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    Milan, Pioli: “Meritavamo di vincere. Ci giocheremo tutto al ritorno”

    MILANO – Al termine della semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Inter, il tecnico dei rossoneri Stefano Pioli, ha commentato a Canale 5 lo zero a zero, che lascia la qualificazione alla finalissima ancora in bilico. “Abbiamo giocato una buona partita e meritavamo di più. Lo zero a zero è un buon risultato, ma la squadra avrebbe meritato di vincere. Sono soddisfatto della prestazione: la qualificazione si deciderà nel ritorno, ma abbiamo dimostrato di stare bene e che possiamo giocarcela. Lavoriamo insieme da due anni e mezzo e vogliamo vincere qualcosa”.
    Milan-Inter, la finale si deciderà al ritorno
    Pioli: “Non ho pensato al Napoli”
    Pioli difende le scelte di formazione e assicura che la testa dei suoi calciatori non era al big match di campionato contro il Napoli, in programma domenica sera. “Ho scelto la squadra che stava meglio. Sappiamo quanto sarà importante lo scontro con il Napoli, una gara motivante e difficile, ma più sono difficili le gare, più sono stimolanti per noi. Oggi abbiamo scelto la formazione migliore per il tipo di gara che volevamo disputare. Bennacer ha fatto un partitone, abbiamo giocato da squadra per tutta la partita cercando di non lasciare occasioni all’Inter e ci siamo riusciti. Abbiamo giocato una gara di grande intensità”.  Pioli spiega poi la scelta di lasciare fuori Brahim Diaz, che nella sfida di campionato era stato decisvo. “Ho preferito una squadra più di gamba, di energia. Siamo stati pericolosi e abbiamo concesso poco. Diaz ha fatto bene in campionato, ma ogni partita è diversa. Chi ha giocato ha fatto bene. Mi dispace solo di non aver vinto la partita, ma ci giocheremo tutto nel ritorno. Siamo mancati nella finalizzazione. Nell’ultimo passaggio o nel tiro. Abbiamo creato tante occasioni. Kessie? E’ stato protagonista di una buona prestazione, come tutti i suoi compagni”.
    Guarda la galleryCoppa Italia, grande agonismo tra Milan e Inter: il derby finisce 0-0 LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, torna Vlahovic e arriva l'appello ai tifosi: “Niente cori razzisti”

    FIRENZE – Sì al tifo e all’ironia, no a cori razzisti: è l’appello lanciato dalla Fiorentina attraverso i propri canali alla vigilia della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juventus, gara che coinciderà anche con la prima volta al Franchi, da avversario, di Dusan Vlahovic. ”Ringraziamo i tantissimi tifosi che saranno allo stadio accanto alla squadra per questa partita – dice la nota – e li invitiamo anche in questa occasione a sostenere la squadra con tutta la loro passione, il loro cuore e la loro straordinaria ironia, facendo sentire per tutti i 90 minuti l’amore per i nostri colori, evitando cori razzisti e discriminazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura e la nostra storia. Forza viola”.Sullo stesso argomentoFiorentina-Juve, Morata e il terzo sigillo: al Franchi due da Scudetto e ChampionsCoppa Italia LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Juve, da oggi ultimi biglietti in vendita: lunghe code

    FIRENZE – Si annunciano altre lunghe file davanti ai botteghini per la messa in vendita da oggi dei biglietti rimasti ancora disponibili per la sfida di mercoledì al Franchi contro la Juventus, semifinale d’andata di Coppa Italia. Da stamani scatterà la terza e ultima fase: la novità riguarda i residenti del comune di Firenze che potranno comprare i tagliandi anche senza essere in possesso della Tessera del tifoso. Al momento sono rimasti disponibili biglietti perlopiù di curva Ferrovia e Tribuna centrale, pochi per gli altri settori, già esaurita da tempo la curva Fiesole. La semifinale di ritorno di Coppa Italia all’Allianz Stadium di Torino si giocherà invece giovedì 21 aprile, sempre alle 21.Guarda la galleryJuve, infermeria piena: otto assenti per Firenze LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, sfida social a Vlahovic e alla Juve: “Tutti allo stadio”

    FIRENZE – Dopo la grande vittoria casalinga contro l’Atalanta, la Fiorentina pensa già ai prossimi obiettivi e attraverso i propri profili social ha voluto caricare la propria tifoseria lanciando la sfida alla Juventus, in vista della semifinale di Coppa Italia che coinciderà peraltro con il ritorno da avversario di Dusan Vlahovic a Firenze: “Non è e non può essere una partita come tutte le altre. Fiorentina e Juventus: una battaglia sportiva nel Franchi illuminato la notte del 2 marzo. Una squadra e una città compatti per vivere la semifinale di andata di Coppa Italia con il cuore in gola e la sciarpa viola sul collo. Tutti allo stadio per sostenere la nostra fede, i nostri colori. Per una serata di calcio totale ed emozioni profonde, per poter urlare la nostra passione e spingere ad una nuova impresa i ragazzi con la maglia viola”, si legge all’interno del comunicato, pubblicato dai viola sul proprio sito ufficiale.Guarda la galleryJuve, Vlahovic al debutto Champions: sulla scia dei grandi LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, in centinaia ad inneggiare contro la Juve: “Chi non salta è bianconero”

