica ugualmente all’Europa League visto il contemporaneo ko del West Ham contro il Brighton. La gara si decide al 40′: erroraccio di Bruno Fernandes che con passaggio arretratto manda in porta Zaha, che supera De Gea a tu per tu e firma l’1-0 per i londinesi. Sconfitta però indolore per i Red Devils, con gli Hammers che non ne approfittano perdendo 3-1 fuori casa: gli Hammers passano in vantaggio al 41′ con un gran sinistro dal limite di Antonio, che mette il pallone all’incrocio e firma l’1-0. Al 50′ però i padroni di casa pareggiano, con Veltman che di destro batte un non irreprensibile Fabianski. Partita che si ribalta all’83’, quando Goss spegne i sogni di Europa League degli Hammers firmando il 2-1 per il Brighton che con questi tre punti chiude il suo campionato. Nel finale, Welbeck firma il tris finale: West Ham in Conference League.
    Crystal Palace-Manchester Utd 1-0, tabellino e statistiche
    Brighton-West Ham 3-1, tabellino e statistiche
    Leeds salvo, retrocede il Burnley
    Il Leeds conquista la salvezza dopo un campionato difficile: decisivo per i Whites il successo esterno contro il Brentford e il contemporaneo ko del Burnley contro il Newcastle. La squadra di Marsch vince 1-0 al Community Stadium grazie ad un calcio di rigore di Rafinha al 60′. Al 78′ Canos regala il pareggio ai padroni di casa e gela Marsch, ma al 95′ il Leeds mette la parola fine sul discorso salvezza segnando il gol del 2-1 finale con Harrison. I Clarets perdono invece in casa 2-1 contro il Newcastle: è un rigore di Wilson a portare in vantaggio i Magpies al 19′, che raddoppiano al 62′ ancora con l’attaccante inglese che non sbaglia il tap-in su assist di Saint-Maximin. Al 71′ accorcia Cornet per i padroni di casa, ma non basta: il Burnley torna in Championship dopo sei stagioni. Successo, infine, anche per il Leicester che chiude all’ottavo posto grazie al 3-1 contro il Southampton firmato Maddison, Vardy e Perez. 
    Brentford-Leeds 1-2, tabellino e statistiche
    Burnley-Newcastle 1-2, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO