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    Leicester-Tottenham, con gli “Spurs” mai “solo” due reti in partita

    Il Tottenham di Antonio Conte torna in campo. Gli “Spurs” dopo aver saltato il match contro il Brighton affrontano in trasferta il Leicester (ore 20.30).
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    Occhio al “ritardo”
    Le “Foxes” hanno chiuso un match con porta inviolata solo due volte: all’esordio e all’ultima, contro il Newcastle (4-0). La curiosità relativa agli Spurs la si pesca nell’ambito della somma gol finale. Gli Spurs sono rimasti gli unici, nel massimo campionato inglese, a non aver mai terminato un incontro con due gol complessivi al 90’ (somma gol finale “2”). Scelta troppo pretenziosa? Forse, anche se prima o poi tutti i “ritardi” si azzerano. La soluzione più conservativa corrisponde al “Multigol 2-4”, esito che si centra se Leicester-Tottenham regala da due a quattro reti totali. LEGGI TUTTO

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    Premier League, Cristiano Ronaldo da urlo: doppietta e 801 tra i professionisti

    Dopo quattro partite a secco torna al successo il Manchester United. I Red Devils battono 3-2 l’Arsenal in un match pazzesco, fatto di gol, polemiche e spettacolo. I Gunners passano con Smith Rowe e De Gea a terra, poi Bruno Fernandes festeggia le 100 presenze con il club inglese e la pareggia. Nella ripresa sale in cattedra l’ex Juve Cristiano Ronaldo: doppietta e 801 gol tra i professionisti – 130 con lo United -. Inutile la rete del momentaneo 2-2 di Odegaard. Dopo oltre un mese l’Old Trafford torna a fere festa. Nell’altro match della serata il Tottenham di Antonio Conte supera 2-0 il Brentford grazie a un’autorete di Canos e al gol di Son. Gli Spurs bissano la vittoria contro il Leeds e volano al sesto posto con 22 punti in classifica e una partita in meno. 
    Classifica Premier League
    Manchester United-Arsenal: Gunners in gol con De Gea a terra. CR7 da record
    Big match all’Old Trafford tra Manchester United e Arsenal. I Red Devils devono cercare di risollevarsi dopo un periodo complicato. In Premier League Ronaldo e compagni non vincono da oltre un mese, dal 3-0 in trasferta contro il Tottenham. Due ko – contro il City nel derby (2-0) e 4-1 contro il Watford di Ranieri – prima del pareggio per 1-1 contro il Chelsea nell’ultimo turno. Di fronte lo United si ritrova un Arsenal che, dopo una partenza con il freno a mano tirato – 3 sconfitte in altrettante partite a inizio stagione -, ha fatto segnare una striscia di otto risultati utili consecutivi – sei vittorie e due pareggi – prima della sconfitta per 4-0 contro il Liverpool. Il poker subito ad Anfield non ha però messo ko i Gunners che hanno subito rialzato la testa battendo 2-0 il Newcastle nel turno precedente. Dalot e Aubameyang scaldano i guantoni dei portieri nei primi minuti di gioco. I ritmi sono alti e al 10′ gli ospiti passano avanti. Ciò che succede, però, ha dell’incredibile. Sugli sviluppi di un corner De Gea viene colpito dal compagno Fred e finisce per terra, la sfera arriva sui piedi di Smith Rowe che non si accorge dell’accaduto e tira in porta gonfiando la rete sguarnita. Il portiere dei Red Devils resta a terra e si rialza dopo qualche minuto. Atkinson, arbitro della sfida, prima non convalida, poi viene avvertito dal Var che non c’è alcuna scorrettezza e indica il centro del campo tra l’esultanza dei giocatori dell’Arsenal e le proteste e la disperazione dei padroni di casa. Lo United si spinge in avanti alla ricerca del pari, che arriva a pochi minuti dal 45′ e porta la firma di Bruno Fernandes, che festeggia alla grande le sue 100 partite con i Red Devils e si sblocca dopo 15 partite di digiuno. Rientrari dagli spogliatoi Cristiano Ronaldo riscrive il libro dei record e fa 800 tra i professionisti – 129 con il club inglese -. L’ex Juve la ribalta ma la gioia del pubblico dell’Old Trafford dura poco, perchè due minuti dopo Odegaard sfrutta alla perfezione l’assist di Martinelli e fa 2-2. Il norvegese fa e disfa: al 70′ intervento falloso su Fred nella sua area di rigore. Atkinson va a rivedere al monitor e indica in dischetto. Cristiano Ronaldo aggiorna i suoi numeri e con un bolide centrale trafigge ancora Ramsdale. Nel finale gli ospiti ce la mettono tutta, ma all’Old Trafford finisce 3-2 per Ronaldo e compagni.
    Manchester United-Arsenal 3-2, tabellino e statistiche
    Tottenham, Conte fa festa con Son: 2-0 al Brentford
    Gli Spurs di Antonio Conte cercano il bis dopo la vittoria per 2-1 contro il Leeds del Loco Bielsa dello scorso 21 novembre. Sì, perché Kane e compagni hanno potuto godere di un turno di riposo dopo che la sfida contro il Burnley in programma lo scorso weekend è stata rinviata per maltempo. Il Tottenham deve fare i conti con i problemi in fase offensiva: la squadra del tecnico salentino ha fin qui segnato solo 11 reti ed è il secondo peggior attacco della Premier League –  solo il Norwich ha fatto peggio, 8 gol -. Inoltre c’è bisogno di una risposta sul campo dopo il clamoroso ko in Conference League contro il Mura lo scorso giovedì. Di fronte, però, gli Spurs si ritrovano il Brentford, vittorioso per 1-0 contro l’Everton di Benitez nell’ultimo turno. I padroni di casa partono col piede sull’acceleratore e dopo l’occasione per Lucas Moura, fermato in angolo da Fernandez, passano al 13′: autorete di Canos che tocca dopo il colpo di testa di Davies su cross dall’out mancino di Son beffando il proprio portiere. Il Tottenham insiste e nel giro di un minuto, tra il 37′ e il 38′, sfiora il raddoppio prima con Son e poi con Hojbjerg. Prima del duplice fischio gli ospiti si fanno vedere in avanti con una rimessa laterale lunga, batti e ribatti ma la difesa degli Spurs libera. La squadra di Conte sfiora il raddoppio in più occasioni a inizio ripresa, poi il Brentford si spinge in avanti e il Tottenham colpisce il contropiede: Son per Kane, apertura per Reguilon, cross basso e il sudcoreano spinge in rete da due passi a porta sguarnita. È 2-0. I padroni di casa si abbassano nel finale, mentre gli ospiti cercano di dimezzare lo svantaggio. Lloris, però, si fa trovare pronto e mantiene il clean sheet. 
    Tottenham-Brentford 2-0, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Tottenham, più di una lacuna da colmare per Conte