    Pradé, stoccata a Vlahovic: Juve-Fiorentina è già iniziata
    Fiorentina in semifinale di Coppa Italia, festa grande a Firenze
    Al triplice fischio è scoppiata la festa in città, con centinaia di tifosi che sono andati a Peretola per accogliere la squadra al suo arrivo. Un tripudio di bandiere, sciarpe, fumogeni. E poi tanti cori, alcuni inneggianti contro la Vecchia Signora: “Chi non salta è bianconero”. Juve-Fiorentina è già iniziata.
    Fiorentina, Italiano: “Vlahovic? Io sono contento per Piatek”
    Fiorentina, sfogo social di Venuti: “Razzismo contro Terracciano” LEGGI TUTTO

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    Tacchinardi incorona Vlahovic: “Via Ronaldo è lui il nuovo re della Juve”

    Continua il magic moment della Juve. Il 2-1 contro il Sassuolo permette ai bianconeri di conquistare la semifinale di Coppa Italia e il 12° risultato utile consecutivo tra campionato e coppa nazionale. Gli acquisti di gennaio, Vlahovic e Zakaria, hanno poi dato nuova linfa, con l’attaccante serbo che dopo aver bagnato il debutto segnando al Verona ha propiziato l’autorete di Tressoldi contro i neroverdi, decisiva per strappare il pass per il turno successivo. In semifinale Dusan affronterà il suo recente passato, la Fiorentina.Guarda la galleryJuve-Sassuolo: Dybala decisivo, Alex Sandro versione lusso. Le pagelle bianconere
    Tacchinardi incensa Vlahovic
    Al termine della sfida contro la formazione di Dionisi, Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Vecchia Signora, ha speso parole importanti nei confronti del 22enne serbo. “È un giocatore straordinario, è un giocatore che ha un gol a partita e quindi per la Juve, avendo perso Ronaldo, va ad aumentare terribilmente lo score di questa squadra, che soffriva tantissimo davanti. Questo è un gol che si inventa da solo. È molto bravo ad aspettare il difensore, poi mette la spalla, lo sposta. È un po’ fortunato nel rimpallo, ma tanti complimenti a questo giocatore. Un calciatore che arriva, fa due gol, pur giovane che sia, ha grandissima personalità. Ha fatto anche dei tiri di destro da trenta metri, ha personalità. Questi giocatori quando entrano nelle grandi squadre e spaccano subito, vuol dire che hanno una grande forza mentale. Oggi la Juve ha trovato il suo vero re. È andato via il Re Ronaldo, lui è il nuovo Re della Juventus”.
    Juve, Vlahovic parla da leader: “Con Dybala e Morata intesa fantastica”
    Perin: “Vlahovic mentalità Juve. Stiamo costruendo qualcosa di importante”
    Guarda la galleryVlahovic, l’esultanza con inchino alla Chiesa: “Eccomi qua, Juve” LEGGI TUTTO

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    Juve, Allegri: “Vlahovic bravo, ma può migliorare”. E sullo scudetto dice…

    TORINO – Massimiliano Allegri sorride per la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia della sua Juventus e per un secondo tempo fatto di grinta e qualità contro il Sassuolo, battuto 2-1 stasera grazie ai guizzi di Dybala e Vlahovic, che ha provocato l’autogol decisivo: “Vlahovic? Siamo contenti del suo acquisto e di quello di Zakaria, sono due ottimi giocatori che si sono integrati bene, all’interno di una squadra che veniva da un periodo buono – le parole di Allegri a Mediaset – avevamo fatto dei risultati buoni e un recupero in campionato. Vlahovic è un giocatore che ha delle caratteristiche che non avevamo, quindi siamo contenti di averlo. Deve migliorare perché deve essere più pulito nel gioco, deve attaccare un pochino meglio la profondità, ma questo fa parte del miglioramento di ogni giocatore”.Guarda la galleryDecide ancora Vlahovic, Sassuolo ko: la Juve vola in Coppa Italia
    Morata in crescita e la Juve per lo scudetto
    Allegri torna sulla gara vinta con il Sassuolo, con il gol decisivo arrivato all’88’: “Rischio supplementari? C’è stato un momento in cui ci ho pensato perché la partita era praticamente finita, invece siamo stati anche fortunati in quel momento.. Nel secondo tempo abbiamo creato molto, nel primo tempo il gol ci ha fatto uscire un po’ dalla partita e ci siamo addormentati. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio”. Del paragone di Morata con Mandzukic, l’allenatore della Juve dice: “Alvaro ha sempre giocato con una punta di riferimento. Stasera è entrato bene e sono contento, Morata sta crescendo sempre di più ed ha trovato la sua posizione. Nel secondo tempo tutti hanno giocato meglio, abbiamo vinto più palle sporche e girato meglio la palla. Siamo stati aggressivi ed abbiamo vinto i contrasti e lì la partita è girata diversamente”. Infine gli viene chiesto se questa Juve può rientrare nella lotta scudetto: “Siamo potenzialmente a undici punti dall’Inter, a sette dal Milan e dal Napoli; noi dobbiamo fare la corsa sull’Atalanta e domenica bisognerà farsi trovare pronti: sarà un testa a testa fino alla fine. Le altre invece sono fuori portata”.
    Juventus-Sassuolo 2-1, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia, Juve-Sassuolo 2-1: Vlahovic regala la Fiorentina ad Allegri

