Chi alza la Coppa?
«La ragione dice Inter perché oggi è la squadra più forte. Ma se faccio parlare il cuore allora direi Fiorentina anche se provo ancora tanto affetto per l’Inter…».
Entrambe per fortuna si possono rifare…
«Mi piacerebbe che tutte e due le squadre portassero a casa un trofeo quest’anno. Quindi se fossi sicuro che l’Inter si portasse a casa la Champions, vorrei che la Fiorentina vincesse la Coppa Italia…».
Quanto le sarebbe piaciuto giocare questa finale?
«Tanto, tanto davvero. Farei volentieri un salto all’indietro, nel mio passato per poter giocare una finale come questa, per poter entrare nella storia di un club. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto. Ci sono andato vicino con la Fiorentina in Europa League e ancora oggi provo tanto dispiacere non essere riuscito ad arrivare fino in fondo. Giocarla, viverla, poter condividere le emozioni con i miei compagni. Sì mi piacerebbe tanto entrare in campo…».
Nell’Inter c’è Handanovic.
«Samir merita tanto rispetto per la sua storia con l’Inter. Una grande storia nerazzurra. Ora Samir è arrivato alla fine della sua carriera: la chiuderà da capitano e con la possibilità di vincere un ultimo trofeo. Se lo meriterebbe davvero».
Il futuro è Onana?
«No, è il presente. Onana è il portiere moderno. Nelle due gare con il Milan in Champions mi ha ulteriormente impressionato per la sua facilità di giocare il pallone con i piedi: destro, sinistro. Sempre tranquillo, mai in difficoltà. È un giocatore a tutti gli eff etti. E poi è un portiere con grande carisma».
Dall’altra parte tra i pali c’è Terracciano…
«Sono contento per Pietro. La sua storia con la Fiorentina è particolare. A Firenze non è arrivato per fare il titolare. Ma il posto se l’è guadagnato. Si è dimostrato forte e nonostante tutte le critiche che ho sentito nei suoi confronti se la Fiorentina si gioca due finali credo che anche lui abbia contribuito con le sue parate…».
È più facile “parare” Cabral-Gonzalez o Dzeko-Lautaro?
«Gonzalez a me piace tanto, Cabral invece mi ricorda un po’ Lukaku. Per un fase del campionato ha sofferto, non riusciva a segnare poi è tornato a fare quello per cui è nato. Si assomigliano in questo, anche nel modo di giocare. Lautaro appena è arrivato all’Inter mi ha impressionato per la sua grinta, per quello che mette sempre in campo. Lui è fondamentale per l’Inter».
L’abitudine a giocare le finali può fare la differenza?
«L’Inter in questi anni ha giocato delle finali, ha portato a casa dei trofei. È più abituata a convivere con lo pressioni. Sa come si preparano queste partite. Questo può essere un piccolo vantaggio…».
Le è mai capitato di vincere una partita da sfavorito?
«A Firenze ne abbiamo vinte tante così. Abbiamo vinto a Torino con la Juventus. Con la Lazio e Roma che lottavano per vincere. E il Liverpool in casa, poi ad Anfield…».
Può succedere ancora?
«Secondo te chi andrà più serena in campo: l’Inter che è favorita e deve vincere o la Fiorentina che invece cercherà di fare l’impresa? L’Inter deve vincere, la Fiorentina se la giocherà. Ha meno da perdere di Inzaghi…». LEGGI TUTTO