    Giovedì sera alle 20.30 il Tottenham di Antonio Conte ospita il neopromosso Brentford in uno dei due posticipi del turno infrasettimanale di Premier League. L’altra sfida in programma vede di fronte Manchester United e Arsenal con fischio d’inizio alle 21.15.
    Il Tottenham di Antonio Conte ospita il Brentford, indovina il risultato e vinci subito!
    Sfida nella sfida: chi segna per primo?
    Gli Spurs hanno saltato il turno precedente per via della neve che ha impedito lo svolgimento del match contro il Burnley. L’avversario che sbarca a Londra è il Brentford, una matricola… non più tanto terribile. Dopo un ottimo avvio di stagione l’effetto sorpresa sembra un po’ svanito anche se Toney e compagni, grazie all’1-0 rifilato all’Everton, sono tornati a respirare. In precedenza avevano raccolto un solo punto in 5 gare di campionato e subìto sempre almeno un gol nelle sette gare che hanno preceduto quella con i Toffees.
    Conte ha esordito alla guida del Tottenham pareggiando 0-0 proprio con l’Everton e poi vincendo in rimonta contro il Leeds. Per Kane e compagni sarebbe importante nell’occasione trovare per primi la via della rete. Missione che agli Spurs non riesce da 5 turni di Premier League e un perfezionista come Antonio Conte, c’è da scommetterci, vorrà rimediare ben presto a questa “lacuna”. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Kane fantastico, a Ndombele serve la posizione. Progetto Tottenham col cuore”

    LONDRA – “Segnare non è mai facile, sono felice per lui e per l’Inghilterra. Stiamo parlando di un attaccante di classe mondiale, un giocatore importante per noi. Fare gol è una spinta per lui”. Antonio Conte si gode un Harry Kane in grande spolvero dopo le sette reti in due gare siglate con la maglia della Nazionale. “Ho la possibilità di conoscerlo sempre di più, vuole allenarsi duramente e migliorare e questo per me è fantastico perché il mio primo compito è portare i calciatori a un altro livello”. E a questo proposito, Conte proverà  a riuscire là dove i suoi predecessori hanno fallito, ovvero riportare Ndombele, l’acquisto più costoso nella storia del Tottenham, ai livelli ammirati ai tempi del Lione: “Ho visto molti allenatori fare fatica a trovargli una posizione. Lui ha qualità ma deve capire che questa è una squadra e deve giocare dentro la squadra. Questo vale per tutti. Se ognuno pensa solo a correre per il campo, è un casino”