    TORINO – A due minuti dalla fine, Dusan Vlahovic è lanciato in contropiede, senza compagni che lo seguono e defilatissimo sulla sinistra. Ma, esattamente in quel momento, il serbo decide che lui deve andare a fare gol e nessuno deve rompergli le scatole. Neppure il quarantenne Pegolo, in serata Buffon. Così punta la porta, dribbla Muldur, si accentra per caricare il sinistro e scaglia il pallone verso la porta: il tiro viene deviato da Ruan Tressoldi e porta la Juventus in semifinale, proprio contro la Fiorentina.

    Effetto V

    È un’azione clamorosa, quella di Vlahovic, un gesto atletico e tecnico mostruoso per cattiveria agonistica e voglia di vincere. Il modo con cui si è integrato nella squadra è sorprendente e il peso con cui incide lo è ancora di più. Perché non solo segna e decide, ma energizza la squadra. La Juventus di Vlahovic è una Juventus che ha visto impennare i tiri in porta (ieri 13 nello specchio, 21 totali) e che nel secondo tempo di ieri gioca un calcio offensivo, aggressivo e intenso. La Juventus, che soffre di un blackout (il solito) di vento minuti nel primo tempo, nella ripresa mette due marce in più e impone la sua superiorità. Era accaduto anche contro il Verona domenica ed era tanto che non succedeva.

    Juve avanti

    È iniziata alla grande per la Juventus: due minuti e arriva il gol di Dybala. Strappo sulla sinistra di Alex Sandro, palla in area, McKennie tira, il pallone viene respinto e ci si butta Dybala che lo infila di controbalzo. Sembra l’inizio di un monologo, con il Sassuolo in confusione e che rischia subito di subire il raddoppio, ma bastano dieci minuti agli emiliani per schiarirsi le idee e ai bianconeri per confondersele in modo preoccupante.

    Sassuolo comanda

    Il Sassuolo supera con grande facilità il centrocampo della Juventus, allestito con uno schieramento inedito, forse non bene assortito, certamente carente di intesa: Zakaria, Arthur e McKennie non hanno quasi mai le distanze giuste in fase di non possesso, faticano a riconquistare il pallone, si lanciano in iniziative follemente solitarie che aprono corridoi in cui l’organizzatissimo Sassuolo si infila con gusto. A questo si aggiunga un Cuadrado non lucidissimo e un Bonucci che fatica a calarsi nel clima partita, da dove mancava dal 21 dicembre. Miscelare energicamente e si ottengono 20/25 minuti di dominio del Sassuolo, nei quali si registrano due miracolose parate di Perin e il gol, meraviglioso e meritato, del pareggio di Traorè al 24′: destro a giro dopo essere entrato in area con indisturbato dribbling e aver scoccato il tiro con l’aiuto di una deviazione malandrina di Zakaria, che sicuramente avvelena la traiettoria per Perin.

    Risveglio Juve

    La Juventus riappare negli ultimi 10 minuti del primo tempo, quando il Sassuolo tira il fiato, il centrocampo bianconero si riorganizza (a parte McKennie che stabilisce il primato di passaggi sbagliati) e nascono due nitide occasioni sventate da Pegolo (prima su Vlaohvic, poi su Alex Sandro, in brillante serata vecchi tempi). Insomma, anche se la Juventus non disputa certamente un buon primo tempo (con ampiamente prevedibile sfuriata di Allegri nell’intervallo), alla fine potrebbe chiuderlo lo stesso in vantaggio, a riprova di una ritrovata convinzione e una consistente superiorità tecnica. E dopo 10′ della ripresa arriva il palo clamoroso di McKennie, che potrebbe replicare il gol di Traorè (stessa posizione, stesso tiro a giro), ma il destro si stampa sul palo.

    La Juve di Dusan

    Quando è passata un’ora, Allegri butta dentro anche Morata e ricostruisce il tridente che ha battuto il Verona. E il predominio juventino si consolida, nonostante un Sassuolo tutt’altro che chiuso nella sua metà campo. Arrivano nell’ordine: il salvataggio sulla linea di Ferrari sul tiro di Morata, il palo di De Ligt e la conseguente occasione sprecata da Vlahovic, la paratona di Pegolo su Morata tutto in dieci minuti (dal 65′ al 75′) di arrembaggio totale. Tutto culmina nel gol di Vlahovic (che la Lega assegna come autogol a Ruan) che esalta lo Staidum e suggella il momento magico dei bianconeri che intorno al serbo stanno ritrovando se stessi.

    Juventus-Sassuolo 2-1: statistiche e tabellino LEGGI TUTTO