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    “Atalanta-Juve, la finale di Coppa Italia sarà aperta al pubblico”

    “La finale di Coppa Italia, Atalanta-Juventus, prevista per il 19 maggio al Mapei Stadium di Sassuolo, sarà aperta al pubblico. Dopo essermi confrontato con il Ministro Roberto Speranza, confermo la disponibilità del Governo ad aprire lo stadio ai tifosi al 20% della capienza. Il Cts in queste ore sta studiando il protocollo per permettere agli spettatori di raggiungere e seguire la partita in sicurezza nel pieno rispetto della normativa anti-Covid”. È quanto dichiara in una nota il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
    Costa: “Test importante per gli Europei”
    “Dopo aver dato il via libera agli Europei con una presenza di tifosi pari al 25%, ho sostenuto sin da subito la possibilità di poter consentire l’accesso al pubblico con percentuali inferiori anche ad altri eventi sportivi, come la finale di Coppa Italia e la finale degli Internazionali di Tennis del 16 giugno a Roma. Saranno test importanti in vista delle partite dell’Europeo di Calcio che si terranno a Roma. Un segnale fondamentale per il mondo dello sport tutto, che ancora una volta fa da apripista nell’indicare le date per un ritorno graduale alla vita normale”, ha aggiunto.
    Dal Pino: “Pubblico per Atalanta-Juve? Un segnale verso la normalità”
    Il commento di Dal Pino: “Ringraziamo il Governo per aver accolto la nostra richiesta di far tornare il pubblico in occasione della prossima finale di Coppa Italia, è un segnale verso la normalità di cui tutti abbiamo bisogno. Restiamo fiduciosi di poter aprire gli stadi per le ultime giornate di campionato a mille spettatori in totale sicurezza”. LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Napoli 3-1: Zapata e Pessina affondano Gattuso, in finale va la Dea

    Non ci sarà la rivincita della passata stagione: a sfidare la Juve nella finale di Coppa Italia non ci sarà il Napoli, vincitore ai rigori nell’ultima edizione, ma l’Atalanta che cercherà invece di coronare il sogno sfumato due anni fa contro la Lazio. A spingere la ‘Dea’ il bomber Zapata e un Pessina in stato di grazia e autore di una doppietta, con gli azzurri di Gattuso tramortiti da un micidiale uno-due nel primo tempo e poi puniti dal tris nerazzurro nerazzurro dopo che Lozano aveva riaperto i giochi a inizio ripresa.

    Atalanta-Napoli 3-1: tabellino e statistiche
    Le ‘mosse’ dei tecnici
    Gasperini sceglie il 3-4-1-2 di ‘ordinanza’ con Toloi, Palomino e Djimsiti a formare una difesa orfana dello squalificato Romero, mentre sulla fascia destra – con Hateboer e Maehle indisponibili – c’è Sutalo e in attacco al fianco di Zapata tocca a Muriel, con Ilicic che parte dalla panchina. Nel 4-3-3 di Gattuso torna invece titolare Osimhen nel tridente completato da Lozano e Insigne, mentre in regia c’è Bakayoko e la difesa è inedita: con Manolas ai box (come Mertens) e Koulibaly positivo al Covid (come Ghoulam) la coppia centrale è formata da Maksimovic e Rrahmani.
    Uno-due micidiale
    Il copione è quello atteso, con l’Atalanta che parte forte e il Napoli pronto a infilarsi negli spazi come prova a fare subito Lozano, che sfreccia sulla destra e costringe Palomino giallo già al 6′. I nerazzurri però non si scompongono e tornano a spingere passando al primo tiro in porta: è il 10′ quando Zapata, lasciato libero da Maksimovic e Hysaj, si gira indisturbato e dal limite dell’area trafigge Ospina col destro. Mentre il colombiano festeggia il gol dell’ex, Gasperini chiede ai suoi di restare alti e la strategia è quella giusta, perché gli azzurri sono in difficoltà e cinque minuti dopo incassano ancora: a raddoppiare è Pessina, che sorprende Rrahmani e a due passi dalla porta chiude la combinazione a tre con Gosens e Zapata. L’uno-due è micidiale, il Napoli è scosso e ora è l’Atalanta ad aspettare un avversario a corto di idee e incapace di pungere, per poi lanciarsi in contropiede come al 37′, quando Muriel sfiora il palo e il terzo gol di destro. Gattuso intanto pensa già a come intervenire e manda a scaldarsi diversi giocatori dalla panchina, ma il primo cambio è obbligato: fuori lo zoppicante (e già ammonito) Hysaj e dentro Mario Rui. E a far paura prima del riposo è ancora l’Atalanta, con Zapata che carica il destro senza però trovare la porta.
    La chiude Pessina
    Dall’intervallo torna un Napoli ridisegnato con l’ingresso di Politano al posto di Elmas: ora è 4-2-3-1 con capitan Insigne trequartista e la mossa porta subito benefici, perché l’Atalanta perde i punti di riferimento precedenti e Lozano riapre subito i giochi dopo un’incursione di Bakayoko (53′). Tocca allora a Gasperini rivedere qualcosa: fuori Muriel e dentro Ilicic che si fa subito apprezzare, ispirando invano prima Gosens e poi Zapata. Gattuso mantiene il modulo provando a dare freschezza alla mediana, con Lobotka e Demme al posto di Zielinski e Bakayoko, ma è ancora Ilicic a scaldare i guanti di Ospina (66′) e poi Zapata a mancare il gol di testa sul corner successivo. L’Atalanta vuole chiuderla ed è ancora Ospina a tenere in partita gli azzurri parando su Pessina (69′), ma il Napoli è vivo e c’è lavoro anche per Gollini che è strepitoso al 74′ su Osimhen. Nessuno riesce invece a fermare poco dopo lo scatenato Pessina che si incunea nell’area napoletana e su assist di Zapata fa 3-1 con uno splendido tocco sotto (78′). È il colpo del ko per un Napoli sempre più in difficoltà, che non potrà difendere il titolo vinto l’anno scorso: a sfidare la Juve in finale sarà la Dea.

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    Zapata e Pessina scatenati: Napoli ko, Atalanta in finale di Coppa Italia LEGGI TUTTO