    Il progetto

    “Ci siamo molto concentrati sul lavoro in campo – spiega Conte – Quando arrivi in un nuovo club, provi a focalizzarti su quelle situazioni che devi migliorare sul campo, tattiche, fisiche, anche mentali. Abbiamo lavorato bene in queste due settimane e le sensazioni sono positive perché tutti quelli che sono qui sono completamente coinvolti nel progetto. E questo è fondamentale perché anche quello che succede fuori dal campo porta punti in classifica. Nella mia carriera ho sempre dato peso al senso di appartenenza, che significa fare sentire importanti tutti, coinvolgerli: non lavori solo per prendere lo stipendio ogni mese, devi essere coinvolto col cuore”. Conte sa che entrare a stagione in corso “non è mai facile, non è una cosa che amo ma l’opportunità  di allenare il Tottenham ha cambiato i miei piani. Per quello che ho visto finora sono contento ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo. Stiamo lavorando duro per migliorare quanto prima e sono soddisfatto dell’impegno che ci stanno mettendo i giocatori. Questa è una squadra giovane e se da un lato magari manca la giusta esperienza, dall’altro possiamo migliorare tutti”.  LEGGI TUTTO

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    Mirror: “Conte vuole Pickford al Tottenham”

    Antonio Conte ha grandi progetti in vista per rilanciare gli Spurs. L’ex tecnico dell’Inter, sbarcato a Londra lo scorso 2 novembre, ha vinto all’esordio contro il Vitesse in Conference League per 3-2, mentre ha pareggiato per 0-0 in campionato in casa dell’Everton. Al rientro della sosta, la squadra londinese giocherà in casa contro il Leeds del ‘Loco’ Bielsa, per poi andare a far visita al Mura giovedì in Coppa.

    Il progetto di rilancio

    Pierluigi Gollini, ma non solo: Antonio Conte avrebbe già chiesto al ds Fabio Paratici l’acquisto di un altro portiere di peso per sostituire il campione del mondo francese Hugo Lloris, 35 anni e in scadenza di contratto a fine stagione. Secondo il Mirror, l’allenatore del Tottenham avrebbe mostrato interesse nei confronti di Jordan Pickford, portiere dell’Everton e della Nazionale inglese. Alla fine, dunque, Gollini sarebbe costretto a giocarsi il posto fra i pali degli ‘Spurs’ proprio con Pickford, in caso di arrivo di quest’ultimo. LEGGI TUTTO

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    Conte: “Tottenham club fantastico: infrastrutture e ambiente splendidi”

    LONDRA (Regno Unito) – Inizia con una vittoria in Conference League contro il Vitesse l’avventura di Antonio Conte sulla panchina del Tottenham: l’ex allenatore di Juve e Inter ha risposto così alle domande dei giornalisti di Sky Sport nel dopo-partita: “Partita che si doveva vincere, altrimenti non avremmo avuto chance di passare il turno. Mancano due partite, le vogliamo vincere entrambe. Oggi abbiamo dimostrato difficoltà, quelle di una squadra che era sul 3-0 ed è bastato poco per buttarci giù a livello di fiducia. Nel secondo tempo siamo rimasti anche in dieci uomini, ma siamo stati bravi a portare a casa la vittoria con sofferenza. Dobbiamo capire che si vince anche soffrendo”.
    Conte, esordio vincente col Tottenahm: 3-2 al Vitesse in Conference League
    Conte e Tottenham, assalto ai gioielli del Torino
    Conte: “Il presidente è un visionario, mi ha convinto lui”
    “So che c’è tanto da lavorare, e lavorando questa squadra ha dei margini di crescita importanti. Dobbiamo lavorare a livello tattico e fisico, e voglio portare la mia idea di calcio. Non c’è molto tempo, si rigioca fra due giorni e poi c’è la sosta per le nazionali. Qui cè davvero un bell’ambiente, tutti sono disponibili. Grazie anche ai tifosi per l’accoglienza, voglio ripagare quest’affetto con il lavoro”, afferma il tecnico italiano. “Il club ha infrastrutture incredibili e uno stadio fantastico di proprietà. Ha lavorato molto bene e noi adesso a livello calcistico dobbiamo avvicinarsi allo standard del club a livello di strutture. Sono arrivato qui perchè so di poter lavorare in una certa maniera, devo solo avere pazienza. Ho iniziato nuovamente daccapo, ho lasciato una squadra “finita” e ora ripendo dall’abc. La volontà e l’insistenza del presidente nel farmi capire dove stavo andando e cosa avrei trovato mi ha convinto a venire qui. Il presidente è un visionario per le cose che ha creato. Lui mi ha voluto qui per cercare di far crescere la squadra a livello calcistico”, conclude Conte. LEGGI TUTTO

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    Paratici: “Conte? Ripetiamo al Tottenham quanto fatto alla Juve”

    LONDRA (Regno Unito) – “Siamo qui per dare sostegno a tutti, non soltanto all’allenatore”. In conferenza stampa, alla vigilia del match di Conference League contro il Vitesse, c’è Fabio Paratici e non Antonio Conte, in attesa che venga regolarizzata in ogni dettaglio la sua nuova posizione da allenatore del Tottenham. A incontrare i giornalisti, dunque, c’è l’uomo che ha portato l’ex tecnico dell’Inter a Londra. Un vincente, un uomo che sa come si arriva al traguardo, ma che eredita da Nuno Espirito Santo una squadra in difficoltà. “Nessuno può darci la certezza di vincere qualcosa, ma dobbiamo lavorare, avere un obiettivo e migliorare dando tutto al 100% ogni giorno. Questo è quello che dobbiamo fare, ma nessuno può darci la garanzia che vinceremo qualcosa, però sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio”, ha aggiunto Paratici, convinto che Conte sia l’uomo giusto per portare avanti il progetto di cui sopra. “Quando scegli qualcuno pensi di aver scelto il migliore in quel momento, a volte la decisione può essere influenzata da altre situazioni, ma quando la prendi è sempre quella che ritieni migliore. Lo è anche adesso, pensiamo di aver preso una buona decisione per il club, siamo ottimisti”, dice Paratici.
    Paratici su Conte: “Vogliamo ripetere quanto fatto alla Juve”
    Paratici e Conte hanno lavorato e vinto alla Juve: “Sì, ma quando abbiamo iniziato non abbiamo vinto subito. Noi qui al Tottenham vogliamo competere per vincere, dobbiamo raggiungere prima quel livello per poi migliorare ancora e quindi centrare gli obiettivi come abbiamo fatto alla Juve, è un percorso che va fatto giorno dopo giorno, non basta parlarne, bisogna agire e lavorare sodo. Ho lavorato con Antonio, ma in un club diverso. Lo conosco bene, so che lavora duramente, che ha grande conoscenza, che è uno dei migliori allenatori del mondo, ma la sua carriera parla da sola, qui non si tratta delle mie aspettative, c’è solo da lavorare sodo”. Organico di buon livello, ma probabilmente da rinforzare e si sa che Conte è un tecnico esigente: “Non abbiamo ancora parlato di nuovi giocatori, abbiamo molto fiducia nella rosa di oggi e siamo concentrati sul lavoro da fare per migliorare come club e come squadra. Noi cercheremo di vincere qualcosa, non so quale trofeo, se piccolo o grande, cercheremo di vincere partita dopo partita, è importante farlo non solo per questa ma anche per la prossima stagione, a volte serve pazienza per raggiungere risultati, ma la nostra mentalità deve essere quella di inseguire sempre la vittoria”. LEGGI TUTTO

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    The Sun: “Antonio Conte in pole per tornare in Premier, ecco dove”

    Antonio Conte ha lasciato l’Inter dopo averle regalato di nuovo lo scudetto dopo undici anni e ora è uno dei tecnici più appetibili del panorama internazionale. Sul suo futuro, ancora incertissimo, si avvicendano molte voci e speculazioni. L’ultima indiscrezione viene dal Regno Unito e vorrebbe il tecnico campione d’Italia sulla panchina di un club inglese di Premier League. Sembrerebbe infatti che il lavoro di Steve Bruce al Newcastle sia ormai giunto al capolinea…

    “Conte tentato dall’offerta del Newcastle”

    I Geordies sono penultimi in Premier, con tre pareggi all’attivo e nessuna vittoria. Una situazione quasi disperata che richiederebbe l’intervento di un vero condottiero come Conte. La pensano così i betting analysts inglesi, che danno l’ex allenatore della Juventus in pole position proprio come nuovo manager del Newcaste. “L’italiano, 52 anni, ha lavorato come commentatore per la televisione italiana, ma potrebbe essere tentato di nuovo da un’enorme offerta economica”, si legge sul Sun. LEGGI TUTTO